lunedì 16 marzo 2015
Leggo sul Secolo XIX di domenica 22 febbraio...
Leggo sul Secolo XIX di Domenica 22 febbraio la mappa degli interventi per eliminare il rischio/terrore delle alluvioni a Genova: copertura Bisagno inizio lavori febbraio 2015 fine lavori 2018; scolmatore Ferreggiano inizio lavori giugno 2015 fine lavori maggio 2020; scolmatore Bisagno inizio lavori 2016 fine lavori 2023; sistemazione bacini Fegino-Belvedere-Sturla inizio lavori giugno 2016 fine lavori 2020. Non posso non ricordare, dopo quello che ho appena letto, che verso la fine degli anni 90 la politica genovese non ha più sentito il bisogno di fare "pulire" il letto del torrente Bisagno. Erano quasi tre anni che la ditta Cavalletti, noto frantoio della val Bisagno, alimentava la sua attività con le pietre che coprivano il letto del nostro torrente, aumentandone quindi la portata, ad un costo per la ditta ritenuto equo, sicuramente conveniente per la "gente" ma forse non per i politici. E' cosa certa che questa "pulitura", che ai genovesi non costava nulla, non dico che avrebbe impedito le future alluvioni, ma le avrebbe sicuramente costrette ad essere meno violente. Ora chiunque è in grado di percepire che con i programmi sopra ricordati, a parte le difficoltà che potranno verificarsi nel frattempo, la data di uscita dal "terrore" (se tutto filasse liscio a livello burocratico) dovrebbe collocarsi fra il 2018 e il 2023. Ma di pulire il Bisagno come prima della fine degli anni 90 nessuno ne parla. Per quanto dobbiamo ancora sperare nell'unica risorsa disponibile, ovvero "gli angeli del fango"? Di chi sarà quindi la responsabilità se le future alluvioni colpiranno con inaudita violenza? Parte della colpa per la gravità delle future disgrazie sarà sicuramente attribuibile a chi non ha permesso che il nostro torrente venisse pulito per ben 15 anni! Praticamente l'unico intervento a costo zero!
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