lunedì 27 aprile 2009

Silvio, Gianfranco e la follia.

Quando Gianfranco Fini al congresso di Roma che sancì l' unione fra Forza Italia e Alleanza Nazionale dando origine al nuovo partito Popolo della Libertà, disse che questa unione era stata possibile per la “ lucida follia “ di Silvio Berlusconi. La cosa rese gioioso il Cavaliere. Il signor Fini non capì che il Premier in un nano secondo gli sottrasse tutto il potere sui suoi generali e sulle truppe a loro fedeli. Si può essere fedeli a una sola persona, meglio se questa ha il potere di nominare chi vuole e a qualunque carica. Quindi questa lucida follia è stata, per il Cavaliere una lucida saggezza.
Il Premier affascinato dal complimento di “lucido folle” elargito dall' alleato Fini, relativamente alla scelta del luogo per lo svolgimento della riunione dei G8 presso la città terremotata dell' Aquila sostiene: “ Spesso le scelte più ragionevoli non sono quelle che scaturiscono dalla ragione ma quelle che vengono prese con visionaria follia” Oltre alla giusta preoccupazione che Il dirigente Massimo si stia convincendo che la normalità e il buon senso sia conveniente abbandonarli per la più proficua follia, e sperando che possa avere ancora una volta ragione, il Signor Berlusconi da l' impressione di divertirsi molto

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