domenica 31 gennaio 2010

Problemi Fiat.

I governi di tutto il mondo industriale, America Francia e Germania, a causa del loro aiuto finanziario, hanno avuto un ruolo attivo, nello impedire la chiusura di fabbriche dell' industria automobilistica, (e di delocalizzazioni gli industriali usufruitori di detti finanziamenti non hanno avuto il coraggio di parlarne) e nella determinazione dei compensi agli amministratori,i governi elargitori di finanziamenti per sostenere la crisi, metteranno becco fino a quando non saranno restituiti i prestiti. Forse proprio questa ingerenza favorirà la restituzione.
Noi ( governo italiano) che non prestiamo ma regaliamo, dobbiamo subire posizioni così sprezzanti e intrattabili come la delocalizzaione di Termini Imerese in Croazia; Tenendo presente che 10 mesi fa il piano "A" voluto proprio da Marchionne, prevedeva investimenti nello stabilimento siciliano. Cosa é successo? C'é nell' aria qualche speculazione nordista relativa allo stabilimento? La si venda per un euro come qualcuno giustamente sostiene alla regione Sicilia, che di soldi per quel sito ne ha messi. Oppure è solo la nostra soggezione endemica nei confronti della Fiat a farci subire.
Perché il governo non si appropria dei quasi 2 miliardi di euro di liquidità ( eredità Agnelli) che giacciono in Svizzera e che legalmente sono di proprietà dello stato.

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