sabato 5 gennaio 2013

Risposta del mio amico Trombetta Michelangelo.

Caro Marco, la questione delle prestazioni sanitarie dei parlamentari è la dimostrazione che i cittadini non si informano o non hanno voglia di informarsi. I nostri parlamentari non sono nel SSN; dal proprio stipendio (anche io glielo voglio ridurre) prelevano 525 euro al mese (6.300 all’anno) per una polizza sanitaria che non è integrativa ma è tutta la loro assistenza sanitaria. Chiunque, potendolo fare, volesse spendere 6.300 euro all’anno avrebbe le loro prestazioni sanitarie. Pertanto il punto è: i 60 medici rientrano nell’ambito delle prestazioni erogate dalla cassa mutua o no? Se non rientrano hai ragione, se no non è un problema diretto dei cittadini (i quali devono discutere il loro stipendio ma non come viene utilizzato). Il bilancio del loro fondo assistenza è ampiamente positivo. Ribadisco il concetto: la loro faraonica assistenza sanitaria se la pagano. Caro Michelangelo mi sembra una spesa che convenga a qualcuno, come accade sempre quando si spendono soldi pubblici. Non mi sembrano buoni amministratori( sono poi sempre quelli che amministrano i nostri soldi)creare una struttura così superflua, appunto perché non ce la possono spiegare. Scusa ma perché non danno la loro associazione all' Imps, come hanno fatto con l' associazione pensionistica dei dirigenti, non ricordo quale, ma che comunque aveva qualche miliardo di debito, e l' Imps che va bene nonostante le continue rapine ha assorbito questo buchetto nero!!!

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