domenica 11 dicembre 2016

A proposito della mia fissazione sul gioco...

 In un articolo del 4 dicembre del 2015 si poteva leggere che i Comuni potranno essere più ricchi se favoriscono l'azzardo. L'amministrazione centrale darà più soldi a quegli Enti che incrementano l'uso del gioco d'azzardo. Più precisamente: "Il maggior gettito è distribuito ai Comuni in misura proporzionale al numero dei punti di raccolta del gioco presenti nel proprio territorio di competenza." Forse neppure i titolari delle imprese del gioco avrebbero preteso una simile inopportuna sudditanza delle istituzioni nei loro confronti. "Questo provvedimento rischiava addirittura di essere inserito nella legge di stabilità del 2015. Una vera sudditanza amministrativa, se si tiene presente che c'era stato il tentativo di "punire gli amministratori che volevano un controllo del settore essendo diventato smodato l'uso delle slot machine". Ludopatici, disperati e persone ormai bisognose solo di cure che si giocavano fino all'ultimo soldo, non sono mai stati visti da nessuno? Ma anzi, la politica, fortemente interessata, ha abolito decine di miliardi di euro di tasse a vantaggio dei proprietari di slot, che solo qui in Italia hanno potuto raggiungere così sfacciate ricchezze. Vedere oggi sul nostro XIX le fotografie di esercenti che, sicuramente sensibili alla altrui disperazione, hanno detto basta a questo tipo di peloso guadagno, super difeso e protetto dai politici romani, non può che fare piacere. Questa è una notizia di cui si sentiva il bisogno e a questi signori va un meritatissimo grande grazie! Forse che i veri politici protettori di questi interessi incominciano a fare meno paura? Sarebbe ora.

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