venerdì 31 luglio 2015

L' avidità dei funzionari europei e la furbizia delle lobby americane.

"Panico all'ENI: rischia un miliardo di dollari di multa dagli U.S.A. per tangenti pagate in Nigeria, sono già iniziate  le mosse delle autorità americane per sanzionare il gruppo".  Nessuna manovra europea, e men che meno italiana, per contrastare il risultato che le tangenti americane, pardon lobby, fanno soccombere l'U.E. sotto le loro pressioni. Sparite dal già vergognoso contratto TTIP le proibizione di 39 sostanze chimiche cancerogene, finora vietate e mai utilizzate in Italia. 
​Leggo anche sui giornali con la più assoluta indifferenza di tutti i partiti politici che la Commissione dell'E.U. ha inviato una diffida, con futura pena pecuniaria se non ottemperata, per chiedere la fine del divieto di detenzione e utilizzo del latte in polvere, fino a ieri mai usato nelle nostre produzioni alimentari. ​Questo lo rende noto il presidente della Coldiretti; Roberto Moncalvo! 
I funzionari europei (ricordiamolo: non eletti!) devastano, in cambio di soldi che puzzano di vera corruzione, la salute dei figli dei nostri figli, hanno accantonato l'iniziale richiesta della U.E. di regolamentare le sostanze chimiche dannose per il sistema ormonale e causa di vere patologie: dal cancro al diabete e a problemi di fertilità. E' chiaro che il pensiero corra anche ad Enrico Mattei... Se fosse vivo in questo regime farebbe il bidello, ma vivrebbe sicuramente di più.

I danni "dimenticati" del nostro Porto!

Ora si ha la certezza che i morti a causa del "lavoro" della Centrale Tirreno Pawer di Vado sono 440. Non è ancora dato sapere quanti saranno i morti elargiti dal porto di Genova a causa: 1) delle polveri emesse dalla centrale sotto la lanterna della quale più volte si è promessa la chiusura;  2) delle navi attraccate alle banchine che 24 ore su 24 sono accese ed elargiscono i loro miasmi, specie con il vento di mare, a tutta la popolazione che vede e respira il porto. Questa ultima fonte di inquinamento è stata risolta in tutti i porti moderni, da molti anni, portando un cavo elettrico trifase alla nave che permetta di spegnere il trasformatore che assorda e avvelena tutti i quartieri che avvolgono il porto. Anche questo cambiamento è stato più volte promesso. Il giorno dopo la soluzione di questo problema capiremo quanto tempo prima avremmo potuto farlo! Per il numero dei morti ci vorrà più tempo, pero la polvere nera sui davanzali è sempre presente, come l'assordante rumore dei trasformatori che generano questa devastante e antidiluviana corrente. Peccato che tutti si stiano abituando a questo avvilente andazzo, perché così facendo non miglioreremo mai! 

Nel fallimento c'è molta più dignità che nell'eterno andazzo!

Un paese che ha una classe dirigente irresponsabile perché non deve poter fallire? Vi ricordate quando i notabili D.C. andavano in vacanza con gli impiegati per prendere nota dei richiedenti pensioni? Elargivano soldi dei nostri figli e dei figli dei nostri figli! Quale è stata la punizione di questi leader? I morti sono morti, i vivi semplicemente trombati, e in quanto tali fatti eleggere nei Parlamenti europei,(perché sono due, forse proprio per poter accontentare tutti quelli che contano) non avendo mai capito niente.
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Non avrebbero mai potuto fallire, gestendo l'economia italiana, perché stampavano tutta la carta moneta che volevano! I terremoti arricchivano tutti gli addetti ai lavori, le baby pensioni venivano elargite a profusione (bastavano 16 anni, 6 mesi e un giorno di lavoro...), e si costruiva il nuovo pensionato votante fino alla fine dei suoi giorni​
. I nostri politici avevano preferenze che superavano le centomila unità! Potevamo stare meglio, se solo avessimo anche noi, come Nazione, chiesto il fallimento pagando come l'Argentina circa il 20% del debito e non rieleggendo più quella classe politica che ha fatto fino a poco tempo fa bella mostra di sé nel Parlamento Europeo. Favorire il
TTIP senza neppure sapere cosa sia, lasciarsi imporredi non usare il nostro latte per fare i forma
gg
i, pena sanzioni europee, non aver mai detto "no" a nessuna prepotenza europea, anzi, averla favorita, è il segno distintivo dell'inettitudine compiacente dei nostri membri spediti in quel casino di parlamento.Se avessero posto un argine a queste cose, forse ora potremmo essere pronti per la nuova Europa che in tanti incominciano a 
sognare​. D'altronde la destra mandava in Europa bellissime signore, dopo un corso di "formazione" di pochi giorni tenuto dal professor Brunetta, con la inconfessabile goduria dei veri furbi europei che trattavano con tutte le lobby di tutto il mondo  i nostri affari, naturalmente secondo i loro personali interessi. Ai tedeschi non garba il fallimento della Grecia
? ​Ricordiamoci che proprio loro sono incorsi per tre volte nella più totale insolvenza: nel 1932, nel 1939 e nel 1948. Nei primi due casi hanno provocato avvenimenti devastanti; nel 1939 Hitler fece vedere i sorci verdi a tutto il pianeta. Tutto dimenticato, tutto come non fosse mai successo. Mi domando: ma come fa la signora Merkel, e come fanno i puri ed efficienti del suo regime, a non provare ritegno per questa loro intransigenza dopo aver fruito di una costosissima comprensione per ben tre volte

martedì 28 luglio 2015

Perché per i vecchi il tempo passa più veloce.


Avete mai fatto caso al fatto che più si invecchia e più il tempo sembra passare velocemente? Non è solo una sensazione, è vero: c’è un motivo per cui quando siamo piccoli un’estate sembra non finire mai e quando abbiamo trent’anni un’estate sembra durare pochissimo. È una questione di prospettiva: per un bambino di un anno, un anno è tutto. È il cento per cento della nostra esistenza fino a quel momento. Per un bambino di otto anni, un anno è il 12,5 per cento della sua vita. Per un ragazzo di 18 anni, un anno è il 5,56 per cento della sua esistenza fino a quel momento. Crescendo e poi invecchiando un anno diventa una sempre più piccola frazione della nostra intera vita. È come vedere qualcosa rimpicciolirsi nello specchietto retrovisore di un’automobile.
Questa semplice teoria ha delle affascinanti implicazioni: significa, per esempio, che i genitori vedono crescere i loro figli molto più velocemente di quanto i figli non percepiscano la loro stessa crescita. Significa che aspettare per 24 giorni l’arrivo di Natale quando sia ha cinque anni è davvero come aspettare qualcosa per un anno, quando si hanno 54 anni. Questa teoria potrebbe anche spiegare perché durante i viaggi in automobile i bambini chiedono con particolare insistenza: «Quanto manca?». Per dei bambini – in base alla quantità di vita che hanno vissuto – un viaggio sembra davvero più lungo di quanto non sembri all’adulto alla guida.   





È un concetto semplice e affascinante, spiegato in modo chiaro e efficace da un’infografica interattiva di Maximilan Kiener, un designer austriaco. L’infografica permette di veder passare gli anni di un’intera vita, capendo come mai il tempo trascorre più velocemente quando si invecchia. L’infografica interattiva di Kiener trae spunto da un teoria di Paul Janet, un filosofo francese dell’Ottocento: secondo Janet ogni periodo di tempo è in ogni momento proporzionale alla lunghezza della nostra vita fino a quel momento. I primi cinque anni della nostra vita ci sembrano – perché così li percepiamo – più lunghi dei tre anni che seguono. Se si misura la vita in base al tempo percepito e non in base al tempo effettivo, la metà della nostra “vita percepita” finisce già quando abbiamo sette anni. Considerando però che non ricordiamo un granché dei nostri primi tre anni di vita, si può quindi dire che metà della nostra “vita percepita” finisce quando abbiamo 18 anni, scrive Kiener. In termini matematici, la nostra percezione del tempo non è lineare, ma logaritmica: si allunga all’inizio e si comprime alla fine.
La percezione logaritmica non è l’unico motivo per cui in certi casi il tempo sembra passare in modo diverso. La teoria di Janet spiega che non sempre percepiamo la nostra esistenza come un’unica cosa. Viviamo nel presente, e non sempre ricordiamo i nostri 20, 30 o 40 anni. Ci sono anche altre teorie scientifiche e psicologiche sulla nostra percezione del tempo che passa. Una ricerca ha per esempio spiegato che quando la nostra temperatura corporea è più alta ci sembra che il tempo passi più lentamente. Potrebbe quindi non essere una coincidenza il fatto che i bambini – per cui il tempo passa più lentamente – abbiano una temperatura corporea più alta rispetto agli adulti.
Altre teorie sul tempo riguardano l’attenzione, la memoria e le emozioni. C’è un’idea secondo cui il passare del tempo diventa più veloce per “familiarità”: crescendo prendiamo più confidenza con le cose, e il tempo sembra passare più in fretta. Ci sono anche alcune evidenze secondo le quali ricordiamo meglio le cose che ci sono successe tra i 15 e i 25 anni, perché in quegli anni scopriamo e facciamo per la prima volta molte nuove cose. Una conseguenza di questa teoria è che possiamo rallentare la nostra percezione del tempo che passa prestando più attenzione al presente, praticando la “mindfulness”, l’attenta e piena consapevolezza del nostro presente.
© Washington Post 2015

giovedì 16 luglio 2015

Il fallimento è un diritto.

Un paese che ha una classe dirigente irresponsabile perché non deve deve poter fallire? Vi ricordate quando i notabili D.C. andavano in vacanza con gli impiegati per prendere nota dei richiedenti pensioni! Elargivano soldi dei nostri figli e dei figli dei nostri figli! Quale è stata la punizione di questi leader?  I morti sono morti, e i vivi, semplicemente trombati, e in quanto tali fatti eleggere nei Parlamenti europei,(perché sono due per accontentare tutti quelli che contano) non avendo mai capito niente! 
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Non avrebbero mai potuto fallire, gestendo l' economia italiana, perché stampavano tutta la carta moneta che volevano! I terremoti arricchivano tutti gli addetti ai lavori. Le baby pensione venivano elargite a profusione, occorrevano 16 anni 6 mesi e un giorno di lavoro​, e si costruiva il nuovo pensionato votante fino alla fine dei suoi giorni​. I nostri politici avevano preferenze che superavano le centomila unità! Se avessimo anche noi, come Nazione, chiesto il fallimento pagando come l'Argentina circa il 20% del debito e non rieleggendo più quella classe politica che ha fatto fino a poco tempo fa bella mostra di se nel Parlamento Europeo.  Favorendo ilTTIP senza neppure sapere cosa fosse, come pure​
 l'imposizione di non usare il nostro latte per fare i forma​gg​i, pena sanzioni
​ europee a cui nessuno si sia mai permesso di dire ma che cosa fate​ europei? Spiegatelo un po in parlamento questo "casino"?
 Se avessimo fatto queste cose forse ora potremmo essere pronti per la nuova Europa che in tanti incominciano a ​sognare​. D'altronde anche la destra mandava in Europa bellissime signore dopo un corso veloce del professor Brunetta della durata di pochi giorni, con la inconfessabile goduria dei veri furbi europei che trattavano con tutte le lobby di tutto il mondo  i nostri affari, secondi naturalmente ai loro interessi. Ai tedeschi non garba il fallimento della Grecia? ​Loro che sono incorsi per tre volte nella più totale insolvenza! Nel 1932, nel 1939 e nel 1948. Nel 1939 Hitler fece vedere i sorci verdi a tutto il pianeta. Tutto dimenticato, tutto come non fosse mai successo. Mi domando? Ma come fa la signora Merkel e i puri del suo regime a non provare vergogna per questa loro intransigenza dopo aver fruito di una costosissima comprensione per ben tre volte​?​

La UE soccombe alle pressioni USA: sparita dal TTIP la proibizione di 39 sostanze chimiche cancerogene

La UE soccombe alle pressioni USA: sparita dal TTIP la proibizione di 39 sostanze chimiche cancerogene

Russia Today 24 Maggio 2015
 La cricca di criminali non eletti si vende il cervello dei vostri figli

Risulta che nel corso dei colloqui sul controverso accordo Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), a seguito delle pressioni esercitate da funzionari USA, sia stata accantonata dalla UE la richiesta di regolamentazione delle sostanze chimiche dannose per il sistema ormonale e causa di varie patologie dal cancro al diabete a «problemi» di fertilità.

Stando alla bozza di regolamentazione che era stata predisposta dalla UE, 31 pesticidi contenenti pericolose sostanze chimiche (EDCs), dovevano essere completamente banditi; ma stando ad una documentazione ottenuta dal Pesticides Action Network (PAN) Europe – e citata dal quotidiano britannico The Guardian – tutto è stato accantonato per paura di ritorsioni commerciali da parte della potente lobby americana.

Secondo il documento, una delegazione di alto livello della US Mission to Europe e della American Chambers of Commerce (AmCham) nel luglio 2013 ha fatto una visita ufficiale alla UE con lo scopo di farle abbandonare i criteri predisposti alla identificazione degli ECD e di sostituirli con un nuovo «studio di impatto». Ne andava dell’accordo TTIP... e la UE ha accettato le richieste USA.

Il TTIP è un controverso trattato commerciale di libero scambio fra USA ed UE fortemente criticato perché si svolge segretamente e non ne viene reso conto. Risulta che i rappresentanti della AmCham «si siano lamentati della inutilità dellindividuare delle categorie e, di conseguenza, della messa a punto di una lista» di sostanze proibite. I rappresentanti del commercio USA avrebbero suggerito di adottare, per la regolamentazione, un «approccio basato sul rischio» ed hanno quindi «sottolineato la necessità di una valutazione di impatto».

Il Segretario Generale della Commissione Europea, Catherine Day, risulta abbia inviato una lettera al direttore del dipartimento per l’ambiente, Karl Falkenberg, nella quale gli diceva di lasciar perdere la regolamentazione in base ai criteri di nocività, suggerendo invece che «prenda in considerazione – come hanno già fatto altri direttori generali – di arrivare ad una dichiarazione congiunta sulla valutazione di impatto che possa soddisfare tutte le proposte». Avrebbe anche aggiunto: «Non riteniamo sia necessario mettere a punto una raccomandazione per la Commissione con i criteri per identificare le sostanze dannose per il sistema endocrino».

Stando al The Guardian, l’effetto è stato che la regolamentazione prevista per il 2014 è stata «rispedita come minimo a dopo il 2016, nonostante un costo stimato per la salute [dei cittadini europei] di 150 miliardi di euro lanno da ascriversi ai danni conseguenti alle patologie del sistema endocrino. Danni che spaziano dalla perdita di QI (Quoziente di Intelligenza), allobesità, al criptorchidismo [mancata discesa di uno o entrambi i testicoli], una patologia questultima che colpisce i piccoli della razza umana di sesso maschile [oltre ai vari tumori, ndt]». 

Ciliegina sulla torta sarebbero state le minacce di «pesanti ed ampie ripercussioni» – mosse dai rappresentanti dell’AmCham a quelli della UE prima della riunione – qualora fosse stata approvata la bozza di regolamentazione.

Sempre stando al The Guardian, l’AmCham ha chiesto alla UE uno studio di impatto in modo da ottenere dei valori più alti per la soglia di tolleranza a tali sostanze tossiche, studio che viene indicato come basato sulla «potenza» della sostanza.

Bas Eickhout, membro dei Verdi al Parlamento Europeo, ha dichiarato al The Guardian: «Questi documenti sono la prova convincente che il TTIP non rappresenta il pericolo che in futuro la UE abbassi i propri standard, ma che lo sta facendo già da ora». 

mercoledì 1 luglio 2015

Questa strana Europa...

> Leggo in questi giorni sul Secolo XIX che "Jean  Monnet, prima di morire disse che se avesse potuto rifare il processo di riunificazione dell'Europa avrebbe cominciato dalla politica e dalla cultura e non dai mercati." Il TTIP che il mercato americano esige imporre all'U.E. vede da otto anni le sue lobby al lavoro con burocrati europei a noi sconosciuti, mai eletti ma messi in quei punti nevralgici che il mercato e le lobby esigono, per poter indebolire e quindi battere commercialmente i prodotti di nicchia europei ed italiani. Leggo anche nella più assoluta indifferenza che la "Commissione dell'E.U. ha inviato una diffida all'Italia per chiedere la fine del divieto di detenzione e utilizzo del latte in polvere, latte concentrato e latte ricostruito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla nostra legge nazionale. In pratica l'U.E. vuole imporre all'Italia di produrre "formaggi senza latte", cioè ottenuti con la polvere. Lo rende noto il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. Già l'Europa autorizza la produzione della cioccolata senza cacao! Non sarà alto tradimento ma sicuramente pochissimo rispetto verso gli stati membri.