giovedì 31 ottobre 2013

Quarta lettera a Grillo

Caro Beppe, anche questa volta ti hanno fatto davvero arrabbiare; non contento del successo mediatico delle tue sfuriate vuoi "impeachmentare" il Presidente Napolitano, pensa a come siamo contenti noi nove milioni di tuoi elettori di fronte a  questo tuo nuovo dadaismo politico
Dovresti incominciare a porti degli obiettivi da raggiungere, e non delle battute da urlare. Giuseppe hai cambiato mestiere! Non fai più il comico, sei un grande leader e rappresenti 9 milioni di persone. I tuoi parlamentari sono molto graditi alle persone che li hanno eletti e sembrano gli unici essere umani di tutto il Parlamento.
Questi vantaggi morali vanno sfruttati. Sembra che tu voglia confondere tutti, tu stesso sembri confuso. 
E’ importante un tuo confronto costruttivo con Napolitano, che sembra ben disposto nei nostri confronti, (nostri nel senso di 9 milioni di tuoi elettori) e così ottenere  delle sane promesse. Oltre alla legge sulle elezioni, potresti spingere e ottenere il suo appoggio per la legge contro la corruzione. E' da quando c'è il nuovo parlamento che non si sente più parlare di corruzione: è forse un problema risolto? Giuseppe “un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito“come diceva il grande Olivetti! Ora non puoi più imparare, devi dire cosa intendi fare a breve e voler mettere in  difficoltà il Presidente è da svampiti.


http://marcograsso.blogspot.it/

Caro Presidente, trasformi qualche bel sogno in proposito.


 Caro Presidente Napolitano, come ha giustamente sentito il bisogno di
emanare un appello per cambiare subito la legge elettorale, mi permetto di suggerirle il medesimo comportamento nei confronti della
legge contro la corruzione. La stessa legge che tutti gli italiani che contano si ostinano a considerare inopportuna, utopica,
quasi fastidiosa, come se non esistesse il problema della corruzione!
 Invece è questo la causa prima dell'ammorbamento avvenuto nella nostra Nazione.
 Caro Presidente, lei si trova ad avere l'età che non esito a definire "del coraggio". Il coraggio di capire, di ercepire, di avere
 contezza che se siamo arrivati, come Nazione, a questo triste
 risultato perché è stato permesso troppo a chi ha gestito i
 pochi soldi di tanti italiani. Su presidente, un poco di coraggio e
 chieda, oltre al cambiamento della legge elettorale, anche la
 promulgazione di una sana legge contro la corruzione!  Le ricordo
 cosa pensava il grande Adriano Olivetti del termine utopia che in
 molti riferiscono a quello che è difficile ottenere: "Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che
 non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare.  Un sogno sembra un
 sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora
 diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande". 

Le glorie del movimento e gli errori del Leader

Quando si vedono i ragazzi del Movimento 5 stelle che bacchettano
 Letta e il suo Governo in modo così spietato quanto vero,
 costringendolo a dire: "No no, non lo farò mai più", come se avesse
 fatto delle gherminelle e invece ha permesso che entrassero nella sua
 fondazione soldi lerci, pagati come sempre con favori puliti e soldi
 nostri, non si può che avere grande ammirazione per questi ragazzi e
 tutto il movimento!      
 Però poi una domanda diventa spontanea! Come puoi Beppe pretendere
 di guidare il Paese se hai delle difficoltà ad accordarti con i tuoi
 parlamentari e per vederli, parlarci, pare  tu debba sopportare fatiche incredibili?  E allo stesso tempo pretendere che
 qualunque argomento debba essere discusso prima, pena la pubblica
 sconfessione, come è stato fatto per la proposta di abolizione del
 reato di immigrazione clandestina. Non è come manifestare una
 sfiducia enorme. Con l' aggravante di non essere mai presente a
 Roma e mai vicino ai tuoi parlamentari! Come fai a combinare tutto questo
 casino con le strutture romane, gratuite e centrali a disposizione
 per risolvere questi problemi e  queste  necessità? Sembra che tu,
 Beppe, possa parlare solo se inseguito da una muta di giornalisti, che
 anche loro si devono divertire molto non avendo nulla da fare e nulla
 da dire! Abbiamo percepito che sei favorevole al porcellum, forse per
 potere selezionare, come tutti i leader degli altri partiti, fra
 fedeli, fedelissimi e reprobi! Naturalmente filerà tutto più liscio
 se saranno  tutti fedelissimi. In questo caso sarà sufficiente fare
 arrivare a loro che non hai gradito per metterli in riga proprio come
 fa Berlusconi. Questo Movimento rimane comunque l'organizzazione
 politica più sana che ha il nostro paese! Non è mica giusto che
 tu, solo perché lo hai creato, faccia di tutto per distruggerlo. E' un
 po' come se Pasteur avesse buttato via la sua invenzione! Invece la
 mise a disposizione di tutti senza brevettarla per poterla usare
 subito! Giuse, devi incominciare a parlare da leader ed essere
 ascoltato, e non da capo come Berlusconi per essere ubbidito!

terza lettra a Grillo.

Come puoi Beppe pretendere di guidare il Paese se hai delle difficoltà ad accordarti con i tuoi parlamentari e per vedervi, parlarvi  pare tu debba sopportare fatiche incredibili! E nello stesso tempo pretendi che qualunque argomento deve essere discusso prima, pena la pubblica sconfessione come è stata fatta per la proposta di abolizione del reato di immigrazione clandestina ; non è come manifestare una sfiducia enorme, con l' aggravante di non essere mai presente a Roma e  ai propri parlamentari?! Come fai a combinare tutto questo casino con le strutture romane (gratuite e centrali) a disposizione per risolvere questi necessità! Sembra che tu possa parlare solo se inseguita da una muta di giornalisti, che anche loro si devono divertire molto non avendo nulla da fare e nulla da dire! Abbiamo percepito che sei favorevole al porcellum, forse per potere selezionare come tutti gli altri partiti fra fedeli fedelissimi e reprobi! Naturalmente filerà tutto più liscio se saranno  tutti fedelissimi. In questo caso sarà sufficiente fare arrivare a loro che non hai gradito e tutto tornerà come prima. Proprio come prima: Prima che tu diventassi come l' Agosto di Roberto Saviano.

Prosa poetica di ROBERTO SAVIANO.

Agosto non è crudele. È feroce. Si presenta come un mese del passato e ti costringe a ricordare. Ferocemente smette di essere tutto ciò che era. Aspettavo agosto tutto l’anno da bambino. La spiaggia, i templi di Paestum, la sensazione che tutto l’anno valesse la pena viverlo per rotolarsi nel bagnasciuga con mio fratello, con i miei cugini. La sensazione che la vita vera fosse agosto. L’attesa dell’agosto più bella dell’agosto persino. Vivere agosto da adulti non vale la pena. Ora agosto è solo un mese di promesse non mantenute, la dimostrazione che la vita ti ha tradito e quello che ti aspettavi non arriva. Come una generazione che credeva di poter vivere meglio dei propri genitori e invece vive peggio, assai peggio. Agosto era il mese dove riuscivi a prendere tutto ciò che di bello concepivi. Ora arriva e raccoglie esattamente le briciole dell’intero anno. Agosto ormai è solo un modo, come direbbe Chaillet, per essere infelici in modo molto romantico. ROBERTO SAVIANO

La corruzione il vero nemico dell' Italia.

Caro Padellaro, lei ha l' onore di dirigere l' unico giornale italiano che può e dice quello che vuole, perché oltre alla vostra formazione culturale, nessuno a voi può dire"A fine anno niente contributi." Perché allora non insistete in modo più ripetitivo e più pedente, come un mantra sulla eccessiva libertà che la corruzione ha di "lavorare" nel nostro Paese. Perché non si parla più di legge contro la corruzione, perché nelle trasmissioni dove i suoi validi giornalisti non lo "menano mai" sulla corruzione quando hanno modo di parlare ai rappresentanti delle larghe intese. Ma nessuno vuole la testa di nessuno. Ma ladri conclamati che si sono fatti le budella d' oro con il terremoto in ad esempio in Abruzzo, e in modo ancora più esagerato in Irpinia, possono essere immuni per sempre e magari finire la loro esistenza nel Parlamento europeo!  Perché non mandate i vostri educati giornalisti ad intervistare i giudici della Corte Costituzionale a chiedere in bel modo se non hanno vergogna ad essere tutti d' accordo nel nominare il Presidente emerito non il più capace, ma il prossimo che andrà in pensione. Così di fatto tutti vanno in pensione con l'autista e la macchina fino alla fine dei loro giorni.
Direttore state facendo moltissimo, specialmente Travaglio e Gomez e altri che ora non ricordo; ma a volte sembra che quando si parli di corruzione si senta subito l' esigenza di cambiare argomento anche a voi! L' Italia cambierà solo quando quelli che hanno rubato si fanno qualche mese di galera e gli si impone di restituire il mal tolto! Se questo non avviene anche voi avrete fra qualche anno dei grossi rimpianti. 

L' aria ammorbante del cerchio magico di Berlusconi.

La verginità intellettuale presente nel "cerchio magico" di Berlusconi ha per tutti i componenti, una solida base comune: Quella di essere fortemente convinti di essere capiti, condivisi e approvati dai normali esseri umani; Cioè noi!  E questa loro menomazione sarà (speriamo) per loro la rovina e per noi il ritorno alla normalità! 
Come può la signora Michelle Bonev non capire che per tutti i telespettatori lei ha molto più preso, e niente dato alle nostre miserrime risorse pubbliche. Sia pure se gestite dal Cavalier Berlusconi!  Quando si ha la fortuna di entrare nel "cerchio magico" i nostri soldi, le cariche politiche e i privilegi sono a completa disposizione dei fortunati del cerchio!  Come può la signora Bonev pensare di trovare pubblica comprensione, dopo aver approfittato della vicinanza anche sessuale di Berlusconi per raggiungere successi forse immeritati; E non trovare nulla di strampalato dell' essere stata destinataria di un premio ambizioso per lei quanto incomprensibile per noi, poiché è stato necessario inventarselo "ex novo", (e quindi pagarlo con nostri soldi) e poi procedere alla esilarante consegna in pompa magna a Venezia fra un frastuono di ministri e pochezze! E questo fa il paio con la stessa pochezza conoscitiva degli umani che ha Berlusconi quando ricorda "a tutti noi" quanto è costretto a pagare di alimenti alla madre dei suoi tre ultimi figli cioè 4166 euro ora o 100.000 euro al giorno, oppure tre milioni euro mensili. Ciascuno cerchi in quale di queste dimensioni si trova a suo agio. La mancanza del nostro ex Premier sta nel fatto di credere di essere considerato se non martire almeno vittima! Ma sicuramente non passerà mai per la sua particolare testa che a molti, abituati a confrontarsi con cifre diverse più che comprensione possa scattare il disgusto.

venerdì 25 ottobre 2013

Caro Presidente Napolitano trasformi qualche bel sogno in un grande proposito


Caro Presidente Napolitano, come ha giustamente sentito il bisogno di
 emanare un appello per cambiare subito la legge elettorale, mi permetto di suggerirle il medesimo comportamento nei confronti della
legge contro la corruzione. La stessa legge che tutti gli italiani che contano si ostinano a considerare inopportuna, utopica,
 quasi fastidiosa, come se non esistesse il problema della corruzione!
 Invece è questo la causa prima dell'ammorbamento avvenuto nella nostra Nazione.
 Caro Presidente, lei si trova ad avere l'età che non esito a definire "del coraggio". Il coraggio di capire, di percepire, di avere
 contezza che se siamo arrivati, come Nazione, a questo triste
 risultato perché è stato permesso troppo a chi ha gestito i
 pochi soldi di tanti italiani. Su presidente, un poco di coraggio e
 chieda, oltre al cambiamento della legge elettorale, anche la
 promulgazione di una sana legge contro la corruzione!  Le ricordo
 cosa pensava il grande Adriano Olivetti del termine utopia che in
 molti riferiscono a quello che è difficile ottenere:


 "Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare.  Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora
 diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande". 

giovedì 24 ottobre 2013

Le quattro regole del grande Worren Buffett


 Caro alessandro Cassinis, (Giornalista che ha scritto un ottimo articolo sull' anomalia della Carige) qui sotto ho scritto le quattro regole che
 Worren Buffet ha sempre attuato e consigliato di attuare nella nomina
 dei consiglieri di amministrazione. Credo che alla Carige si sia usato
 un  altro più mansueto e casereccio sistema. Nessun amministratore
 con queste caratteristiche avrebbe mai permesso di comperare immobili
 a 15 volte il loro valore pagato poche ore prima dell' acquisto!
 nessun amministratore sarebbe stato indifferente al signor Fladelfo
 Arcidiacono (a qualcuno sarebbe bastato il nome per mettere il veto al risarcimento) che avrebbe riscosso 39 milioni di euro di risarcimenti
 da Carige Assicurazioni. Questo signore come i 39 milioni non
 esistono più. Nessun amministratore con queste quattro
 caratteristiche avrebbe permesso questa vergogna!
 ·       

  Mentalità da proprietario: i membri del
 consiglio di amministrazione devono avere un interesse personale
 nella società, quindi una rilevante partecipazione azionaria che sia
 significativa se paragonata alla loro ricchezza totale. Solo così il
 membro del consiglio avrà il suo interesse allineato a quello degli
 altri azionisti.

 

 ·         Indipendenza di giudizio: i compensi per il
 membro del consiglio di amministrazione derivanti dalla sua attività
 di consigliere devono essere irrilevanti rispetto al guadagno da altre
 attività del consigliere in oggetto. Solo così il membro del
 consiglio non dipenderà da chi ha il potere di rinnovare il suo
 mandato o meno (spesso l’amministratore delegato stesso).

 

 ·         Esperienza del business: i membri del consiglio
 di amministrazione devono essere scelti per comprovata capacità nel
 settore o in una specifica funzione aziendale di rilevanza. Devono
 cioè essere personalità di indiscusso successo da cui derivano
 distintive capacità di giudizio e valutazione. --

Preservare la cultura e sopravvivenza dell’azienda: i membri del consiglio di amministrazione devono avere profonda conoscenza e attenzione a quelli che sono i caratteri distintivi dell’azienda al fine di garantirne la sua sopravvivenza per un periodo indefinito di tempo, con un orizzonte temporale plurigenerazionale.

domenica 20 ottobre 2013

ALLA NOSTRA STAMPA.

Cari direttori, perché  non insistete in modo più ripetitivo e
  più potente, come un mantra, sulla eccessiva libertà che la
  corruzione ha di "lavorare" nel nostro Paese? Perché non si parla
  più di legge contro la corruzione? Perché nelle trasmissioni
 dove 
  validi giornalisti intervengono, non lo "menano mai" sulla
 corruzione quando
  hanno modo di parlare ai rappresentanti delle larghe intese?
 Intendiamoci,
  nessuno vuole la testa di nessuno. Ma ladri conclamati che si sono
  fatti le budella d' oro con il terremoto in Abruzzo, tanto per
 fare un esempio  avvilente, e in modo ancora più esagerato in
 Irpinia, possono essere  immuni per sempre e stanno finendo la loro
 esistenza politica nel Parlamento
  europeo!  Perché non mandate i vostri educati giornalisti ad
  intervistare i giudici della Corte Costituzionale e chiedere loro,
 in bel
  modo, se non hanno vergogna ad essere tutti d' accordo nel
  nominare il Presidente emerito non il più capace, ma il prossimo
 che
  andrà in pensione? Così di fatto tutti vanno in pensione con
  l'autista e la macchina fino alla fine dei loro giorni,
 interamente pagata da noi. Alcuni di voi e altri che ora non ricordo
 stanno facendo un normale lavoro; ma a volte sembra che quando si
 parla di corruzione si senta subito l' esigenza di cambiare
 argomento!  L' Italia cambierà solo quando quelli che hanno
 rubato si faranno
  qualche mese di galera e gli si imporrà di restituire il mal
 tolto! Nessuno vuole vedere teste mozzate!  Ma  se questo non
 avverrà è anche perché voi, che dovreste fare parte della stampa
 libera, non denunciate mai nulla con una insistenza superiore ai due
 giorni. Lo sapete che una stampa sana dovrebbe essere il vero
 guardiano della democrazia? Fra qualche anno avrete dei grossi
 rimpianti, e qualcuno vi vedrà più come collusi che come incapaci.

Quello che sicuramente accadrà.

 Nel  2012, il governo Monti ha stanziato 300 milioni per il
 pagamento delle penali, e quindi la definitiva chiusura del
 progetto  del ponte sullo stretto di Messina.  I
 costi “attuali” più imbarazzanti sono le paghe di 43
 dipendenti e dei componenti il consiglio di amministrazione di
 questa società che non ha più nessun motivo di esistere! 
 Alimentare ancora  questo fiume di consulenze, studi e costi come
 l’ affitto annuo della sede romana vicino alla stazione Termini, che econdo BlogSicilia si aggira attorno ai 600
 mila euro, è pura incoscienza ammnistrativa, se non semplice
 corruzione! Una montagna di soldi che
 continuano ad essere pagati ancora oggi da tutti i cittadini,
 convinti che il problema "ponte sullo stretto" sia stato concluso,
 finito, terminato, e quindi più nulla sia dovuto a questa voce!!! Poi potrebbero
 nascere penali in condizione di raggiungere i 610 milioni di
 euro. Insomma  una gran furba confusione che al momento giusto
 si trasforma  in una gran festa per i soliti furbi.  E  dato
 che chi paga, paga sempre con soldi nostri, e  chi li riceve gode e
 fa partecipe della sua goduta il pagatore, dando origine alla solita
 festa della quale, a dire il vero, anche noi siamo sempre partecipi ma... solo come paganti, e sempre a nostra insaputa. Quindi
godiamo un po' meno. cosa ne dite? Non potremmo cominciare a
 chiedere chiarezza a
  tutti?  Dal Presidente  Napolitano al partito per il quale
 abbiamo votato e quando accadrà per il parlamentare che manderemo a
 Roma?  Io lo chiederò al   Movimento 5 stelle di cui sono e mi
 sento sostenitore!  Perché non mettere mai in mora  i furbi che
 salteranno fuori sempre al momento giusto? Nella fattispecie il momento giusto arà in occasione del rituale decreto "mille
 proroghe" del Presidente del Consiglio dei Ministri, volto a prorogare
 e risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell' anno in
 corso per rapinarci in assoluta tranquillità. --

sabato 19 ottobre 2013

lettera a "il Fatto Quotidiano" il più indipendente giornale italiano.

Caro Padellaro, lei ha l' onore di dirigere l' unico giornale
 italiano che può e dice quello che vuole, perché oltre alla vostra
 formazione culturale, nessuno a voi può dire: "A fine anno niente
 contributi." Perché allora non insistete in modo più efficace, ripetitivo e
 potente, come un mantra sulla eccessiva libertà che la
 corruzione ha di "lavorare" nel nostro Paese? Perché non si parla
 più di legge contro la corruzione? Perché nelle trasmissioni dove i
 suoi validi giornalisti intervengono, non lo "menano mai" sulla corruzione quando
 hanno modo di parlare ai rappresentanti delle larghe intese? Intendiamoci,
 nessuno vuole la testa di nessuno. Ma ladri conclamati che si sono
 fatti le budella d' oro con il terremoto in Abruzzo, tanto per fare un esempio  avvilente, e in modo ancora più esagerato in Irpinia, oltre ad  essere
 immuni per sempre e stanno finendo la loro esistenza politica nel Parlamento
 Europeo!  Perché non mandate i vostri educati giornalisti ad
 intervistare i giudici della Corte Costituzionale e chiedere loro, in bel
 modo, se non hanno vergogna ad essere tutti d' accordo nel
 nominare il Presidente emerito non il più capace, ma il prossimo che
 andrà in pensione? Così di fatto tutti vanno in pensione con
 l'autista e la macchina fino alla fine dei loro giorni. Direttore
 state facendo moltissimo, specialmente Travaglio, Gomez e altri che
 ora non ricordo; ma a volte sembra che quando si parla di corruzione
 si senta subito l' esigenza di cambiare argomento anche per voi!
 L' Italia cambierà solo quando quelli che hanno rubato si faranno
 qualche mese di galera, non anni, non teste mozzate, 
ma  gli si imporrà di restituire il mal tolto! Se questo
non avverrà anche voi fra qualche anno avrete dei grossi rimpianti.

giovedì 17 ottobre 2013

Comperare e vendere lo stesso giorno immobili dal costo di 690 mila euro pagati dal compratore, che quando li vende pretende e ottiene 8.9 milioni di euro. E' tutto normale tutto regolare attendiamo pazientemente che la magistratura faccio il suo corso e la prescrizione pure!

Carige, compravendita di immobili scatta l'inchiesta per frode fiscale

IMMOBILI che nel giro di poche ore moltiplicano fino a quindici volte il loro valore prima di essere acquistate da Carige Vita Nuova. L'inchiesta della procura di Genova per frode fiscale - al momento senza nessun indagato - ha nel mirino due operazioni avvenute nel 2005 e che videro il gruppo assicurativo di Banca Carige impegnato in trattative commerciali con società legate ad un imprenditore sempre molto attivo a Genova, Ernesto cavallini. Il dubbio, che muove da segnalazioni degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate è che le società immobiliari che prima acquistarono a prezzi stracciati e poi rivendettero a prezzi assai più alti a Carige non abbiano dichiarato al fisco le plusvalenze milionarie giocando sul meccanismo della compravendita di quote che di fatto controllavano gli immobili. Ma l'indagine che sta coordinando il Silvio Franz, con l'ausilio dell'Agenzia e della Guardia di Finanza vuole vedere chiaro anche in altri aspetti. In primis verificare che dietro le società milanesi oggetto di accertamenti -Portorotondo e Edilpartecipazioni per l'acquisto di un immobile a Padova passato da una valore di 650mila euro e rivenduto a Carige Vita per quasi 9 milioni di euro; e poi IH Roma, proprietaria dell'Hotel Pisana Palace nella capitale - non si nascondano o esistano comunque legami di parentela con membri o dipendenti a vario titolo di Carige Assicurazioni. Un filone d'inchiesta simile e riguardante altre operazioni immobiliari nel 2003 venne trasferito dalla procura di Genova a quella di Milano per competenza ma dopo varie vicissitudini lo scorso anno è caduto in prescrizione senza una chiusura formale.
Alcune di queste vicende vennero già analizzate da Isvap (l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni) e Bankitalia nel corso di un'ispezione che ebbe nel mirino la gestione dell'epoca del comparto assicurativo. «Non emerse nulla all'epocae non capiamo oggi cosa ci possa essere contestato, al limiteè un problema di chi vendette» dicono fonti interne di Carige che ribadiscono «la totale serenità circa l'operato di tutte le società del Gruppo e che la Banca sta attivamente collaborando con la Procura di Genova per quello che, a quanto risulta, è un procedimento relativo a un'indagine aperta contro ignoti».

mercoledì 16 ottobre 2013

TUTTI SI SONO DIMENTICATI DI LEI, "LA SIGNORA CORRUZIONE"


 C'è un disperato bisogno di nuovo. C'è anche bisogno che
 questo nuovo abbia un motore che lo faccia avanzare.Per fare partire
 questo motore occorre essere convinti di due cose fondamentali: la
 prima che siamo un Paese corrotto, e la seconda che chi è giovane e
 pulito può fare molto!  La Corte dei Conti sono diversi anni che
 valuta questa corruzione in aumento, il costo sociale della quale è
 di 60 miliardi di euro! Il nostro Governo, per mantenere una promessa
 di Berlusconi fatta al suo elettorato di fare pagare ai più
 sfortunati  l' imposta Imu invece che ai proprietari di case,
 sta raschiando il barile in tutte le direzioni. A nessuno, dico
 nessuno, è venuto in mente di lavorare per promulgare la legge contro
 la corruzione. l' Italia è l' unica Nazione a non averla in Europa e anche la più
 corrotta. Mi sembra enorme un totale silenzio su questa disperazione
 sociale; Come pure a me pare abominevole il silenzio dell' Europa.                                                          Anche i conduttori televisivi, sono palesemente disorientati quando si parla della signora corruzione.
 E' certo che la legge contro il putridume, se approvata,                                                                                ridimensiona il primo anno, per il terrore dei fruitori
 della  corruzione,  della metà il profitto corruttivo,(30 miliardi di
 euro.) terrorizzati dalla sola possibilità di dover restituire la
 refurtiva da parte di amministratori e casta beneficiari da questo
 quasi eterno andazzo. Il non parlare di questo problema da parte di
 tutti i partiti e movimenti politici è molto avvilente. Sono, e spero
 siamo, in spasmodica attesa di un segnale in tal senso; tutto il resto
 è "continuità".

L' Italia è un paese di festaioli!


E se la Banca Carige adesso rischia di essere commissariata, per le persone oneste sarebbe una benedizione. Quando nel 2005 è stato alienato un complesso residenziale alla Carige  Vita, assicurazione di proprietà delle Carige, da un signore che lo aveva pagato 690 mila euro al prezzo di 8.9 milioni di euro; Si è capito subito che non è stata una vendita ma una festa. Chi lavora deve lavorare non fare delle feste!  Naturalmente si è risparmiato anche sulle tasse di registro, perché la vendita alla assicurazione di proprietà della banca è stata fatta lo stesso giorno dell' acquisto, oltre che ad essersi dimenticati di dichiarare il favoloso guadagno, e quindi risparmiando anche sulle tasse.  Non è stato accertato nessun reato dalle forze preposte al controllo delle feste; o se è stato accertata qualche irregolarità si sta aspettando la prescrizione perché se passa il tempo quella (prescrizione) santifica prima di tutto le feste.

martedì 15 ottobre 2013

I danni irreparabili li hanno sempre commessi gli asini e gli incapaci.

Le leggi scritte hanno avuto il sopravvento sulle leggi del mare che
obbligano a salvare, sempre e comunque chi è in pericolo? No! Non è vero! Chi non interviene a portare aiuto a chi ne ha bisogno in mare, dovrebbe essere condannato per omissione di soccorso. e non esiste nel modo più assoluto la possibilità di applicare la Bossi Fini (che pretende di accusare i soccorritori del reato di favoreggiamento) la possibilità di applicare una vergognosa legge fatta oltre che da grandissimi incompetenti giganteschi  asini che hanno  creduto nella loro impreparazione di aggirare il  Testo Unico sulla Immigrazione, sottoscritto dalla nostra Nazione, il cui secondo comma recita inequivocabilmente: "Non costituiscono reato le attività di soccorso e assistenza umanitaria prestate in Italia nei confronti degli stranieri in condizioni di bisogno comunque presenti nel territorio dello Stato."
Quindi le leggi che hanno impedito di portare soccorso a chi poteva e doveva esserlo, sono ancora più ripugnanti, perché inapplicabili dalla sottoscrizione del "Testo Unico sulla Immigrazione."
Quindi la domanda che si pone il signor C.MUNOPANO, su chi siano i veri responsabili della tragedia di Lampedusa ha una sola risposta: L' ignoranza generalizzata sulle leggi promulgate dalla classe polita più inadeguata di tutti i temp

Leggi vergognose con l' aggravante di non avere nessun valore.

"Le leggi scritte hanno avuto il sopravvento sulle leggi del mare che
 obbligano a salvare, sempre e comunque. Chi non lo fa, dovrebbe essere
 condannato per omissione di soccorso. altro che favoreggiamento." 
 Questo non è assolutamente vero, perché quello che dice una legge
 vergognosamente Italiana, promulgata dalla classe politica più
 incompetente  di tutti i tempi, è completamente in disaccordo con
 il Testo Unico sulla Immigrazione, il quale chiaramente vuole colpire
 gli "scafisti" e gli organizzatori che portano dietro compenso questi
 sfortunati. Ma il secondo comma dello stesso è chiarissimo a
 proposito: "Non costituiscono reato le attività di soccorso e
 assistenza umanitaria prestare in Italia nei confronti degli
 stranieri in condizione di bisogno comunque presenti nel territorio
 dello Stato." Quindi le leggi che avrebbero colpito i pescatori se
 avessero salvato le vittime, sono ancora più ripugnanti, perché
 cancellate dalla sottoscrizione Italiana del "TESTO UNICO SULLA
 IMMIGRAZIONE"  --

Seconda lettera a Grillo.

Caro Giuse, mi trovo a scriverti per la seconda volta, perché anche questa volta hai dimostrato che è meglio che tu lasci la politica ai tuoi ragazzi. Non hai saputo cogliere l' attimo!  Sei stato l' unico ad avere la forza e l' opportunità di cambiare questa nostra disperata Italia, non solo non te ne sei nemmeno accorto, ma hai continuato a fare il tuo mestiere. Hai pubblicamente accettato, urlando e con violenza il porcellum! Quella legge che permette ai partiti di isolare le persone che hanno un cervello proprio e legalizza e innalza i ruffiani assetati della benevolenza del capo!  Ma trasformano una Nazione in un bordello. Hai pubblicamente RIAPPROVATO la Bossi/Fini sconfessando i tuoi ragazzi che la hanno abolita!  E questo per un tuo motivo peggiore della legge stessa, che tu non hai avuto nessun problema a dichiarare: "Con questa dichiarata posizione avremmo preso pochissimi voti" (Vorrei conoscere il genio di questa  esteriorizzazione)  Ti sei subito meritato i complimenti di Bossi il vecchio. Poi mi è tornato alla mente quando ti ho scritto dicendoti per che in molti, e io compreso, non capivamo come mai non ti adoperavi per fare promulgare quelle due inderogabili leggi; Porcellum e corruzione, e magari altre. Mi hai telefonato pochi giorni dopo dicendomi solo improperi e affermando che "non avevo capito un cazzo", ultimando con  una frase lapidaria e sillabata, come poche ore prima della fiducia di Berlusconi al Governo di larghe intese Brunetta ha esternato davanti alle telecamenre: "Il nostro Partito alla unanimità è contrario alla fiducia di questo Governo." Ripeto tu mi hai detto: "di dire a quelle persone che si sono lamentate di non votarmi più, e che io non voglio il loro voto, e che avresti fatto col 100% dei voti quello che non sei riuscito a fare con il 28% (o quello che è) !
Giuse torna al teatro, stai facendo delle figure brunettiane, stai combinando dei grossi disastri nella posizione in cui sei; ma non ti rendi conto di cosa ha bisogna questa nostra Italia! Ma chi poteva prevedere che avresti rovinato quello che per moltissimi è stato un successo delle tue truppe, ma chi poteva pensare che saresti anche tu terrorizzato dal perdere voti su una onesta posizione di rottura come quella sulla abolizione della Bossi/Fini. Chi avrebbe mai potuto immaginare che anche tu aspiri al porcellum perché quella mattina qualche sondaggio ti ha dato favorito.  

sabato 12 ottobre 2013

I veri disastri li hanno sempre fatti gli asini e gli incapaci

Le leggi scritte hanno avuto il sopravvento sulle leggi del mare che
 obbligano a salvare, sempre e comunque, chi è in pericolo? Non è
 vero! Chi non interviene a portare aiuto a chi ne ha bisogno in mare,
 dovrebbe essere condannato per omissione di soccorso. E non esiste
 nel modo più assoluto la possibilità di applicare la Bossi-Fini
 (che pretende di accusare i soccorritori del reato di
 favoreggiamento), vergognosa legge
 fatta da totali incompetenti. Infatti con essa i, chiamiamoli così, "legislatori" hanno
  creduto, nella loro ignoranza, di poter aggirare il  Testo Unico
 sulla Immigrazione, sottoscritto dalla nostra Nazione, il cui secondo
 comma recita:"Non costituiscono reato le attività di soccorso e
 assistenza umanitaria prestate in Italia nei confronti degli
 stranieri in condizioni di bisogno comunque presenti nel territorio
 dello Stato." Quindi le leggi che hanno impedito di portare soccorso
 a chi poteva e doveva farlo sono ancora più ripugnanti, perché
 inapplicabili dalla sottoscrizione del "Testo Unico sulla
 Immigrazione". Quindi la domanda che si pone il signor C.MUNOPANO, su
 chi siano i veri responsabili della tragedia di Lampedusa ha una sola
 risposta: l'ignoranza generalizzata sulle leggi promulgate dalla
 classe polita più inadeguata di tutti i tempi!

mercoledì 9 ottobre 2013

L' ultima sera a Ballarò

 Ancora una volta abbiamo potuto vedere che a Ballarò la corruzione e
 il gioco d' azzardo sono argomenti non graditi e quindi da
 evitare, per il bene di tutti i presenti, in particolare per il
 conduttore. Tutti erano pensosi su come recuperare il costo di una
 promessa  di Berlusconi fatta pagare al popolo di sinistra. Quando
 qualcuno timidamente diceva che il costo sulla proprietà in Italia
 è il più basso d'Europa, si capiva che questa affermazione
 dava fastidio anche alla sinistra. L' Imu ha abbondantemente
 dimostrato la sudditanza della sinistra a Berlusconi. Lui al loro
 posto gli avrebbe fatto un "mazzo" paradigmatico e sicuramente non di
 fiori. Per la sua coerenza e la sua determinazione, quantunque
 condannato, ne esce rispetto a tutti i suoi colleghi, di destra e
 sinistra, così tapini così nani, come un gigante degno di grande
 rispetto. Un professionista del male. Lui almeno lo sa fare bene, e senza le ipocrisie che invece ben conosce la sinistra, e ad
esse ci ha abituato fino alla nausea. Tutti gli altri, a confronto della determinazione del Cavaliere, sono dei signori nessuno,
 sono tutti come Brunetta cinque minuti prima della votazione alla
 fiducia del Governo Letta. Il terrore  della sinistra di perdere
 l' appoggio al Governo delle grandi intese da parte di quel che
 resta di Berlusconi ha dimostrato ancora una volta la sudditanza
 vigliacca  al potere alle seggiole e la paura data dalla certezza
  che  da soli non ce la faranno mai. Grandi ideali grandi obiettivi
 grandi visioni future, finite; per il momento solo inciuccio; e il
 recuperare i soldi che mancano allo stato solo su risparmi nei
 servizi, aumento delle accise, e delle bollette, e i 60 miliardi di
 euro del costo della corruzione? Tutta una palla inventata dalla
 Corte dei Conti. Di vibranti messaggi contro la corruzione nemmeno
 l' ombra, E la visione della sconcertante differenza del come
 funziona il trasporto pubblico a Helsinki e da noi, pare sia sommerso
 da un urlo silenzioso da quasi non sentirlo, perché sull'argomento siamo stati tutti vaccinati: "Si certo però là mica
rubano." 

martedì 8 ottobre 2013

E la rapina continua.

Non avrei mai immaginato che una Nazione come la nostra Italia fosse così forte e così ricca da sopportare un devastante ladrocinio così rovinoso e sistematico possibile solo dopo un accordo sempre più perfezionato fra quasi tutti i partiti politici!   Aspettavo come una liberazione che questa nostra Italia crollasse e  finalmente   fallisse,  per poter cambiare  musica e poter quindi ripartire. Aspettavo praticamente un dopoguerra senza crolli e senza morti. E invece no! Perché con questo consociativismo si può continuare a rubare comodamente senza nessun problema.  Perché una volta rubata tutta la ricchezza  della nostra  Nazione dalle dismissioni industriali, alle assunzioni clientelari senza senso nell' amministrazione pubblica in prevalenza del sud, hanno dato origine a due nuove categorie di cittadini; Creando due orride tipologie di umani fino ad allora sconosciuti: 1) I politici e la casta tangentara delle finte acquisti/vendite 2) I nuovi industriali amici di politici che con miserrimi prezzi di acquisto concordati,  quasi sempre finanziati e supportati da banche compiacenti, hanno portato a casa industrie con capacità di guadagni enormi, e costi praticamente nulli per loro; Riuscendo con quattro soldi a fare scodinzolare la politica a tutt’ oggi. Nello stesso tempo, quasi come riconoscenza, o inevitabile conseguenza a posizionare i propri figli ai vertici dei partiti zerbini.  Il saccheggio sistematico, come ho già detto, avvenne con la Morte di Enrico Berlinguer, che diede origine al consociativismo e con questo accordo alle dismissione delle società di stato.  Fecero passare nella più completa indifferenza l' aumento del debito pubblico dagli anni 80/90 dal 57% al 127% del Pil.- Con un documento pubblicato il 10 febbraio 2010, ormai ultimata la stagione delle privatizzazioni che prese il via quasi 20 anni prima, la Corte dei Conti ha reso pubblico uno studio nel quale elabora la propria analisi sull'efficacia dei provvedimenti adottati. Il giudizio, che rimane neutrale, segnala sì un recupero di redditività da parte delle aziende passate sotto il controllo privato; un recupero che, tuttavia, non è dovuto alla ricerca di maggiore efficienza quanto piuttosto all'incremento delle tariffe di energia, autostrade, banche, etc ben al di sopra dei livelli di altri paesi europei. A questo aumento, inoltre, non avrebbe fatto seguito alcun progetto di investimento volto a migliorare i servizi offerti. Più secco è invece il giudizio sulle procedure di privatizzazione, che la Corte dei Conti manifesta sulle società privatizzate: Si limitano a fare pagare di più i servizi rispetto al resto d' Europa! Le ex aziende pubbliche ora fanno più soldi grazie a tariffe più care. Per i giudici contabili banche, telefonia e autostrade privatizzate non sono più efficienti di prima. 

Con questa legge il regime della rapina ai soldi pubblici continua e potrà contare su un Parlamento composto di persone di provata fiducia e ossequio ai propri presidenti  di partito e di fatto proprietari del loro incarichi; questi nominati parlamentari devono sapersi comportare e così lo faranno per sempre.  Questo è potuto accadere perché i Craxi e Demichelis di allora si resero conto che si poteva prendere anche  la ricchezza futura della nostra Nazione, quella dei nostri figli e dei nostri nipoti; ed allora invece di andarsene restarono con quella perversa masnadiera  esperienza  che stavano continuando ad affinare operando in modo sempre più profittevole per loro.  Il gioco era semplice quanto perfidamente cattivo.  Bastava addossare tutti i costi  alla classe meno abbiente, e così fu sistematicamente fatto. (Guardate se ora qualche parlamentare ha proposto di sciogliere la società per la costruzione del ponte di Messina bella imbottita di amici funzionari), per loro è normalissimo così, sono solo soldi da prendere, e giustificarli come una inezia nel bilancio dello Stato.  Si doveva fare tacere anche i giornali su scandali vari, e così, inspiegabili finanziamenti alla stampa, furono pagati sempre con soldi nostri.  Bisognava anche che non accadesse che un qualunque giudice potesse arrestare o mettere in difficoltà anche il più sprovveduto ladro di regime:  E ci si accordò  che la legge sulla corruzione in Italia non dovesse mai essere promulgata,  la legge sulla corruzione non vedrà mai la luce!  Vi era però un pericolo;  il contatto fra gli eletti e gli elettori che poteva creare qualche problema di coscienza nella sistematica rapina. Si mosse e ci mise la faccia l’ onorevole Calderoli,  al quale mancò il coraggio di chiamarla legge elettorale e la chiamo ridendo e scodinzolando “porcellum”
https://mail.google.com/mail/images/cleardot.gif.  C’ era una speranza  che la rapina sistematica e protetta si interrompesse; era il Movimento 5 stelle, il cui leader non ha capito il mandato che la storia aveva voluto affidargli. Peccato che il mio amico  Grillo sia bravissimo a raggruppare consensi,  ma  semplicemente incapace a saperli degnamente rappresentare.

Le solite marachelle sullo "stretto"

Nel  2012, il governo Monti ha stanziato 300 milioni per il
 pagamento delle penali, e quindi la definitiva chiusura, de
 progetto  del ponte sullo stretto di Messina.  I costi “attuali” più imbarazzanti sono le paghe  di 43 dipendenti e i componenti del consiglio di amministrazione di questa società che non ha più nessun motivo di esistere!  Alimentare ancora  questo fiume di  costi, consulenze e studi come l’ affitto della sede
 romaa  vicino alla stazione Termini, il cui costo annuo, secondo
 Blogicilia, si aggira attorno ai 600 mila euro, è pura incoscienza
 ammnistrativa, se non normale corruzione! Una montagna di soldi che
 continuano ad essere pagati ancora oggi da tutti i cittadini, convinti
 che i problema "ponte sullo stretto" sia concluso, finito, terminato!
  E quindi più nulla sia dovuto a questa voce!!! Poi potrebbero
 nascere penali che potrebbero raggiungere i 610 milioni di euro.
 Insoma  una gran furba confusione che al momento giusto si
 trasfrma  in una gran festa per i soliti callidi.  E  dato che
 chi paga, paga sempre con soldi nostri, e  chi riceve gode e fa
 sicuramente partecipe della sua goduta il pagatore, dando origine
 alla solita festa della quale noi siamo sempre partecipi ma solo perché  paganti,
 sempre a nostra insaputa, non potremmo cominciare a chiedere chiarezza a
 tutti?  Dal Presidente  Napolitano al Movimento5 stelle di cui
 sono e mi sento sostenitore!  Perché non mettere in mora  i furbi
 che salteranno fuori sempre al momento giusto, (specie con decreto
 "mille proroghe" del Presidente del Consiglio dei Ministri volto a
 prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell'
 anno in corso) per rapinarci in assoluta tranquillità. --

sabato 5 ottobre 2013

L' inizio della fine.

La rovina  dell’ Italia ha una data precisa,  ed è quella di un evento   luttuoso.  Padova, 11 giugno 1984 muore Enrico Berlinguer.  Muore la persona alla quale il consociativismo,  l’ inciuccio, l’ accordo sottobanco del tipo “Tu fai quello che vuoi, basta che non mi dai fastidio quando opero io o i miei amici.” Questo tipo di politica non era nella sua natura,  non gli apparteneva non avrebbe mai potuto prendere accordi del genere con chicchessia. Per lui la politica era una cosa onesta, un continuo dover raggiungere obiettivi , facendo naturalmente anche molti errori, ma mai si sarebbe dovuto,” maneggiando soldi pubblici” trarne vantaggi personali .  A Berlinguer se giungeva voce che qualche dirigente locale aveva  avuto comportamenti  distaccati dalla ortodossia di partito, si informava,(e a lui le informazioni arrivavano giuste) e poi prendeva i provvedimenti del caso.  Con Berlinguer il consociativismo era  impossibile.  La stima e il prestigio che tutti avevano per il segretario, era sicuramente terrorizzante per  i  faccendieri.   Ma con la sua morte,  e con tutti i soldi che si potevano maneggiare in quel periodo, oltre ai soldi delle tasse normali, si era scoperto che si poteva tranquillamente accedere e quindi  spendere anche i soldi delle generazioni future.          “Daltronde cosa avevano mai fatto per noi le future generazioni!”  E inevitabilmente accadde.   L’ enorme  aumento del nostro debito pubblico si formò tra gli anni 80 e 90 passando dal 57,7% sul Pil  al 124% nel 1994. In questo periodo, con la moltiplicazione dei centri di spesa a livello regionale, provinciale e comunale, abbiamo assistito tutti e accettato una  “razionalizzazione della tangente” affiancate anche all’ assunzione del “forestale calabrese” che tiene famiglia al quale si elargiva uno stipendio di “spesa pubblica improduttiva” faceva prevedere, (non si sapeva fra quanto tempo) la certezza dell’ arrivo del disastro. Proprio in questo periodo gli uomini politici erano tutti di bassissima statura. Erano tutti nani e con una gran voglia di divertirsi,  presenziando come divi  in televisione,  spiegando sempre cosa volevano dire la sera precedente perché erano stati fraintesi, e con una gran voglia di sperperare i nostri soldi: E così hanno fatto.  Queste persone,  esclusa una piccola minoranza,  ci hanno rovinato mentre loro si sono  arricchiti e, prima di tutto organizzati  per non pagare il conto, perchè la corruzione fosse il meno perseguita possibile. Usando, in modo altamente professionale, tutte le televisioni che ci hanno imbonito e abituato a digerire, metabolizzare ogni nefandezza e ogni ruberia, certi di essere supportati da quasi tutta la stampa nazionale, la sopravvivenza della quale,  era nelle mani dei finanziamenti politici.
E’ evidente che occorre una forte ed impietosa legge sulla corruzione atta a colpire esemplarmente il corrotto e mandarlo in carcere, pubblicizzando per la prima volta tutti i fatti corruttivi che oggi non stanno mai più di due giorni sui giornali.  Se ciò accadesse sarebbe per la prima volta!
I giornali sono i primi veri guardiani della bonifica politica e della vera democrazia;   Non devono esistere come non dovrebbe esistere  il forestale calabrese, ma solo se autosufficienti.  E in questo scacchiere la sopravvivenza la si ha solo con la bravura, l’ onestà la professionalità ma soprattutto con l’ autosufficienza!
Ci hanno abituato ad assistere in modo distaccato che figli di politici, per accedere ai generosi finanziamenti  della stampa, pubblichino e buttino immediatamente via la loro lurida produzione asservita  solo al benevolo finanziamento degli amici di papà.(Mastella)
Noi in questo momento siamo all’anno zero della risalita e le prospettive sono pessime. 
E Grillo avrebbe potuto cambiare tutto. Ma preferisce il 100x100 dei voti!