venerdì 8 dicembre 2017

Una controllata alla nostra giustizia andrebbe data.

Leggo quasi sempre Feltri perché mi piace, benché a volte rilevi alcune cose che io giudico imprecise. Oggi sul XIX il giornalista fa un elenco di nomi di personaggi più o meno importanti che, ritenuti colpevoli dalla Giustizia e in qualche caso soggetti a restrizione della propria libertà, dopo 7 o 8 anni s​ono tornati alla "normalità".Tutti assolti; si fa per dire, perché dopo un così lungo tempo sotto giudizio​ una persona e la sua famiglia sono distrutti. Conclude Feltri che la corruzione è percepita e le assoluzioni no. Trovo pochissimi a sostenere che la nostra Giustizia ha gravi problemi di funzionalità e che chi dovrebbe adeguarla o non è all'altezza o viene spesso boicottato. Trovo che il mal funzionamento della Giustizia, e i suoi tempi biblici,​ siano facilmente pilotabili verso la maggioranza dei votanti senza una convinzione politica. Il massimalismo convince sempre di più di qualunque forma di lento riformismo.
​Il riformismo può essere di destra e di sinistra, ma il massimalismo è unico e porta sempre alla dittatura. E quando questo avverrà tutti diranno che si sarebbe potuto evitare, ma la golosa gestione quinquennale del potere non poteva gestire riforme che necessitavano di  un periodo più ragionevolmente lungo. Thomas Mann aveva sempre criticato l'intolleranza (populismo) dei nazisti, e si rivolse pubblicamente alla borghesia tedesca con "l'appello alla ragione!" Dopo questo discorso gli fu consigliato di non tornare più in patria, e meno male che lo fece. 

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