lunedì 28 aprile 2014

Il sempre poco chiaro nuovo che avanza.

La presenza e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, il numero crescente di impianti eolici, fotovoltaici installati e in parte finanziati con danaro pubblico, le fabbriche ricoperte di pannelli solari, quasi autosufficienti anche per il diminuito consumo energetico. L'aumento generalizzato dell'energia alternativa con la diminuzione della richiesta di elettricità determinata sopratutto dalla crisi industriale, daranno sicuramente inizio alla chiusura di centrali obsolete. Siamo preparati a questo cambiamento? Oppure quando inizieranno a chiudere le centrali che producono elettricità bruciando carbone ci dobbiamo sentire in colpa per ambire a respirare meglio? Queste lobby faranno sentire le loro esigenze? Già ora è stata promulgata una legge che se su un tetto c'è una struttura che produce più di tre Kilowatt di potenza il valore  della casa potrà avere un impatto negativo su Imu, tase e altre imposte. Tutto questo oltre a non essere chiaro potrebbe far pagare più tasse alla casa "virtuosa". Concetto veramente "duro" da condividere dopo anni spesi a convincerci che l' energia alternativa è il futuro! C'è un programma governativo relativo a questo inevitabile cambiamento? Oppure faremo un tira e molla come è successo per quasi cento anni con  la "Stoppani-story" culminato con uno dei più  disastrosi inquinamento di tutti i tempi e la disperazione di chi era costretto difendere il proprio onesto lavoro devastando tutto oltre alla propria salute! Non sarebbe normale sperare che la politica prendesse coscienza e conoscenza di questo inevitabile cambiamento e il Ministro preposto alla gestione di questo cambiamento presentasse un programma dettagliato e lo spiegasse in televisione (come se fossimo cittadini normali)  con tutte le parti in causa! 

domenica 20 aprile 2014

La "sensazione"

La “sensazione”, nel senso di personale impressione, stupore, sorpresa, interesse, si è  sostituita alla ideologia; quest’ultima un tempo spiegava le ragioni, il pensiero le pulsioni su cui si fondavano i partiti.  Chi si sentiva di condividere una delle tante ideologie e si sentiva disponibile a portare il suo personale contributo, si associava a quel partito e svolgeva attività politica. Piano piano è cambiato tutto e di tutte le ideologie sostanzialmente ne sono rimaste due; quella fascista e quella comunista, entrambe valide più come epiteti che non come ideologie, sicuramente offensivi solo quando erano elargiti da persona non gradita, diversamente completamente ininfluenti. Tutti gli altri partiti con sfumature politiche moderate, ambigue e a volte poco chiare, acquisivano una certa validità, specie per i sostenitori, dalle  spiegazioni che i singoli leader quasi giornalmente elargivano. Ora tutti i partiti, che hanno lo spessore per essere in Parlamento si sono “consociati” affinché  rimanga il più possibile immutata la situazione attuale che ha portato vantaggi a tutti gli addetti della politica, dei sindacati a tutte le caste e alle lobby che integrano, se soddisfatte, le ulteriori esigenze politiche.
Rimane disinteressata a questo sistema politico una parte potenziale di elettorato attivo che si aggira intorno al 40%. Questo numero enorme di non votanti, è convinto di non poter incidere sulle sorti del paese votando per gli attuali  partiti consociati perché interessati allo unico andamento possibile: quello attuale.  
A Berlusconi sono occorsi venti anni per comunicare alla “sensazione” che abbia sempre operato con la mentalità di un Califfo avendo la necessità di legislature che si occupassero, a tempo pieno e unicamente, di tutti i suoi problemi, mascherando tale attività da impegno contro la pericolosa, a suo dire, avanzata "delle sinistre".
La lega inizialmente ha meravigliato parecchie persone incidendo positivamente anche sulla loro “sensazione”, però purtroppo è stata annullata dall'imbarazzo avvertito dai suoi sostenitori quando sono comparse inequivocabili e vergognose manfrine poste in essere dalle più alte cariche della stessa.
Il P.D. sicuramente formato da una dirigenza che ha promosso da subito l'avvicinamento alle lobby e la cura di interessi disinvolti, ha avuto, forse, la capacità di rimanere presentabile ma solo grazie ad un vecchio e duro zoccolo, come si dice, talvolta tacitato e talvolta sbandierato (secondo le esigenze del momento). Tale zoccolo non ha impedito il favore di lobby imbarazzanti, come quelle delle slot macchine: finanziamenti audaci, difesa cinica di una fonte di problematiche sociali e di ingiustizia, persino il tentativo di  punire i comuni che in qualunque forma e modo volessero creare difficoltà a quelle società del gioco che ci stanno elargendo un numero sempre in aumento di malati (da curare con soldi pubblici) di ludopatia. Il P.D. ha permesso inoltre alla famiglia Riva di diventare miliardaria con la impunita copertura nell'avvelenamento di Taranto. Diciamo che tutto questo è più che sufficiente per chiudere il cerchio sulla scomparsa delle ideologie dalla politica italiana e per tracciare un bilancio, decisamente negativo; anche se ora qualcosa di mai sentito prima Renzi sta cercando farci pervenire. Vedremo in un prossimo e veloce futuro. 
Il Movimento 5 Stelle, se non si fosse innamorato della propria verginità, quando ha avuto l'opportunità di farlo, poteva incidere positivamente su questo andazzo per dare almeno una vigorosa sterzata. Bastava si accordasse con lo Smacchiatore (e per un breve periodo era possibile) per raggiungere la promulgazione della legge sulla corruzione e la riforma di quella elettorale; e poi magari andare alle elezioni!  Credevo che Grillo sapesse che in politica spesso bisogna sporcarsi le mani con la merda, sperando che con un piccolo aiuto, parte di questa si possa mutare in ottimo letame. Invece hanno preferito trasformare il movimento in una enorme ghiacciaia di voti, sperando di governare da soli, in un incerto futuro. Come se il tempo necessario per raggiungere questo obiettivo non fosse anche a carico di chi ora sta vivendo male,  Grillo forse non lo sa, ma ha fatto un grande regalo insperato ai responsabili della disfatta. Ed ha allontanato la soluzione, se mai ci sarà, dei nostri problemi.

venerdì 11 aprile 2014

Sempre lei la corruzione. Abolendola si farebbe lavorare meglio la giustizia.

 Bisognerebbe avere il coraggio di bloccare ed annullare tutti i processi, relativi alla corruzione, permettendo almeno alla Magistratura di andare avanti  giudicando gli altri reati, almeno fino a quando non si blocca la prescrizione. Ricordiamo in proposito che i tempi della prescrizione per il reato di corruzione, sono già stati vergognosamente ridotti dalle leggi varate grazie all'unico impegno profuso in politica del nostro ex leader. Quando si inizia il processo, inizia pure a maturare l'impunità per l' imputato, perché il termine di prescrizione è notoriamente inferiore a quello necessario al compimento dei tre gradi di giudizio. Fino a quando non sarà permesso all'Italia di attingere alle tradizioni giuridiche di Paesi simili al nostro (Europa), oltre che ad un termine giuridicamente più lungo dei limiti nostri di prescrizione, si dovrebbe attuare la disciplina dell'interruzione del termine di prescrizione fino a quando dura il processo. Questo sì che avrebbe un impatto determinante sulla lotta al putridume. Non dimentichiamoci che i più bravi avvocati in Italia sono quelli che riescono a risolvere la causa prima del terzo grado di giudizio finale, lasciando operare la prescrizione! Fa anche tenerezza la scuola nata a Firenze e realizzata da Anci Toscana per la formazione di dirigenti e quadri per la pubblica amministrazione, ma che deve fare finta di non vedere la più grossa trasversalità politica che, non solo non è in grado di dare una legge sulla corruzione, ma riesce pure a non parlarne (e a non farne parlare). Come se il problema non esistesse. Le uniche voci importanti che se ne occupano costantemente, e che mettono in guardia sul vero peso della sua esistenza, sono il Papa e don Ciotti. Poi, certo, ci siamo noi comuni mortali, o almeno quelli che ancora riescono ad accorgersi di quanto sia inquietante il silenzio politico su questo "peccato originale" della nostra democrazia. Viene da ripetere (e occorrerà farlo fino alla nausea) che qualunque presa di posizione politica, istituzionale e riformatrice, anche la più importante e valida, sarà puntualmente vanificata dalla mancanza di una legge giusta sulla corruzione e sulla relativa prescrizione. Occuparsi di altro, come fa puntualmente la nostra classe politica, è un po' come se in caso di una violentissima pestilenza ci si preoccupasse solo di non mangiare salato; la gente cadrebbe per le strade, fulminata dalle febbri bubboniche, ma con le arterie perfettamente sgombre e libera da vascolopatie. Sai che soddisfazione?

lunedì 7 aprile 2014

L'accordo sulla demente spesa degli F-15 viene da lontano.

 Obama; il migliore di tutti, ma anche perché tutti noi siamo in soggezione politica in quanto vittime dell'unica nostra scuola di governo, che purtroppo fa emergere non i migliori, ma i più furbi e quindi incapaci a gestire e difendere la ricchezza della nostra Nazione! Nessuno dei nostri politici ha il senso civile di capire che quello che decideranno ricadrà sempre e inevitabilmente sulla testa delle future generazioni!  Così come il Governo Prodi invece di "promuovere lo sviluppo delle aziende italiane, scelse di partecipare al progetto di realizzazione dell'F-35".  Nel 1996 il ministro della difesa Andreatta approvò il progetto F-35 con tutto il Parlamento in armonioso accordo. Tale accordo lo riconfermo il Governo D'Alema potendo contare sull'approvazione unanime di Forza Italia, Ulivo e Lega Nord. Confermata la partecipazione anche dal Governo Berlusconi nel 2002, fu sempre il secondo Governo Prodi che impegnava l'Italia fino al 2046 alla partecipazione della fase due del progetto e così tutti i governi dissero sempre sì. Non è servito a niente neanche giudizio negativo della RAND Corporation, società di analisi strategiche che collabora col Dipartimento della difesa U.S.A. che decretò il fallimento del programma F-35 affermando che in un conflitto reale questi aerei non sarebbero in grado di competere con uno dei diretti concorrenti, il cacciabombardiere russo Su-35. Purtroppo emergono fatti sempre insostenibili, quale ad esempio che l' F-35 sarebbe difettoso, e l' eliminazione di questi difetti implica inevitabilmente un insostenibile e non quantificabile aumento del costo! Quindi, scarsa qualità del prodotto e insensatezza del costo, con la certezza di un costante aumento; fatti insopportabili in questo periodo di affamante recessione. Questi fatti sono stati considerati sufficienti per abbandonare la partecipazione al progetto F-35  di Nazioni quali Gran Bretagna, Olanda, Danimarca, Canada e Australia! Cosa abbiamo noi di diverso da queste 5 Nazioni che hanno preso una decisione migliore per i loro sudditi o cittadini?

venerdì 4 aprile 2014

I difensori della corrozione davanti al Papa.


Devo dire che ho sentito un disagio intimo mio personale, verso tutti i politici che sentivano l'omelia del Papa che parlava in modo chiaro ed inequivocabile di corruzione! Tutti gli attenti ascoltatori abituati da anni al consociativismo il cui primo comandamento è "Ignorare la corruzione, comportarsi come se non solo non esistesse ma come se non fosse neppure un costo; e comunque se costo deve essere in quanto tale lo si sopporterà cristianamente". Ho avuto anche la certezza che questo Papa non lo si possa prendere molto per il naso! E statene pur certi che su questo argomento vi verrà ancora a cercare! Come potete non sentirvi colpevoli, tutti insieme, destra sinistra  e furbi, quando dice: "Che tutti sono peccatori, ma gli esponenti della dirigenza più peccatori perché sono diventati corrotti" ? E una volta disse che i corrotti lavorano in gruppo ed è per questo più difficile perdonarli.  A voi rimangano due sole soluzioni: andare a lezione dall'onorevole Razzi, oppure cominciare seriamente a promulgare una legge sulla corruzione; perché i disastri di questa mancanza legislativa solo gli scemi non li avvertono. E gli scemi hanno sempre fatto più disastri dei cattivi

Stiamo perdendo tutti.


-- Prima o poi ci sarà la resa. La capitolazione a una guerra combattuta  dalla parte peggiore del nostro Paese che ha vinto i più deboli e i più tanti, perché mai si sono difesi uniti ma sempre a settori, sempre per categorie e sempre volendo trarre qualche piccolo vantaggio rispetto agli altri! I segni non saranno quelli tipici delle Guerre ; Città distrutte, Famiglie dimezzate dall'atrocità del conflitto, ma comunque divise dallo espatrio per la ricerca del lavoro sì!   Ma tutti avremo la certezza e l'amarezza del disastro voluto e attuato da una casta che fino all'ultimo è stata convinta e certa di potersi arricchire e sopravvivere ad  una corruzione resa impunita e favorita dagli avvocati personali, diventati legislatori per promulgare leggi che rendessero immune il loro Principe, ma che purtroppo così facendo favorivano la mala pianta del disastro annunciato: Dando a tutti i corrotti la certezza che la prescrizione li avrebbe sempre e comunque salvati. La corruzione ha un costo sociale che se combattuto diminuisce, se favorito con leggi speciali, aumenta in modo esponenziale fino all'insostenibilità facendo crollare tutto! Avevamo bisogno che la sinistra si unisse al movimento pulito, e che il movimento pulisse la sinistra. Un sogno!  Il movimento vuole tutto il cuccuzzaro, non sapendo che quando lo otterrà avrà da lavorare con una struttura maligna, capace di rendere vana qualunque buona volontà.. Mentre la collaborazione con una sinistra, sicuramente dal movimento condizionata, e perché no un poco più pulita, avrebbe potuto raggiungere risultati apprezzabili. Ma così non sarà mai e il Signor Berlusconi, grazie al purismo e all'intransigenza del signor Grillo sarà l'eterno indispensabile. E quando il tempo renderà a tutti chiaro il disastro generato dai capricci dei nostri leader non ci rimarrà che l' unica triste consolazione di averlo visto e previsto e non aver potuto fare nulla per prevenirlo. Sapendo che sarebbe bastato che si mettessero d' accordo sulla legge per una sana e onesta votazione che fosse espressione popolare, e una legge che non rendesse inefficace il processo ai corrotti!