martedì 12 dicembre 2017

Gli errori di George W. Bush e do Donald.

E' semplicemente impressionante la disinvoltura del Presidente americano, che ci sta regalando e ci regalerà per molto tempo un numero notevole di morti che inevitabilmente si creeranno fra Israeliani e palestinesi, specialmente ora che stiamo vivendo un periodo particolarmente calmo relativo alla diatriba Israele/palestinese, dopo il suo originale pensiero di portare l' ambasciata americana a Gerusalemme!  Quando un presidente americano, è in difficoltà, crea una tensione per evitare indagini sui suoi errori che verrà sofferta  dai suoi nemici e di conseguenza dai suoi taciturni e succubi alleati oltre che dai suoi amministrati!  Questo è dovuto al fatto che esiste  la certezza della inesistente resa dei conti per i  Presidenti americani, e le relative false notizie non verranno mai evidenziate da questo malato occidente che da loro la possibilità di simili rovinosi comportamenti!  Fortunatamente questa volta l' Europa non si è allineata!  Come accadde con la feic news ex bufale ed ex menzogne, del terrore atomico che fu attribuito a Saddam Hussein e con la conseguente dichiarazione di fare appartenere l'Iraq al gruppo degli Stati canaglia e quindi immediatamente bombardabili dagli Stati Uniti e loro alleati.  "Sono trascorsi parecchi anni da uno degli anniversari meno gloriosi della storia contemporanea: l'impiccagione di Saddam Hussein, il cui spettro pesa ancora come un 'momento' del fallimento Usa in Iraq, dove era andati per "esportare la democrazia" e hanno creato il caos, terreno fertile per gruppi terroristici come Isis. La fine del rais iracheno  solo formalmente decisa da un tribunale di Baghdad ma con il placet di Washington che innescò il processo di dissoluzione dell'Iraq avviato dall'emissario Paul Bremer che decise come prima mossa di sciogliere sia  il partito Bath che l'esercito; gli unici elementi unitari dell'Iraq. Trasferitesi in buona parte sotto la direzione dell'Isis. Quando Saddam venne impiccato il 30 dicembre 2007 (peraltro con una dignità da vero capo di Stato) l'allora presidente George W. Bush sapeva che l'invasione dell'Iraq, costata la vita a 3.000 soldati americani, non aveva portato ai progressi sperati
​." Come nessuna importanza l'occidente diede alle dichiarazioni di Tony Blair  sostenitore che da subito si sapeva che nessuna arma atomica era in possesso dell'Iraq, ne in programma la sua costruzione! Quindi una guerra fondata su una menzogna dichiarata da uno dei due partecipanti e mai smentita dagli U.S.A.!
Se fosse vissuto Saddam, l'Isis non sarebbe mai nata e non "avrebbe toccato palla" e con lei non ci sarebbero stati tutti i  morti che ci furono per la uccisione del dittatore Saddam: molti dei quali in Europa. Perché secondo le leggi vigenti in tutti i Paesi che non necessitano di democrazia importata da incompetenti occidentali, Saddam governava essendo il capo più potente  della tribù più forte!  Questa carica, vera era riconosciuta da tutti i Paesi del mondo eccetto che da Bush figlio. IL Presidente dell'Iraq  non avrebbe mai permesso all'Isis di nascere semplicemente perché il Governo di S. Hussein se la sarebbe mangiata sul nascere! Una ultima ma importante cosa di tipo personale: adoro l'America,  ho soggiornato da giovane per un  mese a San Francisco con tre miei compagni di università completando le nostre tesi e per un altro mese, facendo un giro S. Francisco- HustonTexas, in macchina. Siamo tornati in Italia estasiati dal viaggio e dalla permanenza in California e innamorati dell'America e degli americani; e sappiamo che molti americani non possono condividere simili decisioni.

venerdì 8 dicembre 2017

Alla continua ricerca della "notizia"

La signora Gruber conduttrice​ di successo in quella che è una ottima trasmissione, Otto e mezzo, per la presenza spessissimo anche di riconosciute intelligenze nazionali. Questa professione non è facile ed è molto difficile essere sempre al massimo. Anche la Signora Lilli cade a volte nell'errore che fanno, specialmente i bravi presentatori, nella forzata ricerca della "notizia", questa deve avvenire da sola e sopratutto è molto elegante che non si urli: "questa è una notizia". Ed è molto delicato che della "notizia"  eventualmente ne parlino i giornali il giorno dopo. Mi riferisco all'insistenza con cui si rivolgeva alla rappresentante dei 5 stelle con la ostinata domanda ma lei voterebbe a favore o contro l' U.E. La domanda era  inattesa ma si esigeva  immediata la risposta  perché il tempo stava per scadere!  Anche questa grave scorrettezza nell'usare ad arte una premura fortemente costruita.  E' chiaro che nessuna persona di buon senso possa rispondere un no secco, specialmente coloro che hanno visto chiaramente che l'U.E. è stata gestita da furbi che hanno saputo trarre immensi vantaggi a danno di Paesi rappresentati da politici fortemente incapaci arrivandocon estrema disinvoltura​ a considerare il Parlamento Europeo come un  pensionato per  politici col vizio di "contare". Comunque l'adesione all'U.E. non va respinta ma sicuramente ridisegnata!  Se la signora dei 5 stelle fosse stata distratta e avesse risposto "si" la nostra Lilli avrebbe creato la "notizia" ma affiancata da una infelice
​ e gran​brutta figura
.​

La seconda ristrutturazione del mercato di Corso Sardegna.

Al via la ristrutturazione del vecchio mercato di corso Sardegna, Piano rialzato, sviluppo commerciale relativo alla vendita di prodotti tipici a chilometro zero o comunque pochi. Recupero degli edifici esistenti con ristrutturazione o cambio di funzione di una parte degli stessi;  ci saranno aree verdi, attività pubbliche e private e anche  l'accesso da piazza Martinez, una buona idea lo sembra. Almeno non è una costruzioni di case e​ box, speculazione saltata per via dell'alluvione del Ferregiano, che aveva messo in crisi l'opera e il nostro comune, ma non l'azienda che doveva attuarla. Questa azienda chiese 11 milioni di euro di risarcimento danni per poi raggiungere un accordo di poco meno di 2 milioni. Per molti è parsa una esagerazione, specialmente senza aver mai messo mano ad una pala o ad un piccone!  Mi sembrerebbe cosa giusta che il sindaco Bucci, indirizzasse il suo vice Sindaco Bernini ad esigere di far pubblicare il contratto di costruzione e in particolare modo l'aspetto relativo alle penali. Visto che i soldi sono sempre i nostri!  Se pensiamo che l'ultima volta il contratto stipulato con quella società ci è costato poco meno di due milioni, senza che questa facesse nulla!  Si qualche disegno... Ma difficile da quantificare con quella cifra; specialmente pensando che con questa cifra o poco più il Cardinale Bagnasco ha rinnovato i tetti della Cattedrale! 

Austerità europea.

Stiamo vivendo e volenti o nolenti partecipando alla più feroce pace combattuta  da rancorosi partecipanti predatori che ci rovineranno per sempre relegandoci ad una eterna sconfitta. Questa nostra brutta compagnia (Nord contro Sud) ci combatte con il privilegio di  partecipare e abitare  la nostra stessa Casa. L'Unione Europea!  Ci è parso quasi a tutti normale assistere  alla gestione germanica/europea con una intransigenza amministrativa nei confronti della Grecia peggio che se avesse perso una guerra!  Ma sopratutto questa europea gestione curata con una determinazione tutt'altro che amichevole! Mi riferisco al risultato dell'assurda austerità che l'U.E. sapientemente pilotata ha imposto alla Grecia. Questa fermezza ha permesso alla Germania di portare a termine i suoi acquisti a prezzi stracciati e garantiti da banche Greche, acquistando le ultime, e quasi uniche strutture capaci di generare profitto. Aeroporti, isole turistiche e altre strutture. Alla Grecia o meglio alla maggioranza dei greci hanno tolto la libertà di una vita "nazionale" e la dignità. A questa Nazione dell'Unione nel 2013 la davano in crescita  del 1,4% del Pil.  Quindi è guarita anche se ha fatto arricchire molti!  Quale "unione"  è capace di elaborare in nome di essa un simile impoverimento ad uno dei suoi membri e l'arricchimento sfacciato di un altro membro, e altri speculatori!  Mentre l'unico obiettivo sarebbe di raggiungere il miglioramento di tutti gli Stati dell'Unione!  La paura di pochi, e pertanto contano poco, è che appena Draghi tornerà in Italia , manderanno anche noi in ospedale  per la stessa cura. Questa unione se non vi porranno rimedio alcune intelligenze che sicuramente esistono,  salterà da sola e con un pericoloso bagaglio di rancore.​

"GENITORI ANZIANI SI RIACCENDE LA SPERANZA".


​Sono più di sette anni che una bimba è stata affidata ad una famiglia perché i veri genitori sono stati ritenuti un poco vecchi e un poco smemorati,  comunque non degni per la nostra società di allevare la loro figlia. E' emerso che già prima della sentenza che la magistratura era a conoscenza dell'abbandono, la bimba fu sentita piangere per pochi minuti all'interno della macchina dei genitori e questo fatto fu denunciato da una signora.  E' stato ritenuto infondato, come pure l'età dei genitori; 56 la mamma e 68 il papà​ non erano illegali. Comunque ora i disastri di una scelta veloce ed azzardata darà origine a vere e proprie sofferenze! 
I genitori che hanno adottato la bimba, veri a tutti gli effetti per la bimba e per loro, si vedranno (se confermato dalla sentenza) portare via la loro figlia che vive con loro da più di sette anni, violentemente strappando un legame che inevitabilmente si è formato. I vecchi genitori che ora, più vecchi di 7 anni e quindi meno forti specialmente a questo tipo emozioni, si sentiranno sicuramente non accettati dalla loro bambina che non li conosce, "coadiuvata solo dalla mancanza dei veri genitori". Tutto questo genera violentissime prostrazioni che si sarebbero potute evitare!  Per questa sfortunata bambina non esiste al momento genio sulla terra per spiegare a lei cosa gli adulti (quelli tutti laureati) siano stati capaci di combinare a lei a ai suoi quattro genitori. L'unica e sola soluzione esistente è che questi doppi genitori non si combattano per i loro diritti ma si accordino per il bene della loro sfortunata bambina.

Concessi altri 5 anni all'uso del velenoso Glifosato.

Concessi altri cinque anni all'uso del velenoso diserbante Glifosato che rende velenosi i prodotti sottoposti al suo trattamento, specialmente il grano canadese e il grano americano che avendo raggiunto un prezzo di gran lunga inferiore del nostro grano comunque sano e senza Glifosato, è purtroppo il più acquistato e consumato. La Francia lo vuole bandire comunque, come pure la nostra Coldiretti: boicottare la sostanza erbicida!
Anche la Germania era contraria al Glifosato fino a quando a deciso di comperare la Monsaldo leader nella produzione e vendita del Glifosato. La "Commisione Europea" ora è a favore dell'uso e consumo di quello che prima riteneva anch'essa un veleno: il Glifosato. A trattare con le lobby del Glifosato è purtroppo il sistema U.E. che delega tutte decisioni alla Commissione Europea; mai eletta ma solo nominata e formata solo da funzionari in preda alle  personali e potenti offerte di determinati e ricchissimi lobbisti, oltre che da coloro che li hanno nominati. Se poi si aggiunge che la Germania sta per acquistare la Monsaldo leader nella produzione del Glifosato che con questa possibilità di continuarne la produzione per altri cinque anni è chiaro che la Germania è felicissima.         Bisognerebbe ricordare alla Germania che ha perso la guerra ma sta stravincendo la pace...Ma ora non esageri sempre col ditino alzato! Perchè nessuno ricorda quanto debito pubblico Le è stato abbonato dall'Europa? Perché nessuno ricorda loro di quanto si sono profittati dell'ignoranza dei nostri politici sul valore di scambio del marco contro euro, la causa di questo cambio ha fatto diventare la Germania ricchissima e il sud Europa poverissimo. Perché nessuno ricorda loro quanti soldi europei hanno usato per salvare le loro banche cariche di derivati americani? (E perché non vi andate a vedere tutti l'ultimo REPORT.) E non basta! C'è un nuovo assalto all'Europa da parte delle solite lobby miliardarie perché non venga vietato il fipronil fino ieri considerato velenoso e che ha permesso di distrugger tonnelate di uova che lo contenevano! I mandanti dei lobbisti avranno detto agli stessi: " Ma non vedete che in Europa con quattro soldi compri tutto; fate la stessa cosa con il Fipronil che avete fatto con il glifosato". Detto fatto...Il Fipronil è buonissimo! 

Una controllata alla nostra giustizia andrebbe data.

Leggo quasi sempre Feltri perché mi piace, benché a volte rilevi alcune cose che io giudico imprecise. Oggi sul XIX il giornalista fa un elenco di nomi di personaggi più o meno importanti che, ritenuti colpevoli dalla Giustizia e in qualche caso soggetti a restrizione della propria libertà, dopo 7 o 8 anni s​ono tornati alla "normalità".Tutti assolti; si fa per dire, perché dopo un così lungo tempo sotto giudizio​ una persona e la sua famiglia sono distrutti. Conclude Feltri che la corruzione è percepita e le assoluzioni no. Trovo pochissimi a sostenere che la nostra Giustizia ha gravi problemi di funzionalità e che chi dovrebbe adeguarla o non è all'altezza o viene spesso boicottato. Trovo che il mal funzionamento della Giustizia, e i suoi tempi biblici,​ siano facilmente pilotabili verso la maggioranza dei votanti senza una convinzione politica. Il massimalismo convince sempre di più di qualunque forma di lento riformismo.
​Il riformismo può essere di destra e di sinistra, ma il massimalismo è unico e porta sempre alla dittatura. E quando questo avverrà tutti diranno che si sarebbe potuto evitare, ma la golosa gestione quinquennale del potere non poteva gestire riforme che necessitavano di  un periodo più ragionevolmente lungo. Thomas Mann aveva sempre criticato l'intolleranza (populismo) dei nazisti, e si rivolse pubblicamente alla borghesia tedesca con "l'appello alla ragione!" Dopo questo discorso gli fu consigliato di non tornare più in patria, e meno male che lo fece. 

domenica 19 novembre 2017

Tutto questo benessere è difficile da percepire.


Ma cara sinistra, credi proprio che sia possibile andare avanti in questo modo? Credi davvero che la gente senta che il Pil (Prodotto interno lordo) sia aumentato dell'1.5%? Pensi anche che il lavoro sia aumentato di tutte le unità che state asserendo? Ma credi davvero di aver fatto aumentare l'occupazione di cifre consistenti? Ma oltre a voi chi se n'è accorto? Vi riferite a gente con un'occupazione e un guadagno normale? Direi di no. Voi vi riferite invece a sfortunati che sono assunti nei supermercati a 400 euro al mese e al massimo per 4 o 6 mesi, per poi riessere sostituiti! Quasi tutte le società si sono adattate con gioia a questo conveniente sistema, da voi offerto come unica soluzione possibile di e poi ancora sostituzione che dà origine ad altra prova... creando effettivamente un guadagno perché la paga di chi lavora è più che dimezzata, i contributi sono addomesticati e la liquidazione inesistente.  L'unica cosa certa è che lo stipendio, per il nuovo lavoratore, è indegno e la soddisfazione è azzerata. Il vantaggio economico è solo per le società che gestiscono la distribuzione e possono porre in essere stipendi da fame e considerevoli guadagni; ci potrà anche essere un aumento del Pil ed un aumento del lavoro, ma a fronte di un inarrestabile crollo del benessere, e di conseguenza dei consumi. Usare questi dati  come una conquista sociale, o come un'uscita fuori dal tunnel, è semplicemente non vero. Cosa invece è vero è che  le Coop guadagnano moltissimo grazie a questi costi umani e alla possibilità di non pagare una lira di Iva sulle loro colossali vendite, ma forse il Paese, dalla sinistra, dovrebbe attendersi qualcosa di completamente diverso. Avete mai calcolato il numero dei negozi che negli ultimi dieci anni hanno chiuso la saracinesca perché impossibilitati a sostenere gli oneri (Iva trimestrale o mensile) da cui le privilegiate Coop e i potenti supermercati sono esentati? I loro scontrini, infatti, non sono fiscali; i conti dell'Iva da pagare, per loro, si fanno a fine anno; il pareggio del bilancio è comunque assicurato e non c'è quindi nulla da pagare allo stato.
Abbiamo sentito ripetere molte volte che in Italia non può esserci sinistra senza il Pd. Io capovolgerei la questione: finché ci sarà il Pd, con queste premesse, non potrà esserci sinistra in Italia. Sarà qualcosa d'altro, e a qualcuno (pochi) potrà anche far comodo, ma non chiamatela più sinistra.

sabato 11 novembre 2017

Chi gestisce i soldi della collettività non dovrebbe essere così incapace e senza alcuna colpa.

Sembrerebbe certa la sensazione di essere amministrati, molto spesso da persone che siano nate e vissute in una altra galassia. Leggo sul XIX di pochi giorni or sono che le possibilità di trasformare l'attuale ricovero Martinez è stato abbassato il prezzo a 2.2 milioni di euro. Nel bando si parla di ristrutturazione residenziale o di destinazione alberghiera. Per quanto riguarda la trasformazione residenziale, basta fare un giro per i palazzi di San Fruttuoso, tappezzati da molto tempo da cartelli invecchiati con scritto "vendesi o affarone vendesi." Se poi si gira per la città si vedono nuovissime costruzioni, sul porto, nell'alta Priaruggia, ed in altri rioni con il vissuto di queste nuovissime costruzioni bassissimo, e quei pochi appartamenti abitati mettono apprensione pensando a chi può avere investito tutti quei soldi con un disinteresse cosi generoso. In una città il cui numero dei cittadini è costantemente in diminuzione, chi costruisce non lo fa con soldi suoi; ma probabilmente guadagna solo costruendo a prescindere se il costruito lo si venda o no. Abbiamo la fortuna di aver percepito la vocazione turistica della nostra bella città e qualcuno è ancora in dubbio fra abitazioni o alberghi!

venerdì 10 novembre 2017

Il dottor Zonin è nulla tenente

Purtroppo la verità è una sola, però c'è la libertà di interpretarla; non censuriamo quelli che la interpretano verificando i fatti. Il dottor Zonin ha assunto alti dirigenti della Banca d'Italia, e sicuramente non potranno lamentarsi del trattamento finanziario. Questo non vuol dire che il dottor Visco abbia delle responsabilità, ma che ora il suo comportamento debba essere esemplare questo sì. Come pure i magistrati che inibirono l'attività investigativa nei confronti del dottor Zonin; sono ora alle sue dipendenze. Purtroppo in questo caso la Magistratura non ne esce molto bene!  Ma la cosa che avvilisce di più un cittadino che credeva nelle Istituzioni e che votava, è che gli investimenti del dottor Zonin nei migliori vigneti italiani non sono mai stati intestati direttamente all'investitore Zonin. Quindi se l'investitore Zonin dovesse essere in futuro riconosciuto colpevole di comportamenti risarcibili ai suoi clienti, inevitabilmente risulterebbe senza un euro! 

mercoledì 1 novembre 2017

Anche se poca ma la parte non corretta della Magistratura va combattuta.



Anche se poca ma la parte non corretta della Magistratura va combattuta.

Non capisco come mai nessuno cita quella parte di magistratura che è connivente con i dirigenti e manager che hanno portato le banche al fallimento, peraltro affrontato con i soldi nostri
​, che sono parecchie decine di miliardi di euro​
 
​. Mi riferisco  a Zonin e la BPVi ​
 
mentre 
​questi ​
  ha fortune alla luce del sole colossali ma non a l
​ui​
  intestate! Quella magistratura, mi auguro sia poca, non dovrebbe più coprire posizioni apicali dalle quali prima inibiva i magistrati che volevano indagare su Zonin
​ già nel 2002​
 e che avrebbero fatto risparmiare a noi, comuni cittadini,  una esagerata quantità di soldi.
​ Questi magistrati inibitori si troveranno quando andranno in pensione a gestire, molto ben pagati, attività di Gianni Zonin! ​

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lunedì 30 ottobre 2017

La disperazione Alitalia.

La nostra bella e sempre traballante compagnia di bandiera Alitalia, costantemente sull'orlo del fallimento, sarà ora presa in considerazione da un private equity, fondato nel  1992: Cerbernus, fondo specializzato a fare soldi nell'acquisto e ristrutturazione di società mal gestite (naturalmente con importanti esuberi cancellati, e licenziamenti indiscutibili) e la rivendita delle società stesse. Costo dell'offerta inferiore all'ultima perdita degli ultimi otto mesi, avendo respinto poco tempo fa tre miliardi di euro dalla compagnia di bandiera francese. L'Alitalia appartiene ad una di queste società oggetto di questo fondo!  Dal 1974 al 2014 il costo di Alitalia per i contribuenti italiani è stato di 7,4 miliardi di euro. Perdita stimata per il 2016 in circa  600 milioni di euro. Carlo Calenda, sicuramente una riconosciuta intelligenza politica ha sostenuto: "L'azienda è stata gestita male". Ma è possibile che il sistema Italia non sia in grado di scegliere un manager che
 come unico scopo abbia il buon andamento societario, e non la riconoscenza verso chi lo ha nominato?
Ma è mai possibile che uno degli ultimi manager abbia sentito, in questa situazione, il bisogno di cambiare le divise a tutto il personale viaggiante? Ma è possibile che non si percepisca che tutto quello che il Fondo guadagnerà, e che distruggerà per raggiungere il suo obiettivo, lo pagheremo ancora​ noi con le nostre tasse​?  Ma è possibile che i dirigenti Alitalia abbiano sentito l'esigenza di servirsi di Digital Shell che ha la sede in una viuzza di Catania? Questa società viene iscritta nel registro camerale il 20 maggio, capitale sociale 500 euro; una "semplificata" Srl il cui socio e amministratore unico sono stessa persona
​, che di fatto fa il venditore di caffè, ha 65 anni e non si intende sicuramente di problemi informatici! 
L'Alitalia ha appaltato a questa società cifre considerevoli per lavori che gli stessi operatori Alitalia sono bravissimi ad eseguire. Ma come è possibile che queste persone vivano nella più totale tranquillità, essendo super pagate per prendere decisioni contrarie ad ogni tipo di logica e che nessuno si senta in obbligo e in difetto nei confronti di noi come contribuenti e dei dipendenti futuri licenziati?

lunedì 9 ottobre 2017

Chi governa non sopporta una giusta legge elettorale.

Ai partiti serve una legge elettorale per responsabilizzarli​e a​ noi elettori per sentirci in un paese democratico​. E' forse per questo che tale legge si costruisce a pochi mesi dal voto?​
 A nulla serve che il Consiglio d'Europa, e con esso anche una sentenza della Corte di Strasburgo, ha affermato nel 2003 che "un anno prima delle elezioni non si devono fare leggi elettorali!" La vera aberrazione italiana è votare la legge quando non vi è più il tempo per modificare gli inevitabili errori della legge stessa
​ ed eliminare eventuali "furbate"​,magari vietat
e​  dall'U.E. Gaetano Azzardi ha sottolineato che in una democrazia parlamentare "la legge elettorale non serve a scegliere un Governo ma è lo strumento con cui i cittadini eleggono i loro rappresentanti. "Ormai tutti vogliono sapere il giorno dopo lo spoglio quale sarà Il Governo! Questa è una esigenza inventata, fattaci sembrare nostra per poter meglio operare accordi che solo con un'ansia indotta e creata ad arte si possono attuare! Sostiene Zagrebelsky che "per correre dietro 
ai consensi che servono ai partiti di governo per rivincere, non si fanno distinzione fra le esigenze, anche illegali, di gruppi rappresentanti di grandi pacchetti di voti". Anzi,  molto spesso questi stessi gruppi sono coccolati.​

martedì 3 ottobre 2017

Si ha più bisogno di elezioni dirette che di veloci nomine!


Una classe politica che si rispetti  ​deve conoscere e farsi carico delle esigenze  sociali del paese che la ha eletta.

Inoltre, deve essere eletta, non nominata. Infatti, s
olo se eletta
 sarà responsabile verso l'elettorato attivo e non
​dovra' invece essere 
riconoscente alle classi politiche che hanno governato, e che la hanno nominata!  

Per esempio prendiamo il caso dell'onorevole Casini. Il parlamentare non è nelle condizioni di rappresentare la reale volontà della Nazione nell'inchiesta parlamentare relativa al disastro
​ bancario nazionale di cui è stato nominato capo. 

Chiaramente l'inchiesta dovrebbe evidenziare come i dirigenti
​ bancari hanno permesso di arricchire persone loro amiche
 a spese di ignari clienti e risparmiatori
​.  E come n
oi cittadini ci siamo poi
 inevitabilmente trovati
 a​dover 
contribuire 
​per​
 colmare la conseguenti voragine generatasi
​.

Questo disastro finanziario senza precedenti evidenzia chiaramente che chi doveva controllare lo ha fatto molto male (permettendo il disastro) e che chi doveva riparare (la magistratura) ha scritto le pagine più brutte sulla sua presunta indipendenza. 

Casini sosteneva nel 2015
​  in una intervista a Repubblica 
di avere una "idiosincrasia (intolleranza) per le inchieste parlamentari". Questo parlamentare è ora presidente di questa inchiesta
​ sui disastri bancari​!
 

Una buona parte dei 49.783.000 di aventi diritto al voto vorrebbero sapere come il 
​Presidente​
Casini ha così sapientemente cambiato idea dopo la sua inequivocabile affermazione del 2015
​?

Non stupisce proprio che un buon 50% di questi non si avvarrà di questo diritto
​.​..

domenica 1 ottobre 2017

Il problema è tutto li: chi governa deve essere nominato dagli elettori e non dai partiti. Perché a questi è dovuta riconoscenza e predisposizione al consociativismo che è la corruzione organizzata.

Una classe politica che si rispetti
 ​d​eve conoscere e sentire
 le esigenze politiche e sociali del paese da essa rappresentato. Per poter porre rimedio alle problematiche deve necessariamente essere eletta e non nominata
​!​
 Perché 
 ​ solo se eletta
 sarà responsabile verso l'elettorato attivo, e non riconoscente alle classi politiche che hanno governato, e che la hanno nominata! Forse per questo motivo su 49.783.000  votanti fra Italia ed estero, circa il 50% non si presenterà al voto
​.​
  Si capisce che il signor Casini non può rappresentare la volontà nazionale alla sua nomina per la direzione di una delle più importanti inchieste parlamentari relativa al disastro
​ bancario nazionale, imputabile
 
​ai​
 dirigenti
​ bancari che hanno permesso di arricchire persone amiche
 a spese completamente a carico di ignari clienti e risparmiatori.
 E n
oi cittadini​ siamo
 inevitabilmente
 ​obbligati a​
 contribuire 
per​
 colmare questa voragine
​ attuata da manager bancari (quasi sempre di nomina politica)
 e loro amici
Questo disastro bancario ha permesso di verificare con certezza che chi doveva controllare lo ha fatto molto male (permettendo che il disastro avvenisse) e che la magistratura ha scritto le pagine più brutte sulla sua indipendenza (2). ​
Casini sosteneva nel 2015,
 in un'intervista a Repubblica, 
di avere una "idiosincrasia (1) per le inchieste parlamentari". Questo parlamentare è ora presidente di questa inchiesta
​ sui disastri bancari​!
 Ai quasi 50 milioni di futuri votanti verrebbe voglia di sapere come il 
​Presidente​
 Casini abbia così sapientemente cambiato idea, dal tempo della sua inequivocabile affermazione del 2015
.​
> ​(1) Enciclopedia Treccani. Idiosincrasia: Incompatibilità, avversione,ripugnanza verso determinati oggetti, per lo più astratti.
 ​    ​

> ​(2) Vedere il libro di Cecilia Carreri "Non c'è spazio per quel giudice"

martedì 26 settembre 2017

Le sottoscrizioni devono essere usate per il motivo che sono state raccolte.

Non sono mai stato convinto nella forma di aiuto sotto forma di sms o ​mediante telefonate a numeri corti senza prefisso; semplicemente per 2 fattori. 1) Nessuna forma pubblica e perché no, anche cerimoniosa, alla consegna dei soldi alle persone per le quali è stata fatta la raccolta.  2) Nessuna persona fisica 
responsabile di queste forme di raccolte e distribuzione 
ha un nome e cognome; ma anzi, la politica ha nominato un comitato di saggi dai quali cervelli sta uscendo una forma di investimento di tipo amicale non prendendo in considerazione che i sottoscrittori "intendevano dare un aiuto diretto a quelle persone e a quei paesi che vedevano devastati". Erano loro i veri saggi nominati dai sottoscrittori, punto. Ora è scoppiato lo scandalo: 
​completamente cambiata la destinazione dei​ 33 milioni di euro frutto della raccolta tramite sms inviati per il paese colpito dal terremoto.  Non un euro è arrivato ai terremotati sostiene il sindaco di Amatrice. 
​Anche la RAI dovrebbe verificare, perché molti hanno creduto che la nostra televisione, sponsorizzando la raccolta fosse in qualche modo garante del buon esito di questa 
sana solidarietà. A nessuno dei sottoscrittori interessa finanziare piste ciclabili e impianti termali ad Acquasanta ed eliporti vari.
​ E di saggi nessuno, eccetto i nominanti, ne sentivano il bisogno.​

mercoledì 19 luglio 2017

Se continua così l'E.U. potrebbe crollare.

Questa mattina ho letto sul Secolo dello schiaffo di Francia e Spagna: "Non apriamo i porti ai migranti". Per un attimo credevo di aver letto "schifo", invece di schiaffo. E pensare che solo ieri i nostri leader lasciavano fortemente intendere che eravamo vicino alla soluzione del problema, non sottacendo la loro bravura nella gestione della "questione migranti". Come può l'Europa pretendere di continuare ad esistere non essendo in grado di risolvere simili problemi, e di fatto realizzando soluzioni anti europee? Peccato, proprio ora che su una parte delle ONG si incominciava a capire il loro interesse, e che ci si era resi conto che il signor Soro non è un santo! Andiamo incontro ad un'Italia politicamente divisa fra accoglienti e salviniani, con questi ultimi in inarrestabile crescita! Un'Italia così stremata dalla mancanza di lavoro, e con una invasione di centinai di migliaia di disperati disposti a qualunque salario pur di sopravvivere, si sarebbe sicuramente difesa meglio senza l'appartenenza a questa troppo incapace Europa. L' U.E. ha dimostrato di voler solo bene alla gestione dei soldi degli Stati membri e di gradire in modo esagerato la conduzione dell'amministrazione; va alla grande sulla nomina di funzionari e burocrati, ben edotti alla conduzione degli affari e​ delle esigenze delle generose lobby; garantisce il danno delle inconsapevoli Nazioni deboli e avvantaggia solo i gruppi finanziari. La stupidità politica è pericolosa quando è incapace, e anche non conviene, di ragionare sui tempi medio-lunghi! Questo accade quando la classe politica è solo furba e non intelligente! E pensare che saranno in tanti a meravigliarsi quando l'U.E. crollerà miseramente.

domenica 2 luglio 2017

Vedere gli sbarchi come un problema da risolvere e non come una rissa fra coalizioni.

L'attuale invasione di profughi, mai europea ma diventata ora solo italiana, si può risolvere in un modo che è pure legale!  Come sostiene un noto magistrato, esiste un obbligo di legge che impone di sbarcare i naufraghi nei porti più vicini al punto di raccolta (ora si potrebbe definire consegna) che sono appunto i porti africani. Questi potrebbero essere attrezzati, con soldi europei, ad una accoglienza umana. Questa soluzione, sbarcare in zone attrezzate ma più vicine a quelle di partenza, rallenterebbe sicuramente la bulimia da trasporto da parte di chi ha ormai perso la testa nel forsennato arricchimento. Non possono pensare di sbarcare  in 72 ore più di 12.000 migranti anche se paganti ma  trasbordarli quasi in acque territoriali libiche a 22 imbarcazioni di organizzazioni non governative, in maggioranza battenti bandiera non italiana!
Significherebbe una presenza che si avvicina al milione di individui annui. Ad esempio, con questo problema cosa diventeranno le prossime elezioni?​

domenica 25 giugno 2017

Perché lo Stato non gestisce la ricchezza delle autostrade?

Abbiamo una classe politica che da quarant'anni, compatta, ha sempre svenduto il patrimonio pubblico della Nazione a persone riconoscenti che intervenivano con pochi spiccioli per sdebitarsi con i liquidatori di ricchezze pubbliche al potere.
In tutta Europa le autostrade si pagano e si mantengono con un pedaggio annuo che è inferiore al costo giornaliero di un'unica lunga corsa in un'autostrada italiana. La certezza di questa discrepanza, che nei confronti degli italiani andrebbe chiamata sopruso, ha lasciato costantemente indifferenti partiti e giornali di tutte le tendenze.
E' altresì incomprensibile e contraddittorio come mai l'automazione, che oltre a fare diminuire le code diminuisce il personale, favorisce il "non rinnovo" delle persone andate in pensione e giustifica gli esuberi (naturalmente da trattare nelle segrete stanze), possa determinare anche ulteriori aumenti considerevoli di pedaggi sostenuti con più disagio dalla classe media; è strano perché il costo dei pedaggi autostradali è parte dei costi base del lavoro.
E' sempre accettato, fortunatamente ora con un poco di avversione, che se ai signori delle autostrade viene richiesto qualche intervento straordinario, questi pretendono e ottengono un allungamento di qualche anno della concessione, naturalmente valutabile in parecchi miliardi di euro. Per fortuna l'Europa (L'Europa e non l'Italia) è intervenuta perché è inconcepibile che i gestori di autostrade attribuiscano lavori di manutenzione, a volte utili solo a chi li compie e a proprie società, ad un costo pattuito con un solo concorrente proprietario dello stessa concessione, de​lla stessa autostrada e dell'azienda che effettuerà il lavoro...! E' purtroppo chiaro che siamo stati scippati e quindi colonizzati da un gruppo di persone che hanno acquistato beni pubblici con buona parte di soldi prestati dalle banche, e che continuano da decenni a far pagare alla collettività, attraverso pedaggi esorbitanti, i costi gonfiati di qualcosa che adesso è diventato loro e lo resterà per molto tempo. In pratica è come se ad uno rubassero la macchina, gli togliessero la proprietà della stessa per poi restituirgliela in "comodato d'uso" a patto che paghi solo lui tasse, assicurazione, collaudi e tutti gli interventi di manutenzione che il "nuovo vero padrone" deciderà di imporgli. Nel medioevo (e che era il medioevo...) si chiamava sopruso.

venerdì 23 giugno 2017

Perché non chiedere aiuto a chi magari sarebbe disposto a darlo?

La maggior parte dell'erbaccia infestante, la cui presenza in città viene ogni​ ann​o ​
denunciata sul Secolo​ XIX, è la parietaria, perché si sviluppa anche sulle pareti oltre che copiosamente alla base dei muri che delimitano le nostre strade. Per i genovesi è conosciuta anche come "canigea". Essa, giunta a maturazione, crea una polvere scatenante ​allergia e copiosi starnuti che debilitan o​chi la subisce, specialmente se persone ​anziane​ .C'è chi si vaccina, ma i risultati non sembrano risolutivi. Una volta veniva combattuta con il veleno a spruzzo adoperato dagli spazzini e sterminata. Aveva però una nefasta contro indicazione: molti animali domestici morivano masticando la parietaria contaminata dal veleno. L'unica soluzione è l'eliminazione ma oggi sembra che la lunga operazione richieda costi non più sostenibili. Perché allora non utilizzare la disponibilità di molti immigrati? Sicuramente una buona parte di loro sarebbero contenti di rendersi utili e apprezzare la sicura riconoscenza da parte di quelle persone che ora non possono neppure uscire di casa! Perché non si formano squadre con 4 o 5 persone dotate di guanti e sacchi e ​iniziate al lavoro dagli stessi spazzini? 
Con percorsi segnati e controlli immediati libererebbero la città da questo sentitissimo disagio. Questa loro attività verrà registrata, e con valore sicuramente positivo, nel loro ​"​curriculum vitae"
Un po' come si fa con gli studenti in merito al progetto di "alternanza scuola-lavoro", che prevede percorsi formativi e operativi non retribuiti ma spendibili in termini di competenze acquisite. 
​I nostri ​
politici dovranno spiegare perché questa soluzione non è possibile e perché nessuno ha finora pensato a cosa fare per farli lavorare,  molti dei quali sicuramente consenzienti, proprio mentre tutti i futuri sindaci stanno 
facendo​ 
il porta a porta per informarsi sulle esigenze della cittadinanza! 

Grazie ai politici dell'India.

Il farmaco Soposbuvir (nome commerciale Sovaldi) guarisce nel 99% dei casi i portatori cronici del virus dell'epatite C. In Italia questi sono più di un milione di individui, di cui 20.000 (circa due persone all'ora) muoiono ogni anno perché non possono permettersi il costo del farmaco. La maggioranza di questi sfortunati ha contratto la malattia ai tempi di Poggiolini, quando funzionari italiani, pur sapendolo, hanno continuato a commercializzare sangue infetto. Giova ricordare che nessuno di questi signori ha fatto la giusta galera e che attualmente i loro reati sono quasi tutti prescritti. Il farmaco è acquistabile in Italia ad un prezzo elevatissimo: 41 mila euro per il trattamento ospedaliero e 74 mila euro per chi lo acquista privatamente in farmacia. Questa esplosione del prezzo è dovuta al fatto che la Gilead, fiutando l'affare, ha comperato per 11 miliardi di dollari la società Pharmasset, che aveva scoperto il farmaco. Ora è avvilente calcolare quanto abbiano guadagnato gli azionisti della Gilead con il farmaco Sovaldi, ma va anche ricordata la nostra sudditanza che, unita al disinteresse politico​, ha permesso a questi plutocrati di fare quello che hanno voluto​. Comunque solo ora si incomincia a parlare di questa vergognosa speculazione sulla pelle delle persone,a tutto vantaggio del profitto! Un grande rispetto va ai politici dell'India che
a​
 questa​ ingiustizia si sono opposti ed hanno preteso di produrre il farmaco anti epatite C "sotto forma di farmaco generico, ad un prezzo ragionevole ed accessibile (700 dollari per tutto il ciclo), peraltro consentito dallo stesso trattato che regola i brevetti attraverso il meccanismo della licenza obbligatoria; il "Trade Related aspects of Intellectual Property rights" consente infatti di produrre il Sofosbuvir sotto forma di generico, ad un prezzo accessibile, attraverso il meccanismo della licenza obbligata in caso di emergenza nazionale di sanità pubblica. E se non è questa una emergenza nazionale di sanità pubblica...!  All'Europa è sicuramente mancato il coraggio o aveva altro a cui pensare. Fortunatamente l'India permette a chi corre nelle sue farmacie di salvarsi, ad un costo di 700 dollari più il viaggio. E per questo va detto grazie 
ai politici dell'India​

martedì 13 giugno 2017

Questa è una realtà per molte persone insopportabile.

 Il farmaco Soposbuvir (nome commerciale Sovaldi) guarisce nel 99% dei casi i portatori cronici del virus dell'epatite C. In Italia questi sono più di un milione di individui, di cui 20.000 (circa due persone all'ora) muoiono ogni anno perché non possono permettersi il costo del farmaco. La maggioranza di questi sfortunati ha contratto la malattia ai tempi di Poggiolini, quando funzionari italiani, pur sapendolo, hanno continuato a commercializzare sangue infetto. Giova ricordare che nessuno di questi signori ha fatto la giusta galera e che attualmente i loro reati sono quasi tutti prescritti. Il farmaco è acquistabile in Italia ad un prezzo elevatissimo: 41 mila euro per il trattamento ospedaliero e 74 mila euro per chi lo acquista privatamente in farmacia. Questa esplosione del prezzo è dovuta al fatto che la Gilead, fiutando l'affare, ha comperato per 11 miliardi di dollari la società Pharmasset, che aveva scoperto il farmaco. Ora è avvilente calcolare quanto abbiano guadagnato gli azionisti della Gilead con il farmaco Sovaldi, ma va anche ricordata la nostra sudditanza che, unita al disinteresse politico​ ha permesso a questi plutocrati di fare quello che hanno voluto​! Comunque solo ora si incomincia a parlare di questa vergognosa speculazione sulla pelle delle persone, a vantaggio del profitto! Un grande rispetto va ai politici dell'India che
a​ 
questa​ ingiustizia si sono opposti ed 
hanno preteso di produrre il farmaco anti epatite C "sotto forma di farmaco generico, ad un prezzo ragionevole ed accessibile (700 dollari per tutto il ciclo), peraltro consentito dallo stesso trattato che regola i brevetti attraverso il meccanismo della licenza obbligatoria; il "Trade Related aspects of Intellectual Property rights" consente infatti di produrre il Sofosbuvir sotto forma di generico, ad un prezzo accessibile, attraverso il meccanismo della licenza obbligata in caso di emergenza nazionale di sanità pubblica. E se non è questa una emergenza nazionale di sanità pubblica...!  All'Europa è sicuramente mancato il coraggio o aveva altro a cui pensare. Fortunatamente l'India permette a 98etfchi corre nelle sue farmacie di salvarsi, ad un costo di 700 dollari più il viaggio. E per questo va detto grazie ai politici dell'India​

sabato 10 giugno 2017

Inserito da Redazione Si on 20 luglio 2016

Petizione per consentire a tutti i pazienti di accedere a terapie efficaci, a carico del servizio sanitario nazionale. Produrre i farmaci anti-epatite C sotto forma di generici, a un prezzo ragionevole e accessibile, è consentito dallo stesso trattato che regola i brevetti attraverso il meccanismo della licenza obbligatoria, a cui si può ricorrere quando si verifichi un’emergenza nazionale di sanità pubblica. Per ottenere ciò è necessaria una forte spinta dal basso.

Nel mondo si stima che siano 130 – 150 milioni le persone affette da infezione cronica da virus dell’epatite C (HCV): una parte di queste è destinata a sviluppare una cirrosi o un cancro del fegato. Secondo l’OMS di epatite C ogni anno muoiono nel mondo circa 700 mila persone.
In Italia, si stima che i pazienti portatori cronici del virus dell’epatite C siano oltre un milione, di cui 330 mila con cirrosi. L’Italia ha il triste primato in Europa per numero di soggetti HCV positivi e mortalità per tumore primitivo del fegato. Oltre 20 mila persone muoiono ogni anno per malattie croniche del fegato (due persone ogni ora) e, nel 65% dei casi, l’HCV risulta causa unica o concausa dei danni epatici. Le regioni del Sud sono le più colpite.
Nel 2013 (in Italia  nel 2014) è stato commercializzato il primo di una nuova classe di antivirali – Sofosbuvir, nome commerciale Sovaldi® – molto efficaci perché agiscono direttamente contro il virus, bloccandone il processo di replicazione, e producendo in un’altissima percentuale dei casi la guarigione virologica.
Il farmaco è stato commercializzato ad un prezzo elevatissimo: in Italia circa 41 mila euro a trattamento in regime ospedaliero (74 mila euro per chi lo acquista privatamente in farmacia). Il costo del trattamento è ancora più elevato se si considera che in molti casi la cura prevede l’associazione di più farmaci; la Gilead produttrice del Sovaldi® commercializza anche l’associazione di Sofosbuvir +  Ledipasvir (Harvoni®). Sono inoltre disponibili altri 3 nuovi farmaci di cui uno costituito dalla associazione di tre nuovi antivirali e sono di prossima commercializzazione almeno altri 2 farmaci.
Va detto che la negoziazione del prezzo effettuata dall’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) alla fine del 2014 e per 18 mesi ha previsto degli sconti progressivi in relazione ai volumi di farmaco utilizzato. I termini della negoziazione non sono però noti in quanto secretati. Tale contratto è scaduto a metà giugno 2016 ed è in corso una nuova negoziazione.
A causa dell’alto costo di questi  trattamenti il Servizio sanitario nazionale ha deciso di iniziare ad erogarli gratuitamente partendo dai pazienti più gravi. Al momento nel nostro Paese sono stati trattati circa 52 mila pazienti (il 5% dei potenziali beneficiari). Si verifica così, per la prima volta in Italia, una situazione tanto paradossale quanto iniqua: attualmente solo i pazienti nello stadio più avanzato della malattia hanno diritto al trattamento, quando un trattamento nelle fasi meno avanzate della malattia eviterebbe non solo le sofferenze del paziente, ma anche i costi assistenziali connessi.
In USA il prezzo di Sovaldi® è ancora più alto – 84 mila dollari a trattamento, mille dollari a pillola – costringendo il governo americano a definire criteri molto stringenti per l’accesso al farmaco per gli assistiti di Medicaid (l’assicurazione pubblica a favore dei poveri): solo il 2,4% dei potenziali beneficiari ha potuto finora accedere alla cura. Una situazione considerata – in un paese peraltro allenato alle ingiustizie nella salute – così insopportabile da richiedere l’intervento di una commissione parlamentare d’inchiesta, le cui conclusioni sono state esposte dal suo presidente, il senatore democratico Ron Wyden. Lo scandaloso nocciolo della questione – afferma Wyden – è che non esiste alcun nesso tra investimenti in ricerca e sviluppo e prezzo del farmaco: la Gilead – proprietaria del brevetto di Sovaldi® – “stabilisce il prezzo con l’unico scopo di massimizzare i profitti, a prescindere dalle conseguenze sugli esseri umani”[1].
In realtà il più importante investimento fatto dalla Gilead è stato quello di acquistare per 11 miliardi di dollari la Pharmasset, la ditta che aveva scoperto il Sofosbuvir. In poco tempo il capitale investito è stato ampiamente recuperato (in due anni il fatturato della Gilead ha superato i 30 miliardi di dollari), ma i profitti maggiori provengono da Wall Street che ha spinto le azioni di Gilead a livelli giganteschi. Se Pharmasset al momento dell’acquisto valeva 3 miliardi di dollari, oggi il valore di Gilead è intorno ai 150 miliardi di dollari[2]. Il meccanismo è semplice e spietato: più alto è il prezzo del farmaco, più alto è il valore delle azioni.
Il caso Gilead-Sovaldi® si presenta quindi come una colossale operazione finanziaria e speculativa, portata avanti con assoluto disprezzo per la vita delle persone, la vita di milioni di persone. Operazione subita, ma alla fine assecondata, dai governi, governo italiano incluso. Ma non da tutti i governi, come il caso dell’India che ha iniziato a produrre il Sofosbuvir sotto forma di generico, al prezzo di 700 euro a ciclo di trattamento (e attirando per questo pazienti da tutto il mondo, anche italiani).
Produrre il Sofosbuvir sotto forma di generico, a un prezzo ragionevole e accessibile, è consentito dallo stesso trattato che regola i brevetti (TRIPs – Trade Related aspects of Intellectual Property rights) attraverso il meccanismo della licenza obbligatoria, a cui si può ricorrere quando si verifichi un’emergenza nazionale di sanità pubblica[3]. Difficile negare, per i motivi che abbiano elencato all’inizio, che l’epatite C non rappresenti un’emergenza di sanità pubblica; difficile però che il governo prenda spontaneamente un’iniziativa del genere perfettamente legittima, profondamente etica, ma politicamente impervia dati i colossali interessi in gioco, nei confronti dei quali la politica ha finora dimostrato una sensibilità  maggiore rispetto a quella rivolta alla salute dei cittadini.
La situazione però potrebbe cambiare dato che oggi sono disponibili nuovi farmaci efficaci contro il virus dell’epatite C oltre quelli prodotti dalla Gilead. Una competizione trasparente tra produttori potrebbe portare a una drastica riduzione dei prezzi. Ma anche qui ci vuole una forte volontà politica per evitare negoziazioni segrete (com’è avvenuto finora) e anche operazioni di cartello sui prezzi tra produttori. La decisione del governo di procedere con la licenza obbligatoria potrebbe rappresentare un potente stimolo a ricondurre il prezzo dei farmaci vicino ai costi reali di produzione, e quindi di renderli accessibili a tutti coloro che ne hanno bisogno.
Per ottenere ciò è necessaria una forte spinta dal basso. In Francia, Médecins du Monde ha appena lanciato una campagna (Le Prix de la Vie) di denuncia del prezzo dei farmaci contro l’epatite C e il conseguente rischio per il sistema sanitario, raccogliendo in breve tempo 213 mila delle 250 firme inizialmente previste.
Prima del lancio di una sottoscrizione pubblica a favore della licenza obbligatoria, l’idea è quella di raccogliere l’adesione di organizzazioni non governative, associazioni di volontariato e di pazienti, associazioni professionali, sindacati, enti (come ordini dei medici e collegi degli infermieri) per condividere insieme una battaglia di giustizia per il diritto alla salute e svolgere una forte e decisa attività di pressione sui decisori politici.
A cura di Saluteinternazionale.info

venerdì 2 giugno 2017

Anche ai burocrati potrebbe piacere essere considerati diversamente dagli altri.

La plutocrazia viene intesa e riconosciuta, nel linguaggio politico/polemico, come il predominio nella vita pubblica di gruppi detentori della maggior parte della ricchezza sotto ogni forma e tipo, e questi signori si chiamano plutocrati! Bene. Se i plutocrati fossero tutti uguali, allora non dovremmo più fare figli e spendere quel che resta delle nostre risorse per arrivare a quello che è un triste e desolato futuro. Ma c'è una alternativa: non considerare tutti eguali i plutocrati! Perché ad esempio non si inserisce un premio Nobel per il plutocrate che ha dimostrato una attenta intelligenza e una sensibilità politica nel far progredire la sua ricchezza? Chissà che a qualcuno possa piacere essere premiato. Mi viene in mente Worren Buffet con la sua generosa frase "Ma vi sembra giusto che io paghi il 17% di tasse sui 46 milioni che guadagnerò in questo 2010 mentre la mia segretaria dovrà pagare al fisco il 30% dei suoi 60 mila?"  Non tutti hanno questa sensibilità. Soros meriterebbe il Nobel contrario, per la sua altrettanto famosa frase:  "L'attacco speculativo contro la lira (che gli fruttò qualche miliardo in pochi giorni, pagati da noi italiani) fu una legittima operazione finanziaria". "Mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank, che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana. Bastava saperle leggere". Nessun segreto, insomma. Nessuna informazione riservata o soffiata nei salotti dell'alta finanza. (Ci possiamo solo fidare di quello che dice!) Solo una lucida, ma spietata, comprensione della realtà, che Soros sintetizza con una formula particolarmente efficace: "Gli speculatori fanno il loro lavoro, non hanno colpe. Queste semmai competono ai legislatori che permettono che le speculazioni avvengano. Gli speculatori sono solo i messaggeri di cattive notizie". Preferisco Buffet, e sono tutti e due plutocrati. Il primo va premiato, il secondo una sana e non deferente politica dovrebbe metterlo in condizioni di non nuocere! 

martedì 23 maggio 2017

L'incapacità verrà pagata da tutti noi.

Sostiene Matteo Renzi che il risparmio privato degli italiani è quasi il doppio rispetto al nostro Debito Pubblico. Quindi in caso di un fallimento per causa di eccesso di D.P. o per il troppo oneroso mantenimento dello stesso, o per l'aumento degli interessi, si potrebbe pensare ad una raccolta forzosa; naturalmente detta raccolta dovrebbe essere proporzionale alla disponibilità finanziaria delle singole famiglie, per fronteggiare quella che potrebbe essere vista come una guerra con pochissimi morti e senza bombardamenti. Ma ci accorgeremmo subito della mala ed incapace gestione delle banche, affidata ad amici incapaci di raggiungere umani obiettivi, ma sempre disponibili a buttare i "nostri soldi" nelle mani di altrettanto incapaci manager di "partecipate" in affondamento o società decotte indicate dalla politica. Ci rattristerà di sicuro sapere che se la Banca d'Italia avesse fatto il suo lavoro, il disastro sarebbe stato molto ma molto più contenuto!  Si aggiunga la gestione, in altri paesi inammissibile, delle coop trasformatesi praticamente in banche senza averne alcun titolo, senza poter offrire le opportune garanzie e soprattutto senza poter essere banche. Questo è stato facile per la cecità di chi doveva controllare e la collaborazione di una incapace politica che sa solo ragionare in termini di consenso ma mai in termini di vantaggio per il Paese! Sono quindi a rischio una decina di miliardi di euro di risparmiatori ideologici che hanno preferito le coop alle banche! Ma state pur sicuri che se questo accadrà saranno sempre gli stessi ad avere già trasferito i propri soldi altrove. A noi resterà l'amaro in bocca di una sfilza di personaggi, incapaci e strapagati, che hanno sostituito i loro colleghi migliori, con l'unico difetto di non essere amici degli amici, e che avranno messo al sicuro il loro mal guadagnato gruzzolo!  Il vero investimento per il futuro è nella cultura: anche quella di creare una classe dirigente che sia rispettata per capacità e competenza. Certo, per fare questo bisogna dare la parola a chi oggi è disgustato e fare andare avanti i migliori; solo così potremo crescere tutti e quindi, come paese, tornare dove eravamo prima nelle classifiche positive.

domenica 21 maggio 2017

Caro Mattia Feltri, quello che lei ha scritto, sul XIX di venerdì 19 maggio, in prima pagina, è semplicemente vero e quindi condivisibile. Il fatto che i nostri rappresentanti governativi non siano presenti a riunioni europee sui problemi irrisolti che vedono l'Italia come la più colpita, è sicuramente dovuto al disagio che i medesimi provano in merito ad argomenti come,  l'immigrazione clandestina. E soprattutto alla manifesta incapacità della politica italiana di fronteggiare i gruppi che si stanno arricchendo su questa tragedia umana. La certezza dei fatti dimostra che solo due magistrati hanno portato alla conoscenza giuridica gli aspetti più indecorosi di una simile ​situazione​: Giuseppe Pignatone, il magistrato che ha dato una scossa al "porto delle nebbie" romano portando alla luce Mafia Capitale, di cui da anni era politicamente accettato il​ business dello sfruttamento a danno dei migranti e della truffa a danno dei contribuenti italiani ed europei; e il suo collega Nicolò Gratteri, che ha smascherato un affare sulle immigrazioni in grado di arricchire da anni la 'ndrangheta, i delinquenti comuni e la parte peggiore della chiesa. E' chiaro che se gli argomenti del consiglio europeo sono questi, con la conoscenza degli ultimi fatti, il vero impaccio paralizza ogni normale italiana presenza. I nostri Ministri o Sottosegretari non potrebbero mai dare una risposta, senza arrossire, a questa semplice osservazione: "Vi lamentate sempre che i soldi per gli immigrati sono pochi... ma con l'uso che ne fate qualunque cifra non sarebbe mai bastevole". Ne consegue che quando in Europa si parla di queste cose... è meglio che "i nostri" rappresentanti stiano a casa! 

sabato 13 maggio 2017

LA pandemia fugge. I costi dei vaccini restano. Ventiquattro milioni di dosi acquistate dall'Italia contro il virus H1N1 al prezzo di 184 milioni di euro, 10 milioni di dosi ritirate dalle fabbriche e distribuite alle Asl, 865mila effettivamente inoculate. La stragrande maggioranza delle confezioni resta stoccata nelle farmacie delle Asl, nei centri vaccinali dei distretti o negli studi dei medici di famiglia. Un viaggio tra le aziende sanitarie italiane parla di frigoriferi pieni (i vaccini vanno conservati a 4 gradi pena la loro degradazione) e di scetticismo fra i cittadini al centro della campagna di immunizzazione. Oltre 20milioni di persone rientrano tra la "popolazione eleggibile" da vaccinare secondo il ministero, ma solo 827mila hanno porto il braccio alla siringa, con una proporzione del 3,99%. E se l'Italia ha già deciso di donare il 10% delle proprie dosi (2,4 milioni) all'Oms perché le distribuisca ai paesi poveri, la gran parte delle boccette sembra avviata alla scadenza, prevista 12 mesi dopo la data di produzione e quindi a scaglioni tra settembre e dicembre 2010. A quel punto, non resterà altro da fare che buttarle.

Ma per la Novartis che ha stipulato il contratto con il Ministero della Salute l'incasso sarà pieno lo stesso. I 184 milioni pattuiti nel contratto del 21 agosto 2009 (quando la pandemia colpiva soprattutto le Americhe e non aveva ancora raggiunto l'Italia) saranno versati in toto anche se i vaccini consegnati sono meno della metà di quelli concordati. Nel contratto infatti non esiste una clausola di riduzione a favore del ministero. E se ieri il Codacons ha annunciato una class action a nome dei 60 milioni di utenti del sistema sanitario italiano, anche la Corte dei Conti ha avviato una procedura di controllo sul "decreto direttoriale del 27 agosto 2009 concernente l'approvazione del contratto di fornitura di dosi di vaccini antinfluenzale A(H1N1) stipulato tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la Novartis Vaccines and Diagnostics s. r. l.".

Il Codacons chiede la risoluzione del contratto con l'industria farmaceutica ("Uno spreco immane vista la scarsa adesione alla vaccinazione") e il rimborso ai cittadini dei 184 milioni di euro spesi. In caso di vittoria, a ognuno dei 60 milioni di utenti del sistema sanitario andrebbero 3 euro. "Oltre - prosegue il Codacons - a 50 euro di risarcimento simbolico per ogni iscritto". La Corte dei Conti entra nel dettaglio delle clausole del contratto con Novartis. E si chiede perché "l'articolo 3.1 (ribadito dall'articolo 5.3) prevede la possibilità del mancato rispetto delle date di consegna del Prodotto, senza l'applicazione di alcuna penalità". O perché "l'articolo 9.3 prevede il pagamento alla Novartis di euro 24.080.000 (al netto di Iva) ai fini della partecipazione ai costi in caso di non ottenimento dell'autorizzazione all'immissione in commercio del Prodotto". Per fortuna il vaccino ha superato i test dell'Emea, l'ente europeo incaricato dei controlli di sicurezza. Ma se qualcosa fosse andato storto, il ministero avrebbe comunque dovuto pagare 24 milioni per un farmaco inutilizzabile.

La contestazione dei giudici di viale Mazzini riguarda poi la segretezza del contratto: "L'articolo 10.2 considera Informazioni Riservate anche l'esistenza del contratto e le disposizioni in esso contenute, clausola - in considerazione dell'evidenza pubblica della procedura - impossibile da rispettare". E infine, ipotesi che per fortuna non si è verificata ma che avrebbe potuto comportare un salasso per lo Stato, il contratto prevede che gli eventuali effetti collaterali del vaccino sui pazienti siano a carico del ministero e non come di solito avviene dell'azienda farmaceutica. "L'articolo 4.5 - contesta la Corte - prevede rimborsi al Ministero per danni causati a terzi, limitatamente a causa di difetti di fabbricazione, mentre ai senso dell'articolo 4.6 il Ministero dovrà risarcire Novartis per danni causati a terzi in tutti gli altri casi".

Clausole così squilibrate sono state dettate dalla fretta. Ma sul perché di una spesa tanto elevata a fronte di una campagna di vaccinazione mai decollata, il ministero interrogato ieri si trincerava ancora dietro al no comment. Dalle università alcuni virologi provano a spiegarci cosa è successo, e il perché di tanta sproporzione. "Ora sappiamo che H1N1 è un virus blando. Ma all'inizio della pandemia avevamo ancora fresco il ricordo dell'aviaria, che ha una mortalità intorno al 50%" spiega Giovanni Di Perri, direttore di malattie infettive all'Amedeo Savoia di Torino. "L'influenza mette sempre in difficoltà chi deve fare previsioni. I modelli possono saltare, i virus ci sorprendono spesso" fa notare Pietro Crovari, professore emerito di igiene e medicina preventiva all'università di Genova. E Guido Antonelli, virologo della Sapienza a Roma, non esclude che l'anno prossimo il virus H1N1 venga incluso nella normale vaccinazione stagionale: "All'inizio di ogni anno l'Oms decide contro quali virus influenzali il vaccino stagionale debba essere rivolto. Può darsi che il prossimo inverno ci ritroveremo H1N1 fra i tre ceppi del normale vaccino stagionale".

Anche se la campagna vaccinale di quest'inverno non è ancora finita e il ministero della Salute mette in guardia contro una possibile seconda ondata pandemica, i dati sulla copertura dei vaccini sono davvero bassi. Il personale sanitario cui era stata consigliata l'immunizzazione comprende poco più di un milione di persone: neanche 70mila si sono vaccinati (il 15,1%). Agenti di pubblica sicurezza e operatori dei servizi essenziali non arrivano al 6% (6mila su 723mila). Tra i donatori di sangue addirittura il dato si ferma allo 0,83%. Nelle ultime settimane alcune Asl hanno esteso la campagna di vaccinazione anche agli over 65 con patologie croniche. Ma neanche loro sembrano troppo convinti, e la partecipazione resta ferma all'1,5 per cento. Più che vaccinazioni, ormai, sembrano saldi di fine stagione.
(16 gennaio 2010)

mercoledì 3 maggio 2017

In casi di emergenza bisognerebbe favorire la normalità delle esigenze.

 Un dato è certo: stiamo ospitando a Genova, e probabilmente per sempre, un numero esagerato di persone, in particolare immigrati africani. Le suore forniscono loro pranzo e cena tutti i giorni, e da Piazza Martinez si può vedere il flusso nelle ore dei pasti. Ma queste persone necessitano anche dei bagni pubblici! E non tutti nello stesso momento. Nella nostra Piazza ce n'è uno e funziona benissimo, e quando non funziona tutti lo avvertiamo! Con il fortunato aumento del turismo nel nostro centro storico sono necessari gabinetti pubblici puliti ben segnalati dalle tre notorie icone: uomo, donna e disabili; questo dà la possibilità di rintracciare i gabinetti in modo agevole. Andranno anche monitorati, naturalmente dall'esterno, con impianti di videosorveglianza! Dove ubicarli? Si potrebbe usare lo stesso criterio con cui si è attuata la raccolta differenziata
​ nel centro storico,
 utilizzando il numero notevole di negozi chiusi per adibirli, è il caso di dire, alla bisogna, e non faremmo più figure poco gradevoli con i nostri turisti. Ricordiamoci che l'Imperatore Vespasiano è diventato famoso nella storia per avere risolto, quasi duemila anni or sono, lo stesso problema, imponendo una piccola tassa sui gabinetti (una moneta con la propria effigie da versare per l'accesso) che di fatto ha favorito il loro miglior funzionamento.