mercoledì 6 marzo 2013

Qualcosa sulle quote latte.

Ma se vi guardate il REPORT della Gabanelli sulle quote latte capite dove è l’ inghippo. Il fatto è che ci sono parecchi furbacchioni che hanno preso la sovvenzione europea senza avere avuto le mucche dichiarate a migliaia. Per simili quantitativi di mucche, diceva un contadino nella intervista, non esistono al momento stalle capaci di tenerle. Basterebbe andare a visitare le mucche di quelli che prendono le fette più corpose delle quote latte per risolvere il problema. Che poi sono quelli che oltre a prendere i finanziamenti delle quote latte, comperano il latte in polvere rovinando il prezzo degli sfortunati allevatori di pochi capi di bestiame, e forniscono di latte le più importanti centrali. Insomma tutti sanno tutto, quasi un paio di miliardi gli abbiamo pagati noi contribuenti, e giustamente la lega se la prende per gli sprechi in Sicilia, ma noi che siamo a conoscenza di queste cose, speriamo che qualcuno neutralizzi questi incapaci. -- La questione delle quote latte è complessa e intricata: la quota è un limite di produzione introdotta dalla Ue per sostenere il prezzo del latte. Dall’88 ad oggi l’Italia ha già pagato alla Ue 4 miliardi e 407 milioni di multe, di cui 1 miliardo e 870 milioni si li è presi in carico lo Stato, cioè tutti i contribuenti, mentre il resto avrebbe dovuto essere recuperato presso i produttori splafonatori. Infatti Bruxelles impose che l’Italia facesse pagare le multe agli allevatori e così nel 2003 fu varata la legge n. 119 detta Alemanno (dal nome del ministro dell’Agricoltura dell’epoca), che prevedeva la rateizzazione in 14 anni del cosiddetto “prelievo supplementare” (definizione tecnica delle multe), a cui aderirono 15.385 produttori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

marco ,forse hai le idee un po confuse. Recenti indagini hanno scoperto che funzionari ministeriali hanno falsificato il dato globale del numero di vacche potenzialmente produttrici di latte al fine di giustificare la produzione di latte dichiarata a bruxelles che ha causato le multe. Questo per tenere coperto tutte le truffe che si annidano nel settore.