martedì 16 dicembre 2014

Credo che la politica sia in grande difficoltà.

 Credo che la politica così come è, con la "p" minuscola, non riesca più ad affrontare quello che sta accadendo e quindi non è più in grado di svolgere il suo lavoro. Non è più possibile nessuna promessa per calmare sia pure una minima parte di piazza che inevitabilmente incontra la terrorizzata politica. La valanga di insulti e l'esasperata incomprensione che ha dovuto subire l'incredulo D'Alema, sotto una mitragliata di improperi rivolti alla politica e quindi a lui, non è una situazione sopportabile. Quando il politico cerca di parlare alla "gente" e questa gli risponde "sei un ladro, un corrotto, basta rubare, siete delle bestie" è difficile rispondere "non è questo il problema" oppure "così facendo non si va da nessuna parte" oppure ancora "noi volevamo fare la legge sulla corruzione ma tutti hanno preferito stare zitti per 20 anni". Quando poi si capisce, si percepisce che mentre alla "gente" incomincia a mancare il necessario, verranno elargite somme consistenti e immeritate ai dirigenti delle "partecipate", che sono il vero disastro e per giunta quasi tutte in rosso. Il motivo di questi premi è legato al "raggiunto obiettivo", ma attenzione, raggiunto solo in compagnia delle perdite e di riconoscimenti economici sproporzionati e demenziali per questi nominati dirigenti. Come sosteneva il Comissario Cottarelli, esistono partecipate con più cariche nel Cda rispetto al numero dei dipendenti per ciascun settore di attività!  Allora, come diceva il poeta, fra non molto saranno c...i. Anzi, forse sono già iniziati.

Perché si sta trattando in modo tutt'altro che trasparente da otto anni la stipula del Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti. (

Perché non dobbiamo discutere di questo argomento o accordo che potrebbe portare alla rovina la nostra economia, mentre i politici pretendono il più assoluto silenzio ottenuto da tutti per decidere in modo autonomo? Come si può pretendere di decidere senza portare a conoscenza i cittadini che subiranno sicuramente un grande cambiamento?
Però sappiamo con chi stanno il Presidente Matteo Renzi e la signora Emma Marcegaglia per ottenere la stipula del Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti (sono otto anni che ne parlano nel più completo silenzio le lobby americane e gli addetti ai lavori europei!). Renzi sostiene che l'attuazione di questo trattato è una scelta strategica e culturale. La signora Emma Marcegaglia sostiene stizzita che di questo argomento (TTIP) non si dovrebbe discutere in pubblico. Se le lobby americane riusciranno ad annullare le nostre rigide regole che hanno caratterizzato e fatto apprezzare da sempre il Made in Italy con la conseguente tracciabilità dei nostri prodotti alimentari, perderemo la caratteristica che fino ad ora ci ha contraddistinti rispetto alla produzione agroalimentare americana. Tanto è che per gli Usa sull'agroalimentare (TTIP) è imprescindibile la richiesta di uniformare i regolamenti italiani a quelli americani! Addio Parmigiano Reggiano, addio San Daniele, ma soprattutto addio tracciabilità.
Sicuramente gli americani, se ottengono questo accordo, ci riempiranno con la loro sovrabbondante produzione piena di Ogm, pesticidi e medicine date agli animali da macellazione! Questa produzione sì a prezzi golosi, specialmente ora per noi sempre più disperati dalla crisi; ma non  potremmo mai sapere in quanto tempo li raggiungeremo nella durata della vita media, che attualmente è più lunga della loro di ben cinque anni; specialmente adesso che la gente è nutrita, in America, dall'industria alimentare che non si cura della salute per garantire proventi alle cure dell'industria farmaceutica, che non si interessa della qualità dell'alimentazione ma solo del profitto che si può trarre da essa!!

lunedì 8 dicembre 2014

Corruzione e consociativismo.

La corruzione, per conseguire il livello altissimo riconosciuto da Transparency International all'Italia sullo studio relativo alla "corruzione percepita", necessita di "consociativismo", inteso come gestione del potere che mira a conciliare interessi divergenti, nell'evidente vantaggio di tutti i manovratori. In particolare quelli di maggioranza e opposizione, padronato e lavoratori. Mancando questa forma naturale di controllo, chi ruba sa che nessun collega della parte avversa interverrà, perché certo che lo stesso trattamento avrà chi ha taciuto non eseguendo nessun controllo. E' chiaro che il problema nasce quando a scoprire il sistema corruttivo è la parte sana della magistratura. In questo caso il regime, destra, sinistra, partitini e casta, padronato e parte dei sindacati si sentono esposti e sono colti dal più vergognoso dei sentimenti che li porta quasi tutti a minimizzare, dare poca importanza e possibilmente tacere e far tacere; perché chi è stato scoperto, anche avendo esagerato, è comunque a conoscenza di fatti delittuosi specifici del regime. E' quello che è accaduto nello svilupparsi delle ultime pestilenze corruttive lo ha ampiamente dimostrato. Chi si rivolge al politico ora ha paradossalmente più potere se ha cose importanti da tacere che non chi ha le carte in regola. Rimane sempre un dato molto significativo: i corrotti carcerati in Germania sono 3000 circa; in Francia 2500, e in Italia, prima degli ultimi fatti, più o meno una quindicina di persone! 
E' a questo punto che i 5 stelle devono convincersi che possono portare il cambiamento solo entrando a minare il putrido proprio come è stato fatto dal marcio a suo tempo. Ci vuole intelligenza e modestia e non furbizia per cambiare le cose! Lo stato attuale può cambiare solo se lo si terrorizza, ma mai pensare di mettere tutti in carcere! Devono essere loro ad andarsene se con i 5 stelle saranno cambiate le cose e i corrotti non potranno fare altro che rimpiangere "i bei tempi di prima" (che sono i "brutti tempi" per la cittadinanza). Se capiranno questo vinceremo tutti, diversamente spariranno.

Anche i rappresentanti degli zingari nella spartizione romana.

Caro Salvini, che effetto le fa sentire che la mafia romana ha dichiarato che ha guadagnato di più gestendo i finanziamenti relativi agli emigrati, ai clandestini e ai campi nomadi che non dal mercato della droga? Credo che l'indignazione che lei è riuscito a comunicare dimostrando nei confronti dei baraccati zingari, sia ora molto difficile da sostenere!  Abbiamo la certezza che i soldi spesi per emigrati, zingari e clandestini abbiano arricchito sempre e solo chi ha avuto "le mani sulla città". Come pure posso immaginare come si possono sentire gli zingari quando vengano accusati di essere dei privilegiati, per avere a disposizione senza alcun merito somme di denaro sottratte agli italiani; quel denaro esiste, certo, ma non se lo godono gli zingari, bensì potenti e temuti individui nostrani  che in questi giorni cominciamo a conoscere! Penso anche come possono sentirsi, gli zingari, quando vengono apertamente dileggiati dalle biondissime della destra che proprio non riescono a trattenere il loro disgusto! Credo che se si facesse oggi la classifica sulla corruzione percepita nei paesi da Transparency International, la nostra povera Italia schizzerebbe verso l'abisso. E' giunto il momento di inserire nelle scuole l'educazione civica voluta da Aldo Moro già nel lontano 1958; per avere una speranza per le future generazioni, perché le attuali con questa cieca classe politica, nel prossimo futuro, sono ormai allo sbando.