giovedì 21 luglio 2016

Un poco di vergogna ogni tanto bisogna provarla.

> E' da miseri  sostenere che trionfa l'anti politica senza fare colpa alcuna alla politica. Soprattutto se è quella politica - giusto per fare un per esempio -  che ha curato, protetto e accudito con rara costanza le macchinette, i gratta e vinci e le lotterie istantanee, facendo crescere ludopatici capaci di distruggere intere famiglie; e riuscendo nell'ultimo anno a portare 16 milioni di italiani a giocare. Quello che il nostro Stato consente di fare con il gioco d'azzardo, contando sulla fragilità di centinaia di migliaia di persone, è semplicemente orribile. Il problema è che se uno lo dice viene tacciato di "antipolitica" e bollato con l'infamante (ma perché, poi?) accusa di "populismo". Si sostiene che lo Stato incassa però 8,8 miliardi di euro in tasse ufficiali, più i privati ringraziamenti dei funzionari del gioco più la non consueta rigidità di Equitalia quando devono pagare le tasse, permettendo loro sconti fino a più del 90%!  E' un disastro nazionale appartenere ad un Paese come il nostro che stampa ed usa 1/5 dei gratta e vinci del pianeta. Dovrebbe intervenire l'Europa con multe salate, come ha fatto con le quote latte facendo impazzire i nostri allevatori che avevano modernizzato le stalle, o con la misurazione dei pesci! E' anche triste che i nostri intellettuali passino disinvoltamente sopra a questo problema, rendendolo di fatto un non problema! 

Nessun commento: