giovedì 29 gennaio 2009

La nuova produzione automobilistica.

Caro direttore,
le macchine non sappiamo più dove mettercele, con una politica edilizia pro box che quantitativamente ha raggiunto una edificabilità
impressionante, che comunque permette di nasconderne una enorme quantità, sono sempre tante. Ora bisogna produrre macchine più pulite, e solo macchine più pulite. Solo così ha senso cambiare la macchina. Questo è il momento mentre si interviene con soldi pubblici di influenzare l' industria automobilistica in modo positivo per il problema inquinamento. Che è poi quello che sta facendo Obama. Si rende conto direttore se ogni volta che si è aiutata l' industria automobilistica si fosse preteso un comportamento più socialmente utile dove saremmo ora con lo sviluppo dell' automobile pulita. Sicuramente ora la stessa industria ne trarrebbe vantaggi.
Ricordo che quando uscirono le prime macchine catalizzate, dovetti comperare una macchina tedesca, perché la FIAT aveva la produzione
catalitica solo per l' estero. Se questa ultima frase le sembra troppo agressiva la tolga pure.
Marco Grasso

Le registrazioni che preoccupano

Vedo il nostro presidente del esecutivo preoccupato per le registrazioni, in modo così esagerato che un poco mi sono preoccupato pure io; quando ho sentito che ha affermato," se non si eliminano le registrazioni che scoprono reati inferiori ai dieci anni me ne vado dall' Italia".
Chi se non lui, una volta scoperto " lo scandalo più grosso della repubblica" si dovrebbe fermare e difenderci, ma se scappa oltre a preoccuparci, pensiamo che ci sia qualcosa che non conosciamo. Che ci sia una bomba nascosta da qualche parte, che ci siano delle registrazioni inascoltabili. Ma se fosse così, la curiosità diventerebbe morbosa e il desiderio di sentirle darebbe una tale soddisfazione,' un senso di potere così forte che sarebbe difficile bloccare queste pulsioni. Il detentore di dette registrazioni sarebbe la persona più odiata e più vezzeggiata del momento. . Bisogna iniziare a essere più ermetici al telefono, e stare attenti, anche alla bufale, Ne sa qualcosa Moggi che gli anno venduto delle carte telefoniche magiche con la capacità di non essere ascoltate. Ma immaginiamoci per un attimo se tutti noi denunciassero al telefono col semplice racconto della vita vissuta tutte le nefandezze di cui tutti siamo a conoscenza ma che nessuno si sognerebbe di denunciare, cosa mai potrebbe fare la nostra magistratura, oltre che scegliere gli “sfigati su cui indagare” una volta venuta a conoscenza del tutto, che sta dietro alla normalità con i tempi che tutti conosciamo.
Marco Grasso

La sindrome di Becket

Becket o l'onore di dio" è un dramma in 4 atti. Protagonista è Thomas Becket, di origini servili, che riesce grazie al coraggio e alla raffinata cultura a diventare amico di re Enrico II Plantageneto; con i suoi consigli lo aiuta a combattere i privilegi temporali della chiesa. L'amicizia si spezza quando il re nomina Becket primate della chiesa d'Inghilterra: Becket prende l'incarico seriamente, convinto di essere depositario dell'"onore di Dio", non esita a difendere i prelati dalle vessazioni dei vicari imperiali. Per sfuggire alla vendetta del re è costretto all'esilio. Dopo un tentativo di conciliazione in cui i due si struggono per la fine della loro amicizia, Bechet rientra in In ghilterra senza volersi piegare. Il re che non riesce ad accettare il tradimento del primate ordina ai baroni di ucciderlo. Becket vestito con i più solenni ornamenti affronta consapevolmente la morte nella cattedrale. Il re promette di scoprire gli assassini, ma affida proprio a uno di questi l'inchiesta
La sindrome di Thomas Becket
Il presidente della camera Gianfranco Fini sembra appesantito dalla sindrome di Thomas
Beket, il quale una volta nominato dall'amico e Re Riccardo II Plantageneto alla carica di
Primate della Chiesa d' Inghilterra difese i prelati dalle vessazioni dei vicari imperiali,
come Fini sta difendendo la sua camera dall'uso disinvolto dei decreti legge.
Speriamo non faccia la fine di Becket.

mercoledì 28 gennaio 2009

L'insostenibile prezzo della benzina.

Ora è necessario stabilire con onesta precisione, quanto costano i prodotti petroliferi,in particolare, benzina e diesel, al variare del costo del barile.
E' chiaro che nei periodi di instabilità dei prezzi, se al rialzo vi sarrà un aumento della benzina che metta al riparo i petrolieri, identico vantaggio dovrà essere però
per l' utenza quando il prezzo del petrolio diminuisce.
Credo non ci possa più essere spazio per dichiarazioni di petrolieri che così si sono espressi nel recente passato a chi chiedeva lumi sull' aumento che sembrava
insostenibile:"il prezzo della benzina-diesel ha una relazione col prezzo del petrolio molto complicata,difficile da spiegare". Bene, dopo questi ultimi tempi di sofferenza
collettiva, per la crisi , per gli aumenti, per la sfiducia nella classe dirigente,(abbiamo una delle più alte cariche dello stato che ci vuole convincere che parte del male andare è colpa del nostro pessimismo, e ci ha consigliato di compera le azioni che questo è un momemento che si fanno affari, e di continuare a spendere per aiutare il commercio,Il mio terrore è che sia in buona fede)
Vorremmo provare a capire queste relazioni complicate, ci saranno delle accise, che avranno un costo, ci sarà l'iva che aumenterà all'aumentare della benzina-diesel,ma vorremmo vedere scritto:
Quando il barile costa 150, la benzina costa tot, quando costa 140 la benzina costa tot,....................................................Quando costa 60. la benzina costa tot.
Credo che questa spiegazione ce la meritiamo.
Marco Grasso

Cassa integrazione FIAT:1:

L'altra sera si è sentito dire da Barack Obama che non si può pretendere di aiutare Wall Street se tutto il resto va male e che quelle società che hanno esportato il lavoro all'estero hanno mantenuto e aumentato l'utile, se vorranno aiuti dovranno rientrare, e da Santoro la sera dopo un'azienda metalmeccanica americana, a sud di Napoli, stava chiudendo i battenti. Di tutte le soluzioni per evitare la chiusura di quella società un operaio solo ha messo il dito sulla piaga.” Perche non viene la Fiat a lavorare qua?". Si potrebbe chiosare che la macchina con più alta produttività cioè la nuova 500, è interamente costruita in Polonia. Se ci fosse Obama probabilmente direbbe se costruite all'estero non potete pretendere nessuna forma di cassa integrazione, o comunque rottamazioni varie che in qualche modo ricadano sulla spesa pubblica, quindi rientrate e cominciamo a produrre come una volta cioè in Italia, e dopo eventualmente si parlerà di aiuti. Ma i nostri mai troppo poco pagati dirigenti, riusciranno ancora una volta, al distributore di turno dei nostri soldi a fargli capire che è meglio pagare perchè da noi sarà sempre così".

Capitalismo moderno

Ormai un poco di pessimismo sociale ci sta prendendo, stiamo vivendo una sorta di fine impero, con una differenza rispetto alla caduta di quello romano, questo è globalizzato. Dove sei ti prende. Questo capitalismo è sicuramente stato meglio del comunismo o di qualunque altra forma di dittatura, ma ora sta morendo per stupidità. Ma può una società contemplare l'unica forma di salvezza nel “consumare”. Tutti devono assolutamente comperare, sotto le feste si sentono i bollettini degli acquisti, come in tempo quelli di guerra, non si combatte la miseria si combatte l'impossibilità di comperare. Al più si cercherà di consumare un poco più pulito ma consumare sempre. Il risparmio! Per fortuna il sistema è coerente. Se risparmi, prima o poi te li prende tutti in un botto. O ti fallisce la banca dove hai messo il denaro, o falliscono le obbligazioni che la tua banca ti ha così carinamente consigliato. Quando poi vai a reclamare pare ti dicono “Glielo avevamo detto che era meglio spenderli”. E così, guardandoti in giro, vedi delle aitanti signore con dei camion camuffati da macchine che portano a scuola le loro creature. Alla domanda di un cronista se non le sembrava un po troppa la macchina, la mammina rispondeva che era una forma di sicurezza per la sua bambina in caso di incidente. Sicuramente se dall’altra parte dell'incidente c’è un altro bambino, quello non sarà certamente il suo.

Registrazioni e bufale.

Vedo il nostro presidente del esecutivo preoccupato per le registrazioni, in modo così esagerato che un poco mi sono preoccupato pure io; quando ho sentito che ha affermato," se non si eliminano le registrazioni che scoprono reati inferiori ai dieci anni me ne vado dall' Italia".
Chi se non lui, una volta scoperto " lo scandalo più grosso della repubblica" si dovrebbe fermare e difenderci, ma se scappa oltre a preoccuparci, pensiamo che ci sia qualcosa che non conosciamo. Che ci sia una bomba nascosta da qualche parte, che ci siano delle registrazioni inascoltabili. Ma se fosse così, la curiosità diventerebbe morbosa e il desiderio di sentirle darebbe una tale soddisfazione,' un senso di potere così forte che sarebbe difficile bloccare queste pulsioni. Il detentore di dette registrazioni sarebbe la persona più odiata e più vezzeggiata del momento. . Bisogna iniziare a essere più ermetici al telefono, e stare attenti, anche alla bufale, Ne sa qualcosa Moggi che gli anno venduto delle carte telefoniche magiche con la capacità di non essere ascoltate. Ma immaginiamoci per un attimo se tutti noi denunciassimo al telefono col semplice racconto della vita vissuta tutte le nefandezze di cui tutti siamo a conoscenza ma che nessuno si sognerebbe di denunciare, cosa mai potrebbe fare la nostra magistratura, oltre che scegliere gli “sfigati su cui indagare” una volta venuta a conoscenza del tutto, che sta dietro alla normalità con i tempi che tutti conosciamo.
Marco Grasso

domenica 25 gennaio 2009

Che invidia loro possono sognare.

E’ bello vedere come il Presidente Degli Stati Uniti d’America sia scevro dai lacci di appartenenza ad una casta che sicuramente esisterà anche là. Aver visto, che come primo atto il neo investito, chiama i suoi collaboratori, e ridimensiona loro lo stipendio sta a significare che si governa anche con l' esempio:in presenza di un disagio così generalizzato della crisi, che ha colpito in modo violento quasi tutti gli strati della società, chi l' opportunità di auto stipendiarsi mostri solidarietà al paese., e questi naturalmente felici forse per più motivi; Il primo per aver vinto, il secondo che si governa anche con l’ esempio, il terzo che un disagio così generalizzato della crisi, che ha colpito in modo violento quasi tutti gli strati dello società, e quindi chi ha l’opportunità di auto stipendiarsi, mostri solidarietà al Paese. Ammirevole poi, l' accompagnamento alla porta dell' ex presidente fatto in modo triste ma signorile.Da noi questo sarebbe avvenuto in modo molto diverso, ecco perché guardando l’ investitura di Obama, sentivamo un po di invidia per quel Paese. Ora gli americani iniziano a sognare al di là dei risultati che il Presidente raggiungerà, faranno degli sforzi tutti insieme e questo è un segno di appartenenza che a noi manca. A noi la grande battaglia che ci aspetta, invece di unirci ci dividerà ancora di più.

martedì 20 gennaio 2009

Cassa integrazione Fiat

Che cosa c'é effettivamente dietro l' operazione Fiat-Crysler, un accordo in piena crisi economica che tra le vittime più illustri c'é proprio l' industria automobilistica?
Semplicemente c'é, che non c'é rischio. C'é che nei periodi di crisi i signori della FIAT, battono cassa alla gente (perché la cassa integrazione sono soldi nostri) come in
questo momento ci sono migliaia di maestranze in cassa integrazione. Rimane comunque difficile capire, che non si hanno i soldi per pagare le maestranze, però nessun problema per impegnarsi per il 35% della Crysler. Alla FIAT abbiamo dato dal dopoguerra in poi un milione di miliardi di sovvenzioni. Metà del nostro debito pubblico. Sicuramente sarebbe stato meglio che la FIAT producesse solo quello che le sue forze gli permettevano. D' accordo che Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Ferrari, Iveco sono state regalate forse per motivi diItalianità, ma il costo é sempre stato sole nostre spalle, non vogliamo vedere nessuno in galera perché al loro posto avremmo fatto come loro, però prima di morire vorremmo che qualcuno ci dicesse grazie. Abbiamo più o meno 70 miliardi di euro di interessi annui per pagare il nostro debito pubblico. Anche con metà di questa cifra se ne fanno delle cose.
Che si comperino quello che vogliono, ma alle prossime crisi se la sbrighino da soli.Non voglio fare il moralista (anche se il tempo lo é) come detto tutti ci saremmo comportati come i signori FIAT, ma semplicemente mi piacerebbe non si potesse più fare.

lunedì 19 gennaio 2009

Atei e religiosi lettera.

Dio esiste e non sapete quello che vi perdete.Possono fare tutto quello che vogliono, ma lancino pubblicità e slogan in altro modo.
Le leggi si osservano perché esistono le sanzioni.La fede è cieca io accetto la natura.Questo il senso di molte lettere di venerdì, mi pare ci sia poca considerazione per l' individuo a prescindere dalla religione. Mi piacerebbe che i due schieramenti pensassero che la correttezza, l'onestà,la bontà, la solidarietà e l' amore possono essere presenti in tutte le persone al di là della fede; e che se una persona non delinque
non necessariamente lo fa perché ci sono leggi o castighi, ma semplicemente perché questo è il suo
comportamento, indipendentemente dalla fede.

lunedì 12 gennaio 2009

Risposta al signor Ruffolo.

Egregio signor Ruffolo,
leggendo il suo chiaro articolo del12/01/2009 su la Repubblica, mi sono convinto che se non si considera reato il trasferimento nel futuro, di un qualunque debito sociale al solo scopo di trarne un vantaggio presente, e sapendo che la situazione a divenire sara' comunque aggravata dall'indebito vantaggio presente più e costi esagerati di dette operazioni.
Esempio, una regione ha 1000 di debito, il suo presidente tratta con un amico che è dirigente in una banca che opera nel settore della " finanza creativa".
Per intenderci "le colpevoli, secondo me assieme ai loro clienti della crisi globale" ed arrivano ad un accordo.Tu funzionario, amico, a volte figlio, che operi per conto di detta banca, mi versi 500 e porti il debito della mia regione a 1500. E' chiaro che la restituzione avverrà con rate amiche, sopportabili per i primi anni, che sono poi quelli che io governerò ancora, dopo di che le rate si trasformeranno in un castigo per i futuri governanti e cittadini.
E' questo che è successo, ed è questo che deve essere considerato reato, almeno per il futuro.
Si aggiunga che gli artefici di simili operazioni hanno guadagni che sono percentuali di cifre enormi.Marco grasso

Bush e l' industria automobilistica

Bush paga 5 mesi scarsi di perdite a GM e Chrysler con 17 miliardi di $. Queste due società hanno perso nell’ ultimo anno 42 miliardi di $, gli anni precedenti di sicuro non hanno guadagnato. A questo disastro ci si è arrivati con anni di miopia aziendale che pagava i suoi operai 55$ l’ ora, e i suoi dirigenti viaggiavano su jet aziendali. Non perchè gli ordini erano stravolgenti ma semplicemente per poter riempire i piazzali con tutta la produzione.
Ho visto in televisione un prete americano che “ Diceva “ messa con tre suv bianchi intorno all’ altare all’ aperto quale rito propiziatorio per la vendita di queste macchine. Mi sembra che tutto il mondo stia diventando scemo non cattivo. Ora con questa gigantesca crisi regalataci da incapaci quanto impuniti finanzieri, poteva essere l’ occasione per adrizzare il tiro, fare investimenti puliti,e sulla base di questi investimenti creare lavoro, riqualificare eventuali operai dell’ auto, ma non spingerci in questo guazzabuglio. Invece si cerca di farci consumare ancora di più. Sostiene il Presidente che l’ aggravamento della crisi è il pessimismo. Non solo ora è il momento di consumare di più, ma che è il momento di investire in azioni perchè costano poco e si fanno degli affari. Da quando ha detto queste cose il mercato azionario è sempre sceso.Queste cose dovrebbe dirle a telecamere spente, cosi’ almeno Lui si calma e non rovina nessuno. Direttore mi dica che non tutti sono cosi’, la prego.
Marco.

Il telefono del mio amico Slesi Brunello di Houston

Un anno fa circa ho chiamato un mio amico che vive a Houston nel Texas e, parlando del più e del meno, mi disse cose percepibili dal buon senso (considerando buono il mio e il suo senso). Mi disse che se qualcosa non andava sulla linea telefonica, lui chiamava l’ufficio reclami e rispondevano da Nuova Deli, India, e da là davano tutte le istruzioni per risolvere il problema. E lo risolvevano. Ora questo vuol dire che i maghi dell'economia del'azienda telefonica Americana, hanno capito che spostando il settore operativo, dove il lavoro costa meno, si ricavava un guadagno tangibile. Però lo sconquasso è ora percepibile, quindi non tutto quello che è conveniente sulla carta per la società, lo è per la collettività, e comunque una cosa è certa che chi lavora, pagato in India con la paga indiana, toglie un posto di lavoro ad un americano ed è ben superire il danno sociale rispetto al vantaggio del risparmio sul costo del lavoro, per la societa esportatrice di lavoro. Immagino il maneger quando ha prospettato tale rivoluzionaria proposta (delocalizzazione) di spostare tutto con un indubbio e sicuramente dimostrato guadagno, solo i conservatori e retrivi come il mio amico ha percepito inutilmente che certe pensate avevano un che di sbagliato. Ora tutte le delocalizzazioni presentano il conto, avendo creato oltre ai disastri tangibili un esercito di ricchi impuniti; tocca a Obama di risolvere le “genialate” dei Maneger.

Marco Grasso

Fallimento Parmalat, lettera al XIX

Vi ricordate quando la Parmalat stava per emettere un prestito gigantesco, che avrebbe moltiplicato per due il disastro, a garanzia di tale emissiono c’ era una dichiarazione di Tanzi che in una certa banca in America vi era depositata una cifra adeguata. La smentita di quella banca dimezzo il già enorme fallimento, provocandolo però immediatamente. Mi convinsi che questi signori in America avrebbero trovato pane per i loro denti, e che là un Tanzi qualunque non avrebbero pututo vivere nella villa di prima che probabilmente sarebbe stata acquistata con i soldi di chi aveva dato a lui fiducia. Invece mi devo ricredere, sta sucedendo qello che John Galbraih sosteneva “ln America l’unico socialismo che viene ammesso, è il socialismo in favore dei ricchi”. Ora George Bush sta intepretando una sorta di Robin Hood alla rovescia sottraendo 700 miliardi di dollari a chi di questo crak non ha nessuna colpa per rendere impuniti e gaudenti i veri colpevoli. A quesata lettera è stata data una risposta fortemente condivisa dal direttore del secolo xix
ciao Marco.

Scajola e Alitalia

La trasmissione di "anno zero" di giovedi' 11 settembre metteva in bella mostra la difficile posizione del ministro Scajola in doppia veste di ministro partecipante all' attuazione dell' accordo di Alitalia-Cai, finalizzato alla sua sopravivenza e l' artefice di uno spreco insostenibile per l'Alitalia nelle condizioni in cui si trava.Un chiarissimo servizio aveva evidenziato il costo irragionevole della messa a disposizione di un aereomobile di tipo Atr, nell' aereoporto di Albenga, per la linea Roma Albenga e Albenga Roma laddove l'aureomobile rimaneva fermo per tre giorni ad Albenga, fermo, improduttivo,come se fosse guasto, e quando decollava portava il ministro e poche persone a Roma,con una perdita superiore di quando stà fermo, questo avrebbe fatto imbestialire pure i Quaitiani, che di spreche se ne intendono, figuriamoci i piloti quando si sentono dire da Scajola " questo è il momento dei sacrifici e del buonsenso".

Il vero problema Alitalia

Il problema di Alitalia è lo stesso di tutte le grandi società che interessano morbosamente i politici. Sono questi infatti che nominano gli strapagati amministratori i quali per eterna riconoscenza non potranno mai dire "no"a qualunque delle loro richieste. Quando un potente ha bisogno di un "piacere Alitalia"non si rivolge alla societa ma a chi ha nominato il vertice che trasforma l'esigenza dell' amico in un ordine perentorio. Cosi' quando i politici del nord esigevano di poter partire per Tokio, New York, o SanFrancisco non solo da Roma ma anche da Malpensa si rivolsero a chi aveva nominato l'amministratore. Se si fossero rivolti ad un amministratore responsabile Alitalia questi avrebbe risposto" Non possiamo venire a Malpensa perchè sicuramente falliremmo".

Consigli per chi va in vacanza in Egitto o paesi simili:

Nel 2003 andai a Sharm El Sheik con mia moglie e un'altra coppia di amici. Avevamo lasciato a casa i figli perchè dovevano ancora finire di studiare. Costo: 500 euro a persona per una settimana, in un albergo con una esagerazione di stelle, un lusso architettonico immenso anche se un po chic, personale a profusione come se non costasse nulla, piscine esagerate che scimmiottavano il mare, sdraio veramente belle e confortevoli con materassi bellissimi e un servizio “alla sdraio” strepitoso. La colazione il pranzo e la cena, poi, erano presentati in modo così volenteroso, che pretendere che anche il gusto fosse eccellente francamente era troppo. Quando si lasciava l’albergo e si andava al mare, ci mettevano in contatto con la barriera corallina, dove una fauna e flora emozionante ci stupiva con colori cosi violenti e delicati e a tratti con colori pastelli di tutte le tonalità. La disposizione dei fiori dava la sensazione che avessero appenna allagato il tutto perchè poco prima era venuto un gran fioraio a mettere corbeille colorate sulla collina verso il largo. La sera tornando in albergo chiesi all’organizzatore delle escursioni di voler partecipare alla gita nel deserto che si faceva con i quad. Chiesi anche se eravamo assicurati. La risposto fu “certamante sì”. Partimmo la mattina del giorno dopo alle 07.00 e saremmo dovuti arrivare dove affittavano le moto un'ora dopo. L'autista col nostro accompagnatore cominciarono a parlare e ad andare talmente forte che il nostro pulmino perdeva continuamente aderenza da terra, sbandando in continuazione. Mi ricordai all'ora che quando in un'altra occasione ero stato a Il Cairo per due mesi e ogni volta che prendevamo un taxi dovevamo oltre che l'importo trattare anche per una guida umana, e nonostante tutto era sempre difficile ottenere prudenza, perchè era vista come una forma di incapacità a guidare, se non adirittura una sorta di vigliaccheria. Quando mi accorsi che se pur preoccupati tutti stavano zitti, tirai un urlo che fece impressione pure a me. Il pulmino si fermò e l’interprete mi chiese ossequiosamente preoccupato il motovo di tale lamento. Dissi semplicemente che io e mia moglie volevamo tornare a piedi in albergo perchè quella velocità ci creava uno stato d’ ansia, e che comunque avremmo pagato anche se tornavamo indietro. A quel punto tutti volevano tornare indietro, l’interprete promise che non sarebbe piu successo, così ripartimmo con un'andatura stavolta forse eccessivamente lenta. Arrivammo in quel capanno nel deserto dove dovevamo sciegliere i quad tutti allineati in bella mostra. A fianco dei veicoli era presente un foglio da compilare sul quale c’era scritto in italiano che qualunque cosa sarebbe successo, sarebbe stata a nostro rischio e pericolo. Dichiarai che non avrei affittato il veicolo se dovevo firmare quel foglio. E anche gli altri turisti presero parte alla mia decisione e così nessuno firmò quel foglio,e partimmo per l’ escursione senza firmarlo. . Ormai ero diventato il legale del gruppo, sprizzavo buon senso da tutte le parti. Se avessimo firmato e fosse successo qualcosa, al nostro rientro avremmo fatto la figura degli sprovveduti. Poi ho sentito di incidenti successi in Egitto in strade deserte dove la gente si è fatta del male: penso quindi che un po' di rumorosa attenzione da parte degli utenti a volte possa essere utile.

Fallimento globalizzato

Ho letto sul secolo xix di Genova di oggi, l’intervista di Francesco Ferrari a Benjamin Friedman e sono rimasto francamente deluso. Questa fiducia nel capitalismo dopato da parte di Friedman francamente è un poco eccessiva. La gente non si fida più perchè ha capito che le banche, le istituzioni, i presidenti di stati hanno sempre taciuto su tutto, rimandando sempre la catastrofe, mai cercando di af(f)rontarla, blandirla, o comunque attenuarla.Alan Greenspan, se non avesse per anni a(b)bassato i tassi di interesse non avrebbe potuto creare un buco cosi’ gigantesco che solo le guerre mondiali hanno saputo creare. Il mercato globalizzato ha avuto il difetto (di poter nascondere la crisi e) di poterla spostare, ma è impossibile pensare di nasconderla. Con l’aiuto di manovre scellerate sono riusciti a spostare in la il disastro ingigantendolo giorno dopo giorno. Si è ora capito che i mutui a tassi acettabili nelle prime rate,( e per capitali che coprivano il 100% dell’ investimento, non era il sogno americano di dare una casa a tutti,)non solo non sarebbero stati onorati, ma ogni singolo contratto veniva rivenduto sul mercato come una obbligazione creando anche qui un guadagno immediato, ma solo per il venditore. Dopo pochi mesi l’aumento esagerato delle rate successive, e la loro insostenibilità, faceva il paio con la disperazione e l’ umiliazione di chi cercava di resistere, mollando il tentativo di farvi fronte solo dopo sconfitte che per certi pagati con il suicidio . I personaggi che dovrebbero fare le nuove regole secondo Friedman dovrebbero essere quelli “ che otterrebbero una leggittimità, in campo economico e finanziario, e data solo dall’ eperienza e dalla conoscenza della materia”. Cioè quelli che hanno perpetrato il disastro. Da sempre si studia che i mercati si fortificano dopo le crisi perchè queste fanno abbandonare il mercato dalle imprese marginali che non avendo la forza di sopportare il ridimensionamento, chiudono, mentre le imprese più robuste si purificano portando sane innovazioni al loro interno per affrontare la crisi e essere pronte quando il mercato premierà chi ha saputo soprevvivere.
Ma quello che sta succedendo ora, cioè salvare tutti quelli che hanno scientemente sbagliato ,è semplicemente impensabile. Non esiste nessuna possibilità di sopravvivenza economica se non dopo un colossale fallimento globalizzato, chi purtoppo ritiene che con iniezioni di liquidità si risolverà il problema è sulle stesse posizioni di Alan Greenspan. (H)o si dichiara guerra agli ingordi e agli incapaci facendoli semplicemente fallire o ci avvieremo verso un futuro tutto nuovo ma più brutto.

Elezione in Abruzzo

In Abruzzo con un' astensione di circa il 50% la sinistra che aveva espresso Del Turco (andato in carcere, comunque non dichiarabile colpevole per almeno 4 o 5 anni, perchè tanto occorre per raggiungere il giudizio definitivo) ha perso. Pochi giorni fa il Parlamento all' unisono, non ha concesso l' autorizzazione a procedere ad un suo onorevole fortemente compromesso, ecceto il partito che della" questione morale " ha fatto il suo pilastro,che ha quintuplicato i consensi sempre in Abruzzo. Chi non ha capito cosa sta succedendo ha dei grossi problemi di comprendere la situazione. Mai come in questo momento chi volesse fare un dispetto alla casta sa per chi deve votare.

La politica dell' acqua.

La politica della "paura" è alla base del successo politico di coloro che la praticano.
Bush, non sarebbe mai stato rieletto se non avesse terrorizzato tutto e tutti con probabili attacchi da parte di fanatici islamici.
Tutto questo permette al "brodo umano" di non pensare a cose importanti e da la possibilità agli altri di fare i loro interessi.
Ad esempio prima del 31 dicembre il consiglio comunale di Genova doveva esprimersi sulla fusione Iride-Enìa.
Persone di buon senso dovrebbero essere contrarie, o quanto meno consultate, perché l' acqua è un bene troppo importante per essere gestito da privati, con consumi sempre in aumento, disponibilità un calo anche quando piove, e prezzi sempre in salita.
E' evidente che la cosa è vista "da loro" come un affare.
Il consiglio comunale di Parigi ha reso la gestione dell' acqua pubblica, non rinnovando i contratti a chi la gestiva privatamente.
Saranno degli incapaci?
Perché non dare a noi genovesi, l' opportunità di decidere su un argomento così vitale, così importante, così nostro ad eventualmente pagarne le conseguenze nel futuro, e togliere questa responsabilità agli amministratori.
Per noi cittadini il nodo che disturba Chiapparino e Vincenzi non è il valore del concambio fra le azioni Iride-Enìa, ma l' opportunità di conoscere e quindi decidere, in particolare partecipare alla democrazia.
Perché ai sindaci questo non passa neppure per l' anticamera del cervello, come direbbe Totto'

domenica 11 gennaio 2009

Corruzione dilagante.

Che esista la corruzione lo sanno tutti, ma che la corruzione é entrata nella prassi governativa a qualunque livello no, con la sempre potente giustificazione del "Così fan tutti".
Per dirla alla Saviano, sono così in buona fede coloro che la favoriscono, a tal punto che quando qualche caso di corruzione emerge, riescono ad indignarsi energicamente.
Non ho mai sentito personaggi pubblici essere energicamente combattivi, verso questo tumore che é la causa prima della nostra infelicità pubblica.
Inevitabile conseguenza della corruzione é che l' ingordigia dei corruttori diventa insaziabile a causa della certezza dell' impunità.
La soluzione forse é difficile ma un buon inizio senz 'altro c'é.
Stesso impegno e stesse dichiarazioni di intenti da parte di ministri,parlamentari,assessori,consiglieri che manifestano quando dichiarano la lotta alla, mafia, alla nangreta,al tumore, alla dislessia,alla miseria , alla guerra e all' evasione!
Un po' di successo della lotta alla corruzione porta:
1) Una immediata produttività sui soldi spesi per opere pubbliche.(confrontare costo-chilometro di autostrade e metropolitane con altre nazioni a tasso di corruzione più bassi)
2)Una vita migliore per quei professionisti costantemente esclusi dai lavori pubblici perché onesti.
Ho sritto questa lettera pochi giorni fa, non l’avevo ancora spedita quando ho sentito l’ intervento
del Presidente ha Napoli, sembrava dicesse “ Ora basta avete toccato il fondo ora basta”.
Fioror