responsabile di queste forme di raccolte e distribuzione
ha un nome e cognome; ma anzi, la politica ha nominato un comitato di saggi dai quali cervelli sta uscendo una forma di investimento di tipo amicale non prendendo in considerazione che i sottoscrittori "intendevano dare un aiuto diretto a quelle persone e a quei paesi che vedevano devastati". Erano loro i veri saggi nominati dai sottoscrittori, punto. Ora è scoppiato lo scandalo:
completamente cambiata la destinazione dei 33 milioni di euro frutto della raccolta tramite sms inviati per il paese colpito dal terremoto. Non un euro è arrivato ai terremotati sostiene il sindaco di Amatrice.
Anche la RAI dovrebbe verificare, perché molti hanno creduto che la nostra televisione, sponsorizzando la raccolta fosse in qualche modo garante del buon esito di questa
sana solidarietà. A nessuno dei sottoscrittori interessa finanziare piste ciclabili e impianti termali ad Acquasanta ed eliporti vari.
E di saggi nessuno, eccetto i nominanti, ne sentivano il bisogno.
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