domenica 17 aprile 2011

Corruzione.

Se si ha paura di adeguare a livello europeo, le tasse sui grandi patrimoni, e allo stesso tempo si sostiene con veemenza che non si metteranno le mani in tasca agli italiani, significa che non si ha paura di nulla, e che ci si sente sicuri che nessuno si sentirà trattato da scemo. Se il maggiore partito dell' opposizione non risponde forte e chiaro, quando furbescamente viene additato come il partito della patrimoniale, vuole dire che si ha paura di tutto. Il tutto condito dal più totale silenzio nella non approvazione delle norme europee anti corruzione, considerando che l' attività di queste norme operative in tutti i paesi europei eccetto l'Italia, l' unica non firmataria, hanno portato al dimezzamento della corruzione, (che per noi nel 2010 é stata di 45 miliardi + 30% cioè 58.5 miliardi di euro)
E' impressionante come nessuna forza politica faccia riferimento a risolvere questo vergognoso problema, viene da pensare che la politica sia la più beneficiata da questo costume.

I problemi di Marchionne.

Ricordate quando il dott. Marchionne, sostenne in una audizione alla Camera, resa più famosa per il fatto che in segno di rispetto indosso la giacca, che non per quello che disse, comunque gli interlocutori, rimasero soddisfatti. Disse che "Nessuno poteva accusare la Fiat di voler abbandonare l' Italia" seguì probabilmente una spiegazione che appagò in modo totale i deputati che ascoltarono le argomentazioni. Anche se a noi, praticamente i rappresentati da quei signori non ci fu spiegato granch'è. Oggi la celebre agenzia di stampa Reuters sostiene che il quartier generale della Fiat si sposterà in America semplicemente perché la c'é una tassazione più conveniente. A parte che ora dalla parte del A.D. della Fiat ci sia solo il giovane Elkaan, il che forse vuol dire che forse la Fiat non é più compatta come lo sembrava ai tempi della grande battaglia sindacale. Comunque ci dobbiamo aspettare che il dott. Marchionne dirà tranquillamente, che in questo modo si era accordato alla camera con i nostri rappresentanti, e che comunque si ritiene libero di andare a lavorare dove l' ambiente è più favorevole, ci rimane da pensare rigorosamente in silenzio, poteva fare meno casino con tutti quei poveri sfigati di operai italiani.

Bertolaso, uno di noi.

Noi genovesi siamo forzatamente democratici, non per merito, ma per un difetto, forse congenito. Vogliamo bene ai soldi, e questo ci fa soffrire ogni volta che li spendiamo malamente. Ci hanno fatto credere, che i soldi dello stato sono di tutti, quindi anche nostri, e noi ci abbiamo creduto. Siamo dei democratici, nel senso partecipativo, specialmente nello spendere i soldi pubblici.
Quando abbiamo sentito Bertolaso, dopo che era quasi ultimata La Maddalena per poter ricevere le più importanti delegazioni dei G8, sostenere che "era meglio" invitarli all' Aquila terremotata perché si sarebbe raggiunto un risultato migliore, senza spiegarlo, e ha fatto bene perché noi genovesi non lo avremmo mai capito, abbiamo sofferto le pene dell' inferno.
Seguivamo gli eventi dello spostamento del cantiere, che ci torturavano. Prima di tutto l' abbandono dell' enorme cantiere Della Maddalena, pensavamo che parecchie cose si sarebbero potute rovinare, che qualcuno poteva lasciare le porte aperte. Lo spostamento di tutte quelle persone , materiali a3zzi, ci sentivamo ogni giorno più poveri. Così, quasi senza accorgecene, abbiamo incominciato, per contrastare quello che per noi era un grosso sciupio, a ridurre i consumi personali. A noi genovesi non entrerà mai nel cervello che più consumiamo e meglio tutti stiamo. L' unica cosa che un poco ci confortava era la sobrietà dei vestiti di Bertolaso, vestito sempre da cantiere, non era una sprecone, era uno dei nostri.
Pochi giorni fa, ho avuto la possibilità di vedere quanto guadagnano i nostri parlamentari, Bertolaso non ci ha deluso, é uno dei più ricchi, si vede che ha risparmiato un casino nei vestiti.

La globalizzazione.

Marco Grasso a Secolo
mostra dettagli 6 apr (11 giorni fa)

La globalizzazione favorisce il continuo arricchimento di pochi, permettendo di vendere a molti quantità enormi di merci e derrate a prezzi bassi, prodotti della esasperata produttività dei paesi più ricchi del mondo a paesi in via di sviluppo. Esempio, il grano elargito nei paesi del nord Africa, specialmente in Egitto che aveva quasi raggiunto l' autosufficenza con la propria produzione di grano verso il 1960, ma i globalizzatori finanziarono forniture di grano a basso costo spostando solo nel tempo il problema delle rivolte, che stanno interessando ora quelle zone, ingigantendole, perché, con questi che sembravano favoritismi, hanno danneggiato irrimediabilmente l' agricoltura locale che abbandonando la coltura del grano ha immiserito le popolazioni con la dissocupazione. Favorendo rivolte, che sono ora sotto gli occhi di tutti. (Le guerre del pane.) I globalizzatori con alchimie finanziarie mediante investimenti sul grano, sono diventati dei monopolisti ed hanno ottenuto, il previsto mercato rigido del grano che di fatto, permetterà loro di diventare ancora più potenti. Queste enormi ricchezze, daranno la possibilità di intervenire massicciamente su altre sane produzioni, in qualunque parte del mondo, che lungi da portare miglioramenti sociali, li renderanno sempre più ricchi, e via cosi. Anche l' esempio europeo delle quote latte, ha un qualcosa che conviene a tutti gli inventori del sistema, a non essere mai chiari. Prima hanno finanziato stalle automatizzate, dotate di una eccellente produttività, poi pretendono di far ridurre la produzione del latte, consegnando quote latte inferiori alle singole capacità produttive , inoltre moltissime quote sono state date a chi commercia latte non italiano senza avere neppure una stalla? Prerogativa del diritto alle quote latte era essere produttori italiani. Questi signori se non riescono con la legge, a ridurre la produzione del latte, mediante la dismissione di stalle nuove, o con molte vertiginose, ci riescono dopando il mercato del latte, vendendolo a prezzo impossibile e in polvere, (produzione questa vietata in Italia, perché potrebbe risolvere il problema degli esuberi di fabbricazione) proveniente da produzioni sicuramente non italiana, avendo una confezione del latte favorite da norme molto poco costose a questo tipo di gestione. Provate a chiedere ai contadini sulla strada di Bargagli Scofferra e Torriglia, quanto viene loro pagato il latte. Poi finalmente si riuscirà a demolire parte più o meno cospicua di stalle moderne da relativamente poco tempo ultimate. Inevitabilmente, l' aumento della popolazione, il latte fa bene, quasi tutti sono convinti della genuinità di quello che mangiano.... La produzione italiana sarà insufficiente, le stalle hanno appena fatto la fine del superbacino del porto di Genova, meno male che ci saranno quelli che avendo favorito tutto questo gioco, saranno fatalmente pronti.

La globalizzazione.

Marco Grasso a Secolo
mostra dettagli 6 apr (11 giorni fa)

La globalizzazione favorisce il continuo arricchimento di pochi, permettendo di vendere a molti quantità enormi di merci e derrate a prezzi bassi, prodotti della esasperata produttività dei paesi più ricchi del mondo a paesi in via di sviluppo. Esempio, il grano elargito nei paesi del nord Africa, specialmente in Egitto che aveva quasi raggiunto l' autosufficenza con la propria produzione di grano verso il 1960, ma i globalizzatori finanziarono forniture di grano a basso costo spostando solo nel tempo il problema delle rivolte, che stanno interessando ora quelle zone, ingigantendole, perché, con questi che sembravano favoritismi, hanno danneggiato irrimediabilmente l' agricoltura locale che abbandonando la coltura del grano ha immiserito le popolazioni con la dissocupazione. Favorendo rivolte, che sono ora sotto gli occhi di tutti. (Le guerre del pane.) I globalizzatori con alchimie finanziarie mediante investimenti sul grano, sono diventati dei monopolisti ed hanno ottenuto, il previsto mercato rigido del grano che di fatto, permetterà loro di diventare ancora più potenti. Queste enormi ricchezze, daranno la possibilità di intervenire massicciamente su altre sane produzioni, in qualunque parte del mondo, che lungi da portare miglioramenti sociali, li renderanno sempre più ricchi, e via cosi. Anche l' esempio europeo delle quote latte, ha un qualcosa che conviene a tutti gli inventori del sistema, a non essere mai chiari. Prima hanno finanziato stalle automatizzate, dotate di una eccellente produttività, poi pretendono di far ridurre la produzione del latte, consegnando quote latte inferiori alle singole capacità produttive , inoltre moltissime quote sono state date a chi commercia latte non italiano senza avere neppure una stalla? Prerogativa del diritto alle quote latte era essere produttori italiani. Questi signori se non riescono con la legge, a ridurre la produzione del latte, mediante la dismissione di stalle nuove, o con molte vertiginose, ci riescono dopando il mercato del latte, vendendolo a prezzo impossibile e in polvere, (produzione questa vietata in Italia, perché potrebbe risolvere il problema degli esuberi di fabbricazione) proveniente da produzioni sicuramente non italiana, avendo una confezione del latte favorite da norme molto poco costose a questo tipo di gestione. Provate a chiedere ai contadini sulla strada di Bargagli Scofferra e Torriglia, quanto viene loro pagato il latte. Poi finalmente si riuscirà a demolire parte più o meno cospicua di stalle moderne da relativamente poco tempo ultimate. Inevitabilmente, l' aumento della popolazione, il latte fa bene, quasi tutti sono convinti della genuinità di quello che mangiano.... La produzione italiana sarà insufficiente, le stalle hanno appena fatto la fine del superbacino del porto di Genova, meno male che ci saranno quelli che avendo favorito tutto questo gioco, saranno fatalmente pronti.
La vera beffa finanziaria in generale di questa ultima crisi, e di Parmalat in particolare consiste nel fatto che la colpa dei mancati risarcimenti ai sottoscrittori di titoli spazzatura Parmalat é della prescrizione. Le banche Citigroup. Bank of America, Deutsche Bank, Morgan Stanley e cinque manager di detti istituti, sono praticamente intoccabili dalla giustizia perché saranno tutti prescritti. La cosa vergognosa é che le banche, sono state salvate, con soldi pubblici, anche se in America li dovranno restituire. Mentre i firmatari di debiti che al momento della sottoscrizione e pagamento del debito potevano far conto su tutte le garanzie possibili, eccetto che su quelle con un valore legale, ora devono solo tacere. I manager hanno già adeguato i super stipendi a livelli di prima della crisi. Tali ingiustificati appannaggi creano il gruppo dei nuovi ricchi,( formatesi senza la maturità che una volta tali fortune, si potevano solo raggiungere con l' imprenditorialità, mettendoci anni) ora a formare questi nuovi miliardari c'é solo l' eccitazione e la spregiudicatezza della finanza. Che fa raggiungere in pochi mesi di speculazioni, sulla pelle della gente, guadagni inimmaginabili, senza il minimo pericolo di dover rendere conto a nessuno, perché i codici legali in generale non sono ancora attrezzati per inibire questo genere di schifezze. Nel caso della Parmalat e le banche i Manager hanno raggiunto la loro ricchezza manipolando bilanci (ora non più reato) ampliando e favorendo l' occultamento di perdite, e mentre perpetravano queste furbizie raggiungevano un falso merito che le banche e le aziende lo liquidavano in modo esagerato alla fine dell' anno. Senza ritenerli responsabili quando la chiarezza della loro impreparazione e la loro stupidità avrebbe presentato il conto. Alla politica é manca la capacità di porre rimedio a questi cataclismi perché coinvolta (a volte anche a sua insaputa) a volte favorendo il tutto con l' eliminazione di leggi che non lo avrebbero permesso, o con la promulgazione di leggi favorevoli alla nuova finanza creativa, quindi diventando a sua volta generatrice di disastri.
E' inutile dire che questa nuova classe di astuti riescono a fare gli stessi disastri delle guerre. E che l' unica loro soddisfazione é avanzare nella classifica dei più ricchi, per i problemi sociali, a loro manca l' intelligenza per capirne l' importanza. Fino a quando la gente non chiederà conto ai politici di risolvere questi problemi, per il bene di tutti, le cose rimarranno sempre così, e il gossip prenderà il posto della politica facendoci sentire partecipi e tranquillizzando tutti.

Lo Stato biscazziere.

Leggendo gli articoli denuncia sul gioco tutelato e favorito dallo Stato dalla sana inchiesta del Secolo XIX del 13 aprile, non si può che sentire una profonda e intima non appartenenza alla maggior parte della classe politica che oltre ai 55 miliardi di euro di corruzione, ai 120 miliardi di evasione, sta superando, (per la maggior parte a carico dei meno abbienti) i 60 miliardi sottratti alle famiglie, posando sulla schiena dei più sfortunati una scimmia che non ha pari per ammontare, in nessun paese moderno. Questa classe politica, non può che avere una sola certezza, sponsorizzando così il vizio, nella duplice prerogativa di avere come lobby i tenutari del gioco, (Slot, lotto, scommesse, ecc...) e nel non far nulla per impedire i disastri che sta facendo questo scellerato vizio. Nessuno ha detto nulla quando portarono il gioco settimanale del lotto e superenalotto da settimanale a "un giorno sì e uno no". Nessuno dice niente quando i nostri ragazzi, poco più che adolescenti, si rovinano sotto gli occhi di tutti, praticamente solo giocando, avendo tutti la coscienza in ordine perché vi sono norme che vigilano sul gioco minorile, mentre una benevola considerazione pere esserci nei confronti del debito che si fatte società devono all' erario, se anche il rigido Tremonti ha incaricato un gruppo di esperti che é riuscito ha portare da 95 miliardi a poco meno di 1, per ora solo a risultato finale di studio della commissione. Con una classe politica così sapientemente divisa fra favorevole e non interessata, a questa rapina ai danni dei suoi cittadini, non si può che andare dove stiamo andando.
Lo sai che ho questo vizio, ciao marco.
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Marco Grasso

Il legislatore non ha tempo.

Quando due persone si picchiano per futili motivi, dopo un lungo periodo di lotta e colpi può succedere che uno dei contendenti possa anche morire. Può dare una testata, innavvertitamente può prendere un colpo particolarmente violento, Penso sia giusto incolpare il contendente sopravvissuto di omicidio preterintenzionale perché é giusto pensare che non avesse la volontà di uccidere il suo avversario. Ma se quattro individui, come é accaduto poco tempo fa in Liguria, nel pieno della loro forza fisica, dai 19 ai 35 anni colpiscono una persona di 53 anni che ha avuto solo la colpa di cercare di difendere suo figlio dalle loro devastanti ire, colpendola fino a sfinirsi, e si fermano solo quando a colpirlo non c'è più soddisfazione perché svenuto o morto. Beh, penso che in questo caso si possa parlare di omicidio volontario, perché c'é una certezza obiettiva che in 4 contro 1 lo si possa facilmente massacrare se nessuno si ferma. Se il legislatore, avesse tempo e fosse attento alle esigenze della gente, dovrebbe prendere in considerazione questi accadimenti, come ha fatto con chi guida scientemente drogato. Peccato che il legislatore non abbia tempo.
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Marco Grasso