domenica 3 maggio 2009

Coraggio.

Coraggio.
L'altra sera in una trasmissione televisiva ho sentito per l' ennesima volta questo concetto: “ L' America non potrà più fare da locomotiva trainante perché in crisi, quindi speriamo in Cina e India.” Questo pensiero, che il mondo per sopravvivere abbia sempre bisogno di milioni e milioni di persone che si ingozzino di prodotti per lo più inutili, dando però la possibilità a chi li produce di superare la crisi, mi sembra abominevole.
Ora che questa crisi ha l' opportunità di evidenziare quanto sbagliato sia il modo di impegnare i viventi di questo pianeta per terminare dignitosamente la loro esistenza, e che così poche persone ( Obama un poco confuso ma fra queste) stiano percependo che ormai la terra stia sempre di più assomigliando ad una astronave e che prima o poi il comportamento dei terrestri diventerà obbligatorio per tutti.
Ma come si fa a pensare ancora al nucleare, e a boicottare le altre forme di energia. Queste si che darebbero l' opportunità di superare la crisi in modo intelligente. Creando lavoro vero e con finalità che sarebbero sotto gli occhi di tutti, assorbendo parte dei lavoratori della ormai sfinita industria automobilistica.
Ma come si fa a non sentire la gravità dello smaltimento delinquenziale di ogni tipo di rifiuto, figlio spessissimo di una dissennata produzione industriale che è sotto gli occhi di tutti.
Ma come si fa a non prendere in considerazione di punire chi si è arricchito costruendo in modo criminale e pagato con soldi pubblici, specialmente al sud nelle zone terremotate. Ora al banchetto della ricostruzione in Abruzzo ci sono le imprese recidive dello scempio della ricostruzione dei trascorsi terremoti, speriamo che facciano meglio.
Marco.

1 commento:

Anonimo ha detto...

... te vistu ! oua ti po di:telaivu ditu...mia in pò oua u Bertolaso...