venerdì 21 dicembre 2018

Una altra poco percepita in Europa.

Purtroppo sappiamo che la scelta della nostra classe dirigente si basa sempre e solo sulle nomine dei partiti, i quali hanno come obiettivo principale quello di stare al potere il più possibile, non quello di gestire e migliorare le cose. Quindi una visione lungimirante per il benessere del Paese presuppone scelte che non darebbero immediati risultati elettorali positivi. Si continua invece ad elargire una ricca mancia ai gruppi sociali che pagano subito con il voto. Anche l'uso del Parlamento europeo, sfruttato come "rifugio" di trombati politici, spesso anziani e comunque quasi sempre incapaci, sta dando i suoi frutti devastanti.  Ad esempio l'agenzia del farmaco persa da Londra a causa della brexit, doveva trovare una posizione alternativa a quella inglese. L'attività dei furbi dirigenti politici europei, che mal sopportano le sbruffonate italiane e il dileggio ai politici europei, hanno permesso che la sorte scegliesse Amsterdam e non Milano, la cui candidatura era molto accreditata e la nuova sede già stata individuata nel grattacielo "Pirelli" al centro di Milano; era stata in testa alle prime votazioni. Sono riusciti a sostenere che il costo della vita ad Amsterdam è più economico che a Milano e che comunque era meglio un sorteggio, non si sa se neanche se effettuato con la monetina o con i dadi. Comunque al momento della "giocata" non si sa chi era presente. La più importante selezione segnala una sconfitta di Milano ottenuta per sorteggio a vantaggio di Amsterdam, testimoniando anche in questo caso l'incapacità politica di presenziare all'assegnazione. Il signor Tajani non poteva suggerire qualcosa di positivo ai suoi inesperti connazionali? invece ci ha fatto  subire, ancora una volta, la liceità di una sede meno predisposta ma politicamente accettata dalla trattativa politica (anti italiana) europea! 
Si aggiunga che Milano ha un grattacielo nel centro della città completamente vuoto ed Amsterdam deve ancora costruire lo spazio necessario. E' il momento che l'U.E. tenga conto anche degli italiani, che in fondo sono cittadini europei e che queste manfrine cominciano a non sopportarle più!

I nuovi filantropi fanno veramente pena. Nella loro immensa stupidità, ci vorrebbero spiegare quanto sono attenti ai problemi del mondo.

Il lato che si sta schiarendo dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) è che prendendo i fondi dai privati governa la sanità negli interessi di questi ultimi che, casualmente, sono titolari di azioni delle società farmaceutiche fornitrici dell'Oms. Questa nobile agenzia è in balia dei suoi finanziatori!  La normale conseguenza filantropica, secondo Bill Gates, è la catalizzazione. Si ha la "filantropia catalittica" quando si esauriscono le innovazioni sulle quali le imprese e il Governi sono disposti ad investire.  Ed è in questo caso che i miliardari trovano un "vasto spazio inesplorato di innovazioni dai rendimenti fantastici": è sufficiente elargire una cifra consistente, pari ad esempio a duecento milioni, con la capacità di fare investire alla società "catalizzata", con il furbo proprietario del benefattore, produzioni per parecchi miliardi. Il maggiore azionista della sconosciuta azienda che produce quel vaccino reso "sapientemente" necessario e a prezzi esagerati, diventerà ancora più ricco da quando è diventato filantropo. Mark Zuckerberg ha fatto sapere che farà anche lui beneficenza per la maggioranza della sua ricchezza. Se poi anche lui si incontrerà con la "filantropia catalizzata", vorrà dire che diventerà ancora più ricco! Enry Ford sosteneva: "E' una fortuna che i cittadini non comprendono il sistema bancario e monetario, perché credo che se lo comprendessero non passerebbe un nuovo giorno prima dello scoppio di una rivoluzione." Se poi i cittadini scoprissero che si deve stare male perché esiste la "filantropia catalizzata" e "vasto spazio inesplorato di innovazioni dai rendimenti fantastici", e questo accadesse nel Paese che ha la popolazione più armata, cioè l'America, allora la rivoluzione farebbe più paura. Altra persona è il signor Andrew Carnege, emigrato in America; egli ha creato una fortuna tre volte superiore a quella di Bill Gates, ma l'ha spesa quasi tutta, nell'età matura, per finanziare istruzione, scienza ed ecologia, tenendosi per sé solo lo stretto necessario. Credo che questo signore la "filantropia catalizzata" e " il vasto spazio inesplorato di innovazioni dai rendimenti fantastici" li chiamasse con un altro nome.

sabato 1 dicembre 2018

Bayer Monsanto Glifosato.


Via libera della Commissione europea all'acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Ma ad alcune condizioni. La fusione infatti dovrà essere subordinata a una serie di misure correttive, che riguarderanno semi, pesticidi e agricoltura. 
Stando a quanto riferito dalla commissaria Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, l'Europa si è assicurata che il numero di attori globali che competono attivamente su questi mercati rimanga lo stesso. Ciò dovrebbe far sì che il monopolio da parte di Bayer-Monsanto non metta a rischio la concorrenza e non garantisca agli agricoltori la possibilità di scegliere diverse varietà di semi e pesticidi a prezzi accessibili.
La decisione segue una revisione approfondita della proposta di acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Monsanto è il più grande fornitore al mondo di sementi e genera la maggior parte delle sue vendite negli Stati Uniti e in America Latina. La Monsanto vende anche il glifosato, il pesticida più discusso e usato in tutto il mondo. Bayer è il secondo maggior fornitore di pesticidi a livello globale, con una forte diffusione in Europa. Ma non solo. È anche un grosso fornitore di semi a livello globale per un certo numero di colture.
Di fatto, il matrimonio tra Bayer e Monsanto darà vita al più grande player integrato globale di semi e pesticidi. Da qui le numerose preoccupazioni da parte di associazioni e cittadini, che hanno spinto l'Ue a porre delle condizioni.
Nell'ambito di un'indagine approfondita, la Commissione ha valutato oltre 2.000 diversi mercati di prodotti e ha esaminato 2,7 milioni di documenti interni. Ha concluso che la transazione avrebbe notevolmente ridotto la concorrenza sui prezzi e sull'innovazione in Europa e su scala mondiale. Ha inoltre espresso preoccupazioni sul fatto che avrebbe rafforzato la posizione dominante della Monsanto su determinati mercati. Ma secondo l'Europa, gli impegni presentati da Bayer risolverebbero del tutto i problemi di concorrenza:
“Essi eliminano tutte le sovrapposizioni esistenti tra le parti nei mercati dei semi e dei pesticidi, dove sono state sollevate preoccupazioni e riguardano l'organizzazione globale di ricerca e sviluppo di Bayer per i semi nonché le attività di ricerca per sviluppare un prodotto sfidante per il glifosato di Monsanto. Infine, Bayer si è impegnata a concedere una licenza a tutto il suo portafoglio prodotti per l'agricoltura digitale a livello globale per garantire la continua concorrenza su questo mercato emergente”.
Su tale base, la Commissione ha dato il proprio benestare alla fusione. Per ottenere l'ok dall'Ue, Bayer cederà anche parti di attività industriali relative a semi e tratti al concorrente Basf, altro gruppo chimico tedesco, compresa la divisione di ricerca e sviluppo finora impegnata a creare un prodotto concorrente al glifosato di Monsanto.
La questione glifosato
A dicembre l’Europa ha rinnovato per altri cinque anni le autorizzazioniall’utilizzo e alla vendita del discusso erbicida di Monsanto. Allora, era stato decisivo il voto della Germania. Adesso, a distanza di tre mesi, questa mossa ha facilitato il commercio di un prodotto che ora è di proprietà della tedesca Bayer.
...e il monopolio su pesticidi e semi
Assicura la commissaria Vestager che nonostante la fusione ci saranno ancora quattro players globali in semi e tratti. 
“Bayer può fondersi con la Monsanto solo se BASF sostituirà Bayer come quarto player prendendo essenzialmente le attuali attività di semi e tratti di Bayer. Inoltre, le parti coinvolte nella fusione continueranno ad avere una forte concorrenza da parte di Dow/DuPont e Syngenta e di Limagrain e KWS."
Adesso, l'ultimo step per la fusione sarà quello dell'approvazione da parte del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti.
Controllo delle sementi, monopolio delle multinazionali, maggiore e più semplice diffusione di pesticidi, sicurezza alimentare. Le preoccupazioni legate alla fusione sono tante, difficilmente le raccomandazioni dell'Ue e le condizioni poste potranno farci sentire davvero al sicuro.
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Francesca Mancuso

venerdì 23 novembre 2018

L'esplosione del gioco d'azzardo è stata determinata dal consenso politico.

Quando la visione del disastro, il gioco d'azzardo che incombe sul nostro Paese, è percepita da tutti ma vista praticamente da nessuno, diventa la più pericolosa, la più dannosa e la peggiore disgrazia perché colpisce nel midollo la nostra Nazione. Questa devastante maledizione arricchisce pochissimi alle spalle delle classi più sfortunate. Neppure le guerre hanno questa capacità distruttiva, in quanto dopo la furia nefasta con la quale esplodono e colpiscono, lasciano spazio a miglioramenti futuri per le Nazioni belligeranti!                                                                                                                               "Il nero in Italia è ovunque. Anche nel gioco d’azzardo. E lo Stato resta a guardare. Nessuno si è filato l’sos sui giochi fuori controllo. Neppure Matteo Renzi, il destinatario della paginata pubblicitaria uscita simultaneamente su Repubblica, Corriere della sera, Messaggero, Milano Finanza, Tirreno. Non una volta, ma tre: il 16 ottobre, il 5 agosto (qui l’avviso era rivolto alla moglie Agnese Landini) e il 23 luglio. Una barcata di soldi tirati fuori da Snai, l’associazione di categoria che raggruppa la maggior parte degli operatori nel settore delle scommesse ippiche e sportive, per gridare invano aiuto al governo.
Il gioco d’azzardo non ha ragione di esistere; è un cancro che distrugge uomini, donne e troppe famiglie; è causato direttamente da chi dovrebbe tutelare il nostro benessere, cioè lo Stato; è difficile da difendere già quando è praticato in modo legale; è una realtà devastante che non può più essere ignorata, soprattutto quando coinvolge il mercato nero, un cancro nel cancro dell’azzardo. Il signor Maurizio Ughi, amministratore di Snai servizi, firmatario dell’sos, scrive a caratteri cubitali che “esiste una rete in forte espansione da circa un decennio che vende giochi e scommesse senza autorizzazione dello Stato italiano”.
> La conseguenza? “Lo Stato rinuncia a 500 milioni di euro l’anno” (di entrate erariali). I giochi “transfrontalieri”, così vengono chiamati in gergo, ottengono la licenza in Paesi e città dell’Unione europea, in particolare Malta, Vienna, Liverpool, e vendono in Italia le puntate attraverso centri di trasmissione dati. Non solo. Si tratta di scommesse private che non sono ammesse dalla Repubblica italiana. Il palinsesto è libero: si possono rischiare denari anche sulla caduta dalle scale della Merkel. Morale: “Si stima che i concessionari italiani autorizzati abbiano perso in un anno circa un miliardo e mezzo di euro”. Oggi i negozi illegali sono 5.500, addirittura più di quelli legali (3.500). E i nostri governatori stanno in silenzio.
> L’iniziativa dell’sos è stata promossa da Obiettivo 2016, la campagna via web degli operatori infuriati con lo Stato che non sana il problema dei bookmaker fuori legge. Il punto è che secondo tre sentenze della Corte europea le società estere sono state discriminate dai bandi di gara pubblici emessi in Italia. Quindi loro si sentono autorizzate a fare le abusive da noi facendo profitti stratosferici. Nel 2016 lo Stato dovrà indire un nuovo bando e si spera che la situazione nel frattempo venga risolta.
> Non fa mai male rispolverare la diagnosi del cancro. Il gioco d’azzardo ha un giro d’affari di 90 miliardi di euro. Quello illegale ne fattura dieci. È la terza impresa del Paese e non conosce crisi. Sono 800 mila i giocatori dipendenti e 2 milioni quelli a rischio.(1) Per la patologia, inserita nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), lo Stato non ha mai sborsato un centesimo. Lo Stato (che non è mai stato) ci deve delle spiegazioni.
> Dispiace sapere che a Milano il Tar ha dato torto al Comune, che saggiamente aveva stabilito orari limitati per le sale slot, dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 (che è già un lasso di tempo mostruoso per concedere alla gente di buttare via soldi e cervello). Dispiace anche che il Tar abbia deciso lo stesso a Pavia, altra amministrazione che aveva ridotto l’attività delle macchinette. E dico grazie a quei sindaci che lottano contro la ludopatia. Come quello di Sori (Genova), che ha proposto di scontare del 10 per cento la tassa sui rifiuti ai gestori che eliminano le slot machine dai locali. Quello di San Giorgio (Mantova), che ha annunciato di toglierle dai centri sportivi.
> Grazie anche a tutti quelli che aderiscono alla campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”, al Movimento “No slot” , a Senzaslot.it (i bar senza slot) e a tutte le altre iniziative nate per contrastare il gioco d'azzardo."
> (1) I dati di oggi sono sicuramente decuplicati, al punto che esiste la paura che una buona parte del reddito di cittadinanza possa raggiungere il "gioco d'azzardo."          
> Purtroppo per risolvere questo problema ci vogliono programmi trentennali o guerre catastrofiche. Per quanto riguarda la soluzione in tempo di pace cioè,  lunghi programmi, la risposta  è sempre la stessa;  investire ingenti somme nell'istruzione! 
Il virgolettato è di Chiara Daina.

lunedì 19 novembre 2018

Il più grosso ed attuale problema di GENOVA.

> La deludente ed inutile diatriba sulla non partecipazione alla gara per la ricostruzione del ponte Morandi di  Autostrade che ha i soldi per farlo e un poco anche  la coscienza non limpida, è da "non professionisti". Certo, questa società avrà il desiderio di fare almeno questa volta un buon lavoroNonostante questo, bisogna ammettere che la ricostruzione più veloce potrebbe essere eseguita solo da Autostrade, tra l'altro l'unica legittimata a riscuotere il risarcimento assicurativo sulla caduta del ponte, e la sola ad avere una forte liquidità! Ma perché non è possibile tenere separata la ricostruzione dalla responsabilità della non manutenzione che ne ha determinato il crollo?  La priorità è l'impellente necessità che ha Genova di uscire da questa distruttiva paralisi? La società Autostrade, indebolita a livello psicologico dalla pressione dell'opinione pubblica, sarebbe anche più disponibile a risarcire gli sfortunati e gli ingenti danni a Genova, e sicuramente attentissima a fare un "buon lavoro". Una volta risolto il problema, si potrebbero ridiscutere tutte le questioni di responsabilità con raziocinio ed intelligenza, prestando unicamente attenzione, per una volta almeno, al vantaggio dei cittadini italiani, che hanno le autostrade più care del mondo! Volere invece imporre in questa fase delicata guerre legali che influiranno sulla tempistica della soluzione del problema, non è da abili gestori della cosa pubblica. Certi desideri di giustizia andrebbero perseguiti solo dopo la ricostruzione del ponte; perché è questo il perno della questione!

martedì 13 novembre 2018

I problemi della nuova classe dirigente.

Ormai abbiamo la certezza che chiunque vada al governo di questo nostro sfortunato Paese venga vaccinato contro il buon senso anche se onesto. A volte la positività della classe politica del neofita vincitore, può recare danni peggiori del politico tradizionale, non ostante il suo abituale consociativismo. Mi riferisco all'imbarazzante comportamento che l'attuale dirigenza politica ha avuto nei confronti dei rappresentanti dell'U.E.  Avrebbe avuto di sicuro più effetto un atteggiamento educato per scuotere e poi "cambiare" le regole dell'E.U. che non scioccamente offendere una classe politica europea praticamente già condannata alla sostituzione! Ora si parla anche di elezioni anticipate in Italia per tesaurizzare un vantaggio elettorale associato alle "errate decisioni europee". Dalla padella nella brace anche se con cuochi più onesti ma sicuramente più incapaci.  L'incapacità del cuoco terrorizza quanto, se non più, un conosciuto e quindi  contrastabile consociativismo.

sabato 27 ottobre 2018

E la vecchia antiruggine?

Vediamo da sempre che i ferri che compongono pilastri che sostengono le grandi opere o comuni strutture sono, se scoperti, tutti coperti di ruggine. Perché quando si costruiscono pilastri importanti come quelli che dovevano sostenere il Morandi non sono stati trattati con la vernice rossa che combatte la ruggine?  

Vaccinazioni obbligatorie.

Ormai abbiamo la certezza che chiunque vada al governo di questo nostro sfortunato Paese venga vaccinato contro il buon senso anche se onesto. A volte la positività della classe politica del neofita vincitore, può recare danni peggiori del politico tradizionale, non ostante il suo abituale consociativismo. Mi riferisco all'imbarazzante comportamento che l'attuale dirigenza politica ha avuto nei confronti dei rappresentanti dell'U.E.  Avrebbe avuto di sicuro più effetto un atteggiamento educato per scuotere e poi "cambiare" le regole dell'E.U. che non scioccamente offendere una classe politica europea praticamente già condannata alla sostituzione! Ora si parla anche di elezioni anticipate in Italia per tesaurizzare un vantaggio elettorale associato alle "errate decisioni europee". Dalla padella nella brace anche se con cuochi più onesti ma sicuramente più incapaci.  L'incapacità del cuoco terrorizza quanto, se non più, un conosciuto e quindi  contrastabile consociativismo.

lunedì 8 ottobre 2018

E' così lampante la responsabilità, così evidenti i guadagni che derivano da risparmi sulla sicurezza che i soldi a queste persone a cui è stata rovinata la vita, dovrebbero essere dati in buona parte subito

Carmelo Gentile, docente, fu consultato dalla società delle autostrade dei Benetton. Sentito dai p.m. ha sostenuto: "Autostrade aveva tutte le informazioni per chiudere il ponte". Alla domanda posta al signor Gentile: "La vostra consulenza sui tiranti è del 2017, gli studi realizzati prima da Spea Engineering, controllata da Autostrade, erano molto allarmanti; a voi furono mostrati?" La risposta è stata: "No".  Voi cosa avreste risposto se foste stati a conoscenza degli studi di Spea, controllata da Autostrade? Ovviamente che il ponte andava chiuso! Conseguenza inevitabile in un gran numero di Paesi civili. Quella parte di fondi pronti per essere distribuiti a tutti i beneficiari erano stati prodotti dal forte risparmio attuato da Autostrade per la "non manutenzione" delle... autostrade. Certi dati che avrebbero evitato il disastro solo se prodotti nella loro globalità, e che sono invece stati presentati in forma di singole perizie spezzettate, toglievano ai consulenti tecnici la possibilità di prendere decisioni precise e di esserne responsabili. E' indicato che il fattore di sicurezza per certi segmenti di strada (impalcato) era più basso di 1. Significa che la forza di resistenza era potenzialmente inferiore al carico, non vi era più certezza sulla tenuta e chi passava su quella strada rischiava quotidianamente quello che è poi successo. Bisognerebbe prendere opportune decisioni prima che queste ingenti somme saltino su addestratissimi cavalli per raggiungere i soliti paradisi fiscali!  Questi soldi devono essere dati in parte ai parenti delle vittime e subito, senza furbe clausole del tipo che "nulla hanno più a richiedere" per coloro che hanno accettano una parte di risarcimento; e alla fine un giusto saldo, che nessuno avrebbe preteso se il ponte non fosse crollato.

domenica 30 settembre 2018

La gestione del disastro "Genova".

L'amministratore delegato di Atlantia che controlla le autostrade è inamovibile. Il signor Giovanni Castellucci non si vuole e non si può licenziare, tanto meno diminuire lo stipendio: 400.000 mila euro mensili, circa 5.000.000 di euro l'anno, perché per farlo occorrerebbero 11 milioni di euro per rimuovere una causale che lo impedisce. E chi se non la Gabanelli poteva renderci edotti su questa strana privilegiata situazione? Questa causale, di tipo assicurativo (poco più di due anni di stipendio) è praticamente un' assicurazione; ma chi avrà mai pagato il premio? Dal 2006 ad oggi il signor Giovanni, uomo di fiducia dei Benetton, è anche l'A.D. che gestisce l'azienda e quindi come tale è responsabile del crollo del ponte Morandi. Eppure non intende lasciare quel privilegio che tutti ormai ritengono senza rischi ma con immensi guadagni! Come pure avrebbe dovuto lasciare la dirigenza di autostrade relativamente alla strage del bus di Avellino; secondo il risultato della  perizia effettuata da Felice Giuliani, nominato dal giudice del tribunale, la barriera era deteriorata e per questo non è riuscita a bloccare il pullman sul ponte! Il pullman non ha colpito direttamente la barriera metallica, ma vi si è appoggiato strisciando, per poi cadere nel vuoto per 25 metri con tutti i suoi  25 morti e 10 feriti! Il deterioramento derivava in particolare dai perni corrosi, dal sale usato per il ghiaccio invernale, e quindi dalla mancanza di manutenzione. Una curiosità da vecchio ed un poco indignato cittadino: qual è il limite di questi contratti "ben godi" su strutture in fin dei conti sempre di proprietà dello stato? Esiste una cifra massima ad un patto di sindacato a favore degli A.D. oppure essendo tutto creato da politici senza responsabilità e da imprenditori generosi con gli stessi non ci ha mai pensato nessuno? Questa causale di garanzia ad imprenditori senza responsabilità, ma destinati a diventare ricchissimi, quale impedimento potrebbe rappresentare nella prosecuzione della gestione se la clausola fosse di 50 o 500 miliardi di euro? Quale sarebbe l'istituzione preposta a dire loro: "ma non vi sembra di esagerare"? C'è qualche professore di diritto pubblico o privato, ma ancora di più di diritto comparato, sarebbe interessante sapere come si comportano gli altri Paesi, che potrebbe esprimersi, oppure queste situazioni vengono gestite dal buon senso degli attori senza alcun limite di risorse pubbliche e di inesistenti responsabilità, ma sopratutto nel massimo silenzio! E cioè politici e imprenditori, hanno la certezza che certe clausole usciranno solo in casi altamente devastanti... E non sempre!

domenica 16 settembre 2018

La sofferenza-Morandi che dovrebbe, per solidarietà, colpire un poco di più chi non è stato leso dal disastro, per aleggerire in minima parte le famiglie dei morti e degli sfollati.


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Marco Grasso marco.grasso1@gmail.com

14:25 (1 ora fa)
a Ccn: Secolo, Ccn: lettere, Ccn: lettere, Ccn: lettere, Ccn: Michele, Ccn: lettere, Ccn: me
Mi piacerebbe proporre per la mia città un versamento secondo possibilità da genovesi sofferenti a genovesi colpiti direttamente dalla tragedia senza pietà di questa cattiva e cieca sorte! Vittime e sfollati. Ma purtroppo siamo in tanti a non avere più fiducia nei "raccoglitori" di professione!
"Governi, amministratori e im”prenditori” si sono sempre arricchiti sulle spalle delle vittime. La Protezione Civile è in fase di privatizzazione, i Vigili del Fuoco sono umiliati da politiche di riduzione del personale e dequalificazione del servizio, ma soprattutto i governi Monti – Letta – Renzi hanno promulgato leggi (la 100 del 2012) che vanno ad applicare le direttive dell’Unione Europea, improntate al cosiddetto “pareggio di bilancio”, che non prevede più il sostegno degli Stati alle popolazioni colpite dalle calamità naturali. Non avendo avuto l'intelligenza di far notare all'U.E. che l'Italia è forse il Paese più sismico dell'Unione, le risorse pubbliche sono orientate a coprire i buchi di bilancio provocati dalle banche e dalle politiche industriali di "rapina " . Mi piacerebbe che il destinatario della raccolta fondi fosse il Cardinale Angelo Bagnasco, di lui si fidano tutti, anche perché oltre ad essere onesto è anche bravo.  La sua bravura la ha dimostrata per come ha speso i soldi nella ristrutturazione della Cattedrale di Genova: cifra preventivata uguale a cifra spesa; quando mai nella spesa pubblica? Le offerte sottoscritte devono essere firmate. A raccolta avvenuta, anche se non resi pubblici i singoli sottoscrittori, sarà comunque possibile un controllo, specialmente per il futuro, che potrebbe essere a sorteggio. Questo perché il Cardinale non potrà essere sempre a disposizione. Tutto questo perché? Perché i professionisti della raccolta hanno sempre avvilito tutti: i donatori e gli sfortunati ricevitori. Solo così Genova dimostrerà la sua generosità! Di sistemi tradizionali si fidano più in pochi. 

domenica 9 settembre 2018

I vantaggi dei furbi della U.E.

L'U.E. probabilmente finirà. Questo accadrà perché è stata costruita con furbizia e poca intelligenza! La prossima Unione avverrà sicuramente fra molte decine di anni. Il successo della nuova Unione sarà possibile solo se si analizzeranno tutti gli errori perpetrati in questa vecchia U.E.  e che ci sono sembrati troppo a lungo normali! Primo, non bisogna considerare i soci partecipanti come clienti paganti: più sono e più soldi gestirà la Commissione! Sempre e sicuramente soffocata da lobby che sanno quello che vogliono loro e i signori della Commissione! La Commissione deve avere sempre gli obbiettivi dell'U.E. Nessuno Stato partecipante deve dare l' opportunità di indebolire gli stati fondatori, con conseguente trasferimento di industrie da Stati ex ricchi a stati come Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, Slovenia e Bulgaria,  Romania, Estonia, Lettonia e Lituania. Stati questi, che cercano di produrre a costi molto più bassi che magari hanno impoverito la propria Nazione con sovvenzioni esagerate di cassa integrazione ed ora ottengono solo il ringraziamento di furbe società pronte ad entrare nel "Club dei sempre meno ma sempre più ricchi". Questo oggi è possibile perché certi settori produttivi vengono trasferiti in Stati, sempre dell'U.E., ma troppo deboli per poter partecipare senza secondi fini all'Unione! Questi Stati calamita erano deboli ma si stanno rafforzando a spese degli Stati della vecchia Europa, portando la Stessa dove tutto il mondo vuole!
I vantaggi dei primi stati fondatori sono stati troppo esagerati: il valore di scambio delle monete è stato accettato per semplice incompetenza. Esempio: un euro valeva due marchi, che valevano 1930 lire circa, ed era il costo della lira per un euro. I nostri Prodi pensarono bene di accettare che un marco valesse un euro e che un euro valesse 1930 lire!  Così dopo poco noi italiani pagammo un caffè un euro (1930 lire) e i tedeschi un euro ma che costava in termini di lire un marco e non due, quindi 965 lire con tutto quello che consegue. Aggiungiamo anche che, per accontentare Francia, Belgio e Lussemburgo, lo spreco per la gestione di due parlamenti è costato un miliardo e quattrocentomila euro annui pagati da tutta Europa. Costi sopportabili solo se si hanno furbi da una parte ed incompetenti dall'altra! I vantaggi sono stati solo per Francia, Belgio e Lussemburgo. Quest'ultimo da Paese più povero è diventato uno dei Paesi più ricchi al mondo, dopo il 2008. Questa fortunata tendenza è stata favorita da una politica vantaggiosa per i capitali esteri, con una favorevole legislazione fiscale e la tutela del segreto bancario che hanno attirato un grande flusso di capitali dall'estero, oltre naturalmente a tutte le competenze europee. Perché ora che Macron fa il duro con i migranti non gli si ricorda anche questi schifosi vantaggi? 

Questa Europa un poco casalinga.

Vorrei che qualcuno mi tranquillizzasse dicendomi che sono cose normali e che tutti capiscono benissimo, che sono io un poco incazzato. Leggo sul giornale che si sta indagando con gli 007 della Banca d' Italia, gli ispettori dell'Uif e tutta la Magistratura, per scoprire se dietro il trasferimento di 10 milioni di euro in un fondo lussemburghese c'è la lega di Bossi/Belsito.  Il granducato del Lussemburgo è sempre quel Paese in vertiginosa crescita, da quando è stata costituita l'U.E., con un costante aumento del suo prodotto interno lordo, e che con la sua "libera" politica ha creato sempre nuove entrate per il suo fisco e per i suoi cittadini che trattano sui fondi. Questa nostra Europa ha la sede ufficiale del Parlamento a Strasburgo, ma possiede un altro identico Parlamento a Bruxelles (chissà perché?) e degli uffici molto ben remunerati in Lussemburgo. Ma il Lussemburgo ha proprio bisogno di questi "fondi" che favoriscono i superfurbi dell'U.E. per diventare sempre più ricco? A quando una "rinfrescata" in questa Europa dei furbi? Federico Martire e Filippo De Agostini sul sito dei Mille propongono almeno di dare al Parlamento europeo una sede unica.

ludopatia e arricchimento.

Ma è anche vero che la sinistra ha permesso all'Italia di diventare una delle nazioni fra le più colpite dalla ludopatia? Perché ha abbonato 97 miliardi di euro di tasse alle società che producono slot machine, gratta e vinci e ogni forma di gioco a cui i disperati si aggrappano? Perché non ha cercato di regolare e limitare il giochino di "mafia capitale"?  In questo momento sta ancora perpetrandosi la generazione di una nuova classe di milionari che gestiscono sfortunati emigranti spendendo per loro poco più del 10% di quello che ricevono dallo Stato. E perché questo Stato e le forze dell'ordine, che a volte riescono a colpire la nascostissima mafia, sembrano impotenti a colpire questi principianti allo sbaraglio di trafficanti di miserabili?
​Perché non ci arrabbiamo quando alla fine della pubblicità televisiva di una società che sostiene il gioco, si avverte, velocemente e in modo meccanico, di stare attenti che il gioco crea dipendenza? Perché le tasse su chi guadagna sul gioco non devono comprendere anche il costo per curare i ludopatici, che invece è a carico di tutti noi? Questo è solo uno dei tanti argomenti che la sinistra non tratta ma favorisce, guardandosi bene dal mitigarlo. Vuoi vedere che se continua così verrà cancellata dal Parlamento? 

Il gioco ci ha rovinato!



Fra le molte cose che non vanno si è anche permesso all'Italia di diventare una delle Nazioni fra le più colpite dalla ludopatia. Perché hanno abbonato 97 miliardi di euro di tasse alle società che producono slot machine, gratta e vinci e ogni forma di gioco a cui i disperati si aggrappano? Perché non hanno cercato di regolare e limitare il giochino di "mafia capitale"?  In questo momento sta ancora perpetrandosi la generazione di una nuova classe di milionari che gestiscono sfortunati emigranti spendendo per loro poco più del 10% di quello che ricevono dallo Stato. E perché questo Stato e le forze dell'ordine, che a volte riescono a colpire la nascostissima mafia, sembrano impotenti a colpire questi principianti allo sbaraglio di trafficanti di miserabili?
​Perché non ci arrabbiamo quando alla fine della pubblicità televisiva di società che sostengono il gioco, ci avvertono, velocemente e in modo meccanico, di stare attenti che il gioco può creare dipendenza? Perché le tasse su chi guadagna sul gioco non devono comprendere anche il costo per curare i ludopatici, che invece sono carico di tutti noi? Questo è solo uno dei tanti argomenti che  trascorse classi dirigenti non hanno trattato ma a volte favorito.  Tutti i Casinò stanno chiudendo, perché ai giocatori lo Stato ha permesso di portare il casinò in ogni tabaccheria e in ogni rivendita di giornali.

Disastri di ogni tipo.



Si leggeva sui giornali che vi sono nel Pacifico isole di plastica sminuzzata, più grandi della Sicilia, che le balene e molti altri tipi di pesci e uccelli  spiaggiano perché di questo falso plancton  provano a nutrirsi, ma poi purtroppo muoiono. Ora abbiamo anche visto servizi televisivi che ci hanno resi edotti su questo disastro enorme! Mi domando come fanno certe Nazioni ad accordarsi ber bombardare altre Nazioni in pochissimi secondi, magari nell'intento di esportare dementi "primavere" politiche, mi riferisco alla guerra e  alla eliminazione di  Gheddafi​ che ci hanno regalato a noi italiani una invasione del tutto incontrollata, come pure l'abbattimento di Saddam con la nascita dell'Isis, e non riescono a finanziare una raccolta o una pescata di si devastante materia. Che l'ignoranza di persone importanti promuova il disastro!

Basta regali in sordina...

Tutti sanno e a tutti dispiace il fatto che i politici, in gran parte, non sono capaci di fare conti a vantaggio di chi rappresentano. Il ministro Delrio ha prorogato a Autostrade per l'Italia SpA dal 2038 al 2042 la concessione per lo sfruttamento delle autostrade in modo immediato. Mentre l'eventuali costruzioni e controlli sono di la a divenire. Perché i cinque anni di concessione in più non sono stati concessi quando la società delle autostrade ha ottemperato alle sue promesse? Oggi neppure un pazzo elargirebbe, con quello che è avvenuto alla nostra città un simile regalo?  Naturalmente nessuno spiega la motivazione di una proroga ricchissima di ulteriori cinque anni e a che titolo? E' un segreto!!! E' chiaro e purtroppo si capisce che tutti ci guadagnano tranne i rappresentati dalle forze politiche! 

Si deve tenere presente sempre gli errori di questa E.U.

Gli errori enormi di questa prima U.E. sono troppi. Averla voluta allargare a tutti i Paesi europei, anche a quelli che non si sentivano europei ma avevano capito che avrebbero percepito più di quello che sarebbero stati in grado di dare, è stato un errore. Un altro è stato gestire l'Unione tenendo conto delle pressioni lobbistiche sempre a vantaggio degli obiettivi delle multinazionali, e quindi dei singoli componenti la Commissione europea se li favoriva. Un altro ancora è stato non tenere conto della capacità dei parlamentari europei eletti in Italia, utilizzando invece la loro nomina come risarcimento all'esclusione da nomine o da incarichi nazionali. Errore anche considerare normale la nomina e l'assunzione di politici europei alle più alte cariche di grandi finanziarie e banche mondiali, con super stipendi erogati dalle stesse società che una volta trattavano con l'U.E. e la Commissione dalla quale hanno sempre trattato vantaggio. Sembra purtroppo chiaro che l'U.E. non sappia più prendere decisioni che siano a vantaggio dell'Unione medesima. Storicizzando l'evento, questa Unione potrà servire come esperienza per costruire luna nuova U.E. più sana e duratura nel prossimo futuro. Attualmente è troppo evidente a tutti l'Unione, così com'è, non sa governare; mi riferisco, ad esempio, all'incapacità europea di gestire il calvario della nave Diciotti. Tutti ci aspettavamo una decisione chiara e precisa e invece....

Il ponte Morandi dovrebbe aprirci gli occhi anche in altri settori conosciuti ma non percepiti.



l ponte Morandi ci ha sconvolto tutti. Purtroppo la base della dirigenza nazionale è quella che è. Non mi meraviglierei che fra 15/20 anni (personalmente già morto perché 72 enne), Qualche magistrato imponga di restituire ai Benetton, o ai loro eredi e alla loro società, quello che diventerà "il mal tolto"!  Sono sicuro che l'inquinamento portuale ha fatto e sta facendo molti morti, anche se percepiti solo dai famigliari e dalle persone che vivono lo stesso dramma. Sento questo problema perché un mio amico, Maurizio Bruzzese, morto di tumore ai polmoni e certo di essere stato vittima delle esalazioni portuali mi chiese di interessarmi al problema nel futuro!  Se è vero che la elettrificazione delle banchine non è fattibile subito, è però vero e anche possibile, e questo da subito, che le navi che entrano in porto, alla distanza di 5 miglia, usassero un combustibile meno inquinante. Dimezzerebbero molto più della metà l'inquinamento portuale della Genova sfortunata
 che abita
 vicino al porto. Questo porterebbe più fiducia a chi comanda e ci sarebbero meno morti, percepiti solo dai loro famigliari! Mi farebbe molto piacere che qualche armatore, oltre a scrivere che sulle sue navi "operano solo lavoratori italiani", potesse  scrivere anche che le sue navi, per il rispetto dei genovesi che abitano 
adiacenti
 al porto, 
"
usano carburante meno inquinante quando entrano, stazionano e ripartono dal porto
."

Container bomba provenienti dalla Cina.

La cosa che più dovrebbe fare riflettere sul mistero del container "bomba" - Sostanza esplosiva con infiammabile - è la sua provenienza: la Cina! Un Paese che, come è noto, si è sempre fatto pochi scrupoli in materia di smaltimento. Ma quando lo smaltimento diventa un problema anche per la Cina, allora si sceglie  l'Italia. Le riflessioni che gli italiani in questo caso dovrebbero fare sono le seguenti: 1) Si conosce oltre al Paese anche il nome di chi spedisce? Se sì occorre rimandare tutto al mittente, se no, ci si organizzi almeno per il futuro! 2) Lo smaltimento dei rifiuti è un grosso affare e quindi molto ben pagato, e chi smaltisce i rifiuti è un delinquente legato ad una mafia. 3) Un controllo efficace alla fonte della produzione di società che producono rifiuti tossici sarebbe obbligatorio! Come obbligatorie dovrebbero essere le ricevute per lo smaltimento di tali materiali. 4) Ormai sappiamo tutti che la "terra dei fuochi", e altre terre sparse per tutta Italia, hanno subito una vergognosa contaminazione europea. Perché per questo lavoro le mafie erano ben viste dall'U.E., furba e risparmiatrice, specie nei costi di smaltimento!  

lunedì 3 settembre 2018

L'uso del "glifosato"

Il problema dell'uso del "glifosato" non è un problema europeo, come vorrebbero fare apparire i fautori e le persone che traggono vantaggio dal consumo di detto erbicida che traggono vantaggio dal consumo del "glifosato" erbicida dotato di una potenza micidiale; è invece un problema mondiale! Come lo è stato a suo tempo il ddt. Non è quindi accettabile la conseguenza che chi è contro il "glifosato" è contro l'E.U. Anche la Germania prima di comperare la "Monsaldo", fabbrica che produce questo erbicida era contraria!
Ora tutta l'U.E. è disposta a consumare ancora per 5 anni questo prodotto che era velenoso prima che lo comperasse la Germania. Questa posizione si spiega solo con un consociativismo europeo oppure, e questo è il caso dell'Italia, soggezione. Ora tutta l'E.U. è disposta ha consumare ancora per 5 anni prodotti velenosi. Ma che non ci sia in Europa  nessuna persona politica con uno spessore normale da indignarsi, mettendo veramente in difficoltà una simile posizione! La Germania è praticamente ad esigere il rispetto di questa demenziale decisione europea, almeno lei è spudoratamente coinvolta nella produzione del glifosato!  Ma che nessun rappresentante italiano al Parlamento europeo faccia presente che il grano italiano matura con il sole e non con l'erbicida è semplicemente più buono e non velenoso. Che nessuno pensi che chi viveva della produzione di grano italiano ora è costretto ad abbandonare la terra! Eccetto una minoranza che produce grano per prodotti di alta qualità. Da quando si è prodotto questo tipo di grano agevolato dal "glifosato", in maggioranza America e Canada ì, che permette di raggiungere una produttività che oltre a pagare il trasporto il costo è inferiore di più della metà del nostro grano! E' molto conveniente all'industria multinazionale far passare chi difende la produzione di grano europeo come anti europeista! Ho visto i bambini nati vicino alle praterie dove il "glifosato" viene sparso con aerei, ma anche persone che lo hanno comperato da usare nel giardino, ed essendo incinta ha dato alla luce un bimbo con mutilazioni inguardabili! E' insopportabile che uomini moderni per "arricchirsi"  abbiano scelto un sistema così abominevole! In poche parole basta "glifosato"!!  E che la smettano di tirare fuori le carte di Ventotene, con questi crimini non c'entra  proprio nulla.

martedì 24 luglio 2018

Il carabiniere Gaetano Luppino è morto a savona...

Il carabiniere Gaetano Luppino è morto a Savona, dopo una malattia durata dieci anni (per colpa dei nostri alleati) e contratta al rientro dalla Bosnia e dal Cossovo. Non odio l'America e tanto meno gli americani, ma non sopporto il nostro servilismo verso questa amministrazione che permette di giustificare e fare continuare questa situazione di sudditanza degna di un Paese minore! L'Amministrazione americana aveva trovato il sistema per smaltire l'uranio impoverito prodotto dalle centrali nucleari, semplicemente inserendolo nei proiettili anticarro e da bombardamento. La proprietà di queste bombe (che poi firmeranno la sofferenza degli alleati) era di sviluppare un calore di migliaia di gradi tale da "asciugare" le vittime che si trovavano dentro un carro o colpiti da un proiettile all'uranio impoverito, oltre a deleterie radiazioni. Naturalmente gli "alleati", cioè noi italiani, non sapevamo che l'effetto delle nuove bombe, dopo l'obiettivo raggiunto nei bombardamenti, era la contaminazione portatrice di lunghissime sofferenze alle persone che vi erano entrate in contatto. Un effetto più devastante delle stesse bombe siriane al fosforo o ad altri veleni. Un "bombardamento show", condiviso da quasi tutto il mondo occidentale. Noi italiani, alleati degli americani che hanno prodotto e usato queste bombe, ci siamo accorti che qualcosa non andava quando gli americani presenziavano le zone bombardate protetti e scafandrati, mentre i loro alleati (cioè i nostri soldati) erano in maniche di camicia! Ma questo particolare verrà in mente ai nostri soldati presenti nelle zone di guerra solo quando incominceranno ad ammalarsi di melanoma, per poi morire dopo dieci anni di evitabili sofferenze! Ed è proprio questo concetto che esaspera il comune sentire di chi "sente".
I nostri alleati sono sicuri di noi italiani perché sanno che noi abbiamo un sistema di scelta della dirigenza politica che elimina sul nascere una persona normale, capace di chiedere conto a chiunque abbia attuato un simile schifoso comportamento nei confronti dei suoi amministrati. Per non parlare di Chicco Forti, che se fosse americano non sarebbe neppure stato giudicato in Italia!​ Altro che ergastolo comminatogli con l'attenuante (a umma a umma) che se si considera colpevole verrà subito graziato!

lunedì 23 luglio 2018

Occorre una legge sulla corruzione.

L'Italia è uno dei paesi occidentali più corrotti al mondo; per uscire da questo primato occorre una legge efficace sulla corruzione. Questa non può prescindere dal vero recupero della refurtiva frutto della corruzione; e per attuarlo vi è un solo modo: la certezza del recupero della refurtiva che si applica alle persone accusate di mafia, se vogliamo che le cose migliorino. Forse una tale possibilità è offerta dal nuovo cambiamento politico a cui stiamo assistendo.  
La confisca dei beni a parenti, amici, amici di amici che non potrebbero mai dimostrare l'esistenza di proprietà per tali dimensioni patrimoniali, è il segreto della soluzione, anche se parziale, del problema. Come è possibile che per il signor Zonin tutti sono obbligati a credere che non solo non ha rubato, ma ci ha rimesso anche dei soldi? Questo è solo possibile con la connivenza di una piccola parte della magistratura collusa, che ha favorito il non procedere al momento giusto attuando un'omissione che ha aumentato spaventosamente il disastro del dottor Zonin, molti anni or sono. Parte di questi magistrati compiacenti in seguito sono andati a lavorare, molto ben remunerati, per il dottor Zonin. Questi fatti non sono mai stati collegati da nessuno. Come pure i controllori, della Banca d'Italia che dovevano "lavorare" sulla Banca Popolare di Vicenza, hanno ottenuto assunzioni ben retribuite da parte dei controllati, senza che nessuno avesse nulla da eccepire. Occorrono leggi che terrorizzino i corrotti non tanto con la galera, ma con la povertà. L'ex presidente Zonin si difende su tutti i fronti, umiliando anche la Commissione Parlamentare d'inchiesta che gli permette di sostenere senza contraddizione che non solo non ha rubato, ma che non era a conoscenza neppure dei finanziamenti "baciati": ti presto soldi se una parte cospicua del prestito la investi in azioni della banca, che essendo decotta, con questi finanziamenti mi permetterà di continuare a rubare. Ed è qui che la commissione sprofonda nel baratro dell'incapacità! Come si spiega che i figli abbiano la proprietà dei più bei vitigni, comperati durante il periodo lavorativo di papà dottor Zonin? Come si può avere fiducia in persone così diverse da tutti gli altri umani? Perché perseverare in questo privilegio legislativo offerto a persone che, come unico principio comportamentale, hanno la certezza di essere impuniti? Perché i giornali non intervengono educando la politica?

mercoledì 4 aprile 2018

Gli accordi economici di politica estera devono essere a conoscenza di tutti, compresa l'opposizione. Questa è democrazia

Quello che emerge dal blitz francese in Italia a Bardonecchia è troppo avvilente. Non solo un mancato rispetto ad un codice mondiale fra Nazioni confinanti, ma la scarsissima considerazione che la Francia ha per l'Italia! Ci considerano incapaci o comunque di un livello inferiore. Se poi aggiungiamo  il sequestro di un nostro peschereccio che pescava nelle nostre acque territoriali, l'avvilimento raggiunge l'apice! A questo punto vorrei chiedere a Gentiloni chi è quell'asino del suo "spin doctor". O comunque se è pentito di non essere riuscito a regalare il vantaggioso confine delle nostre acque all'amata Francia. Ma soprattutto come ha fatto a dire sì all'accordo che, fortunatamente, per la sua approvazione necessita del voto parlamentare; perché se fosse dipeso unicamente dall'attuale capo del governo, sarebbe già tutto dei francesi. La stessa cosa, purtroppo per noi italiani, non è accaduta in merito al CETA, accordo che recepisce alcuni punti salienti del TTIP e che l'E.U. non aveva sottoscritto già nel 2016. Il nostro Gentiloni ha perfezionato il contratto con il Canada, completamente di nascosto durante un consiglio dei ministri, senza mai nominate CETA, che infatti non era neppure all'ordine del giorno. In quell'occasione ha anche subito il "private settlement", ovvero la possibilità  di poter ricorrere ad un tribunale privato in caso di controversia fra uno Stato ed una multinazionale! Naturalmente la "dimenticanza" di iscrivere l'argomento all'ordine del giorno, unita a quella di svolgere una conferenza stampa, hanno fatto apparire la decisione banalissima e poco importante, al punto da pubblicarne solo un sunto riduttivo. Così se fra qualche anno qualche miliardario canadese decidesse di comperarsi l'acqua italiana, che raggiungerà il valore dell'oro fra non molto, o mettere le mani su Società che funzioneranno bene, ci troveremmo fregati. D'altra parte, si sa, gli asini sono sempre stati irresponsabili. Con il perfezionamento occulto del CETA, ci troviamo nelle mani di lobby per il prossimo futuro, e sarà difficile dire di no a chi ha il portafoglio gonfio e quindi può farti fare quello che vuole! Di Gentiloni ce ne saremo tutti dimenticati, ma i danni della ricca globalizzazione continueranno a colpirci.

Perché una legge sulla corruzione sia efficace occorre avere la possibilità di recuperare il denaro come lo si fa con la mafia.

L'Italia è uno dei paesi occidentali più corrotti al mondo; per uscire da questo primato occorre una legge efficace sulla corruzione. Questa non può prescindere dal vero recupero della refurtiva frutto della corruzione; e per attuarlo vi è un solo modo: la certezza del recupero della refurtiva che si applica alle persone accusate di mafia, se vogliamo che le cose migliorino. Forse una tale possibilità è offerta dal nuovo cambiamento politico a cui stiamo assistendo.  
La confisca dei beni a parenti, amici, amici di amici che non potrebbero mai dimostrare l'esistenza di proprietà per tali dimensioni patrimoniali, è il segreto della soluzione, anche se parziale, del problema. Come è possibile che per il signor Zonin tutti sono obbligati a credere che non solo non ha rubato, ma ci ha rimesso anche dei soldi? Questo è solo possibile con la connivenza di una piccola parte della magistratura collusa, che ha favorito il non procedere al momento giusto attuando un'omissione che ha aumentato spaventosamente il disastro del dottor Zonin, molti anni or sono. Parte di questi magistrati compiacenti in seguito sono andati a lavorare, molto ben remunerati, per il dottor Zonin. Questi fatti non sono mai stati collegati da nessuno. Come pure i controllori, della Banca d'Italia che dovevano "lavorare" sulla Banca Popolare di Vicenza, hanno ottenuto assunzioni ben retribuite da parte dei controllati, senza che nessuno avesse nulla da eccepire. Occorrono leggi che terrorizzino i corrotti non tanto con la galera, ma con la povertà. L'ex presidente Zonin si difende su tutti i fronti, umiliando anche la Commissione Parlamentare d'inchiesta che gli permette di sostenere senza contraddizione che non solo non ha rubato, ma che non era a conoscenza neppure dei finanziamenti "baciati": ti presto soldi se una parte cospicua del prestito la investi in azioni della banca, che essendo decotta, con questi finanziamenti mi permetterà di continuare a rubare. Ed è qui che la commissione sprofonda nel baratro dell'incapacità! Come si spiega che i figli abbiano la proprietà dei più bei vitigni, comperati durante il periodo lavorativo di papà dottor Zonin? Come si può avere fiducia in persone così diverse da tutti gli altri umani? Perché perseverare in questo privilegio legislativo offerto a persone che, come unico principio comportamentale, hanno la certezza di essere impuniti? Perché i giornali non intervengono educando la politica?

giovedì 29 marzo 2018

Non si può parlare di investimenti importanti nel porto, senza parlare di inquinamento!

La navigazione marittima è ritenuta a livello europeo una delle cause maggiori di inquinamento atmosferico. Quanti lo sapevano?   molto pochi!  Ed andando avanti nel tempo, nel 2020 alcuni tipi di inquinanti (SOx e NOx) saranno ad un livello altissimo, essendo il settore della navigazione il più inquinante perché poco controllato. Il livello di inquinamento prodotto dalle automobile è in vece in diminuzione proprio perché controllato. Avete mai visto centraline di registrazione  dell'inquinamento sulle banchine ?Le navi, soprattutto quelle vecchie, generano fuliggine dannosa per chi abita vicino alle fonti. Si evidenzia con un'odiosa polvere nera su tutta la parte esterna della casa, obbligando a vivere anche d'estate con le finestre chiuse! Le particelle fini raggiungono il picco ogni volta che una nave entra o esce dal porto. Sfortunatamente chi ha la responsabilità della salute di chi è colpito da questa disgrazia, non sa di averla, non ci ha mai pensato o fa finta di non capire. Questo allontana il problema ed aumenta le disgrazie. Fortunatamente una parte sensibile
​ delle persone 
che vivono sopra il porto, e sono costrette ad affrontare questa situazione, si stanno organizzando; tutti gli altri non sapranno mai che corrono il rischio di morire prima del tempo a causa del problema!  La soluzione, nota da molto tempo ma in Italia mai attivata, si può riassumere in due accorgimenti: 1) L'uso di carburante meno velenoso ma più costoso; 2) L'elettrificazione delle banchine. Così le navi usano l'elettricità, senza avvelenare l'ambiente per produrla, e fanno anche meno rumore! In tutto il nord Europa sono stati attivati simili correttivi, ma da noi no. In Francia sono riusciti a strappare da molte compagnie di navigazione almeno la promessa di usare il carburante meno velenoso. In Italia nemmeno questo.