martedì 26 settembre 2017

Le sottoscrizioni devono essere usate per il motivo che sono state raccolte.

Non sono mai stato convinto nella forma di aiuto sotto forma di sms o ​mediante telefonate a numeri corti senza prefisso; semplicemente per 2 fattori. 1) Nessuna forma pubblica e perché no, anche cerimoniosa, alla consegna dei soldi alle persone per le quali è stata fatta la raccolta.  2) Nessuna persona fisica 
responsabile di queste forme di raccolte e distribuzione 
ha un nome e cognome; ma anzi, la politica ha nominato un comitato di saggi dai quali cervelli sta uscendo una forma di investimento di tipo amicale non prendendo in considerazione che i sottoscrittori "intendevano dare un aiuto diretto a quelle persone e a quei paesi che vedevano devastati". Erano loro i veri saggi nominati dai sottoscrittori, punto. Ora è scoppiato lo scandalo: 
​completamente cambiata la destinazione dei​ 33 milioni di euro frutto della raccolta tramite sms inviati per il paese colpito dal terremoto.  Non un euro è arrivato ai terremotati sostiene il sindaco di Amatrice. 
​Anche la RAI dovrebbe verificare, perché molti hanno creduto che la nostra televisione, sponsorizzando la raccolta fosse in qualche modo garante del buon esito di questa 
sana solidarietà. A nessuno dei sottoscrittori interessa finanziare piste ciclabili e impianti termali ad Acquasanta ed eliporti vari.
​ E di saggi nessuno, eccetto i nominanti, ne sentivano il bisogno.​