mercoledì 3 maggio 2017

In casi di emergenza bisognerebbe favorire la normalità delle esigenze.

 Un dato è certo: stiamo ospitando a Genova, e probabilmente per sempre, un numero esagerato di persone, in particolare immigrati africani. Le suore forniscono loro pranzo e cena tutti i giorni, e da Piazza Martinez si può vedere il flusso nelle ore dei pasti. Ma queste persone necessitano anche dei bagni pubblici! E non tutti nello stesso momento. Nella nostra Piazza ce n'è uno e funziona benissimo, e quando non funziona tutti lo avvertiamo! Con il fortunato aumento del turismo nel nostro centro storico sono necessari gabinetti pubblici puliti ben segnalati dalle tre notorie icone: uomo, donna e disabili; questo dà la possibilità di rintracciare i gabinetti in modo agevole. Andranno anche monitorati, naturalmente dall'esterno, con impianti di videosorveglianza! Dove ubicarli? Si potrebbe usare lo stesso criterio con cui si è attuata la raccolta differenziata
​ nel centro storico,
 utilizzando il numero notevole di negozi chiusi per adibirli, è il caso di dire, alla bisogna, e non faremmo più figure poco gradevoli con i nostri turisti. Ricordiamoci che l'Imperatore Vespasiano è diventato famoso nella storia per avere risolto, quasi duemila anni or sono, lo stesso problema, imponendo una piccola tassa sui gabinetti (una moneta con la propria effigie da versare per l'accesso) che di fatto ha favorito il loro miglior funzionamento.

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