lunedì 23 luglio 2018

Occorre una legge sulla corruzione.

L'Italia è uno dei paesi occidentali più corrotti al mondo; per uscire da questo primato occorre una legge efficace sulla corruzione. Questa non può prescindere dal vero recupero della refurtiva frutto della corruzione; e per attuarlo vi è un solo modo: la certezza del recupero della refurtiva che si applica alle persone accusate di mafia, se vogliamo che le cose migliorino. Forse una tale possibilità è offerta dal nuovo cambiamento politico a cui stiamo assistendo.  
La confisca dei beni a parenti, amici, amici di amici che non potrebbero mai dimostrare l'esistenza di proprietà per tali dimensioni patrimoniali, è il segreto della soluzione, anche se parziale, del problema. Come è possibile che per il signor Zonin tutti sono obbligati a credere che non solo non ha rubato, ma ci ha rimesso anche dei soldi? Questo è solo possibile con la connivenza di una piccola parte della magistratura collusa, che ha favorito il non procedere al momento giusto attuando un'omissione che ha aumentato spaventosamente il disastro del dottor Zonin, molti anni or sono. Parte di questi magistrati compiacenti in seguito sono andati a lavorare, molto ben remunerati, per il dottor Zonin. Questi fatti non sono mai stati collegati da nessuno. Come pure i controllori, della Banca d'Italia che dovevano "lavorare" sulla Banca Popolare di Vicenza, hanno ottenuto assunzioni ben retribuite da parte dei controllati, senza che nessuno avesse nulla da eccepire. Occorrono leggi che terrorizzino i corrotti non tanto con la galera, ma con la povertà. L'ex presidente Zonin si difende su tutti i fronti, umiliando anche la Commissione Parlamentare d'inchiesta che gli permette di sostenere senza contraddizione che non solo non ha rubato, ma che non era a conoscenza neppure dei finanziamenti "baciati": ti presto soldi se una parte cospicua del prestito la investi in azioni della banca, che essendo decotta, con questi finanziamenti mi permetterà di continuare a rubare. Ed è qui che la commissione sprofonda nel baratro dell'incapacità! Come si spiega che i figli abbiano la proprietà dei più bei vitigni, comperati durante il periodo lavorativo di papà dottor Zonin? Come si può avere fiducia in persone così diverse da tutti gli altri umani? Perché perseverare in questo privilegio legislativo offerto a persone che, come unico principio comportamentale, hanno la certezza di essere impuniti? Perché i giornali non intervengono educando la politica?

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