domenica 17 aprile 2011

Bertolaso, uno di noi.

Noi genovesi siamo forzatamente democratici, non per merito, ma per un difetto, forse congenito. Vogliamo bene ai soldi, e questo ci fa soffrire ogni volta che li spendiamo malamente. Ci hanno fatto credere, che i soldi dello stato sono di tutti, quindi anche nostri, e noi ci abbiamo creduto. Siamo dei democratici, nel senso partecipativo, specialmente nello spendere i soldi pubblici.
Quando abbiamo sentito Bertolaso, dopo che era quasi ultimata La Maddalena per poter ricevere le più importanti delegazioni dei G8, sostenere che "era meglio" invitarli all' Aquila terremotata perché si sarebbe raggiunto un risultato migliore, senza spiegarlo, e ha fatto bene perché noi genovesi non lo avremmo mai capito, abbiamo sofferto le pene dell' inferno.
Seguivamo gli eventi dello spostamento del cantiere, che ci torturavano. Prima di tutto l' abbandono dell' enorme cantiere Della Maddalena, pensavamo che parecchie cose si sarebbero potute rovinare, che qualcuno poteva lasciare le porte aperte. Lo spostamento di tutte quelle persone , materiali a3zzi, ci sentivamo ogni giorno più poveri. Così, quasi senza accorgecene, abbiamo incominciato, per contrastare quello che per noi era un grosso sciupio, a ridurre i consumi personali. A noi genovesi non entrerà mai nel cervello che più consumiamo e meglio tutti stiamo. L' unica cosa che un poco ci confortava era la sobrietà dei vestiti di Bertolaso, vestito sempre da cantiere, non era una sprecone, era uno dei nostri.
Pochi giorni fa, ho avuto la possibilità di vedere quanto guadagnano i nostri parlamentari, Bertolaso non ci ha deluso, é uno dei più ricchi, si vede che ha risparmiato un casino nei vestiti.

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