venerdì 3 luglio 2009

La dignità del fallimento

E' inutile, prima o poi si arriverà alla attuazione del principio che i comportamenti corretti lo sono per tutti: Governo e opposizione, e chi non si atterrà a questi comportamenti dovrà andare a casa e lasciare il posto a chi con questi comportamenti non si è compromesso. Così dovrà andare a casa chi non potrà spiegare con logiche umane cosa intendeva nel non considerare perseguibile penalmente il falso in bilancio. Cosi' dovrà andare a casa chi per un pelo non fa passare la legge salva Tanzi, secondo la quale nessuno può essere messo in carcere se non è dichiarato fallito, pur avendo con i suoi comportamenti disinvolti rovinato una enormità di risparmiatori. Altra distanza siderale nei confronti della loro sempre sbandierata amica America, la quale permise a un suo presidente (Truman) di pagare i debiti del suo fallimento con lo stipendio della casa bianca. Perché il fallimento è concepibile nel mondo degli affari, se non si è truffaldini, e non si vuole creare danni a terzi e ricchezza per il fallito. Ci sono fallimenti pilotati da disgustosi professionisti che hanno gratuitamente rovinato il fallito, perché alla fine della procedura tutti i creditori sono stati soddisfatti al 100%. Noto è il fallimento di una importante famiglia di armatori genovesi. Siamo in un periodo molto buio, e sicuramente non può continuare, e a volte la confusione è tanta.

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