mercoledì 4 aprile 2018

Gli accordi economici di politica estera devono essere a conoscenza di tutti, compresa l'opposizione. Questa è democrazia

Quello che emerge dal blitz francese in Italia a Bardonecchia è troppo avvilente. Non solo un mancato rispetto ad un codice mondiale fra Nazioni confinanti, ma la scarsissima considerazione che la Francia ha per l'Italia! Ci considerano incapaci o comunque di un livello inferiore. Se poi aggiungiamo  il sequestro di un nostro peschereccio che pescava nelle nostre acque territoriali, l'avvilimento raggiunge l'apice! A questo punto vorrei chiedere a Gentiloni chi è quell'asino del suo "spin doctor". O comunque se è pentito di non essere riuscito a regalare il vantaggioso confine delle nostre acque all'amata Francia. Ma soprattutto come ha fatto a dire sì all'accordo che, fortunatamente, per la sua approvazione necessita del voto parlamentare; perché se fosse dipeso unicamente dall'attuale capo del governo, sarebbe già tutto dei francesi. La stessa cosa, purtroppo per noi italiani, non è accaduta in merito al CETA, accordo che recepisce alcuni punti salienti del TTIP e che l'E.U. non aveva sottoscritto già nel 2016. Il nostro Gentiloni ha perfezionato il contratto con il Canada, completamente di nascosto durante un consiglio dei ministri, senza mai nominate CETA, che infatti non era neppure all'ordine del giorno. In quell'occasione ha anche subito il "private settlement", ovvero la possibilità  di poter ricorrere ad un tribunale privato in caso di controversia fra uno Stato ed una multinazionale! Naturalmente la "dimenticanza" di iscrivere l'argomento all'ordine del giorno, unita a quella di svolgere una conferenza stampa, hanno fatto apparire la decisione banalissima e poco importante, al punto da pubblicarne solo un sunto riduttivo. Così se fra qualche anno qualche miliardario canadese decidesse di comperarsi l'acqua italiana, che raggiungerà il valore dell'oro fra non molto, o mettere le mani su Società che funzioneranno bene, ci troveremmo fregati. D'altra parte, si sa, gli asini sono sempre stati irresponsabili. Con il perfezionamento occulto del CETA, ci troviamo nelle mani di lobby per il prossimo futuro, e sarà difficile dire di no a chi ha il portafoglio gonfio e quindi può farti fare quello che vuole! Di Gentiloni ce ne saremo tutti dimenticati, ma i danni della ricca globalizzazione continueranno a colpirci.

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