lunedì 19 novembre 2018

Il più grosso ed attuale problema di GENOVA.

> La deludente ed inutile diatriba sulla non partecipazione alla gara per la ricostruzione del ponte Morandi di  Autostrade che ha i soldi per farlo e un poco anche  la coscienza non limpida, è da "non professionisti". Certo, questa società avrà il desiderio di fare almeno questa volta un buon lavoroNonostante questo, bisogna ammettere che la ricostruzione più veloce potrebbe essere eseguita solo da Autostrade, tra l'altro l'unica legittimata a riscuotere il risarcimento assicurativo sulla caduta del ponte, e la sola ad avere una forte liquidità! Ma perché non è possibile tenere separata la ricostruzione dalla responsabilità della non manutenzione che ne ha determinato il crollo?  La priorità è l'impellente necessità che ha Genova di uscire da questa distruttiva paralisi? La società Autostrade, indebolita a livello psicologico dalla pressione dell'opinione pubblica, sarebbe anche più disponibile a risarcire gli sfortunati e gli ingenti danni a Genova, e sicuramente attentissima a fare un "buon lavoro". Una volta risolto il problema, si potrebbero ridiscutere tutte le questioni di responsabilità con raziocinio ed intelligenza, prestando unicamente attenzione, per una volta almeno, al vantaggio dei cittadini italiani, che hanno le autostrade più care del mondo! Volere invece imporre in questa fase delicata guerre legali che influiranno sulla tempistica della soluzione del problema, non è da abili gestori della cosa pubblica. Certi desideri di giustizia andrebbero perseguiti solo dopo la ricostruzione del ponte; perché è questo il perno della questione!

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