domenica 19 ottobre 2008

Il vocabolario

Parlare di politica ormai è diventato come parlare di calcio. Solo che la passione ti fa ricordare tutti i nomi dei calciatori e allenatori, qui il disgusto te li fa confondere, con il rischio di parlare di un furbacchione e invece stai parlando di un giudice magari onesto. Sorge, dunque, l’esigenza di creare un vocabolario che dovrebbe far seguire al nome e cognome degli indagati le relative accuse e le condanne. Ecco un esempio pratico: Tizio Caio: beneficiato dalla legge tal dei tali, impunito per la sopraggiunta prescrizione oppure per una legge che depenalizza il suo reato; e ancora: condannato numero tale di anni di carcere beneficiando di condono, grazia e altre diavolerie. Questa documentazione rigorosamente ineceppibile, perchè supportata da fatti e documenti reperibili, dovrebbe inibire le inesatezze che fuoriescono da ossequiosi presentatori come Bruno Vespa, il quale presenta tali menzogne come vere. Ora, più rigoroso è questo vocabolario e più citato sarà, anche se la firma più appopriata dell'autore sarebbe quella anonima.

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