lunedì 5 gennaio 2015

La condizionata previsione.

Mi riferisco all'intervista rilasciata dal professor Claudio Eva, uno dei sette, facente parte della commissione Grandi Rischi ai tempi del terremoto dell' Aquila. La Commissione si espresse con professionale determinazione contro chi sosteneva il pericolo sulla possibilità di un devastante terremoto a causa della presenza di continue e forti scosse. "Chiunque ha vissuto un terremoto sa che la prima precauzione è uscire di casa. Ma 29 persone, secondo il processo rimasero in casa, e morirono, perché tranquillizzate dagli scienziati di Bertolaso che dovevano demenzialmente minimizzare la situazione."  E' inoltre è bene ricordare che in quella penosissima notte, buona parte di chi parlo con le ronde tranquillizzanti, convinsero i propri figli, perché anch'essi convinti, a rientrare a casa, perché non vi era alcun pericolo. In 29 morirono. Vorrei far notare al professor Eva che se non esistono fenomeni capaci di palesare l' evento distruttivo, allo stesso modo non possono esistere fenomeni che possono dare la tranquillità del non verificarsi dello stesso! Si sarebbe dovuto favorire il libero arbitrio (che in questo caso avrebbe ridotto le vittime nel numero di 29) di chi terrorizzato per l'incolumità della propria famiglia e sta per abbandonare la casa non dovrebbe esistere nessuna "ronda" preposta a convincerlo del contrario, rovinando per sempre la vita degli scampati con il rimorso che avrebbero potuto salvare i loro cari.  Vorrei inoltre ricordare al professore che nessuno vi accusa di non aver previsto il terremoto, sicuramente imprevedibile, ma di avere ubbidito a Bertoloaso, prevedendo  scorrettamente il "non terremoto"; che poi purtroppo si è verificato in tutta la sua catastrofica violenza.
Il Fatto 17 12 2014.

Nessun commento: