domenica 28 febbraio 2010

Presidente tocca alei adesso.

Non capisco come il presidente Napolitano non prenda le distanze da chi offende la Magistratura " Pm talebani, voglio l' assoluzione piena ".
Come pure non intervenga contro il primo telegiornale nazionale che si è messo a disposizione per divulgare una bubbola così grossolana come l' assoluzione dell' avvocato Mills da parte della Corte di Cassazione. Mentre, molto diversa è la verità: L' avvocato Mills è colpevole per aver preso una somma di danaro per dire il falso, e questo è stato provato per due volte dai tribunali italiani, ma impunito grazie ad una benevola prescrizione. Doveroso e auspicabile l' intrvento del Presidente Napolitano, in primo luogo perché dovrebbe funzionare da contrappeso nelle Istituzioni, specialmente quando è un po che sbandano, secondo perché se non difende Lui la Magistratura non c'è nessuno, e terzo ed ultimo perché ha una età che si può permettere qualunque cosa, basta essere in buona fede.

Forza Napolitano, ancora uno sforzo

Conosco una famiglia esemplare alla quale sono molto affezionato, ed è molto tempo che non la sento.
Ieri, incontrandola, la moglie, ma il marito consenziente, in modo inequivocabilmente sincera, mi ha detto "non se ne può più di questi attacchi a Berusconi". Ho risposto "vedrà che si sistemerà tutto". Ci siamo salutati, ed ognuno per la propria strada.
Una buona parte dello "zoccolo duro" è sincera, non riesce leggere, giornali, o vedere televisioni, che non siano in sintonia con Berlusconi; Questa famiglia in particolare trova irriguardosa Striscia la notizia, d' altronde sono stati presi in consegna dalla televisione commerciale venticinque /trenta anni or sono, e quindi in modo semplicissimo, trasformati in sostenitori.
Queste persone trovano chiari e adorabili il TG1, il TG di rete quattro, e le reti Mediaset, come tutte le trasmissioni di approfondimento che non siano le solite Quattro del TG2, TG3, La7, trovano altresì soddisfacenti gli indignati dispacci di 20/25 parole di Capezzone, come pure quelli di Bondi e Cicchitto. Ma soprattuto trovano, in questo periodo oscuro, rassicurante il sorriso del Premier, anche se molto centellinato.
Penso che a queste persone, un comportamento più umano e meno politico del Presidente della Repubblica non potrebbe che fare a loro solo bene, nel senso che il Suo dissenso non dovrebbe essere espresso solo al Consiglio Superiore della Magistratura, dicendo di abbassare i toni, oppure al più ascoltato dei consiglieri di Berlusconi, Gianni Letta, raccomandarsi al rispetto delle Istituzioni e al dialogo sulle riforme.
Se Napolitano fosse mio padre gli direi: "Papà, perché non scrivi direttamente a Berlusconi, non vedi che tutte le tue lettere, alle Istituzioni e ai suoi consiglieri, risultano come non scritte."

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Marco Grasso
http://marcograsso.blogspot.com/

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martedì 23 febbraio 2010

Provvedimenti contro la corruzione.

Nel 1992 la corruzione costava agli italiani in euro, 5 miliardi all' anno. Oggi 40 per la Banca Mondiale, e 60 per la Corte dei Conti. E' evidente che con questa situazione affiancata ai tempi biblici specialmente nei diverbi commerciali (crisi della magistratura), con questi due fattori, così pesanti, è difficile attirare capitali esteri, che aiutano il miglioramento dei conti. La vera ripresa si deve basare su numeri e non sull' umore pessimistico, specie dei dissocupati.
Insomma oggi si ruba di più. La Corte dei Conti sostiene che la corruzione è il nostro vero cancro. Oggi (18/02/2010) il Presidente del Consiglio, sollecita le riforme. Credevo provvedimenti atti a contrastare il cancro segnalato dalla Corte dei Conti e dalla Magistratura. Invece no, eliminare velocemente gli unici strumenti che combattono la corruzione. Le intercettazioni telefoniche!
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Con queste giornate di intensissima pioggia, dove tutti i torrenti della città sembra lavorare al massimo, quasi volessero addolcire l' acqua del mare, pagare una bolletta di 3000 € all' azienda che gestisce la distribuzione dell' acqua, a causa di una perdita scoperta dopo mesi, mi sembra senza voler scomodare principii giuridici di cui per altro non sono esperto, che detta perdita non abbia dato alcun danno all' azienda mentre per noi è un grosso castigo. Pagare la perdita (comunque mi auguro non lo smaltimento, perché quest' acqua si è infiltrata nel terreno) in periodo normale o di siccità, potrebbe essere più accettabile che non in un periodo come questo, dove parlare di abbondanza idrica è riduttivo.

Il berusconismo é molto peggio di Berlusconi.

IL berlusconismo si nutre con l'atteggiamento costante e ripetitivo dei consiglieri di presidenti dei partiti, trasformatisi tutti in yes-man con l' unico obiettivo di far sentire il proprio leader come una persona, che qualunque cosa pensi, dalla mattina alla sera, é sempre quella giusta. Anche se in una democrazia matura, le vere decisioni dovrebbero essere prese, con la ristretta partecipazione di burocrati specialisti in argomenti richiesti, queste decisioni possono essere sicuramente influenzate dal capo, ma mai imposte. La grandezza di un Leader è il rispetto di regole democratiche che limitano il potere, quello che quasi tutte le persone raggiunte certe posizioni infrangono. Perchè non c'é nessuna differenza fra la nomina della signora Piredda. (Dipietro) e la dentista del padre del berlusconismo (Berlusconi). Tutte e due le nomine avviliscono la Politica con la P maiuscola, la politica intesa come patecipazione, la politica intesa come mediazione, e la politica come il raggiungimento di obiettivi sociali comuni. Ma piuttosto come una arrogante sicurezza di disporre di tutto e di tutti senza alcun rispetto della sovranità popolare esercitata per mezzo di rappresentanze elettive, e che garantiscano ad ogni cittadino la partecipazione, su base di eguaglianza, all' esercizio del potere pubblico, praticamente senza il rispetto della democrazia di cui si parlava sopra.
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Le colpe dei buoni.

Qualunque atto amministrativo, per dare risultati positivi, deve essere onesto e di buon senso. Facciamo l' esempio dello scandalo della Maddalena.
Chi sarà chiamato a verificare i conti della progettazione,(sperando che per l' esecutivo sia un problema come ha dichiarato) dovrà a tutti dimostrare, dove è finita l' eccedenza della cifra stanziata, ed eventualmente chi la ha gestita.(Raddoppiata, anche quando dopo il cambio di destinazione del sito della manifestazione all' Aquila, i costi relativi alle turneazioni per raggiungere i tempi inderogabili per consegnare l' opera non avevano più ragione di essere.) Naturalmente non potranno essere accettate le motivazioni che sono bastate alla Protezione Civile. Le cifre stanziate, normalmente devono essere bastevoli ad ultimare le opere, perché se effettivamente ne occorrono il doppio chi ha fatto il preventivo ha operato malissimo, e di questo bisogna tenerne conto per il futuro.
In Italia per motivi che tutti sanno e per motivi che tutti accettano, il numero delle opere iniziate e non ultimate sono troppe, anche per un paese come il nostro.
A conforto degli scorretti, si ha la certezza che non esiste la colpa, che certe scorrettezze non inibiscono la partecipozione ad altri appalti sociali, e che il coriculum dell' impresa non intereassa a nessuno, sanno che essere nel giro è l' unica cosa che conta.
La vera paura è che tutto finirà quando non saremo più in grado di andare avanti, e l' Europa ci lascerà nel nostro "regime pollaio" che non avrà nemmeno la dignità della dittatura, perché quella implica un minimo di responsabilità. Allora capiremo che ha più colpaa chi chiude gli occhi quando gli altri rubano che non chi ruba. Grasso Marco

venerdì 5 febbraio 2010

Aiuti di Stato alla Fiat.

Caro signor Fazio, gli aiuti di Stato alla Fiat non sono soldi buttati, (specialmente tenendo conto che la disperazione di Termini Imerese per ora si placa, e questo non é poco) sono solo spesi male. Perché appena finiti gli incentivi il problema si presenterà in modo identico, e i dirigenti Fiat potranno dire senza imbarazzo. L' avevamo detto. Se invece non si avesse paura di una nazionalizzazione, tanto parziale quanto momentanea, di quelle industrie che prendono, e pretendono finanziamenti pubblici anche non in periodo di crisi ma semplicemente per tirare a campare bene solo dirigenti e proprietari,( a parte che nel caso specifico, Fiat, sarebbe stata acquistata parecchie volte con i nostri soldi) lo Stato dovrebbe acquisire, per il finanziamento, quota parte della proprietà. Per poi poter trattare, non col capello in mano come sta facendo adesso, mentre sta elargendo denaro pubblico, magari fra qualche anno in situazione diversa da ora, ad esempio su: 1) Il rientro di parte di settori industriali e loro indotti delocati in periodo di crisi. 2) La vendita di Termini Imerese ad una azienda concorrente (Sempre tutti concordi di quanto sia sana la concorrenza per lo sviluppo di un sano mercato) che produce auto elettriche che la Fiat ha sempre disatteso perché tirava " un tigre nel motore " e sembrava che all' Italia servisse solo fare un chilometro non so in quanti secondi. 3) Una sana riqualificazione di giovani operai tenendo presente dove la bussola della richiasta di un prospero mercato indica. E il sano convincimento che per una nazione, investire sugli uomini sono i soldi più ben spesi.
Non capisco perché nessuna trasmissione televisiva dibatta sul problema Fiat.
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I limiti della cassa integrazione.

La protezione, sia pur temporanea, della cassa integrazione dovrebbe essere a tutela del lavoratore, e non secondo a quale tipo di impresa appartiene, così facendo la cassa integrazione è a tutela di una tipologia specifica di impresa.
L' Italia è l' unico paese dell' Europa Unita, nella quale la tutela contro la disoccupazione involontaria è particolarista.
Tutti sono concordi che nei momenti di grande crisi si cresce (come Nazione) perché si prende coscienza, si evidenziano aspetti che in periodo normali nessuno vuole trattare, e le norme che si attuano in questi particolari momenti, regoleranno la vita futura portando giovamento alla collettività. Compito della politica è fare diventare la cassa integrazione universalistica come il resto d' Europa che ha già da molto tempo attuato.
Se si ottenesse l' estensione della cassa a tutti i settori e alle imprese di tutte le dimensioni, le grandi imprese si sarebbero ridimensionate, e altri operai avrebbero potuto utilizzarla come nel resto d' Europa non sentendosi fortemente discriminati. Rimane quindi una grande differenza fra gli operai: Quelli tutelati e quelli no. Questo i sindacati non avrebbero dovuto permetterlo. Perché fra qualche anno, speriamo non in crisi, saremo chiamati tutti a fare dei sacrifici per ridurre il debito pubblico dall' uso eccezionale della cassa integrazione di questo periodo. Mi sembra giusto che chi non ne ha mai usufruito si possa sentire socialmente truffato, non essendo protetto nella partecipazione per ridurre il debito, che si manifesterà subendo la riduzione di servizi statali che verranno per questo motivo sacrificati. E avranno ragione. Però chi ci rimetterà sarà la nostra nazione Italia sempre meno coesa, e più partigiana nel senso deleterio del termine.
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Noi, socialmente depressi.

Tra multe e imposte non pagate, l' evasione calcolata da una ottima indagine giornalistica di Marco Menduini e Ferruccio Sansa del secolo XIX è di 98 miliardi di euro, gli inadempienti sono le società concessionarie di slot-machine. (La concessione è sicuramente statale.)
Silenzio assordante dai monopoli di Stato. Se fa scalpore il sequestro di qualche centinai di milioni di euro ad organizzazioni criminali del sud, e tutti i partecipanti alla gloriosa indagine vengono intervistati in televisione e si "prendono" i giusti onori. Possibile che nessuno parli di queste esigibile pendenza, evidenziata da questa sana e giusta inchiesta, tanto meno lo Stato stesso, che mai come in questo momento ne avrebbe bisogno Ma come è possibile. Ma chiunque può percepire quanto sostegno con questi soldi si potrebbe dare a chi ha perso il lavoro e non è tutelato sia pur parzialmente dalla cassa integrazione.
Queste cose nessun paese civile le può fare. Come mai non ha avuto nessun seguito giudiziario questa inchiesta? Come mai nessun programma di approfondimento a sentito il bisogno di affrontare? Bisogna leggere Arcipelago gulag di Aleksandr Solzenicyn oppure i racconti della Kolyma di Varlam Salamov per non sentirsi socialmente depressi.mar