domenica 21 maggio 2017

Caro Mattia Feltri, quello che lei ha scritto, sul XIX di venerdì 19 maggio, in prima pagina, è semplicemente vero e quindi condivisibile. Il fatto che i nostri rappresentanti governativi non siano presenti a riunioni europee sui problemi irrisolti che vedono l'Italia come la più colpita, è sicuramente dovuto al disagio che i medesimi provano in merito ad argomenti come,  l'immigrazione clandestina. E soprattutto alla manifesta incapacità della politica italiana di fronteggiare i gruppi che si stanno arricchendo su questa tragedia umana. La certezza dei fatti dimostra che solo due magistrati hanno portato alla conoscenza giuridica gli aspetti più indecorosi di una simile ​situazione​: Giuseppe Pignatone, il magistrato che ha dato una scossa al "porto delle nebbie" romano portando alla luce Mafia Capitale, di cui da anni era politicamente accettato il​ business dello sfruttamento a danno dei migranti e della truffa a danno dei contribuenti italiani ed europei; e il suo collega Nicolò Gratteri, che ha smascherato un affare sulle immigrazioni in grado di arricchire da anni la 'ndrangheta, i delinquenti comuni e la parte peggiore della chiesa. E' chiaro che se gli argomenti del consiglio europeo sono questi, con la conoscenza degli ultimi fatti, il vero impaccio paralizza ogni normale italiana presenza. I nostri Ministri o Sottosegretari non potrebbero mai dare una risposta, senza arrossire, a questa semplice osservazione: "Vi lamentate sempre che i soldi per gli immigrati sono pochi... ma con l'uso che ne fate qualunque cifra non sarebbe mai bastevole". Ne consegue che quando in Europa si parla di queste cose... è meglio che "i nostri" rappresentanti stiano a casa! 

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