lunedì 25 aprile 2016

Se avessimo una Merkel...


Tanto di cappello alla Signora Angela Merkel; la sola persona veramente leader in Europa, se non l'unica. Quando ha messo 250.000 individui in movimento a Berlino per dimostrare che era contro il Ttip sapeva dove voleva arrivare (mentre sicuramente in Italia  non ci sono 250.000 individui che sappiano cosa sia questo contratto). E ci è arrivata. Noi nelle persone di più alto rango della politica e degli industriali abbiamo registrato due commenti significativi di alto vassallaggio: 1) "Il Ttip e un contratto che ha l'appoggio incondizionato del Governo Italiano" da parte del nostro Presidente del Consiglio; 2) "Sono a inorridita sapere che si parli pubblicamente del Ttip" da parte della Signora Marcegalia. Il signor Obama, in Germania, parlerà di Ttip, di Putin, di guerra in Medio Oriente... ma state sicuri che parlerà anche della Volkswagen e delle relative sanzioni. Perché il Presidente americano sa di che dimensioni è la legnata che ci arriverà sulla testa con il Ttip e di quali vantaggi usufruiranno i commerci alimentari del suo Paese! ​Mi spiace solo per il signor Chicco Forti, che forse con il Ttip poteva avere una possibilità di non morire in carcere presumibilmente da innocente; è chiaro che se fosse nato in Germania sarebbe a casa già da molto tempo.​

Il Ttip si sta sempre più avvicinando.

Il capo della Cassa Bianca accolto dalle polemiche a Londra. Mi sembra anche giusto, non può dire " L'Europa a rischio divisioni vogliamo un Regno Unito più forte"; e ancora "  ci fidiamo della Gran Bretagna, restare nella UE aumenterebbe la sua influenza". Mentre noi italiani non possiamo dire "Siamo stufi dell'incapacità politica italiana a trattare democraticamente con i Paesi che ci impongono contratti commerciali tipo TTIP che sicuramente causeranno danni all'Europa e in particolare all'Italia, ma vantaggi enormi all'America, invadendoci con la sua esuberante produzione di alimenti da sempre, per noi, riconosciuti come dannosi. Il costo nostro sarà, una caduta della genuinità della da sempre riconosciuta dieta mediterranea. Mentre la crisi ormai endemica e i costi bassi apriranno la strada  all'obesità collettiva  genera delle patatine fritte merendine e bevande dolcissime (peraltro già a disposizione in certe sfortunate scuole) e bistecche farcite di antibiotici che rovineranno la salute della parte più sfortunata delle nostre future generazione. (In Italia abbiamo una vita media più alta fra i 5/6 anni rispetto agli americani) Comunque l'America, rimane un grande Paese che difende i suoi interessi, con la fortuna di poter contare su rappresentanti europei e in particolare italiani sensibili e sottomessi  alle generose lobby di oltreoceano. 

sabato 23 aprile 2016

La nostra centrale a carbone.

Ora capisco perché non ho molta fiducia sulla soluzione dei problemi relativi al clima del nostro pianeta. Anche Leonardo DiCaprio e tutto il mondo che conta hanno firmato al quartier generale delle Nazioni Unite l'Accordo di Parigi per fermare il riscaldamento globale; anche la Cina si è impegnata per la decarbonizzazione della sua economia. Mentre sono anni che chi abita vicino alla Lanterna di Genova deve spolverare e respirare polveri sottili di una centrale a carbone ubicato sotto il simbolo di genova. Tutti gli anni ci hanno detto che sarà l'ultimo... Mi ricorda tanto la Stoppani che fu mantenuta in vita per salvare posti di lavoro creando un danno alla collettività migliaia di volte superiore agli stipendi e ai profitti dei vecchi industriali proprietari. 
Signor Renzi, signor Sindaco, signor Presidente dell'Autorità Portuale potete dirci qualcosa non sulla soluzione del pianeta ma per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare questa centrale a carbone.

domenica 10 aprile 2016

La Germania unica Nazione europea a ribellarsi allo strapotere americano, ma solo perché gli USA hanno voluto punire la Volkswagen.

Quando alla fine del 2015 siamo venuti a conoscenza del maxi-scandalo che ha coinvolto Volkswagen, scoperta dagli U.S.A. a truccare il software per il controllo delle emissioni inquinanti, ci siamo subito resi conto che il fiore all'occhiello della Germania rappresentava anche la locomotiva dell'Europa. Nell'occasione la Germania si è difesa benissimo da sola, portando a Berlino un fiume di 250 mila persone scese in piazza per protestare contro il trattato definito Ttip. Mentre il resto d'Europa subiva la segretezza, imposta a politici sprovveduti, o conniventi dell'Unione, usata per perfezionare questo Ttip che tanto ha fatto piacere a chi ha avuto la "fortuna" di parteciparvi. Ho subito capito, e anche gli americani lo hanno capito, che non tutta l'Europa si lascia terrorizzare! Gli organizzatori tedeschi fecero presente che il Trattato del Ttip, oltre a permettere di vendere la merce americana, abbassava gli standard di sicurezza e qualità facilitando l'ingresso di ogm difficili da rintracciare e comunque da noi  vietati. Come dire: "guarda, America, che se esigi troppo dalla Volkswagen, questo Ttip noi siamo in grado di renderlo pubblico". Da notare che la U.E. ha imposto ai paesi dell'Unione, una diffida con pene pecuniarie se non rinunceranno a considerare cancerogene 39 sostanze; le stesse che in Italia, contrariamente a quello che accade in America, sono sempre state vietate perché ritenute (a buon diritto) totalmente nocive per la salute. Questa inquietante situazione è stata denunciata da Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti. Tutto ciò avviene mentre in Italia una percentuale altissima di persone non sa ancora cosa sia il Ttip, esattamente come vuole l'attuale classe politica dirigente che impone alla grande informazione di parlare sempre di altro.

martedì 5 aprile 2016

La triste gestione di quel pezzo di Europa che dovrebbe essere nostra.

> La cosa più vergognosa del Ttip è la perdita della nostra sovranità nazionale perché saremmo sempre, dopo la firma di questo trattato, soggetti alle multe U.S.A. Infatti firmiamo che in caso di controversia la nostra magistratura non conta nulla ma conteranno solo tribunali scelti dagli americani! Quindi saremo obbligati a consumare carni allevate con medicinali che da noi per tradizione sono sempre state vietate. Dopo un anno dalla fine delle quote latte e dal ricatto delle multe, la crisi sofferta dalle stalle italiane è più forte che mai. Tonnellate di latte da buttare perché sono stati disdetti i contratti e non viene più ritirato il latte dalle
​ nostre​
 stalle, come denuncia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Il Friuli è considerato la porta di ingresso di centinaia di milioni di litri di latte stranieri, con caratteristiche una volta da noi vietate!
 ​ E' molto più conveniente per i sostenitori del Ttip il latte in polvere americano, da noi sempre vietato ma che ora ci viene imposto di usare,(con pene che subiremo dopo la firma) piuttosto che non il nostro tradizionale latte vaccino!​
 Ci viene anche imposto l'uso di pesticidi perché siamo costretti a comperare merce irrorata da questi veleni, vietata prima del Ttip. D'altronde noi nel Parlamento Europeo, a difendere i nostri interessi, abbiamo sempre mandato o trombati nati asini, 
​belle donne​
 istruite da Berlusconi e Brunetta in pochi giorni; e meno male che la signora Berlusconi limitò il danno con una coraggiosa denuncia. Molto diverso sarebbe stato se  nel Parlamento Europeo, a rappresentare l'Italia, ci fossero state persone responsabili e consapevoli del loro mandato e non persone costrette a dire sempre si, come quando ci hanno spacciato per conveniente l'acquisto di olio di oliva e di arance della Tunisia ed Egitto, solo perché così era stato detto loro.