giovedì 21 luglio 2016

Il responsabile c'è già...

L'unica attenuante di chi ha alzato la paletta dando il via libera alla disgrazia è la sorte avversa, perché la burocrazia o l'indolenza che avrebbe potuto evitare questo disastro per definizione è "irresponsabile". Nessuno si permetterà mai di fare i nomi di chi ha inibito di spendere i soldi stanziati da anni per il raddoppio di questa tratta che avrebbe permesso il non attuarsi di questo lutto nazionale. Il tratto relativo ad "Adria-Corato è uno dei sistemi meno evoluti al mondo. E' affidato esclusivamente all'uomo, cioè al capostazione"
Senza pensare ai signori della Si-Tav per i quali questa disgrazia non è di loro competenza quindi non hanno alcuna responsabilità, se non quella di avere speso cifre gigantesche solo ora diventate discutibili. Però la responsabilità esiste a chi dirige e comanda il sistema Paese nelle determinare sue priorità, non avendo ancora considerate urgenti questa esigenza che purtroppo ci ha colpito tutti! Tutti i ritardi registrati per portare la sicurezza sui trasporti beneficeranno del consociativismo diffuso, per cui non esisterà alcuna responsabilità, se non quella del capostazione! Il ministro Delrio ha sostenuto che la situazione della rete ferroviaria italiana avrebbe bisogno di una cura di ferro; ci sono 2700 chilometri di ferrovia a binario unico. E' su questi che bisogna intervenire con urgenza, per evitare altre stragi. Bene bravo si; anzi No-Tav. 

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