martedì 5 agosto 2014

Il caso Chicco Forti è sempre il più attuale.

E' con positivo interesse che si sente parlare e se ne dibatte sui giornali dell' argomento relativo allo abbandono dei nostri connazionali ospiti nelle carceri di altri Paesi. Mentre da sempre diversi Stati, forse più nazionalisti, se possono tutelano i loro cittadini. Una opportunità di intelligenza politica, che sicuramente a noi manca. I nostri politici avrebbero dovuto pretendere dagli alleati americani almeno la revisione del processo subito da Enrico Forti (dalle carte processuali, visibili su internet, si evince una condanna all'ergastolo comminata dopo poco più di venti giorni e con prove che qualunque tribunale civile non avrebbe potuto usare) quando l'America pretese ed ottenne di giudicare i piloti autori della bravata del Cermis presso Cavalese che costò la vita a 20 persone, da tribunali militari americani peraltro dimostratisi molto comprensivi. (non fecero un giorno di carcere anche se furono risarcite le vittime) I nostri politici non sono portati a simili "protezioni sociali". Gli americani sì!  Sarebbe bastato ricordare loro come ci eravamo comportati nella disgrazia del 3 febbrai del1998, avvenuta due anni prima del processo Forti  avendo permesso il rilascio dei piloti della strage, per chiedere almeno la revisione del processo, ma passata la festa...Basterebbe però ora, per rendere un poco di protezione politica a Forti non permettere più, come diritto acquisito, che il 95% dei crimini attuati da soldati americani di stanza in Italia continuino ad essere giudicati in America da tribunali militari. Una domanda: Perché a Forti la magistratura americana ha fatto sapere che se chiede la grazia potrebbe uscire di galera e venirsene in Italia? Perché per Chicco Forti sarebbe come ammettere il crimine e questo una persona oltre che ad essere onesta il cui comportamento ci onora preferisce il carcere ad ammettere di essere colpevole di un crimine mai commesso!   

Il boia impari a fare il suo mestiere.

A me piace molto Maurizio Maggiani. E' bravo, colto e scrive molto bene, ti prende garbatamente per mano e ti porta  dentro l' argomento che ha deciso di trattare. Vorrei sottoporre a lui e a tutti gli umani quale contro indicazione possono esistere nel caso si debba comminare una pena capitale mediante una iniezione letale, se  si facesse precedere l' esecuzione capitale utilizzando una semplice iniezione usata per anestetizzare chi normalmente deve subire operazioni importanti e non, quali trapianti e complicatissime amputazione o semplici appendiciti alle cui vittime non rimane il minimo segno psicologico o  di dolore avendo sopportato simili devastanti interventi. E' chiaro che i problemi seri verranno eccome, ma nel caso del condannato a morte questi potrebbero non presentarsi!!

La totale avulsione dalla realtà dei nostri giudici Costituzionali.

La nostra Corte costituzionale assomiglia più ad un emirato, per la non oculatezza dei costi e dei benefici dei suoi appartenenti, che ad una Istituzione fra le più importanti e cardinali dello Stato quale in realtà è. Il presidente della Consulta guadagna più del doppio del Presidente della Repubblica, più alloggio di servizio nel Palazzo della Consulta, quattro assistenti, cinque addetti alla segreteria, auto blu e maxi liquidazione. Ora per tutti! La cosa che lascia sbigottiti e increduli è che il criterio di nomina del Presidente della Consulta è il più dannoso per la Nazione(leggi per noi), essendo ormai prassi consolidata di scegliere il Presidente fra il Giudice più prossimo alla pensione indipendentemente dalle capacità, avendo così una produzione di Presidenti Emeriti semplicemente imbarazzante e permettendo a tutti di andare in pensione con privilegi più cinici che sostenibili! Cioè vanno tutti in pensione con i vantaggi dei Presidenti Emeriti! Nessun giudice Costituzionale va in pensione come giudice normale, sia pur della Corte Costituzionale!  E' dal settembre del 2011 che i giudici Emeriti hanno diritto a macchina blu e autista solo per un anno; prima era per tutta la vita! Inoltre gli stipendi dei nostri giudici sono tre volte superiori a quelli dei parigrado americani e il doppio di quelli tedeschi; comunque i più alti in assoluto del mondo. Che questa situazione obiettivamente penosa, specie in periodo di "possibile fallimento" nazionale e di una inconcludente quanto incompetente "revisione della spesa" non venga sentita da questa sorda casta di Giudici completamente avulsa dalla realtà, è più avvilente che irrazionale.