I cittadini italiani non capiscono fino a che punto la maggior parte
dei nostri Governi e le nostre Istituzioni sono conniventi con la
corruzione consociata (accettata, condivisa, protetta e favorita da
quasi tutte le parti politiche) che elargisce solo ricchezze,
privilegi e disonore ad una casta che inevitabilmente prima o poi,
e me lo auguro, sarà sommersa da una vera e purificatrice vergogna.
Quasi tutti sanno che questo è solo possibile quando un numero
considerevole di dirigenti della nostra Nazione accetta di usufruire di
immeritati privilegi; perché accanto ad una così capillare
corruzione c'è inevitabilmente il frutto marcio dell'immeritato privilegio.
Questo è difficile respingerlo ed ha anche un
costo sociale enorme elargirlo: tacere su una così penetrante
corruzione, nella sua prepotenza e nella sua impunità, che sarebbe
insopportabile da una normale intelligenza collettiva, è veramente
inaccettabile. Tacere subendo questo periodo storico senza fare
nulla è come buttarlo via, e con esso buttare la nostra vita e quella dei
nostri figli.
C'è stato più onore, più gloria più vita vissuta nel nefasto periodo di
Hitler, Mussolini e Stalin che hanno sì dato alla luce grandissime
sofferenze, ma hanno anche permesso di mettere in evidenza idealità e desiderio di riscatto; nella nostra imposta e accettata normalità, regalata da furbi figuri che in qualunque società sufficientemente democratica non sarebbero mai potuti emergere, tutto ciò non è presente. Emerge invece l'esatto contrario:
l'accettazione neghittosa ed imbelle. Perché due
normalissime leggi che a noi mancano avrebbero impedito a molti loschi figuri di
balzare alla dirigenza del Paese: sistema di scelta della classe
parlamentare e legge seria sulla corruzione.
Per questo penso che Grillo abbia sbagliato!
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