lunedì 14 gennaio 2013

Berlusconi, Dell' Utri e Micciché....come andrà a finire?

Il 13 dicembre 2012 assistiamo a due chiare interviste; Nella prima Berlusconi sostiene che: - Ci sono delle persone che ha torto o ha ragione sono state aggredite dalla magistratura, e noi dovremo spiegare a queste persone che non possiamo inserirle nelle nostre liste, anche se riteniamo che sia una ingiustizia assoluta. - Un giornalista chiede: - E nel caso di Dell' Utri - Berlusconi risponde.- Per esempio nel caso di Dell' Utri...io lo conosco dai tempi dell' università.....è un partecipante dell' Opus Dei, un uomo di grande cultura, è un bibliofilo e ha fatto molto per Forza Italia. (Diversa era la considerazione di Montanelli: - Dell' Utri uomo colto, soprattutto sul fatto.) Le accuse di questa magistratura sono assolutamente infondate. - L' interlocutore: - Allora non lo candiderà. - Berlusconi: - No no è chiaro che non possiamo permetterci di farlo...- Poi si passa all' intervista che Ruotolo fa a Dell' Utri e chiede: - Lei aveva detto che si candidava -. Dell' Utri: - E questo lo confermo..posso anche cambiare idea, però ha detto che mi candido e mi candido. - Ruotolo: - Ha sentito Berlusconi che non intende candidarlo....e lei che ha risposto.- Dell' Utri: - E allora se mi devo candidare ne parliamo...tutto qua.- Ruotolo: - Quindi lei ha capito che non è un sì. - Dell' Utri: - Non è un si e non è un no, non è niente.- Ruotolo: - Ma lei ha capito che vuole fare Berlusconi.- Dell' Utri: - No! lei l' ha capito, nessuno l' ha capito...io lo conosco bene e ha capito che non ho capito! Poi Berlusconi il 5 gennaio 2013 tranquillamente sostiene: - Ho parlato una sola volta con Micciché e non abbiamo affrontato i problemi della lista e non so se Micciché, che è amico di Dell'Utri lo candiderà e comunque sarebbe un arricchimento, perché Dell'Utri è un galantuomo, una vittima, un perseguitato dalla Procura di Palermo, dal signor Ingroia". A dichiararlo è Silvio Berlusconi nel corso della videochat realizzata dai colleghi di Corriere.it. Però poi il Cavaliere, senza minimamente scomporsi, invita tutti al voto utile alle prossime elezioni. - Con la mia presenza la cosa più importante è rivolgermi ai cittadini e dire: interessatevi voi con un voto consapevole se no la politica deciderà per voi. La prima cosa è decidersi di andare a votare, poi non sprecare il voto ai piccoli partiti che hanno solo l'interesse di esistere e resistere. Il voto non dato a PDL o PD non è solo perso ma anche dannoso". Peccato che Dell' Utri potrebbe pensare che non è il massimo entrare in un partito dove i voti o si perdono o sono dannosi. Chissà che si incazzi...così almeno ci divertiamo! Ci resta solo questo.....per ora.

Alexis de Torcqueville.

Alexis de Tocqueville. « Ai miei occhi le società umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla libertà[1] » L'intellettuale francese Raymond Aron ha messo in evidenza il suo contributo alla sociologia, tanto da poterlo annoverare tra i fondatori della disciplina. È considerato uno degli storici e studiosi più importanti del pensiero liberale. Nato a Parigi,[2] Tocqueville apparteneva a una famiglia aristocratica legittimista, sostenitrice cioè del diritto dei Borbone a regnare in Francia[3]. La caduta di Robespierre nell'anno II (1794) evitò, in extremis, la ghigliottina ai suoi genitori. Trascorse l'infanzia a Parigi, soggiornando durante l'estate al castello di Verneuil-sur-Seine. Tra il 1820 e il 1823 studiò a Metz, dove il padre era Prefetto della Mosella, e nel 1826 ottenne la laurea in legge a Parigi. Compì in seguito un viaggio in Italia, giungendo fino in Sicilia. Nel 1827 ottenne la nomina a giudice uditore a Versailles, dove il padre era prefetto. La rivoluzione del 1830 che porta sul trono Luigi Filippo d'Orléans scatena in lui una forte crisi spirituale e politica, in quanto è combattuto tra la fedeltà al re precedente, in linea con gli ideali familiari, e il desiderio di appoggiare il nuovo sovrano, che appare in linea con le sue idee liberali. Alla fine presta comunque giuramento al nuovo regime. Nell'aprile 1831 viene inviato negli Stati Uniti d'America assieme all'amico Gustave de Beaumont, rimanendovi fino al marzo dell'anno successivo. La motivazione ufficiale è lo studio del sistema penitenziario statunitense (Tocqueville è un magistrato, e vuole trovare rimedi per migliorare il sistema penitenziario francese, in crisi e del tutto inadeguato alle esigenze del paese); in realtà, è probabile che la decisione della partenza sia stata presa anche sulla scia della suddetta crisi, che avrebbe spinto Tocqueville ad allontanarsi dalla Francia per poterne osservare la situazione politica dall'esterno. Tuttavia, nel corso della sua permanenza negli Stati Uniti, non è solo l'organizzazione del sistema penitenziario a colpire l'attenzione di Tocqueville: è in particolare lo straordinario livellamento sociale americano, vale a dire l'assenza di privilegi di nascita e di ceti chiusi, e la possibilità per tutti di partire dallo stesso livello nella competizione sociale. È proprio dall'osservazione di questa realtà americana che prende vita il suo studio che sfocerà nella sua opera più importante, La democrazia in America, pubblicata in due parti, nel 1835 e nel 1840 dopo il suo ritorno in Francia.[4]Quest'opera è una base essenziale per comprendere gli Stati Uniti d'America, in particolare nel XIX secolo. Intraprende tra il 1833 e il 1835 due viaggi in Inghilterra, e nel 1835 sposa l'inglese Mary Mottley, conosciuta a Versailles prima della rivoluzione del 1830. L'anno seguente è la volta di un soggiorno svizzero, mentre nel 1837 si candida alle elezioni legislative per l'Arrondissement di Valognes, nel dipartimento della Manica, ma non viene eletto. Avrà miglior fortuna due anni più tardi, diventando deputato nel medesimo Arrondissement e incentrando l'attività parlamentare su tre questioni principali: l'abolizione della schiavitù nelle colonie, la riforma delle prigioni e il coinvolgimento francese in Algeria, dove si recherà due volte (1841, 1846). Ottiene importanti riconoscimenti per la propria opera intellettuale e sociale, entrando nel 1838 all'Accademia delle Scienze morali e politiche e tre anni dopo all'Académie Française. Nel 1849 è eletto deputato nel villaggio normanno di cui egli porta il nome e di cui parla nelle sue memorie[5]. Nell'opera La democrazia in America Tocqueville, contro molte teorie affermò che la rivoluzione francese e quella americana non hanno aspetti in comune in quanto da quella francese scaturiscono violenza e terrore mentre da quella americana libertà. Stampa rappresentante Alexis de Tocqueville. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, Tocqueville si interroga sulle basi della democrazia. Contrariamente a Guizot, che vede la storia della Franciacome una lunga emancipazione delle classi medie, pensa che la tendenza generale ed inevitabile dei popoli sia la democrazia. Secondo lui, questa non deve soltanto essere intesa nel suo senso etimologico e politico (potere del popolo) ma anche e soprattutto in un senso sociale: corrisponde a un processo storico che permette l'eguaglianza delle condizioni che si traduce con: L'instaurazione di un'uguaglianza di diritto Tutti i cittadini sono assoggettati alle stesse norme giuridiche mentre sotto l'ancien régime, la nobiltà ed il clero beneficiavano di una legislazione specifica (i nobili ad esempio erano esenti dal pagamento delle imposte). Una mobilità sociale potenziale mentre la società di ordini dell'ancien régime implicava un'eredità sociale quasi totale. Ad esempio, i capi militari erano necessariamente derivati dalla nobiltà. Una forte aspirazione degli individui all'uguaglianza Tuttavia, l'uguaglianza delle condizioni non implica la scomparsa di fatto delle diverse forme di disuguaglianze di natura economica o sociali. Secondo Tocqueville, il principio democratico comporta negli individui «un tipo d'uguaglianza immaginaria nonostante la disuguaglianza reale della loro condizione». La tendenza all'uguaglianza delle condizioni che considera inevitabile presenta ai suoi occhi un pericolo. Constata che questo processo si accompagna a un aumento dell'individualismo («piega su di sé») e questo contribuisce da un lato ad indebolire la coesione sociale e dall'altro induce l'individuo a sottoporsi alla volontà della maggioranza[6]. A partire da questa constatazione, si chiede se questo progresso dell'uguaglianza è compatibile con l'altro principio fondamentale della democrazia: l'esercizio della libertà, cioè la capacità di resistenza dell'individuo al potere politico. Uguaglianza e libertà sembrano in realtà opporsi poiché l'individuo tende sempre più a delegare il suo potere sovrano a un'autorità dispotica e quindi più non ad utilizzare la sua libertà politica: «l'individualismo è una sensazione ragionata che porta ogni cittadino ad isolarsi dalla massa dei suoi simili in modo che, dopo essersi creato una piccola società al suo impiego, abbandoni volentieri la grande società». Secondo Tocqueville, una delle soluzioni per superare questo paradosso, pur rispettando questi due principi fondatori della democrazia, risiede nel restauro dei corpi istituzionali intermedi che occupavano un posto centrale nell'ancien régime (associazioni politiche e civili,corporazioni, ecc.). Solo queste istanze che incitano a un rafforzamento dei legami sociali, possono permettere che l'individuo isolato deleghi al potere di Stato di esprimere la sua libertà e così resistere a ciò che Tocqueville chiama «l'impero morale della maggioranza». Secondo Tocqueville la società democratica è destinata a trionfare perché è quella che può portare felicità al maggior numero di individui: questa società ugualitaria deve essere governata da leggi certe che verranno sposate dal popolo in virtù del fatto che esso partecipa alla stesura delle stesse attraverso i propri rappresentanti. Questo non implica un livellamento delle condizioni di vita ma un pareggiarsi delle condizioni di partenza: la società statunitense è ugualitaria perché permette a tutti di potersi realizzare, senza sbarramenti di censo. È una società che premia il progresso individuale. Negli Stati Uniti vi è la certezza della sovranità popolare perché tutti partecipano alla gestione della cosa pubblica (suffragio universale maschile). Si viene a evidenziare, però, anche un risvolto negativo: con il suffragio allargato si cade nel dispotismo della maggioranza, è poco cioè lo spazio per chi dissente; si ha così una società massificata e conformista ma allo stesso tempo atomista. Si delinea come conformista perché se la maggioranza sceglie una cosa la minoranza deve adeguarsi senza discutere; allo stesso tempo ciascun individuo, delegato il potere non partecipa più all'attività politica. Nell'ancien régime vi sono corpi intermedi (corporazioni, ordini professionali) che mediano tra lo Stato e il cittadino: ora vengono meno e i cittadini tendono a rinchiudersi nella loro vita privata (atomizzazione). Se la democrazia è solo una vuota affermazione di uguaglianza essa non funziona perché esclude la viva partecipazione. La partecipazione [modifica] Ci sono però dei contravveleni alla scarsa partecipazione che fanno si che gli USA siano una società mobile: decentramento, associazionismo, religione. Grazie a un ampio decentramento all'interno della struttura federale si moltiplicano le occasioni di partecipazione, è infatti nelle istituzioni comunali che si impara la democrazia. Un eccessivo centralismo tenderebbe a soffocarla. L'associazionismo abitua i cittadini a stare insieme, tutti partecipano alla vita dell'associazione con la stessa posizione di partenza, senza differenze di censo. La religione per Tocqueville [modifica] Tocqueville è laico e propone la divisione tra Stato e Chiesa: egli è praticamente ateo[7], tuttavia, come già Voltaire prima di lui, attribuisce un ruolo importante alla sfera religiosa, come stimolo alla moralità delle masse popolari. Nella società americana la religione può aiutare ad esprimere libertà e assume un ruolo fondamentale nella vita, dove sono molto attive le associazioni a cui ogni persona è libera di iscriversi; invece la rivoluzione francese iniziò a combattere contro la chiesa e la religione, perché ritenuta un ostacolo alla libertà, ed impedì alle persone di associarsi. La religione gioca un ruolo fondamentale nelle dinamiche politico-sociali dell'America. Chi va ad abitare in quel paese scappa da persecuzioni religiose: la religione deve essere qualcosa che insegna all'individuo a vivere con gli altri individui. La sfera religiosa è staccata dalla sfera politica: la religione ci aiuta a rispettare l'altro, garantisce i costumi; aiuta a governare la cosa pubblica non con istituzioni ma con precetti. « L'incredulità è un accidente; la fede sola è lo stato permanente dell'umanità. » La sua tipica separazione liberale tra Chiesa e Stato ispirò, tra gli altri, il Conte di Cavour ("libera Chiesa in libero Stato"). La religione, inoltre, abitua il cittadino ad avere una pluralità di vedute e lo prepara al confronto. Vi è però il rischio che la società passi dalla dicotomia nobili-non nobili a quella ricchi-poveri: il pauperismo non deve essere risolto solo attraverso l'intervento dello Stato ma l'individuo deve essere aiutato a realizzarsi da sé. Non è dello stesso avviso sull'Islam che egli considera un danno per l'umanità: « Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto. A quanto vedo l'Islam è la causa principale della decadenza oggi così evidente nel mondo musulmano, e benché sia meno assurdo del politeismo degli antichi le sue tendenze sociali e politiche sono secondo me più pericolose. Per questo, rispetto al paganesimo, considero l'Islam una forma di decadenza anziché una forma di progresso » Tocqueville e il Sud schiavista [modifica] Alexis de Tocqueville sbarcò a Filadelfia e viaggiò a lungo nella zona nord-est del paese, cioè nel New England, ed è su questi vagabondaggi che il suo celebre libro si basa. Tuttavia rispetto al Sud schiavista, questa zona non era che una realtà secondaria del paese, sia in termini politici che economici. A Tocqueville sarebbe bastato spingersi fino alla città di Baltimora, che all'epoca distava meno di una giornata di viaggio da Filadelfia, per osservare di persona quello che venne chiamato il "motore americano", cioè l'economia delle piantagioni[8]. Ma è un viaggio che non intraprese mai, e seppure nella sua opera accenna al Sud, è solo per mettere in risalto il suo carattere "eccezionale" rispetto alle istituzioni politiche del Nord. Il motivo di questo scarso interesse è che Tocqueville giudicava l'area schiavista una democrazia imperfetta con residui aristocratici, e per ciò poco pertinente all'oggetto del suo studio, volto a cogliere gli aspetti di novità dell'esperienza americana.

In Italia i terremoti colpiscono sempre due volte, la prima quando vengono e la seconda quando i governi e l' opposizione ci mettono riparo.

Ogni giorno. Ogni giorno che passa siamo costretti ad abituarci alla corruzione ormai dilagante e ora anche denunciata sui giornali. Oggi ad esempio si legge; Arrestata la cricca della polizia; Appalti e mazzette, otto in carcere e dodici ai domiciliari, fra cui l' ex prefetto Fioriolli, vice di Manganelli, già finito nei guai per i lavori del Viminale. Processi eccellenti; Nel 2013 i Vip alla sbarra, Franco Fiorito, si quello che diceva che lui non ha commesso nessun illecito perché così fan tutti. Ci sono gli uomini delle istituzioni nella inchiesta sul patteggiamento fra Stato e mafia che nel 2013 saranno alla sbarra ed emergerà la fiera durezza che ebbero con le brigate rosse per sacrificare Aldo Moro, e il terrore di essere colpiti dalla mafia quando scesero a patti. A Genova sulla costruzione degli Erzelli viene alla luce quello che tutti pensavano! Ma possibile che nessuno abbia cercato di fare le cose meno sporche: Ormai siamo fatti così, e smetteremo solo quando qualcuno ci farà smettere! Tutti zitti anche quando si è dovuto subire l' ultimo sperpero dei nostri soldi con lo scandaloso regalo di 3 miliardi di euro perché i dirigenti del Banco Montepaschi di Siena hanno buttato nella pattumiera una banca che solo 16 anni fa era una delle più ricche al mondo! Nessuno ha chiesto nulla a nessuno, anzi sono stati promossi. La conferma dell' insensatezza di chi governa è nell' acquisto dei caccia bombardieri F-35. 40 consiglieri in Lombardia indagati per peculato: Rimborsati con i nostri soldi: Video giochi, iPad, proiettili, salcicce e alla Minetti pure il libro "Mignottocrazia". La penultima di questi giorni; Tagliano pensioni e ospedali, ma comperano due sommergibili per due miliardi. Poi l' ultima, anche se non corposa come le precedenti, ma faticosa da digerire, l' Europa ci impone, giustamente, di risarcire sempre con i nostri soldi i danni morali per il maltrattamento ai reclusi; Come può capire un pensionato che ha subito dei tagli sulla sua miserrima pensione, rendendolo sempre più fragile, di essere governato da persone che devono, (sempre con i suoi soldi) risarcire i detenuti? Ogni volta che c'è un terremoto ci sono sempre gli stessi che gioiscono, perché nella ricostruzione ci sono sempre soldi per tutti. Nel 1988 un’inchiesta di Indro Montanelli per Il Giornale, querelato dal presidente del Consiglio Ciriaco de Mita, definito «padrino», solleva il velo sulle numerose appropriazioni indebite di denaro pubblico e apre il caso. L’inchiesta avrà come conseguenza la costituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Oscar Luigi Scalfaro che nel 1990 concluderà che i 58.600 rotti miliardi di spese già effettuate (su 70.000 stanziati) sono «finiti nel nulla» o sperperati ivi inclusa quella parte proveniente dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale. La vergognosa abbuffata del terremoto dell' Aquila la conosciamo tutti. E nessuno, chiederà mai a Berlusconi cosa ne pensa della corruzione, che assieme alla burocrazia impone al nostro paese di strisciare fino al fallimento totale; Come mai nessuno chiede a Monti come si sente dopo aver approvato la legge contro la corruzione semplicemente vergognosa. Possibile che nessuno capisca che è la corruzione che si mangia qualunque sacrificio, arricchendo sempre gli stessi! Perché sono sempre gli stessi adibiti a spendere i soldi dei nostri sacrifici. Siamo invasi dai corrotti e corruttori ai quali è vietato essere cacciati, perché la prescrizione li salverà sempre, ed è trasversale al punto che nessun partito politico la ha messa al primo posto nella sua campagna elettorale, in modo tale da farla diventare un vero e sano tormentone televisivo. Nemmeno i conduttori di programmi politici parlano di corruzione se ne dimenticano sempre. Basterebbe prestare attenzione a quanto ha incassato l' IMU e quanto costa la corruzione. (Per capire che non parlare di corruzione siamo proprio o incapaci o collusi!) Più di tre volte il valore di questa odiata tassa. Tutti vogliono togliere l' IMU, sostituirla con la tassa sugli alcolici, sulle sigarette e anche sui giochi; questi ultimi quando presenteranno il costo sociale della compulsività staremo freschi, e nessuno parla di corruzione! Tutti i giorni Berlusconi è in televisione, ma di corruzione, quella per cui lui ha sempre sostenuto la non fattibilità nessuno osa ricordarla a Lui. Speriamo in questa sera.

Lettera al XIX Destinazione della aerea del dismesso mercato di Corso Sardegna.

Ma perché, si sente solo dire che per la riqualificazione dell' aerea dell' ex mercato allo ingrosso di frutta e verdura di corso Sardegna ci si deve rivolgere alla Provincia o alla Regione! O a chi è incline a volontà di tappezzare tutta la città di parcheggi e appartamenti che mai abiteranno in corso Sardegna, e non lo si chiede alla gente, la unica desiderosa di costruzioni non speculative! Come? Si potrebbe chiedere alla Facoltà di Architettura o Ingegneria, partendo da normalissime ma oneste aspettative, formulare un scenario di progetti e tesi diversi; e perché no, anche votarli! . Potrebbero partecipare singoli architetti, o associazione degli stessi, che assieme a tutte le tesi potrebbero dare un ottimo contributo alla soluzione finale, ma quel che più conta con una base, per la prima volta, da noi, di un consenso cittadino. Potrebbe benissimo essere una ottima soluzione quella di costruire la Chiesa Islamica, dando una certa vitalità a tutta la zona, oppure no! Questo è il modo di procedere la dove la gente ha un ruolo democratico, e la politica è al servizio dei cittadini.

sabato 5 gennaio 2013

Dopo 3 denunce uccisa ragazza madre.

Le Istituzioni, sono prima di tutto uomini. E' parecchio conveniente dare sempre la colpa alle Istituzioni! Per tre volte Lisa Puzzoli ha chiesto aiuto, e per tre volte le è stato negato . Solo in due casi sarebbe andata diversamente, e non avrebbe perso la vita, morendo uccisa: 1) Se la signora Lisa fosse stata protetta da una persona che "conta". Da una persona che può prendere il telefono chiamare l' uomo delle istituzioni e dire:- Mi farebbe piacere che la signora Puzzoli fosse seguita nel suo problema in modo consono, sono sicuro della vostra collaborazione, grazie-. 2) Che l' uomo delle istituzioni, prenda a cuore la situazione perché è lui di suo fatto così, si attiva, fa seguire, opprime e perseguita Vincenzo Manduca l' ex compagno della sfortunata ragazza madre, e mette in difficoltà l' uomo che se lasciato tranquillo "uccide le donne" mentre se disturbato, magari ci pensa e non agisce, e nessuno viene a sapere niente, il che farebbe supporre che possa anche accadere, e che sicuramente accade. I metodi sono sempre gli stessi: alla prima denuncia si chiama l' interessato e lo si cerca di spaventare, mettendolo a disagio, mettendolo in difficoltà, capire quali sono le cose alle quali il soggetto è più sensibile; Alla seconda denuncia, se la pazzia non è ancora matura lo si mette in difficoltà, ricordandogli che con la seconda denuncia, se facesse del male alla ragazza, madre della sua bambina, sarebbe rovinato lo si potrebbe benissimo spaventare come sanno fare quando le "istituzioni" si sentono nel giusto. La Politica, dovrebbe essere intervenuta da molto tempo a chiedere chiarimenti, perché si è arrivati a questo, per quale motivo certi crimini hanno avuto questo sviluppo, è il principale compito della politica adeguare i codici ai comportamenti umani. Ma per fare questo ci vuole la Politica con la P maiuscola, e noi di questa siamo sprovvisti. Perché la nostra politica per queste cose non ha ne tempo ne voglia. Si possono fare anche le leggi sullo stalKing, ma poi ci vuole una determinazione che a noi, sempre per lo stesso motivo, al momento manca.

Risposta del mio amico Trombetta Michelangelo.

Caro Marco, la questione delle prestazioni sanitarie dei parlamentari è la dimostrazione che i cittadini non si informano o non hanno voglia di informarsi. I nostri parlamentari non sono nel SSN; dal proprio stipendio (anche io glielo voglio ridurre) prelevano 525 euro al mese (6.300 all’anno) per una polizza sanitaria che non è integrativa ma è tutta la loro assistenza sanitaria. Chiunque, potendolo fare, volesse spendere 6.300 euro all’anno avrebbe le loro prestazioni sanitarie. Pertanto il punto è: i 60 medici rientrano nell’ambito delle prestazioni erogate dalla cassa mutua o no? Se non rientrano hai ragione, se no non è un problema diretto dei cittadini (i quali devono discutere il loro stipendio ma non come viene utilizzato). Il bilancio del loro fondo assistenza è ampiamente positivo. Ribadisco il concetto: la loro faraonica assistenza sanitaria se la pagano. Caro Michelangelo mi sembra una spesa che convenga a qualcuno, come accade sempre quando si spendono soldi pubblici. Non mi sembrano buoni amministratori( sono poi sempre quelli che amministrano i nostri soldi)creare una struttura così superflua, appunto perché non ce la possono spiegare. Scusa ma perché non danno la loro associazione all' Imps, come hanno fatto con l' associazione pensionistica dei dirigenti, non ricordo quale, ma che comunque aveva qualche miliardo di debito, e l' Imps che va bene nonostante le continue rapine ha assorbito questo buchetto nero!!!

Quando il nostro diritto diventerà un obbligo per tutti i partiti,allora le cose cambieranno.

Ma perché chi prende decisioni inspiegabili, quindi imbarazzanti, nello spendere soldi pubblici non ci mette mai la faccia! Ad esempio i 60 nuovi medici nel parlamento per la sicurezza di persone che da sempre hanno il più generoso sistema sanitario anche per compagne al seguito; Queste persone, così attente ad esigenze stupidamente inutili perché non ci devono mai, dico mai mettere la faccia! Possibile che questo signore (sono sicuro che non può essere una donna) non abbia un nome e un cognome una appartenenza politica e un volto! Tutto questo avviene mentre il commissario Enrico Bondi sta operando giustamente tagli alla sanità. Il Parlamento è vicinissimo ai migliori ospedali di Roma; Semmai se qualcuno ha paura di perdere qualche parlamentare, mettiamo un servizio di auto ambulanza, sia pure sofisticato. Abbiamo o non il diritto di sapere chi si è sentito portatore di una esigenza mai, dico mai condivisa pubblicamente, per una spesa di due milioni annui, specialmente con questi "chiari di luna" sapendo benissimo come è facilmente aumentabile e con che velocità certe spese diventano vergognosamente e generosamente vantaggiose per pochi eletti, e con un personale superfluo al 99% delle esigenze, ma con una spesa comunque adeguata. Non si possono subire certe decisioni come se fossimo cittadini di paesi del continente nero, dove nessun diritto è riconosciuto, o come fosse un dogma a cui per il momento non abbiamo la possibilità di capirlo. Abbiamo il diritto di sapere e questo diritto è un dovere di tutti i partiti. Siamo tutti in attesa! Se la cosa dovesse continuare così, con la massima tutela per i più screditati, cadremmo miseramente ma molto molti più poveri e con un astio ingovernabile di ora.

Da Monti mi aspettavo di più.

Da Monti ci si aspettava qualcosa di più, un atteggiamento più conforme alle aspettative dei primi mesi del suo governo, più affine alla sua diversità percepita da molti. E invece nello assalto alla diligenza, la legge che da sempre accontenta tutti i signori della politica e loro amici, non è proprio andata così; Ci aspettavamo che Monti sapesse che l' Italia è un paese violato dal cemento e che con lui le lobby del mattone avessero la vita dura, specie quando disse no alle olimpiadi romane, e si poteva supporre che il più del lavoro edilizio si sarebbe finalmente rivolto alla messa in sicurezza del territorio. Di questa legge di fine legislatura Spadolini diceva" Questa di raccattare consistenti briciole è una malattia inestirpabile." Tremonti:" E' ora di finirla con questo film dell' horror". Alla più urlata del ministro Tommaso-Padoa -Schioppa: " Non avete capito che siamo disperati? Ve lo devo ripetere? Siamo-alla-canna-del-gas." Sarebbe stato interessante sapere il parere di Monti su questa legge finanziata con i nostri soldi, ma purtroppo non ha saputo resistere; Dando il permesso a Benetton e banche amiche, favorendo una discreta colata di cemento alla periferia di Roma, di raddoppiare e costruire sul terreno di proprietà dello stesso l' aeroporto di Fiumicino acconsentire così un aumento delle tariffe, pagate da noi ma che frutterà aumenti e quindi nuove ricchezze sempre agli stessi; Questo atteggiamento, benedice e permette l' attuarsi del desiderio di Alemanno sindaco di Roma che con 64 delibere urbanistiche darà il permesso di costruire 70 mila nuovi alloggi la cui esigenza è solo dei principi del mattone. Perché nella capitale come a Genova non c'è affatto bisogno di nuove costruzioni, ma anzi abbiamo a che fare con l' invenduto del nuovo e una diminuzione di richieste di alloggi in affitto per il calo demografico e la crisi che ormai sembra eterna. Ha anche, con un intervento poco tecnico ma da esperto politico, il nostro Primo Ministro fatto infilare un codicillo, dal fidato Passera, sul filo del rasoio che permetterà di fare affari d'oro anche al signor Luca Cordero di Montezemolo, che grazie alla sua alleanza con il Professore potrà costruire la scatola nera, collocata sulle automobili che permetterà alle assicurazioni di operare uno sgravio fiscale sulle polizze; Rendendo felicissimo e in completa solitudine concorrenziale, il loro Luca. I soldi piovuti così dal celo rendono sempre felici! Ma il desiderio più importante del Professore è di tranquillizzare tutti sulla sua vera appartenenza per fare capire una volta per tutte come la pensa; Ed è stato lampante. E' chiaro che dopo queste tangibili disposizioni, i tecnici si aspetteranno, sapendo che i signori del mattone controllano buona parte della stampa romana e nazionale, un atteggiamento consono. Qualcuno, e io fra questi, si aspettava che il professor Monti potesse intervenire sullo assalto alla diligenza, ad esempio sulle 1000 sale da poker oppure sui 300.000 euro al Molise per il rimborso elettorale la cui richiesta è stata fatta fuori tempo massimo e quindi non pagabili. E su una infinità di saccheggi di cui ci si dovrebbe vergognare, ma rimane sempre possibile a chiunque dei partecipanti al saccheggio, se non soddisfatti, dire, a tutti tecnici compresi:" proprio voi parlate!" Hanno quindi riformata quella consolidata compattezza, che a tutti è permesso fare tutto. Chi si aspettava finalmente un cambiamento.........si rassegni! Per il cambiamento aspettiamo che nasca qualcuno tosto. Buone feste a tutti.