domenica 13 settembre 2015

Più rispetto e meno golosità per i nostri soldi.

Come è possibile, quando si deve realizzare un'opera pubblica, con la possibilità quasi certa di non arrivare ad attuarla nei termini contrattuali, che la Pubblica Amministrazione non tenga in considerazione i ragazzi laureandi delle facoltà di ingegneria e di architettura. Non capisco perché non ci si possa difendere un poco di più dalle penali prima dell'assegnazione dell'incarico, quando con il cappello in mano sono le società costruttrici; il committente potrebbe almeno pagare penali più ragionevoli. Se si premiassero con poche migliaia di euro le tesi dei laureandi sugli argomenti di interesse pubblico, che riguardano i nostri soldi, si otterrebbero progetti scelti fra moltissimi e a costo contenuto, selezionati solo tra quelli ritenuti interessanti e infine prodotti dai nostri ragazzi! Senza alcuna penale milionaria da pagare. Mi riferisco al progetto dell'area del mercato di corso Sardegna, che peraltro quasi nessun cittadino conosce, ma che è solo chiamato a pagare, dovendo ora il Comune di Genova risarcire con qualche milione di euro la società che ha attuato il progetto. E' chiaro che qualche perplessità può sorgere in questo periodo in cui tutte le opere di una certa importanza sono sporcate da consuetudini sistematicamente losche; ma perché non dobbiamo sapere di più di questi progetti? Perché non ricorriamo al finanziamento delle migliori idee dei nostri ragazzi che costano mille volte meno e ci consentirebbero di aiutare le loro fresche professionalità ad emergere? Fra questi ragazzi ci potrebbe essere un "Renzo Piano" e il suo primo lavoro costerebbe mille euro e sarebbe naturalmente scelto solo se giudicato adeguato!-- 

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