domenica 13 gennaio 2019

La isinvolta ed impunita gestione delle banche italiane.

Chi ha favorito la gestione truffaldina e demenziale delle banche che ha rovinato, oltre molte "persone", anche tutto il Paese Italia? Di una cosa erano consapevoli gli amministratori: che distribuendo danari a chi conta, favorendo quindi ingiustificate ricchezze agli amici degli amici ed elargendo prestiti senza nessuna reale garanzia, anche loro in seguito avrebbero potuto  rubare falsificando bilanci e sottraendo ricchezze a chi credeva in quei bilanci. Ormai tutti conoscono le incredibili nefandezze poste in essere dall'ex delegato della Carige e dai suoi complici: compravendite-truffa a carico della banca con trasferimento in Svizzera delle plusvalenze, a completo vantaggio del delinquente amministratore e dei suoi complici. L'amministratore delegato, non ha nessun imbarazzo a vantarsi che ai suoi tempi le azioni della banca... valevano! Certo, ma solo perché i bilanci erano falsi! E la paura di essere scoperti era praticamente nulla, grazie ai favori distribuiti. Erano i tempi che quando i dipendenti andavano in pensione, in base alla disonesta segretezza del disastro degli amministratori, preferivano le azioni Carige, sempre in costante "salita", al posto dei milioni maturati con onesto lavoro! Col tempo gli ex dipendenti hanno anche "pagato" aumenti di capitale, rovinandosi definitivamente, perché certe cose gli addetti ai controlli non le hanno volute dire; e se le hanno dette lo hanno fatto in modo che nessuno se ne accorgesse! Si è cominciato a dire basta solo quando da 5.64 euro le azioni del 4 aprile 2014 sono passate a gennaio del 2015 a 0,48 euro e, dopo gli aumenti di capitale pagati anche dagli sfortunati, sono passate a 0,01 nel dicembre del 2017, ma ormai era troppo tardi. Per non parlare del democratico Zonin che ha fatto suicidare molte persone che erano convinte di poter trascorrere una meritata vecchiaia ed invece hanno dovuto pagare tutte le truffe elargite da lui per acquistare tutte le sue vigne dal valore incalcolabile ed  intestate a figli parenti e amici. Quando Zonin era inquisito offriva lavori molto ben retribuiti ai controllori che diventavano subito amici controllati. Per non parlare di una parte piccola della Magistratura che lo ha sempre protetto. Questa non punizione è tipica di paesi corrotti e consociati, portando, oltre che alla disperazione, anche alla delusione dei fortunati che non hanno avuti contatti con questi cancri umani! 
Ma la storia più penosa è quella che l'A.D. di Carige ha proposto un mutuo ad una sua vicina di villa del valore di poco superiore al milione di euro; quando la signora dovette pagare la prima rata del mutuo, che di sicuro era una cifra pesante, si rivolse a Berneschi, non avendo ancora ricevuto un euro del mutuo. Questi, che aveva già usato i soldi della signora portandoli in Svizzera, inorridì dichiarando che doveva immediatamente pagare perché i debiti si pagano! Alle rimostranze della stessa che sosteneva di non aver ricevuto nulla, il nostro eroe sostenne che era ancora una bella donna e che poteva darsi da fare! A questo punto era comprensibile l'urgente necessità di cura mentale dell'A.D., ma il peggio doveva ancora venire. La signora il giorno dopo andò dalla magistratura di La Spezia per denunciare il tutto. Avvenne, che Berneschi telefonò al magistrato dicendo che aveva perso la testa con la sua cliente e chiedeva se poteva in qualche modo favorirlo, e ciò avvenne. Questo si è saputo, perché i telefoni dei "malati" per fortuna sono quasi sempre sotto controllo. 

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