lunedì 13 settembre 2010

Sostiene Equitalia.......................

Leggo su La Repubblica di mercoledì 8 settembre a pagina 53: Maradona, polemica sulla festa a Napoli "E' un evasore deve soldi all'Italia"
A parte il fatto che Maradona potrebbe fare la festa del suo compleanno in modo più normale magari in un palasport, ma il veto di Equitalia alla partecipazione del campione alla sua festa per il compimento dei suoi 50 anni, organizzata al S. Paolo di Napoli è dovuto al fatto semplicissimo che Maradona deve allo Stato italiano e quindi agli italiani, dei soldi perché ha evaso il fisco. Sostiene Equitalia che essendo essa la società deputata alla riscossione dei tributi su tutto il territorio nazionale per conto dello Stato non può tacere, e che deve usare tutti i mezzi per tentare di recuperare i soldi che sostiene, quasi con commozione, essere degli italiani; Questo viene affermato con chiarezza solo come chi si sente nel giusto può affermare. Peccato, che Equitalia quando si tratta di una somma, più di 100 miliardi di euro, che devono le società concessionarie di slot-machin, che operando esclusivamente su licenza governativa, avrebbe quindi modo di intervenire in modo molto fattivo, come puro il caso dell' eredità dell' avvocato Gianni Agnelli, relativa a due miliardi di euro, scoperti su un conto svizzero, e ritenuti da tributaristi governativi a tutti gli effetti dello Stato, scoperta fatta solo dopo la denuncia di sua figlia la quale pretendeva chiarezza su somme relative alla eredita paterna, somma alla formazione della quale saranno sicuramente state di aiuto le sovvenzioni della Stato italiano ( e quindi soldi dei cittadini) per agevolare il mercato dell' auto, peraltro sempre sostenute dagli Italiani; Equitalia, almeno per questi due costosissimi casi, cade nel più completo mutismo.
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intervista a Brunetta

Secondo il contenuto dell' intervista fatta a Brunetta, il PDL ha ragione a sostenere che l' Italia è la prima e non l' ultima dopo la crisi mondiale nella classifica dei paesi europei. Se si tolgono quegli agglomerati del sud prevalentemente gestiti dalla sinistra,(Bassolino-Campania) che con le loro negatività fanno stramazzare all' ultimo posto la nostra Italia. Non dice il Ministro Brunetta che i voti in certe regioni sono semplicemente di chi li vuole, salvo dover essere subito dopo riconoscenti con i portatori di detti voti, vorrei chiedere al ministro cosa ne pensa del ponte sullo stretto, quanto pensa possa costare e quanto è già costato. Caro ministro finché si considerano come non esistenti; La corruzione, (100 miliardi di euro l' anno) l' evasione, ( 120 miliardi di euro l' anno ) non quella dei negozianti, ma quella la cui impunibilità è stata possibile con la depenalizzazione del falso in bilancio. Finché non si considera degna di attenzione l' allegra gestione dei "Grandi Eventi" del signor Balducci, e prendere quindi provvedimenti perché ciò non possa più accadere, oppure la mostruosità di far sostenere alla Regione Sicilia il costo di un consigliere la cui certa non presenza, evidente a tutti, costerà ai siciliani (già italiani) solo 3 milioni di euro all' anno. La Sicilia è la regione più generosa nel pagare questo tipo di falso lavoro. Cosa ne dice signor Ministro, il suo partito in Sicilia conta e lei potrebbe intervenire.(Si legga lo articolo di Giannantonio Stella del 9 novembre scorso sul Corriere). E poi come si può pensare e dire (S. B.) che chi subisce più del 50% di pressione fiscale a diritto a ribellarsi e quindi evadere; Una persona che per sua abilità guadagna 10 milioni di euro all' anno, come può sentirsi perseguitato, e non felice di poter pagare alla società, che in qualche modo ha premiato la sua bravura, una cifra sia pure fra le più alte dei suoi concittadini. Dicevo finché questo genere di cose si considerano come non esistenti, ingiuste o comunque argomento da evitare, non si andrà da nessuna parte, e in Europa resteremo sempre dei nani.

venerdì 10 settembre 2010

Le bugie hanno le gambe corte.

Mi piacerebbe, quando il ministro Brunetta, annuncia che si impegna a fare quelle "riforme a costo zero" spiegasse di quali riforme parla, e comunque se il costo é zero, perché non le ha già fatte. Inoltre vorrei ricordare, che quelli che si impegnano a non mettere le mani in tasca agli italiani non devono fare aumentare il debito pubblico. Perché l' aumento del debito pubblico relativo all'anno in corso, più il costo degli interessi relativo ad esso e per tutti gli anni a venire finché non verra restituito, formano una somma di denaro che é stata prelevata esattamente dalle tasche degli italiani e dei loro futuri figli. E dire che così facendo non si mettono le mani in tasca agli italiani si dicono solo bugie. E mi dispiace dover ricordare al ministro Brunetta che le bugie hanno le gambe corte.

raccogliamo anche soldi che gente solvibile deve.

In una lettera del 4 dicembre 2009, rammentavo che la figlia Margherita dell' Avv. Agnelli, con la richiesta di far censire l' eredità del padre,ha fatto scattare una indagine fiscale della Guardia di Finanza, che ha scoperto, un tesoretto di 1 miliardo e 950 milioni di € mai dichiarati al fisco, e quindi gli eredi di detto patrimonio devono pagare allo Stato Italiano, in base alle disposizioni anticrisi, una somma che potrebbe essere anche superiore a quella scoperta.
Da quel momento non si é più saputo nulla, a parte l' efficienza di Equitalia che per fare rientrare lo stato da somme che si aggirano intorno all'1% del valore dell' immobile sul quale usa solitamente iscrivere senza avvisare ipoteca. In questo caso la procedura sembrava semplicissima. A meno che una sorta di soggezione faccia dimenticare un credito del valore dell' 8% della manovra anticrisi. Lo stesso Brunetta attentissimo all' interesse dello Stato ha usato in questo caso il braccino corto. Ma all' orizzonte si intravede un condono che non vorrei salvasse quei 2 miliardi ai componenti di una famiglia che sicuramente non aspettano quella cifra per mettere su la pentola. L' anno scorso quando lo Stato Italiano doveva dare alla Fiat 500 milioni di euro per gli incentivi, li ha dati senza fare tanti complimenti. Per non parlare delle tasse enormi dovute dalle società che operano nel gioco d' azzardo. Su forza Brunetta, si faccia sentire anche da lorsignori. Anche perché se non le pagano loro le pagheremo sicuramente noi.

Le pale della loro felicità.

I corposi finanziamenti dell' EU, e quelli dei governi, relativi alla costruzione di impianti eolici, suscitano interesse da parte di chi ha la possibilità di finanziare la forza motoria delle prime "stecche" a politici corrotti che daranno i permessi atuattivi a velocità oleata. E' chiaro che la delinquenza organizzata ha questa possibilità. Cosa non é chiaro, é come si ci possa abituare a subire l' esistenza dell' organizzazione "a giorno" di tutta la filiera politica atta a corrompere e a rendere tranquilli tutti gli invitati ai "festini" e in particolare: (1) Titolari di banche che occupano i vertici del partito di governo. (2) Scuse indegne che vorrebbero annullare la tracciabilità degli spostamenti inequivocabili di danaro. (3) La più sconveniente, a livello planetario, abolizione di norme relative alla intercettazioni telefoniche( per contrastare gli ingordi di Stato) ultimo baluardo, alla ormai più insopportabile corruzione di Stato. (4) Ed ultima questione che qualunque componente la "cricca" si dovrebbe imporre, che l' opera interamente pagata più la sua inevitabile addomesticata revisione dei costi, ad esempio nel caso delle pale eoliche siano attaccate alla rete, cosa messa in dubbio,(e passata inosservata!!!!) nella trasmissione di GadLerner dal Presidente Della Regine Sicilia.
Vorrei inoltre ricordare un dato tecnico: In Europa vengano realizzati l' 80% degli impianti progettati, in Italia il 20%; Forse a noi questo basta?
Vorrei proporre, che per inibire la più disinvolta scorrettezza al settore dell' eolico, basterebbe pagare l' ultima quota al collaudo, che sarebbe quando la struttura é attaccata alla rete e produce elettricità.

Comincia ad essere difficile a trovare ministri.

Il presidente Berlusconi, all' assemblea generale della Confindustria, invita il presidente, la signora Emma Marcegalia a fare il ministro della Sviluppo economico, e dopo il rifiuto della signora, invita l' assemblea a manifestare il suo assenso, suppongo pensasse un risultato plebiscitario.
Non ha tenuto conto di due fattori: Primo nessuno sale su una barca che naviga male. Secondo che la signora ha fatto un acquisto alla Maddalena troppo vantaggioso per la sua società, e troppo penalizzante per l' Italia in generale e la Sardegna in particolare. Infatti il megacomprensorio dell' arsenale americano della Maddalena pagato meno di 1/5 del solo restauro pagato dall' Italia 254 milioni di euro comprensivo di 155000 metri quadrati, incluso un hotel nuovo e arredato, centri conferenze, spazi da riempire, 600 posti barca, tutto questo al canone mensile di 3 centesimi al metro quadrato, e il tutto in uno dei posti più belli del Mediterraneo. Forsre é anche per questo che il Presidente della Confindustria preferisce stare dove
Vorrei ricordare al Secolo che potrebbe essere giunto il momento di esporsi un poco di più.
Le interviste di Pietro Grasso, Veltroni, Azelio Ciampi e Oscar Luigi Scalfaro dimostrano che qualcosa dovrebbe cambiare, in particolare la stampa. Non bisogna aspettare i tre gradi di giudizio, o vedere se uno é indagato o meno, la stampa dovrebbe sempre poter fare quelle domande che intimamente tutti vorrebbero sentir fare; sono poi le risposte che illuminano eventuali scorrettezze. Guardiamo a quei paesi, nonostante le loro pecche, che da sempre danno esempi di democrazia. America ed Inghilterra. La classe politica viene mandata a casa se non é decentemente pulita, si ha la sensazione che il Primo ministro inglese valga fino al giorno che occupa la sua Istituzione, nessun paese sopporterebbe 40 leggi ad personam, con un costo di tempo perso inimmaginabile sottratto all' attività parlamentare oltre all' eccessiva attività incomprensibile operata dalle stese.
Da noi c'é una vischiosità anonima impalpabile, che se un ministro pensa di abolire una struttura, una provincia troppo costosa, queste come tutti gli enti inutili hanno una capacità, dovuta alla conoscenza del sistema, e quindi con una capacità di resistenza da bloccare qualunque riforma. Ed ecco l' importanza dei giornali di prendere posizione nei confronti del disastro che avanza. Sta cambiando qualcosa, e c'è bisogno di tutti i giornali. Grasso.
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La paziente lotta alla crisi.

L' Italia figura al 22° posto nella graduatoria del PIL pro capite, balza all' 8° per quel che riguarda la ricchezza netta pro capite, davanti a economie come Francia, Germania, Australia e paesi scandinavi. Se nell' affrontare la crisi si é solo pensato praticamente ai dipendenti pubblici, ai percettori di reddito fisso, all' evasione di negozianti, mai avviliti come in questo periodo, al ritardare la riscossione della liquidazione, senza pensare che qualcuno potrebbe aver previsto quel credito e magari averlo già speso: Ma nessuno ha pensato di intervenire su stipendi che so, sopra ai 100.000 euro nella misura di una percentuale accettabile. No queste persone, sicuramente per loro merito fortunate, che abbiano un presidente del Consiglio che li difenda con una detterminazione così feroce ed abbia un consenso del 60% mi sembra impossibile. Tenuto presente che non pochi fra i fortunati benestanti sarebbero stati disponibili a prendere parte alla lotta contro la crisi.

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Questo caso và chiarito.

L' Italia figura al 22° posto nella graduatoria del PIL pro capite, balza all' 8° per quel che riguarda la ricchezza netta pro capite, davanti a economie come Francia, Germania, Australia e paesi scandinavi. Se nell' affrontare la crisi si é solo pensato praticamente ai dipendenti pubblici, ai percettori di reddito fisso, all' evasione di negozianti, mai avviliti come in questo periodo, al ritardare la riscossione della liquidazione, senza pensare che qualcuno potrebbe aver previsto quel legittimo credito e magari averlo già speso: Ma nessuno ha pensato di intervenire su stipendi che so, sopra ai 100.000 euro nella misura di una percentuale accettabile, anche se alcune di questi abbienti si presterebbero volentieri a una forma di onesta partecipazione nel contribuire alla lotta alla crisi. Cercare di risolvere ( sia pure parzialmente) quella questione sui 98 miliardi evasi dalle 10 concessionarie DI STATO che ridurrebbero i nostri sacrifici, ma che di questa questione nessuno ne parli lascia aperta la possibilità di fantasticare su qualunque possibilità.
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Largo ai giovani.

L'altra sera a Porta a Porta, il rappresentante del PD non mi é piaciuto, sa tenere bene la scena come un buon sportivo o un bravo cantante, ma politicamente, pur avendo il requisito più richiesto, (la giovinezza) pur esprimendo le sue idee con volonta e certezze granitiche, mi é parso deboluccio sui contenuti. Secondo il nostro giovane politico, l'Italia dovrebbe imitare l' America che ha messo a disposizione dell' industria automobilistica tre miliardi di $. Non sapendo che l'Italia alla Fiat ha già "regalato" più di 500 miliardi di euro,( che con più gli interessi pagati ammontano a più di 1/3 del debito pubblico) ottenendo in cambio una copiosa produzione delocalizzata. E il vecchio volpone Vespa che quando vede uno avversario politico infilarsi in un buco diventa di burro oltre che gaudente e stupendamende ingenuo ha chiesto" E allora il nostro governo quanti miliardi di euro dovrebbe dare alla nostra industria automobilistica". Il giovane Colaninno rispondeva: "Non lo so....non posso fare i conti ora....". Io credevo che il nostro giovane dirigente di partito avesse come convinzione che i finanziamenti sistematici a qualunque settore senza nessun disegno strategico, portano a dopare qualunque mercato così sostenuto, così come si é capito ieri sera, ad anno zero, che le quote latte hanno fatto arricchire chi le ha comperate non avendo nemmeno una mucca e ha rovinato chi ha costruito stalle moderne.

Vietato vietare.

Vietato filmare chi commette reati, (sembra scritto nel paese di bengodi dei delinquenti) nuovo impedimento sulle indagini. All' estero si chiedono chi governa, e come si possa emanare certi provvedimenti legislativi, trattati con una urgenza superiore ai provvedimenti anti crisi.
L' anacronismo di certe leggi balza agli occhi, specialmente dopo aver visto in mondo visione la ex moglie del principe Andrea mentre intascava una tangente. Nessun parlamentare britannico ha pensato di vietare simili tranelli, o considerarli sleali, ma nonnostante siano sudditi, ne hanno preso atto. Sicuramente l' attività promozionale dell' ex moglie del principe ha subito una battuta di arresto.
Anche la nuova legge che si sta preparando per consentire a milionari proprietari di panfili ad essere considerati affittuari, non pagando la IVA sull' acquisto dell' imbarcazione, sottraendo le spese di manutenzione, e pagare il carburante come i pescatori. Sono tutte cose che si sono sempre fatte, ma nessuno ha mai avuto l' ardire di cercare di tutelarle legalmente. Poco tempo fa la Guardia di Finanza aveva scoperto un signore che era su un panfilo di una sua societa, con tutte le facilitazioni che ne conseguivano; Si accordarono, per evitare il sequestro, del pagamento dell' IVA, mi pare 4 milioni di euro sull' unghia, un compromesso che può essere accettato.

giovedì 9 settembre 2010

Più che stufi siamo infelici.

I poteri di controllo e garanzia del Capo dello Stato non sono stati esercitati, i contrappesi su cui si basa la democrazia non hanno funzionato. Purtroppo le opportunità che ha il nostro Presidente della Repubblica per inibire, diciamo così, gli errori del Presidente del Consiglio non sono stati messi sul tavolo ormai inclinato verso una discesa democratica avvertita anche da una parte dei partiti di governo.
E' evidente che l' ultima infelice scelta per sottrarre Brancher al processo, nominandolo Ministro senza portafoglio della Repubblica, sia giudicata da molti devastante. Ora l' attività politica del paese, in un momento di grande crisi, dove tutte le forze politiche dovrebbero forse non andare nemmeno in ferie, si troveranno a disquisire, su che tipo di oberante lavoro é avvolto il Ministro in questo momento iniziale del suo lavoro e altri a controbattere che vogliono vedere le deleghe del neo Ministro. E mentre fior fiore di avvocati vivranno sui giornali il loro momento di gloria, ( per carita, fanno il loro lavoro) ma c' era proprio bisogno di questo evento, é difficile pensare che nessuno degli attori e loro consiglieri non lo abbiano previsto nella sua stupidità. Eppure é proprio così. Noi italiani avremmo avuto bisogno di ben altro.

Manca l' ottimismo.

Avevamo bisogno di auto elettriche e invece l' industria automobilistica ci ha proposto/imposto i Suv. Abbandonando sul nascere una fortunata esperienza per la costruzione di auto elettriche che avrebbe aiutato a risolvere il problema dell' inquinamento. Il disappunto dei petrolieri é stato immediato, tutte le nuove auto elettriche distrutte. Un tempo le industrie producevano secondo le esigenze del mercato, oggi pilotando e dopando il mercato con finanziamenti pubblici e con potenti bombardamenti pubblicitari si può produrre per le esigenze delle industrie. Il Presidente Obama ha stanziato due miliardi di dollari per industrie che producano panelli solari, dopo il terrorizante inquinamento creato dalla BP nel golfo del Messico, ed ancora lungi dall' essere risolto. Cosa impensabile con l' ex Presidente Bush. Non potremmo anche noi stanziare risorse per l' energia alternativa, oppure aspettiamo che furbacchioni esperti in finanziamenti pubblici si impadroniscono di dette società. Cosa che pare sia avvenuta al sud con le pale eoliche.
Stiamo assistendo a trionfanti comunicati che ci vogliono convincere che stiamo uscendo dal tunnel della crisi, ma difficile farlo capire ad un tasso di senza lavoro che da da moltissimo non raggiunge questo livello, specialmente per i giovani che solo due su tre ha trovato lavoro e con garanzie del tutto nuove.
I carabinieri hanno proposto il commissariamento del comune di Bordighera per infiltrazioni mafiose, ci stiamo abituando anche qui in Liguria a uomini politici che candidamente affermano " Si da quegli indagati ho ricevuto aiuto, ma non denaro" sapendo tutti che é da eletti che ci si deve sdebitare.
E il nostro Presidente del Consiglio che sacrifica l'amico ministro Aldo Brancher, reo di aver usato il legittimo impedimento, che assieme alla rinuncia della legge sulle intercettazioni , pretende l' estensione del lodo Alfano.
Assieme ad altre cose in questo periodo é l' ottimismo che manca.

Manca l' ottimismo.

Avevamo bisogno di auto elettriche e invece l' industria automobilistica ci ha proposto/imposto i Suv. Abbandonando sul nascere una fortunata esperienza per la costruzione di auto elettriche che avrebbe aiutato a risolvere il problema dell' inquinamento. Il disappunto dei petrolieri é stato immediato, tutte le nuove auto elettriche distrutte. Un tempo le industrie producevano secondo le esigenze del mercato, oggi pilotando e dopando il mercato con finanziamenti pubblici e con potenti bombardamenti pubblicitari si può produrre per le esigenze delle industrie. Il Presidente Obama ha stanziato due miliardi di dollari per industrie che producano panelli solari, dopo il terrorizante inquinamento creato dalla BP nel golfo del Messico, ed ancora lungi dall' essere risolto. Cosa impensabile con l' ex Presidente Bush. Non potremmo anche noi stanziare risorse per l' energia alternativa, oppure aspettiamo che furbacchioni esperti in finanziamenti pubblici si impadroniscono di dette società. Cosa che pare sia avvenuta al sud con le pale eoliche.
Stiamo assistendo a trionfanti comunicati che ci vogliono convincere che stiamo uscendo dal tunnel della crisi, ma difficile farlo capire ad un tasso di senza lavoro che da da moltissimo non raggiunge questo livello, specialmente per i giovani che solo due su tre ha trovato lavoro e con garanzie del tutto nuove.
I carabinieri hanno proposto il commissariamento del comune di Bordighera per infiltrazioni mafiose, ci stiamo abituando anche qui in Liguria a uomini politici che candidamente affermano " Si da quegli indagati ho ricevuto aiuto, ma non denaro" sapendo tutti che é da eletti che ci si deve sdebitare.
E il nostro Presidente del Consiglio che sacrifica l'amico ministro Aldo Brancher, reo di aver usato il legittimo impedimento, che assieme alla rinuncia della legge sulle intercettazioni , pretende l' estensione del lodo Alfano.
Assieme ad altre cose in questo periodo é l' ottimismo che manca.

Prima o poi bisognerà pur incominciare.

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Il decalogo del professor Musso fa sognare, dando la percezione che esistono ancora persone che usano la propria testa per la soluzione di problemi sociali. In particolare il punto 7 " Parcheggi gratis nelle zone blu per veicoli elettrici o ibridi " se attuato, ( sarebbe auspicabile che ad attuarlo potrebbero essere anche altri sindaci) favorirebbe un inizio verso un' era intelligente, verso il vero rispetto dell'ambiente e del petrolio, che si potrebbe utilizzare per una sana produzione di derivati meno fobica di benzina cherosene e diesel e più utile che non nel solo bruciarlo. Sempre il punto 7 creerebbe una sorta di "status symbol" che sarebbe apprezzato da tutti, (é chiaro che lo "status symbol " dei Suv ha avuto un altro impatto, avendo come sostenitori i soli fruitori di queste vetture gigantesche) dando inoltre una giusta risposta all' industria automobilistica, che di auto elettriche non vuole sentire parlarne, sperando che il futuro sia nella nuova 500 a 4 litri ogni 100 chilometri, mentre il vero bisogno é nell' usare l' energia pulita e meno costosa. Favorire questo inevitabile sviluppo non può che essere aprezzabile.
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Perchè Grillo ha successo?

Possibile che nessuno si chieda come mai Grillo abbia questo successo politico? Basta prendere in considerazione alcuni fatti importanti. Con la sua attività artistica ha sviluppato un controllo territoriale, che gli ha permesso di conoscere le persone quanto non è concesso a nessun membro dell'attuale classe dirigente. Di conseguenza, da profondo conoscitore dei gusti e delle aspettative degli italiani, ha avvertito ed avverte quanto le loro esigenze politiche siano state completamente disattese da una gran parte dei partiti politici tradizionali. Si é così accorto, praticamente lavorando, che la gente non ne poteva più di capitalisti che entravano in società che erano produttive, e ne uscivano ricchissimi lasciando le società devastate (la colorita espressione grilliana per questi soggetti, è "capitalisti con le pezze al culo", molto condivisa dai suoi spettatori). Certo che tutti preferiscono i capitalisti come Henry Ford che considerava il progresso valido solo se il vantaggio era di tutta la società. Toccava con mano che la gente era avvilita dall' impunità di titolari di scaldali economici come il vergognoso caso Parmalat, e che il potere é una sorta di tutore di questi predatori. Così come tutte la scalate bancarie che tutto avevano come obiettivo tranne l' interesse pubblico.
A questi accadimenti Grillo, nei suoi spettacoli, si opponeva con certezze granitiche, portando l'esempio di problemi già risolti da paesi normalmente evoluti, come ad esempio la soluzione del problema parcheggi nelle città. Mai nel centro e mai nelle città satellite, si é preferito stazioni periferiche di metropolitane, che eliminano praticamente l' uso della automobile, senza la evidente dipendenza nostra nei confronti dell' industria automobilistica, né verso demenziali speculazioni edilizie che vogliono costruire boxes in centro città, come dimostra la battaglia tutta genovese e grilliana dell' Acquasola.
E' sempre stato contrario alla privatizzazione dell' acqua pubblica, certo del fatto che chi vuole controllare l'acqua, non lo fa per amore sociale ma per pura speculazione personale, e che gli unici gestori deputati sono e dovrebbero essere sempre i comuni.
Come può non essere condivisibile operare per non fare accadere, come è successo in Liguria, che il costo chilometro di una pista ciclabile sia 1 milione di euro quando in Francia è soltanto centomila euro, cioè dieci volte meno? Se tutti i costi dei manufatti stradali fossero messi in rete, cosa che é da sempre nella sua testa, certe furberie sarebbero semplicemente impossibili. Per non parlare dell' avversione che da sempre dimostra alla criminalità politica, ora diventata evidente a buona parte dell' elettorato, visto che il problema assorbe quasi tutto il tempo del Parlamento.
Comunque il risultato di Grillo non sarà di raggiungere il 51% dei consensi, ma di migliorare una buona parte dell' elettorato, sia pure all' interno degli altri partiti. Sarebbe già un successo enorme, che potrebbe ampiamente compensare le eventuali gaffes, che molti forse a ragione temono, del politico non professionista.
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Noi, speriamo che ce la caviamo.

Speriamo che ce la caviamo.
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Marco Grasso a Secolo
mostra dettagli 9 ago
In riferimento alla lettera del 7 agosto del signor Osti, i suoi "qualche dubbio" sulla correttezza del superenalotto, si trasformano in un aumento enorme dei dubbi quando le perplessità passano sotto il vaglio del comune buon senso. Una buona parte degli italiani convivono con questi dubbi. Se è giusta e comprensibile l' anonanimità del vincitore, sicuramente l' ente erogante non può non sapere a chi ha versato ormai solo più di 100 milioni di euro. Perché la magistratura non interviene, e se si prova che col sistema attuale dell' estrazione é possibile pilotare le vincite, Allora possiamo stare tranquilli che il coraggio di pilotare queste montagne di soldi non manca a nessuno. Tanto meno la paura del pericolo di essere scoperti e legalmente dover pagare, sappiamo come normalmente va ha finire da noi. Sopra tutto quando le cifre sono così rilevanti, la soggezione della casta amministrativa è totale, come lo è stata con l'eredità degli Agnelli, (2 milardi di euro) le tasse non pagate dalle società di gioco che (tra l' altro per operare) hanno bisogno dell' autorizzazione governativa. Sicuramente non può durare in eterno, questo ben godi per pochi fortunati, ma a tutti spetta l' onere di velocizzare il ritorno alla normalità,

Il senso della vergogna.

Marco Grasso a Secolo
mostra dettagli 13 ago
La Mondadori, proprietà di Berlusconi, transa un debito che ha con l' agenzia delle Entrate dal 1991 di 173 milioni di euro di tasse evase. (grazie al decreto legge del 25 marzo 2010 n. 40 sulla chiusura delle liti pendenti.) con 8.6 milioni.
Credo che il Presidente del Consiglio avrà pensato, quando ha fatto partorire questa legge, che lo Stato sicuramente ci guadagna chiudendo tutti i contenziosi, e che non c'è nulla di male se lui casualmente guadagna 164.4 milioni di euro. Sogno o son desto.
Anche quando devi pagare e con disinvolte gherminelle non paghi, metti le mani in tasca a tutti gli italiani.
Certo che se ci fosse una opposizione....... Potrebbe fare nascere a chi usufruisce di cosi scandalosi vantaggi quel senso di sana vergogna, sentimento che ci differenzia dalle bestie, e che serve a far pensare a questi disinibiti personaggi che forse stanno vivendo fuori dal mondo degli umani. Speriamo che prima o poi nasca una opposizione.

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mercoledì 8 settembre 2010

Guai in vista per Vasco e Boldi.

Guai in vista per Vasco e Boldi. Ma quali guai? Tutto al più pagheranno quello se avessero avuto un poco di dignità, avrebbero pagato prima. Tenuto conto che la sorte con loro è stata almeno benigna. Ma la dignità nel nostro paese e nel nostro regime fiscale, in questo periodo storico, si è avvicinata troppo alla stupidità, quindi chi paga è stupido, e a nessuno piace essere stupido. Hanno anche un Presidente che si fa una legge per risparmiare 164.4 milioni di tasse in una unica botta. Un altro tipo di evasori più politicizzati, sostengono che essendo il governo ladro e corrotto, e gli esempi da loro portati non mancano, non pagare le tasse è una questione di principio quindi.
In questo periodo di verminaio politici, ho cercato almeno una persona alla quale poter dire fra 50 anni " era diverso" ma tolti gli ammazzati non vedo nessuno.

Confidiamo ormai solo su Rotondi e Capezzone.

Conflitto di interessi da 60 milioni per Denis Verdini. Ma il conflitto di interesse esiste ancora? Non è stato evaporato appena è stato menzionato parecchio tempo prima?
Bankitalia accusa: Nel momento del grande crack mentre tutti gli imprenditori subivano il blocco di qualunque forma di finanziamento, fiumi di soldi erano elargiti alla "Cricca " dall' indiscusso amministratore del Credito Cooperativo Fiorentino. Il signor Verdini sostiene che le ipotesi su cui si basano le accuse sono infondate. Comunque vadano le cose: O abbiamo una azienda dell' importanza di Bankitali che non sa fare il proprio lavoro accusando il coordinatore del Pdl su basi infondate nonostante la materia sia di sua esclusiva competenza, oppure il signor Verdini dovrebbe fare un salto indietro. Ed qui che l' Italia è diversa da tutte le altre Nazioni evolute del mondo. Riesce a convivere su un argomento così importante per mesi e mesi mostrando i più alti vertici dello Stato e le più alte cariche delle più importanti societa Italiane sostenere una guerra di comunicati come se fossero certi che nessuno le leggerà mai. Ma semplicemente hanno la presunzione di farci spiegare, questo guazzabuglio di informative dai loro esperti ( Rotondi e Capezzone ) gli unici deputati a capire chiaramente cosa sta succedendo in questo momento.

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Il vergognoso metodo Boffo.

Quando nella dialettica politica si abbandona il dialogo, e si da mandato agli "sputtanatori" di vincere alcune battaglie, è evidente che tutti i contendenti perderanno la guerra per indegnità nei confronti del Paese perché é difficile che Questo meriti una classe politica così di basso livello. L'esempio lampante è la vera denuncia del signor Briguglio( membro del Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica organo del Parlamento italiano, con funzioni di controllo sui Servizi Segreti) ha fatto e che forse in tempi normali ci avrebbe pensato più di una volta. Cioè che i servizi segreti non sono limpidi perché vi lavora una persona indagato per la strage di via D'Amelio. L'uomo di cui parla Briguglio è Lorenzo Narracci, indagato dalla Procura di Caltanissetta. << Ho chiesto che venisse sospeso,ha concluso Briguglio membro del Copasir, ma è ancora è in piena attività>>. Questo tipo di dichiarazioni si portano dietro una quantità di domande pesatissime del tipi: Quali colpe ha questo signore? Chi sono le persone che hanno tutelato il Narracci e perché ? Come dire che il tempo volge al brutto.
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Ma perché non si riesce mai a capire.

Tempo fa leggevo sui nostri giornali che l' Italia aveva reagito, alla crisi mondiale, meglio di tutta l' Europa. Spigavano i nostri esperti, supportati da buona parte dei politici governativi con meticolosa precisione, che erano due le ragioni che avevano favorito la nostra situazione privilegiata:
1) Il grande gruzzolo di risparmio pro capite degli italiani, che in qualche modo contrasta il Debito Pubblico (questa è una nebulosa a cui molti fanno finta di appartenere al gruppo che la ha capita.)
2) La manovra finanziaria di Tremonti, la cui temerarietà ha mandato in delirio il Gota economico dell' Europa, contribuendo a contrastare gli effetti della crisi globale.
Poi, con una nobile tranquillità, e il piglio di chi se non detto lo ha comunque sempre pensato, hanno detto " L' Italia è in coda alla crescita mondiale" essendo il Paese con il minor aumento del Pil in Europa.
Credo che i nostri politici e i loro esperti, siano da qualche parte in vacanza a sbudellarsi dal ridere, pensando che qualunque cosa che sentenziano verso gli italiani a loro non interessa se vera o falsa. Sanno che hanno la facoltà della cancellazione, potendo dire: "Non abbiamo detto questo, comunque quello che abbiamo detto è stato frainteso." Sarebbero più simpatici se sbottassero dicendo, questa volta sicuramente con una espressione sincera: "Insomma che colpa abbiamo se voi non siete maturi per la verità ma più preparati al gossip " Lo sapete che noi diamo sempre quello che la gente vuole. Il momento è interessante, vale la pena di viverlo.

Ottimo lavoro signor Ferrando. Da domani stia pure a casa

La struttura della Centrale Regionale di Acquisto costituita per soddisfare il fabbisogno di tutto il materiale occorrente alle ASL e agli Ospedali che è stata gestita con molta bravura dal signor Lionello Ferrando e ha fatto risparmiare per gli acquisti, una notevole quantità di denaro pubblico; Ora detta struttura è stata chiusa e la cosa risulta purtroppo incomprensibile.
Il signor Ferrando sostiene abbia messo le mani in tasca ai venditori tradizionali e quindi dobbiamo continuare a pagare il DEFIBRILLATORE ATLAS VR al prezzo medio di euro 21.716, invece di 5.500.( Quanto da lui già spuntato). Dobbiamo continuare a pagare il DEFIBRILLATORE ATLAS VR al prezzo medio di euro 13.066 invece di 5.500. Dobbiamo continuare a pagare il PACEMAKER VERITY ADX DR al prezzo medio di euro 2.275 invece che 1.800. Dobbiamo continuare a pagare il PACEMAKER IDENTITY ADX XL DR al prezzo medio di euro 3.695, contro il prezzo spuntato dalla struttura Centrale che dirigeva il signor Ferrando al prezzo di euro 1.800. Come pure l' ultima fornitura dei mezzi di contrasto in radiologia con la quale si è ottenuto un ribasso del 60%.
Piacerebbe a tutti che il signor Burlando e il signor Montaldo, Presidente e Assessore alla Regione Liguria e alla Sanità ci spiegassero, come se fossimo umani, cosa intendono dire al signor Ferrando direttore della Centrale che ha ottenuto questi ottimi prezzi ( e che un dirigente con questi risultati nel settore privato godrebbe di indiscusso rispetto) quando affermano che la linea di condotta di detta struttura "Non é coesa col mondo professionale e le singole imprese" operanti nella vendita di questo considerevole fabbisogno. Come sarebbe stato bello che le imprese operanti con la struttura della Centrale Regionale di Acquisto si dovessero adeguare ad essa e che il signor Presidente e il suo assessore avreste detto: Il signor Ferrando, lo teniamo e lo proteggiamo, perché sta facendo gli interessi della Regione. Peccato che non è andata proprio cosi.
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Marco Grasso

Verso la Fiat si ha troppo rispetto.

Come mai il nostro Presidente della Repubblica si rammarica che non sono stati integrati tre operai Fiat nonostante la sentenza a loro favorevole del Giudice del Lavoro. Non tremila, non trecento ma TRE.
E' chiaro che la Fiat vuole fare vedere chi comanda. Vuole farne una questione di principio, dimenticando che le sovvenzioni degli italiani superano abbondantemente i 500 miliardi di euro, e che continua a considerare normale drogare un mercato che prima o poi presenterà il conto, che il non aver finito di pagare il debito nei confronti dello Stato per le acquisizioni fatte dalla Fiat a prezzi inferiori delle sue concorrenti, per una sorta di italianità che ora pare prenderci in giro, non mette la Fiat nelle condizioni idonee per parlare di questioni di principio.
Ma se lo Stato smettesse di regalare i soldi degli italiani alla Fiat, (lo so che la Fiat preferisce considerarli soldi dello Stato) perché senza incentivi non c'è storia, e se lo Stato pretendesse il diritto di incassare quei due miliardi di euro che l' avvocato Agnelli ha accumulato in Svizzera per i suoi eredi, che sua figlia a causa di una lite sull' eredità ha reso palese, e che tutti i funzionari delle entrate sanno che legalmente detta cifra è dello Stato Italiano, perché un così ingente somma di denaro frutto di birricchinate, e favorito dagli incentivi degli italiani, si ha il terrore solo di parlarne.

Leggendo fatti sui giornali a volte si hanno false percezioni.

Leggo sui giornali che una intera famiglia di disabili e che tutti i componenti della stessa percepiscono la pensione di invalidità, è stata scoperta non avendone alcun diritto e le autorità si sono comportate di conseguenza.
Subito dopo, leggo sempre sui giornali che è stato scoperto un signore che percepiva la pensione di invalidità totale per cecità, mentre posteggiava la macchina.
Molti di questi articoli, sono presenti sui giornali, facendo nascere la sensazione che qualcosa sta cambiando, in meglio naturalmente. Qualcuno pensa anche allo effetto del grande Brunetta infaticabile lottatore contro gli sprechi sociali e i dilapidatori di danaro pubblico. Quando poi leggo che l' Italia è allo ultimo posto in Europa nella spesa per la famiglia e maternità; Mentre la spesa per l'invalidità, dove la corruzione ha il suo peso, è fra le più alte e costantemente in aumento. Al sud il 58.5% di invalidi in più rispetto al nord. Nel 2008 si sono spesi 13.050 miliardi di euro, mentre nel 2009 il 18.7% in più, cioè 15.504 miliardi di euro.
Allora penso che la sensazione che ho avuto leggendo i giornali è esattamente contraria alla realtà che se il Governo e il Ministro Brunetta volessero, di lavoro vero ce ne sarebbe molto.

Certe colpe si devono lasciare a chi le ha commesse, difenderle è da sprovveduti.

Il triste caso di Daniele Franceschi, morto in un carcere della Costa Azzurra, a Grasse, non nel nord Africa o nella Corea del Nord, o in Cambogia, ma nella Francia di Nicolas Sarkozy e Carla Bruni; Paese che pretende, giustamente, essere considerato moderno e democratico. Purtroppo la Francia non è riuscita a trovare, per ora, la strada per uscire da questa situazione in modo dignitoso. Quando qualcuno sbaglia, in democrazia, mettendo a repentaglio il prestigio (dignità) nazionale, lo si deve lasciare alle sue responsabilità, difenderlo ad oltranza per un pesante e colpevole comportamento, oltre che da anti democratici è da sprovveduti, perché si trasferisce su tutta la Nazione colpe che possono essere comprese se riferite a singole persone. Fioror.
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Per certi crimini, espiazione e non pena.

Il serial killer delle lucciole, Gianfranco Stevanin, vuole farsi francescano e naturalmente esercitare in convento, ci sarà qualche criminologo, senza nome e senza responsabilità, che troverà giusto giurare sulla propria competenza, che il signor Stevanin, è persona completamente diversa da quella per la quale è stata comminata la pena e quindi questa è ingiusta. Cosa fatta e detta per Izzo, salvo poi, come spesso succede a certi recuperati, tornare quello che sono, criminali.
Trovo molto singolare che la società cerchi spasmodici recuperi per Izzo, Ghira, Stevanin, Maso Erika e una infinità di altri e si trovi intransigente nel recupero di qualche tossico che magari ha fatto del male solo a se stesso, ma essendo anonimo non interessa a nessuno la sua salvezza. A volte basterebbe inserirlo in un normale ciclo di lavoro.
Il più delinquente dell' era manzoniana, l' Innominato, si è convertito in piena libertà. Da recluso, con il suo passato non lo avrebbe preso in considerazione nessuno.
Trovo giusto che per certi crimini abominevoli, come quelli seriali, ripetitivi anche per anni, che hanno dato gioia al criminale e sofferenze indicibili ai parenti delle vittime debba esistere solo l' espiazione.
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Marco Grasso

Per certi crimini, espiazione e non pena.

Il serial killer delle lucciole, Gianfranco Stevanin, vuole farsi francescano e naturalmente esercitare in convento, ci sarà qualche criminologo, senza nome e senza responsabilità, che troverà giusto giurare sulla propria competenza, che il signor Stevanin, è persona completamente diversa da quella per la quale è stata comminata la pena e quindi questa è ingiusta. Cosa fatta e detta per Izzo, salvo poi, come spesso succede a certi recuperati, tornare quello che sono, criminali.
Trovo molto singolare che la società cerchi spasmodici recuperi per Izzo, Ghira, Stevanin, Maso Erika e una infinità di altri e si trovi intransigente nel recupero di qualche tossico che magari ha fatto del male solo a se stesso, ma essendo anonimo non interessa a nessuno la sua salvezza. A volte basterebbe inserirlo in un normale ciclo di lavoro.
Il più delinquente dell' era manzoniana, l' Innominato, si è convertito in piena libertà. Da recluso, con il suo passato non lo avrebbe preso in considerazione nessuno.
Trovo giusto che per certi crimini abominevoli, come quelli seriali, ripetitivi anche per anni, che hanno dato gioia al criminale e sofferenze indicibili ai parenti delle vittime debba esistere solo l' espiazione.
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Marco Grasso

Per certi crimini, espiazione e non pena.

Il serial killer delle lucciole, Gianfranco Stevanin, vuole farsi francescano e naturalmente esercitare in convento, ci sarà qualche criminologo, senza nome e senza responsabilità, che troverà giusto giurare sulla propria competenza, che il signor Stevanin, è persona completamente diversa da quella per la quale è stata comminata la pena e quindi questa è ingiusta. Cosa fatta e detta per Izzo, salvo poi, come spesso succede a certi recuperati, tornare quello che sono, criminali.
Trovo molto singolare che la società cerchi spasmodici recuperi per Izzo, Ghira, Stevanin, Maso Erika e una infinità di altri e si trovi intransigente nel recupero di qualche tossico che magari ha fatto del male solo a se stesso, ma essendo anonimo non interessa a nessuno la sua salvezza. A volte basterebbe inserirlo in un normale ciclo di lavoro.
Il più delinquente dell' era manzoniana, l' Innominato, si è convertito in piena libertà. Da recluso, con il suo passato non lo avrebbe preso in considerazione nessuno.
Trovo giusto che per certi crimini abominevoli, come quelli seriali, ripetitivi anche per anni, che hanno dato gioia al criminale e sofferenze indicibili ai parenti delle vittime debba esistere solo l' espiazione.
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Marco Grasso

La ferrea detterminazione di Equitalia.

A parte il fatto che Maradona potrebbe fare la festa del suo compleanno in modo più normale magari in un palasport, ma il veto di Equitalia alla partecipazione de campione alla sua festa per il compimento dei suoi 50 anni, organizzata al S. Paolo di Napoli è dovuto al fatto semplicissimo che Maradona deve allo Stato italiano e quindi agli italiani, dei soldi perché ha evaso il fisco. Sostiene Equitalia che essendo la società deputata alla riscossione dei tributi su tutto il territorio nazionale per conto dello Stato non può tacere, e che deve usare tutti i mezzi per tentare di recuperare i soldi che essa sostiene, quasi con commozione, essere degli italiani; Questo viene affermato con chiarezza solo come chi si sente nel giusto può affermare. Peccato, che Equitalia quando si tratta di una somma, più di 100 miliardi di euro, che devono le società concessionarie di slot-machin (di gioco), che operando esclusivamente su licenza governativa, avrebbe quindi modo di intervenire in modo fattivo, come puro il caso dell' eredità dell' avvocato Gianni Agnelli ( Fiat) relativa a due miliardi di euro, scoperti su un conto svizzero, e ritenuti da tributaristi governativi a tutti gli effetti dello Stato, scoperta fatta solo dopo la denuncia di sua figlia la quale pretendeva chiarezza su somme relative alla eredita paterna, somma a cui saranno sicuramente state di aiuto le sovvenzioni della Stato italiano ( e quindi soldi dei cittadini) per agevolare il mercato dell' auto, peraltro sempre sostenute dagli Italiani; Equitalia cade nel più completo mutismo, classico solo a chi non ha più la voce.

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