venerdì 25 luglio 2014

Il problema dell' inquinamento portuale.

Vorrei chiosare, se il XIX me lo permette, a quanto sostenuto dal signor Cesare Geremia, che transitando per la sopraelevata ha avvertito un  forte odore derivante dalle navi in porto sempre in moto per potere essere alimentate dalla corrente necessaria alla operosità della loro stessa attività.  
E' da sempre , ma lo si avverte di più in estate, che i traghetti ammorbano l' aria del porto e delle abitazioni circostanti, essendo queste costrette a rimanere con i motori accesi "sempre" per poter mantenere elettricamente la funzionalità delle stesse. In tutta Europa dove è considerato civile risolvere i problemi della "gente" sono anni che le navi sono collegate ad un cavo elettrico che permette loro di operare senza inquinare, tutelando così la salute pubblica! Se poi si aggiunge l' inutilità della centrale vicino alla lanterna che funziona a carbone, non possiamo che considerarci sfortunati e mal governati, con molte persone anche per questo motivo sono gravemente ammalate. Per fortuna ora anche la Coop che ha costruito e sono attualmente invenduti gli appartamenti delle sue bellissime costruzioni sul porto dovrà interessarsi al problema dell' inquinamento, pena la non commercializzazione degli stessi, o comunque a prezzi diversi oltre che per la  crisi anche per la non buona qualità dell' aria.

Basta Italianità o genovesità, siano chiamati a dirigere i più capaci indipendentemente da dove sono nati.

Per i genovesi non è importante sapere chi ha il diritto di guadagnare sulla "rumenta", quanto avere la certezza che fino ad oggi chi era deputato a farlo ha fatto solo i suoi interessi e mai quelli della "gente", creando un discreto disastro.  Infatti intervistati su come risolvere il problema nel prossimo futuro hanno borbottato qualcosa sulla differenziata, erano poco convinti e confusi anche loro.  Sarebbe onesto ed innovativo che chi si propone di sostituire gli attuali manager dell'Amiu, spiegasse in televisione in quale modo intendono procedere, come se fossimo persone normali. Perché il nuovo assetto delle scatole cinesi societarie assieme alla genovesità delle stesse compagnie non confonde più nessuno!  E' lo stesso concetto  uguale alla italianità dell' Alitalia per difendere la quale non abbiamo venduto la compagnia di bandiera ad Air France nel 2008 ad un prezzo dimostratosi dopo vantaggiosissimo, e dopo 5 anni il conto per noi italiani supera i 4 miliardi e tutto questo per il niet alla vendita imposta da Berlusconi che aveva centrato la sua campagna elettorale (vincendola) sulla italianità della compagnia di bandiera oltre che sui miliardari patrioti che intervennero in modo incapace nella gestione della compagnia. Quindi ben venga chi ha il coraggio e la capacità di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti e magari spiegare il programma e le sue tappe, per risolvere il problema; purtroppo  della capacità nostrana ne abbiamo semplicemente il terrore, perché ce la fanno sempre pagare a noi con una disinvoltura disarmante come fosse un nostro sacrosanto diritto.

Le marachelle degli addetti a tracciare le rotte civili in zone pericolose.

"Se dovesse sparire almeno sapete come è fatto." Scriveva e ne stampava la foto dell'aereo di linea che sarebbe diventato da li a poco la sua bara assieme ad altre 297 persone. Il passeggero olandese  con questo annuncio ha dimostrato che la sua timida sensazione era vera, oltre che profondamente sentita e che tutti quelli che contano nel tracciare le rotte civili in zone di guerra, peraltro mai dichiarata, sono rimasti folgorati dalla disgrazia come adolescenti che commettono una gherminella!  

Per un attimo abbiamo capito che nelle cinque terre tutti si fossero comportati con abnegazione ed altruismo.

Tutti i lettori del Secolo XIX avevano felicemente creduto nel miracolo della operosa e tempestiva ristrutturazione attuata per fronteggiare i disastri generati  della bomba d' acqua che aveva umiliato e offeso con morti e distruzioni buona parte delle Cinque Terre; tonnellate di fango spalate con la costante presenza di morti e una catena di solidarietà che portò a raccogliere fondi da tutta Italia. Purtroppo però si deve con tristezza e rammarico prendere atto che: "- Le grandi griglie di cemento armato, alcune sono senza fondamenta, si vede a occhio nudo: non sono ancorate, (sostengono i tecnici della Regione) sono completamente fuori norma, ma anzi potrebbe verificarsi un bis dell' alluvione del 2011. Il collaudo non arriva e l' incartamento finisce in procura.-" Sorge spontanea una domanda: ma questi tecnici della Regione Liguria, non potevano andare a controllare mentre si stava "lavorando male e  sbagliando tutto??" e impedire almeno buona parte di quest'ultimo errore e quindi non buttare ma recuperare come minimo una parte dei soldi della solita "gente" sempre rappresentata penosamente da nessuno!

martedì 8 luglio 2014

Tutti gli italiani dovrebbero conoscere il caso "Chicco Forti"

E' inutile, ormai gli F35 li compreremo anche se precipitassero tutti, perché siamo così politicamente sprovveduti, come la classe politica che ci rappresenta, suddita e con il cappello sempre in mano  Basta pensare che i nostri politici trovino normale che il 95% degli americani, di stanza in Italia, quando commettono reati possono essere giudicati e quasi sempre assolti  dai tribunali americani. Come gli autori della spacconata che hanno tagliato le funi della cabinovia del Cermis facendo morire una ventina di persone. Processati e assolti anche loro da un tribunale americano. Risarcendo naturalmente le vittime.
Al contrario un nostro connazionale, tal Chicco Forti, da sedici anni che sta trascorrendo la vita in un carcere americano; gli è stato elargito l' ergastolo dopo 26 giorni di processo. Solo semplicemente leggendo le prove addotte dal tribunale americano per questo ergastolo ci si sente accapponare la pelle!!!  Ma possibile che nessun Renzi, nessun Napolitano, nessun ministro della difesa possa ricordare a lor signori, dai quali stiamo acquistando bare volanti di un costo insostenibile, gli ormai famosi F35, che sarebbe il caso di permettere almeno la revisione di questo processo antidemocratico e stupidamente punitivo, in termini umani.  Dimenticavo... il tribunale che ha semplicemente ucciso il nostro connazionale, sta ricordando a Chicco Forti di fare domanda di grazia, perché pare che in questo caso ci sarà comprensione. Il che significa ammettere che i giudici non hanno sbagliato e che il signor Forti è colpevole. Complimenti Chicco, hai più dignità tu da solo che tutto il nostro Parlamento. 

Bisognerebbe... incominciare a tutelare la gente che non è rappresentata da nessuno...infatti il 50% non va più a votare!| 2 luglio 2014


> Per fortuna si sta delineando un sano cambiamento e si incomincia a parlare delle cause che hanno determinato il disastro economico che stiamo soffrendo e soffriranno le future generazioni. Oltre alla corruzione il consociativismo e l' evasione, quella vera non quella degli scontrini ( che con gli studi di settore praticamente è un falso problema). Mi riferisco, ad esempio a quella signora di Roma che ha duemila appartamenti ed è stata sempre completamente sconosciuta al fisco. Le società  partecipate dello Stato e dei Comuni sono le vere idrovore del denaro pubblico: 26 miliardi di euro annui sono una enormità, si aggiunga che queste società sono opache, hanno dirigenti oltre che nominati anche strapagati migliaia di dipendenti, una infinità di sindacalisti salariati e non produttivi (cioè non vanno a lavorare e non devono renderne conto a nessuno)...insomma un problema che non può essere non affrontato, in una situazione così disastrosa. Facciamo il caso di Genova: costo di tutte le partecipate 177 milioni di euro annui, di cui 12 milioni AMIU,  25 milioni AMT e Aster 40, sulla esistenza di queste società si potrebbero scrivere libri relativi allo sperpero finanziato dalle ormai ridotte risorse pubbliche, ricevendo solo scioperi e proteste quando si prova solo a parlare di questi problemi. Il resto viene speso per ripianare le società più piccole di proprietà del nostro Comune. Per sanare tali bilanci si sono dovuti eliminare interventi già stanziati alla "gente" più disagiata: la più numerosa e l'unica a non essere rappresentata da nessuno. Bisognerebbe inserire in tutte queste amministrazioni, dove ad essere buoni si gozzoviglia, una rappresentanza sindacale della "gente", peraltro sempre la stessa chiamata a rimediare all'inadeguatezza manageriale e all'egoismo sindacale che vede solo (quando già va bene) nella protezione degli iscritti il compimento del proprio mandato. La "gente" comune fa parte di quei cittadini che avendo capito queste cose, nella misura del 50% non sono andati a votare ma se si costruisse un tal sindacato esso sarebbe capace, se non di sconfiggere il male, almeno di portare a conoscenza circa le seguenti, orrende, realtà: investimenti demenziali fatti dai soliti trombati, agevolazioni sindacali vergognose,gli sconsiderati investimenti con premio incorporato dei soliti noti. Questi signori ("la gente") potrebbero tornare al voto mandando in pensione una buona parte dei nostri squilibrati trombati e/o raccomandati ormai convinti che il mondo giri solo per far fare loro una vita stupidamente costosa, alle spalle di tutti gli altri.

La Germania ha perso le guerre, ma ora non può pretendere di stravincere la pace! 29 giugno 2014


>  Nel centenario della prima guerra mondiale, la Germania dovrebbe ricordare che la sua intransigenza ha causato lutti e devastazioni a tutta l' Europa, prima, e in tutto il mondo solo dopo vent'anni, con la seconda guerra mondiale. Perse le due guerre, la Germania è riuscita a stravincere la pace e a dettare a tutta Europa le regole del buon Governo, dopo aver usufruito di aiuti da tutto il mondo per poter attuare la sua unificazione! Subito dopo averla attuata, è stata in grado di imporre soprattutto il valore di scambio fra l'euro e le monete europee a lei molto  vantaggioso. D'altronde la nostra dirigenza non è mai stata meritocratica ma sempre nominata e quindi praticamente incapace di capire il buco dentro il quale ci stavamo trionfalmente infilando con simili valori di scambio. Questo è successo perché abbiamo sempre mandato a rappresentarci in Europa una pletora di incapaci e trombati politici che molte volte avevano dei problemi anche con la nostra lingua madre. Nulla cambiò quando a mandare in Europa i loro nominati furono Berlusconi e Brunetta che usarono lo stesso criterio di selezione attuato per i concorsi di bellezza... usando abilmente l'ipocrita e vile pretesto della discriminazione contro le donne, per imporre proprio quel modello di donna che ha sempre alimentato la medesima discriminazione! Riuscì comunque a diminuire il danno, e per questo dovremmo esserle sempre riconoscenti, la moglie del premier che inorridì pubblicamente per questa sfacciata selezione! Ma dei danni delle quote latte e di tutta la merce contraffatta entrata in Italia già con il timbro made in italy, nessuno di chi ci stava rappresentando seppe capire nulla, e quindi limitarne lo scempio! 
> Per non parlare poi dei grandi risparmi di cui tutti i Paesi del nord Europa usufruirono quando riuscirono a liquidare ingenti quantitativi inquinanti dei loro rifiuti trattando direttamente con le mafie e le 'ndrine nostrane; ciò ha permesso loro di posizionare questi rifiuti nel nostro territorio risparmiando fino all'80% del giusto costo dello smaltimento; se l' U.E. si fosse comportata civilmente, con l'atteggiamento obbligatoriamente dovuto alla "gente" europea, cioè se l'unione fosse stata gestita come Europa dei Popoli, il comportamento sarebbe stato diverso. Mentre il costo vero, di questa porcata europea, lo hanno sostenuto e lo sosterranno per moltissimi anni ancora le famiglie che hanno avuto la sfortuna di nascere nella terra dei fuochi e in buona parte del nord Italia!! In questo Carmine Schiavone docet. Quindi che la RAI la smetta, una volta per tutte, di ammannirci con lunghi e retorici spot sull'Europa nel vano tentativo di suscitare sensi di colpa nei cosiddetti "euroscettici", perché non sono in discussione i principi ideali da cui la storia dell'Unione ha avuto origine. E' l'idea di "questa" Europa che le persone maggiormente attente, e di sufficiente predisposizione alla memoria, non possono più tollerare. Da noi nessun Trasibulo ha imposto il Patto dell'oblio che vieta di "rivangare il passato"; e le porcate rimangono tali e andranno sempre ricordate, specie quando a "montare in cattedra" non sono le persone più specchiate! 

La mancanza sospetta delle privatizzazioni

 Le vere riforme si attuano se si ha il coraggio di fermare gli sprechi e i privilegi, costantemente sostenuti e pagati dalla “gente”; perché politica e incapaci gestori, ad esempio nel trasporto pubblico, si sono consociati. Così la dirigenza di queste abbondanti società è nominata dalla politica e gli inevitabili poco capaci gestori permettono che le proteste dei tranvieri inibiscano, ad esempio, le privatizzazioni. Peraltro questi tacciono sugli sperperi dei loro amministratori che inevitabilmente conoscono. Record di perdite annue negative, per queste società, e coperte sempre dalla solita “gente” per Roma, Venezia e Genova, mentre Torino, Firenze e Milano (privatizzate) sono in utile. In Italia si contano 1.140 società di trasporti pubblici con relativi 1.140 consigli di amministrazione di nomina politica, che globalmente portano a un costo ormai insostenibile. Il costo del salvataggio pubblico di queste “dementi gestioni” è di 5 miliardi di euro l’anno.  Alle gestioni allegre di queste società si è concesso di tutto. A Roma si è permesso di perdere nel 2012 oltre 157 milioni di euro. Questo non sarebbe stato possibile se non si fosse acconsentito di incassare (a una organizzazione ancora sconosciuta!?!?) molti soldi di biglietti clonati e venduti. In Francia operano solo una decina di società di trasporti pubblici con un risparmio (rispetto all’ Italia) del costo di 1.130  consigli di amministrazioni in meno e le nomine sono influenzate dalla esperienza dei manager, e ai politici non è permesso il privilegio della nomina amicale. Se questi nostri signori non porranno rimedio a simili disastri, gli eventi, prima o dopo, si interesseranno a loro.     

lunedì 7 luglio 2014

È uno dei temi: gente così priva di scrupoli magari ha tirato un bidone anche sul Mose vero e proprio... «No. È il meglio della tecnologia esistente. Il meglio del meglio rispetto a quanto richiesto. Qual è semmai, il problema? Non è previsto nulla sul “dopo”. Quando sarà finito». Ma perché mai dopo quello che è successo i cittadini italiani dovrebbero fidarsi a lasciar finire i lavori al Consorzio? Meglio cambiare idraulico, magari prendendolo sul mercato internazionale così capiremmo anche se i lavori sono stati fatti bene o no... «Non servirebbe a niente. È colpa nostra, sia chiaro, se ci siamo messi nelle condizioni di sputtanare non solo i nostri rapporti con la politica ma anche i lavori fatti. Posso giurare però che i cantieri sono un’altra cosa. Sono eccellenti. Non è cambiando le imprese che si risolve il problema. Va cambiato il contratto. Vale anche per l’Expo. Tutte queste chiacchiere sulle procedure... No, deve essere cambiato il contratto: non ti do un solo centesimo finché i lavori non sono finiti. Ti pago solo se finisci l’opera e funziona come da contratto. Se l’opera non è finita  o se la piscina assegnata è più lunga di un metro come a Roma vale zero». Per questo ci vogliono società con le spalle larghe capaci di sopportare simili contratti.

Speriamo che il consociativismo incominci a soffrire.

La nostra è ancora una società priva di dignità nei confronti del potere politico ed economico. Questo potere lo si raggiunge facilmente con l' uso disinvolto delle risorse pubbliche. Quindi la corruzione che ne deriva e l'evasione vergognosamente enorme, (si parla di 300 miliardi annui, altro che scontrini non battuti) della quale tutti tacciono ma anzi, dalla mancanza di questa enorme cifra sottratta alla gente, si accordano per spremere una vera maggioranza mai rappresentata e sempre indifesa, la quale se la deve vedere sempre con la burocrazia schierata in modo militare da Equitalia.
Solo con la certa percezione che questo andazzo colpisce le masse opprimendole con la stessa determinazione usata dalle dittature perché certe che la resa dei conti costerebbe molto caro a loro per il lavoro svolto.  E' chiaro che tutte le istituzioni abbiano una parte di esse colluse al consociativismo e quindi (sempre una parte, per fortuna) disponibili ad "accomodare le patate" alle storture dei consociati. Come sarebbe stato possibile che il signor Berneschi ottenesse l' insabbiamento della denuncia della famiglia Poli umiliata e offesa più da una parte della magistratura che dalla ingordigia dello stesso Berneschi.