venerdì 28 febbraio 2014

Di furbi non rimarremmo mai senza.

Negli anni novanta La Spezia era il crocevia dei traffici illeciti di rifiuti tossico nocivi. La signora Bianca Maria Tosei sostiene (ricordandolo in una intervista al XIX) che il 4 luglio 1987 una carovana di camion colmi  di spazzatura venivano scaricati sulla collina dei veleni: "Riempivano, scavavano e scaricavano. Sollevando dei miasmi così potenti e acri che persi i sensi. Finimmo tutti all'ospedale anche i vigili intervenuti sul posto."  C'è poi la triste storia del signor Giuseppe Stretti, ricorda sua moglie: " Aveva 62 anni e lavorava in discarica, era  il 1984; ruppe un fusto con la pala della ruspa, il giorno dopo mori dopo molte sofferenze." E la magistratura? E la politica? E la polizia?  La sentenza della magistratura fu chiarissima: Sulla collina di Pitelli non è successo nulla!  La procura ben disposta per l' archiviazione degli esposti presentati delle associazioni ambientaliste; ma richiamata a riflettere dal nostro Parlamento che ha tolto il segreto sull'argomento ma sopratutto dalle devastanti confessioni di Carmine Schiavone:
"Andate a controllare le discariche di Genova e La Spezia e scavate per sapere cosa è stato sepolto."  Speriamo che il buon senso prevalga. Comunque fino a quando non sarà obbligatorio pretendere, da chi produce rifiuti tossici: Il quantitativo dei rifiuti mensilmente prodotti e le fatture che documentino il costo del regolare smaltimento degli stessi ho paura che saremo sempre posseduti dalla nostra tangibile inciviltà.
E anche l' eliminazione delle dogane ha favorito i più furbi smaltitori di rifiuti tossici del nord Europa!

Sempre pronti però a bacchettarci sui conti mal tenuti!

Gherminelle di Stato.

Caro signor Tal dei Tali, non ha vergogna ad aver permesso all'Agenzia delle Entrate (con la creazione della circolare 36/E del dicembre 2013) di non considerare più gli impianti che sfruttano, mediante panelli l' energia solare, una fonte di risparmio, per chi ha creduto nella propaganda di Stato, e quindi in in grado di diminuire la dipendenza dal petrolio e carbone con tutto quello che di socialmente utile ci avete convinto a credere in anni di martellante pubblicità!  Ma di considerare ora con estrema disinvoltura, da detta Agenzia questi investimenti qualora superino i 3KW diventano fautori di aumento di rendita catastale, quindi maggiore Imu e maggiore Tares; quindi un altro aumento di tasse.  Il tutto fatto con la suddetta leggina se non incostituzionale in quanto retroattiva, sicuramente illegittima! Ma mettetevi nei panni di un investitore straniero, che sentiti gli incentivi a cui avrebbe dovuto,(se vivesse in un paese normale) avere diritto, naturalmente prima del Dicembre 2013, due mesi fa, abbia coperto il tetto del suo capannone con panelli solari, magari convinto di fare un investimento anche socialmente utile, oltre al risparmio sulla corrente elettrica autonomamente prodotta! Ora si sente come solo in Italia, ci si può sentire, con una classe amministrativa che ha la più grande e devastante mancanza di rispetto nei confronti delle persone!  Signor Tal dei Tali non ha pensato che ora gli impianti che superano i 3KW diventeranno solo un miraggio! Oppure correrà, quando tutti avranno percepito i disastri di questa triste gherminella, a ritirare la legge come Letta fu costretto a fare con la legge che avrebbe dovuto colpire i comuni se avessero inibito, in qualunque modo, le società che gestiscono le slot-machine nel loro gioioso posizionamento di dette macchinette.  

Nessuno parla più di corruzione.

Ma caro Graziano Delrio, come può pensare di tranquillizzare quando dice che non farà una patrimoniale? Se poi sostiene tranquillamente che una signora che ha messo da parte 100 mila euro prelevandole 25/30 euro non dovrebbe subire danni! Lei non ha capito il problema!!!! Semplicemente spiegato da tutto quello che tutti e tutti i giorni leggiamo sui giornali (Genova secoloXIX del 21 scorso)  " Cricca degli appalti, tutti promossi: dall'ingegnere che gestiva 50 milioni, all'ex consulente dell' Expo e altri colleghi inquisiti", gran parte  delle banche sono state maldestramente saccheggiate dai propri alti dirigenti, a Roma la dirigenza dei trasporti pubblici si stampava e vendeva per conto proprio i biglietti. Gli inquisiti degli appalti di  Genova, stanno occupando posti ancora più prestigiosi  di quelli che occupavano quando sono stati indagati! Saremmo disposti tutti ha dare molto di più di 30 euro su 100 mila se si facesse una legge sulla corruzione che impedisce simili letture quotidiane ma neppure se ne parla anche se simili irrimandabili provvedimenti sarebbero  considerati inderogabili in qualunque paese di media civiltà!! Ma da noi, in Italia, di questo argomento non se ne parla!  Nessun leader giovane o vecchio che sia parla di questo problema mai risolto.  Perché per noi, persone normali, è molto offensivo che 30 euro su 100 mila  anche se pochi soldi siano sempre manipolati dai soliti impuniti che hanno passato la vita a spendere denari pubblici!! Con la certezza matematica che qualunque cosa combinino, non esiste una legge che li possa minimamente inibire!

giovedì 20 febbraio 2014

Numeri veri

Numeri.....ma veri!

l' ITALIA, CON 60 MILIONI DI CITTADINI HA 945 PARLAMENTARI: suddivisi in 630 DEPUTATI E 315 SENATORI. L' AMERICA HA CON i suoi 300 MILIONI DI CITTADINI 535 PARLAMENTARI di cui 435 DEPUTATI E 100 SENATORI.
SE NOI ITALIANI FACESSIMO COME GLI AMERICANI AVREMMO 20 SENATORI E 87 DEPUTATI;   SE GLI AMERICANI FACESSERO COME NOI AVREBBERO 1575 SENATORI E 3150 DEPUTATI.      QUESTI NUMERI SONO VERI E VANNO SEMPRE RICORDATI.

mercoledì 19 febbraio 2014

La nostra situazione purtroppo è questa!

L' Italia, attualmente, non è in grado di punire i reati finanziari come ad esempio fa la Germania!  Nelle nostre carceri questi delinquenti soni 55 volte meno che in quelle tedesche. In Italia solo lo 0,4% è dietro le sbarre per questo tipo di reato, mentre nella U.E. il 4.1%; più di dieci volte tanto. Le nostre carceri sono occupate con pena definitiva per il 16% per omicidio, il 5,3% per stupro, il 14% per rapina, il 5,3% per vari tipo di furto, il 16,4% per reati gravi, ma il motivo che fa scattare gli indulti per cancellare la vergogna del sovraffollamento delle carceri lo si è raggiunto con la Fini/Giovanardi che è riuscita ha carcerare il 39,5% per droga, riuscendo nella geniale trovata di equiparare i consumatori di spinelli ai consumatori e spacciatori di eroina e cocaina. Per fortuna tale assurdità ora è stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale come legge anticostituzionale! Ma su tutti spicca vergognosamente quello 0,4% (1/11 rispetto alla Europa) dei detenuti per reati economici e finanziari, incluse le fatturazioni false. Si incomincia a capire che la Fini/Giovanardi ha imbottito sapientemente le carceri di venditori e consumatori di spinelli, e che, con manovre adeguate e umanitarie, è bene cercare di diminuire i carcerati. Il problema è che, naturalmente, questa diminuzione riguarderà... tutti, indistintamente! Un provvedimento a pioggia che, per porre fine ad un'ingiustizia illogica, crea immediatamente una nuova serie di ingiustizie (come nella migliore tradizione italiana)! I più fortunati fruitori di questo beneficio saranno quelli che appartengono allo 0,4% i quali, nonostante la mancanza della legge sulla corruzione, sono finiti in gabbia perché ne hanno davvero combinato più dell'orso! Ma ora, grazie al sovraffollamento dei tossici, anche quei maldestri beneficeranno di nuovi indulti che umanizzeranno il sovraffollamento sapientemente costruito. La ragione cosmica di Maurizio Maggiani sta diventando sempre più evidente "Ci stanno prendendo per il culo" (e non solo da quando se n'è accorto Maggiani...). 
La politica fa finta di non capire come mai gli investimenti stranieri in Italia si sono più che dimezzati!  Da noi i galeotti per reati economici sono 1/35 esimo di quelli per rapina. Nelle carceri tedesche l' ordine è inverso!  Da noi la percentuale di detenuti per reati economico-finanziari è 10 volte inferiore a quella di tutta l'Europa.
Non potremmo mai capire, noi italiani, come l' America abbia potuto infliggere a Jeff Skilling, amministratore della Enron e finanziatore di Bush (figlio naturalmente), una pena di 24 anni per bancarotta, e non potrà mai beneficiare di nessun condono demenziale come da noi.  

lunedì 17 febbraio 2014

Teniamo presente che l' aver detto si a queste lobbie, ci ha portato dove siamo!

Noi non puniamo, la Germania sì

Pochissimi de tenuti per reati fiscali
L’Italia non punisce, la Germania sì

Nelle nostre carceri i detenuti 55 volte meno che in quelle tedesche. Da noi solo lo 0,4% dietro le sbarre. Nella Ue il 4.1 %

Noi non puniamo, la Germania sì
Pochissimi de tenuti per reati fiscali
L’Italia non punisce, la Germania sì
Nelle nostre carceri i detenuti 55 volte meno che in quelle tedesche. Da noi solo lo 0,4% dietro le sbarre. Nella Ue il 4.1 %

L’ingresso di una sede delle Entrate. In Italia i reati fiscali sembrano «invisibili» (Ansa)L’ingresso di una sede delle Entrate. In Italia i reati fiscali sembrano «invisibili» (Ansa)

È solo una coincidenza se la Germania, il Paese di traino dell’Europa, ha le galere più affollate di detenuti per reati fiscali ed economici? Ed è solo una coincidenza se noi, che arranchiamo faticosamente in coda, ne abbiamo 55 volte di meno? Non inciderà anche questo, sulle scelte di chi vuole investire in un Paese affidabile? È interessante mettere a confronto, dopo le denunce della Guardia di Finanza sulla stratosferica evasione fiscale italiana e lo scoppio dell’«affaire Angiola Armellini», i numeri del rapporto 2013 dell’«Institut de criminologie et de droit pénal», curato dai docenti dell’Università di Losanna Marcelo F. Aebi e Natalia Delgrande, sulle statistiche del vecchio continente più alcuni Paesi dei dintorni come Azerbaijan e Armenia.
Angiola Armellini, arrestata per evasione fiscale (Cerroni/Imagoeconomica)Angiola Armellini, arrestata per evasione fiscale (Cerroni/Imagoeconomica)Tanto più che non arriva mai in porto quella benedetta delega al governo, attesa e rinviata da anni, perché adotti «entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, decreti legislativi recanti la revisione del sistema fiscale» con un inasprimento delle pene compreso il ripristino delle manette.
Dice dunque la tabella a pagina 96/97 di quel rapporto, dedicata alla ripartizione per tipo di reato dei detenuti condannati con sentenza definitiva (dati 2011) che nelle nostre carceri solo 156 persone, cioè lo 0,4% della popolazione dietro le sbarre, è lì per avere violato la legge in materia di criminalità economica e fiscale. Una percentuale ridicola. Tanto più rispetto alla media generale europea del 4,1%: il decuplo.

Per non dire del confronto con due Paesi da sempre additati come paradisi fiscali o comunque assai ospitali nei confronti della finanza di moralità elastica. Dei detenuti del principato di Monaco, dove il 38% è dentro per furto e il 15% per stupro o aggressioni sessuali, il 23% è stato condannato per reati economici e finanziari. E questa quota sale addirittura, nel Liechtenstein, al 38,6%.
Scrisse il grande Angelo Brofferio, poeta piemontese amato da papa Francesco, «Guai a col ch’a s’ancaprissia / ëd volèi giusta la giustissia!», Guai a colui che s’incapriccia / a voler giusta la giustizia. Parole amare. Ma giuste. Basti pensare alla sproporzione tra la condanna a 9 mesi di quel senegalese incensurato che, licenziato, aveva rubato al supermercato due buste di latte in polvere per il figlioletto e certi verdetti di manica larga. Un mese di carcere convertito in 1.500 euro di multa per aggiotaggio a un operatore finanziario dell’Umb, recidivo. Quattro mesi convertiti in 6 mila euro a due suoi colleghi di City Bank. Quattro mesi per insider trading al finanziere bresciano Emilio Gnutti. Due anni ma condonati al figlio di Licio Gelli, Raffaello, per bancarotta fraudolenta. Uno in meno di quelli che rischia l’immigrato etiope El Israel, rinviato a giudizio per aver colto un fiore per la fidanzata «spezzando i rami di un oleandro posto a ridosso di una aiuola decorativa con l’aggravante di aver commesso il fatto su un bene esposto per necessità e consuetudine alla pubblica fede».

Un carcere in Italia: bassissima la percentuale dei detenuti per reati fiscali (Fotogrammabrescia)Un carcere in Italia: bassissima la percentuale dei detenuti per reati fiscali (Fotogrammabrescia)Fatto sta che nelle nostre carceri, il 16% dei condannati con pena definitiva è dentro per omicidio, il 5,3 per stupro, il 14,0 per rapina, il 5,3 per vari tipi di furto, il 39,5 per droga il 16,4 per reati vari ma su tutto spicca vergognosamente quello 0,4% dei detenuti per reati economici e finanziari, incluse le fatturazioni false. Cioè l’unica imputazione che può portare un evasore a varcare i cancelli di un penitenziario. Prova provata di come da noi i colletti bianchi siano trattati in maniera diversa, molto diversa, da come sono trattati i colpevoli di reati in qualche modo, diciamo così, «plebei».

È la conferma di una certa idea della società che fu riassunta da Franco Frattini: «I reati di Tangentopoli non creano certo allarme sociale. Nessuno grida per strada “Oddio, c’è il falso in bilancio!” ma tutti si disperano per l’aggressione dell’ennesimo scippatore». Sarà... Ma è un caso se poi gli investimenti stranieri si sono pressoché dimezzati in Italia passando a livello mondiale dal 2% del 2001 all’1,2% di oggi?
Non va così, dalle altre parti. Se da noi i galeotti per reati economici sono un trentacinquesimo di quelli per rapina e un novantanovesimo di quelli per droga, nelle carceri tedesche l’ordine delle priorità è ben diverso.
Evidentemente il famoso «giudice a Berlino» invocato dal mugnaio di Bertold Brecht considera lo scippo agli azionisti di qualche milione di euro più grave dello scippo di una borsetta sul bus. Certo è che in Germania i detenuti per aggressione e percosse (7.592) o per rapina (7.206) sono addirittura meno di quelli sbattuti in galera per reati economici e finanziari: 8.601. I quali sono più o meno quanti i carcerati (8.840) per droga. Solo i detenuti per vari tipi di furto (12.628) sono di più. Ma non molti di più.

È un’altra visione del mondo. L’idea che un’economia sana abbia bisogno del rispetto delle regole. Certo, ci sono anche lì truffatori e bucanieri della finanza e bancarottieri ed evasori. Ovvio. Quando li beccano, però, tintinnano le manette. Un caso per tutti? Quello di Klaus Zumwinkel: come amministratore delegato aveva fatto di «Deutsche Post» un gigante mondiale. Il giorno che l’accusarono di evasione fiscale aggravata, però, non gli fecero una garbata telefonatina per invitarlo a presentarsi in ufficio. No, per dimostrare che lì la legge è davvero uguale per tutti, decine di agenti della polizia tributaria, la Steuerfahndung, circondarono la sua lussuosa villa a Colonia e fecero irruzione all’alba. Né alcuno osò accusare Angela Merkel di avere istituito uno «Stato poliziesco».

Lo «spread» tra la nostra quota di detenuti per reati economici e finanziari e quella degli altri Paesi, del resto, è vistoso non solo nei confronti della Germania. In rapporto agli abitanti, i «colletti bianchi» incarcerati in Italia sono un sesto degli olandesi, un decimo degli svedesi, degli inglesi e dei norvegesi, un undicesimo dei finlandesi, un quindicesimo degli spagnoli, un ventiduesimo dei turchi fino all’abisso che ci separa dai tedeschi. E i francesi? Il dossier degli studiosi svizzeri non offre dati ufficiali esattamente coincidenti. Il sito web del ministero della Giustizia parigino, tuttavia, dice che nell’ottobre 2013 c’erano nei penitenziari d’oltralpe 4.969 detenuti per «escroquerie, abus de confiance, recel, faux et usage de faux» vale a dire frode, abuso d’ufficio, occultamento, falsificazione e uso di falsi.
Reati da colletti bianchi. Colpiti da leggi molto più severe della nostra, come in tutti i Paesi seri.
Quanto all’America, basti ricordare il solo Jeff Skilling, il potentissimo amministratore della Enron e principale finanziatore di George W. Bush che arrivò a guadagnare in un anno 132 milioni di dollari. Accusato della bancarotta della società, è stato condannato a 24 anni di carcere. Il pigiama color arancione della prigione di Waseca, nel Minnesota, potrà toglierselo solo nel 2028...
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27 gennaio 2014
Pochissimi de tenuti per reati fiscaliL?Italia non punisce, la Germania sì
DI QUESTO DATO TUTTE LE PERSONE ONESTE  DOVREBBERO, OGNI UNO NELLA SUA COMPETENZA, TENERNE CONTO E FARE QUALCHE COSA!

Una triste percezione.

Abbiamo un porto che ha dimostrato come si è comportata la sua dirigenza per sottrarre gli investimenti a fastidiose gare di appalto: il solito spezzatino sotto la cifra che imporrebbe una sana e onesta gara. Dopo venti anni è stato reso pubblico il disastro inimmaginabile e l'interessato "non controllo"  sullo smaltimento di rifiuti tossici e velenosi a tutti i livelli e per tutta Italia. Siamo fruitori di una politica che al più alto livello ha secretato la confessione illuminante (per un Paese normale) di Carmine Schiavone su come si è, e probabilmente si sta ancora operando (forse ora in misura meno sfacciata... speriamo...) nello smaltimento "creato" dalla associazione della  parte peggiore di industria politica e criminalità organizzata. Abbiamo dei compensi per manager, funzionari di Stato e ambasciatori, cifre per tutto il mondo moderno semplicemente esagerate, anche elargite da società che generano pubbliche perdite, e pensionamenti che solo per la casta riescono a raggiungere con vergognosi accumuli  cifre che creerebbero vergogna anche nei paesi più arretrati. L' andazzo di questo modo di procedere genera inevitabilmente l' esigenza di ogni tipo di risparmio sulla spesa pubblica, purché non ricada sulla casta!   Da non dimenticare i colpevoli risparmi sulle impegnative "pulizie" delle sale operatorie, che cominciano oltre che ad "abbattere" qualche sfortunato fruitore anche a non poter usufruire di una normale quantità di sale, perché contaminate; generando una snervante  fuga verso altri ospedali. Per quanto riguarda le banche, i loro vertici sono stati spesso scoperti con le mani nella marmellata; ma la scoperta è stata fatta sempre e solo quando le loro gherminelle erano ormai rigorosamente prescritte. Il che significa che se i dirigenti sono giovani rientrano quasi sempre dalla finestra, e se non lo sono si godono pensioni milionarie senza che la società civile abbia la possibilità di chiedere conto del loro operato! Potenza del consociativismo: "Non permettere che facciano a noi quello che potrebbe, domani, essere fatto a te!"  Tutto questo avviene mentre noi, comuni mortali, stiamo subendo controlli di tipo sovietico; imposizione di moneta digitale, il controllo sulle nostre spese per verificare se possibili con i nostri stipendi e non giustificabili con normali e sani risparmi. La conseguenza sarà, per gli attenti controllori, inevitabilmente frutto di una sicura evasione e quindi in quanto tale bisognerà ripagare! Mentre i nostri leader qui sono praticamente cittadini onorari, e quindi hanno ville incantevoli in tutti i paradisi fiscali.                                                                                                                                                                                                                            Psicologicamente a farci sentire peggio è l' incompatibilità di una forza politica che vuole o "il paradiso o niente" ma di provare a metter rimedio a questo imbarazzante presente, sia pure con le forze migliori del partito, con il quale dovrebbe promulgare alcune leggi, (es corruzione) non ci pensa neppure!  L' esempio di Mandela che dopo 27 anni di carcere ha governato con i suoi  "ex carcerieri"  non dovrebbe servire a qualcosa? La cosa che non è riuscita a capire Grillo è che tutti saremmo andati in fila a ringraziarlo per aver comunque ridimensionato Berlusconi,Verdini, Brunetta, Santanché, Capezzone e tutti gli altri che, grazie alla sua intransigenza e cecità sono risorti e ringiovaniti più belli e cattivi di prima!  E se questo movimento fosse nato solo per urlare dando la semplice illusione dello sfogo per tenerci buoni, e poi quando si deve decidere su problemi importanti sembra colto dal panico? 

giovedì 13 febbraio 2014

La terra dei Fuochi

 La sera del 10 febbraio nella trasmissione di Presa diretta si è visionato il disastro della "Terra dei fuochi". Mi sono scandalizzato delle nostre Istituzioni, ho perso completamente fiducia in loro e mi sono profondamente vergognato di noi italiani che abbiamo permesso alla politica di trasformarci in mostri, permettendoci di assistere  a simili maledizioni, quasi fossero eventi inevitabili se non normali! 
Dopo la visione di indicibili sofferenze (il cui apice, nella mortalità, lo si vedrà sicuramente quando sarò morto) urlate e descritte con una incomprensibile rassegnazione da persone, le cui giovani famiglie sono state dimezzate dal cancro elargito sì, dalla criminalità organizzata, ma soprattutto dal moltiplicatore dei disastri che solo una ebete e cinica politica può permettere di raggiungere. Semplicemente ignorando (per motivi di alta politica!?!?) la denuncia precisa e circostanziata del pentito Carmine Schiavone perché consci di non essere all'altezza e non avere il coraggio di porvi rimedio. Operando così, peggio dei mafiosi e raggiungendo un disastro di tali proporzioni da renderlo incompatibile con un paese normale. Mi dà un profondo fastidio vedere i nostri soldati all'estero portatori di pace in altri Paesi, mentre sono assenti in patria dove infuria la peggiore delle guerre con migliaia di giovani vittime che hanno avuto come loro difensore il vigile Michele Liguori, unica e sola persona a fare fronte  a questa ignorante e marcescente situazione: offeso, vilipeso e poi allontanato a causa del suo zelo, dai suoi diretti superiori, prima di essere definitivamente contaminato dal devastante inquinamento.

Grillo e Lutero.

Ho la sensazione che Grillo stia percorrendo la strada e riproducendo gli eventi che portarono al cambiamento storico dell' umanità con l' intervento di Martin Lutero nel XVI secolo. 
La somiglianza dei due personaggi è nella bravura di comunicare e convincere, e di fare cambiare idea a quelle persone che li ascoltano! Questa capacità di denunciare cose ed accadimenti che tutti sanno e che tutti vedono ma che nessuno percepisce nella loro gravità politica, che è  la causa principale del nostro grande disastro sociale. Inoltre Lutero e Grillo sono accomunabili  dal carattere: "Lutero sarebbe stato uno di quegli uomini capaci di garantire notti memorabili in compagnia, trascorse tanto in allegri divertimenti quanto in furiose liti." Lutero fu colpito, nella sua permanenza a Roma nel 1510 dall'incompetenza dei preti e dalla corruzione che infestava la capitale, in particolare dal culto delle reliquie e la teologia del Purgatorio che davano origine al mercato delle indulgenze. Vere tematiche su cui si basava la ricchezza della corruzione romana; nonostante questo, Lutero non prese le distanze ma in qualche misura giustificò il Papa come non conoscitore dei fatti! 
Lo stesso Grillo fu sempre colpito da comportamenti corruttivi di società e della Società che venivano a lui nascostamente illustrati come materiale valido nei suoi spettacoli! Queste denunce venivano portate alla sua conoscenza da persone molto bene informate. L' elaborazione di questi accadimenti, e la capacità di saperli esporre con il disgusto che generava l'indifferenza politica, ha fatto sentire il Movimento più onesto e vicino alla gente!  Questa mentalità è entrata nella persone ed ora sta operando da sola, e continuerebbe anche se Grillo andasse in pensione. Così come le idee di Lutero si espansero in modo inimmaginabile proprio mentre lui era ospite nella roccaforte di Wartburg, quando tutta Europa pensava ad una sua sparizione. Dopo 10 mesi, alla sua uscita dal finto rapimento, il mondo era completamente cambiato.  Così come ora, se una persona garbata come Maurizio Maggiani si è stufato di ragionare con la politica e sceglie il turpiloquio vuol dire solo una cosa. Che c'è stato un forte cambiamento, una notevole presa di coscienza e che il modo di pensare di Grillo tra breve disperderà la politica che ha fino ad ora così maldestramente governato, e credo che ciò accadrà indipendentemente dalla sua presenza. 

martedì 11 febbraio 2014

Perché non possiamo aspirare ad essere governati da persone normali?

 Non è possibile che la Giunta,  l'Amiu e la Asl tacciano sulla pericolosità dei continui sversamenti di percolato nel Rio Cassinelle e quindi in mare. La presenza di questa sostanza non è mai stata sentita con così forte preoccupazione quando Scarpino era alimentata solo della spazzatura genovese! Viene naturale il sospetto che questa fastidiosa presenza sia iniziata quando una infinità di camion proveniente da Napoli, non fossero solo il frutto di una sincera solidarietà, (la città campana a quei tempi era sommersa di immondizia a cui appiccavano spesso fuoco) ma conseguenza, quanto meno, di forti disattenzioni dei dirigenti di Scarpino; che non dovrebbero continuare a svolgere quel lavoro semplicemente perché lo hanno "fatto" male!  Questa paura, che si sta trasformando in terrore,  nasce dalle precise e circostanziate dichiarazioni di Carmine Schiavone: "Veleni anche in Liguria andate e scavate" e ancora "Le discariche di Genova e Spezia come la terra dei fuochi."  Perché non dobbiamo avere il conforto della presenza dei NAS a Scarpino? Perché sono state secretate le analisi dell' Arpal? Forse non siamo culturalmente preparati per i risultati? Perché non si effettuano carotaggi che ci diano la possibilità di conoscere cosa è realmente successo? 
Perché chi ha combinato tutto questo disastro, raggiungendo miseri risultati anche nella raccolta differenziata (circa il 30% contro il 65% fissato dalla legge per il 2012)  deve ancora ricoprire posti di responsabilità? Signor Sindaco, perché non si chiede mensilmente l' andamento percentuale sulla raccolta differenziata? Si avrebbe un controllo più intelligente e meno amare sorprese. Perché a chi non ha raggiunto il risultato prefissato di detta raccolta nessuno dice nulla? Anzi diventa un ricercatore di nuovi siti per nuove discariche, sicuramente più redditizie e meno impegnative di una sana raccolta differenziata!  Purtroppo dove si costruiscono nuove discariche si formano comitati di disperati e inascoltate persone che hanno la sfortuna di vivere nel posto sbagliato e anche in un paese che, come dice Maurizio Maggiani, "ci prende per Il culo". Con Ie discariche i guadagni sono immediati e i disastri, quando si presenteranno, saranno, oltre che irrisolvibili, anche tutti prescritti!  E a noi conviene solo sentire, con profonda invidia, che alcuni Comuni virtuosi superano anche il 100% della raccolta differenziata perché sono in grado di trattare anche rifiuti delle località vicine.

sabato 8 febbraio 2014

Il parlamento europeo sta esagerando!




 Mi sembra manchi nei confronti dell' Unione Europea una componente critica che la renderebbe più accettabile, come avviene in tutte le compagini governative. Come pure è inesistente il controllo nelle tasche di parlamentari europei che, oltre a spendere per conto nostro, bacchettano tutti sentendosi praticamente incriticabili.
> Allora emerge la denuncia shock del britannico Godfrey Bloom che sostiene praticamente che chi ci chiede ogni giorno di pagare tasse ormai senza alcun senso gode di indicibili esenzioni fiscali "ad hoc"                                           Sostiene il signor Bloom: “Allora, signor Presidente, mi viene in mente una frase del grande filosofo Americano Murray Rothbard che dice: ‘Lo Stato è un’istituzione basata sul furto’. La tassazione è semplicemente un sistema nel quale i politici ed i burocrati rubano denaro dai propri cittadini per sprecarlo nei modi più disonorevoli, questo posto [il Parlamento Europeo, NdT] non è un’eccezione.
Tutto questo è affascinante ed io non so proprio come voi tutti possiate rimanere seri nel parlare di evasione fiscale. L’intera Commissione Europea ed i suoi burocrati non pagano tasse. Voi non pagate le tasse dei vostri cittadini, voi avete ogni sorta di agevolazione, aliquote corrette, una “no-tax area” altissima, pensioni non contributive. Voi siete i più grandi evasori fiscali in Europa, eppure state lì seduti ad impartire lezioni. Ebbene, le persone che vivono nell’Unione Europea hanno recepito il messaggio, presto scoprirete che gli euroscettici aumenteranno sempre di più entro Giugno [periodo delle elezioni Europee, NdT], e posso dirvi di peggio: appena la gente avrà capito che cosa siete non ci vorrà tanto tempo prima che prendano d’assalto questa Camera e vi impicchino, e avranno ragione“ Che per questi signori sia cominciata l' era di fare vedere gli scontrini!                                                                                                                                                                     Stupendo! Praticamente siamo nelle stesse condizioni dell'ANCIENT REGIME di prima della Rivoluzione Francese. Privilegi fiscali, con esenzione totale, per clero e nobiltà e continue richieste esose da strozzini nei confronti di tutti gli altri (che erano più del 90% della popolazione) per finanziare i lussi, le mollezze, gli sfarzi e la condotta improduttiva di una classe di parassiti che, invece che essere "dirigente", perdeva il proprio tempo e le sostanze degli altri dedicandosi a stronzate che a leggerle sui libri di storia fanno ridere. Poi le leggi sui giornali di oggi e ti spaventi. A qualcuno poi hanno tagliato davvero la testa, a quell'epoca. Forse sarebbe bene, come dice Bloom, mettergli almeno un po' di paura per vedere se la piantano.
Ciao
Alessandro

mercoledì 5 febbraio 2014

Cara Europa...

 Cara Europa ti scrivo per dirti che è tardi per accorgerti che l'Italia non ha una legge sulla corruzione. Se l'Unione fosse  stata dall'inizio onesta, la legge sulla corruzione sarebbe dovuta essere obbligatoria per essere ammessi. Sei sempre stata molto attenta ai conti, mai alla corruzione! Anzi, è grazie a questa nostra debolezza che hai attuato il più sporco dei risparmi che si possa fare in tempo di pace: smaltire ogni tipo di rifiuto trattando nascostamente, ma pur sempre alla pari, con la più organizzata della nostra delinquenza supportata da una politica incapace di risolvere problemi importanti, portando a casa un risparmio di smaltimento incivile e vergognoso. Non puoi non sapere che quando si è saputo tutto (vediti la trasmissione della Gabanelli al riguardo) la nostra più alta classe politica si è così tremendamente offesa da risolvere il problema semplicemente negando tutto. Anzi, se ci fossero politici onesti dovrebbero chiedere a te i "danni di guerra" perché è una guerra quella che ci hai elargito e sta iniziando per noi ora!  Hai anche la fortuna che i politici onesti che abbiamo sono ingenui!  Però almeno ora taci!  E lasciaci alla nostra disperazione di essere sommersi e dover cercare per tutta Italia i tuoi rifiuti, e questa volta doverli smaltire noi (...) in modo umano; vivendo, economicamente una situazione molto peggiore della tua!

domenica 2 febbraio 2014

Chi produce rifiuti tossici o nucleari deve essere responsabile del corretto smaltimento.

 Sono sempre stato contrario al nucleare, non solo per paura dei disastri, ma per il problema, per me mai risolto delle scorie, o comunque sempre trattato con una sincerità imposta dalla autorità politica.  L'abbandono del nucleare nel 1990 a seguito del referendum del 1987 mi aveva tranquillizzato!  Il 26 aprile 1986, purtroppo scoppiò il più grave disastro nucleare di tutti i tempi! Cernobyl'!   I miei figli avevano 6 e 7 anni. Mia moglie era assistente in una facoltà scientifica e con quello che veniva a conoscenza sulla contaminazione della nostra aria (era piovuto praticamente subito dopo lo scoppio, contaminando il terreno e tutti i suoi prodotti), impose un trasferimento in Sardegna, terra fortunata nella quale non piovve per parecchio tempo, e le sostanze nucleari nell'aria non precipitavano al suolo contaminando tutto! Ci fermammo per parecchi mesi poi tornammo. Ero comunque sempre più convinto anti-nuclearista di prima!
 Ora si viene a sapere dal pentito Carmine Schiavone che i "rifiuti tossici e nucleari del nord Europa hanno transitato e sicuramente transitano, magari con più attenzione, per Genova e La Spezia infettando il nostro territorio di materiale nucleare e tossico, facendo morire di tumore migliaia di persone.  Dopo l' 89, caduto il muro di Berlino, la Germania aveva investito 20 miliardi di marchi per smaltire rifiuti tossici e nucleari con società milanesi."  Sostiene Schiavone: "al sud sono venuti dopo che hanno riempito il nord! Era comodo e conveniente smaltire un fusto tossico che sarebbe dovuto costare con un procedimento normale un milione e mezzo di lire, spendere non più di 100, massimo 200 mila lire. E le cassette di fanghi nucleari anziché due milioni, solo 300 mila lire".  Perché l' U.E. non si è dotata di una legge che renda responsabili i produttori di scorie fino al compimento definitivo dell'intero ciclo di smaltimento? Perché l'U.E. non combatte la corruzione in tutti i suoi stati membri come l' Italia, che molto facilitano questo tipo dannoso e disonesto di smaltimento? Sicuramente questa nostra innata debolezza fa stare molto meglio la Germania che riesce a bacchettarci un giorno si e l'altro anche perché non abbiamo i conti in ordine, ma nello stesso tempo risparmia un sacco di euro per il costo dello smaltimento dei rifiuti da lei prodotti. Se le cose stanno così ha ragione chi sostiene: "Tenetevi le vostre scorie che noi ci ristampiamo la nostra, sia pure svalutabile, lira. Magari mandando in esilio qualche furbo abituale che ha oltre che taciuto anche goduto di questo andazzo. .