venerdì 4 aprile 2014

I difensori della corrozione davanti al Papa.


Devo dire che ho sentito un disagio intimo mio personale, verso tutti i politici che sentivano l'omelia del Papa che parlava in modo chiaro ed inequivocabile di corruzione! Tutti gli attenti ascoltatori abituati da anni al consociativismo il cui primo comandamento è "Ignorare la corruzione, comportarsi come se non solo non esistesse ma come se non fosse neppure un costo; e comunque se costo deve essere in quanto tale lo si sopporterà cristianamente". Ho avuto anche la certezza che questo Papa non lo si possa prendere molto per il naso! E statene pur certi che su questo argomento vi verrà ancora a cercare! Come potete non sentirvi colpevoli, tutti insieme, destra sinistra  e furbi, quando dice: "Che tutti sono peccatori, ma gli esponenti della dirigenza più peccatori perché sono diventati corrotti" ? E una volta disse che i corrotti lavorano in gruppo ed è per questo più difficile perdonarli.  A voi rimangano due sole soluzioni: andare a lezione dall'onorevole Razzi, oppure cominciare seriamente a promulgare una legge sulla corruzione; perché i disastri di questa mancanza legislativa solo gli scemi non li avvertono. E gli scemi hanno sempre fatto più disastri dei cattivi

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