giovedì 20 ottobre 2016

Possibile che non si parli pubblicamente di queste porcate globalizzate!

 A proposito dell'articolo di ieri sul Secolo XIX: "Un viaggio in India e 2 mila euro. Così sono guarito dall'epatite C". Il costo da sostenere in Italia sarebbe stato 30 volte maggiore. Bisogna ricordare e sapere che il farmaco non è stato scoperto di recente; era già in commercio e ad un prezzo normale, comunque in grado di avere già pagato i costi della ricerca: 64 milioni di $ per più volte! Il nuovo proprietario del farmaco (perché acquistò la fabbrica valutando l'affare) sostenne che chiunque volesse usufruire del farmaco da lui comperato, e in questo caso sopravvivere, doveva pagarlo quanto decideva lui; diversamente morire. La soluzione ci sarebbe. In India il farmaco viene prodotto ad un costo sostenibile, ma il signor Gilda fuori dall'India pretende un moltiplicatore disumano. Basta organizzarsi e parlarne per portare in Italia quel farmaco. Certo ci vorrebbero uno Stato e un Governo che pensassero ai cittadini e non ai profitti delle multinazionali, specie come in questo caso, a stelle e strisce. 

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