domenica 20 aprile 2014

La "sensazione"

La “sensazione”, nel senso di personale impressione, stupore, sorpresa, interesse, si è  sostituita alla ideologia; quest’ultima un tempo spiegava le ragioni, il pensiero le pulsioni su cui si fondavano i partiti.  Chi si sentiva di condividere una delle tante ideologie e si sentiva disponibile a portare il suo personale contributo, si associava a quel partito e svolgeva attività politica. Piano piano è cambiato tutto e di tutte le ideologie sostanzialmente ne sono rimaste due; quella fascista e quella comunista, entrambe valide più come epiteti che non come ideologie, sicuramente offensivi solo quando erano elargiti da persona non gradita, diversamente completamente ininfluenti. Tutti gli altri partiti con sfumature politiche moderate, ambigue e a volte poco chiare, acquisivano una certa validità, specie per i sostenitori, dalle  spiegazioni che i singoli leader quasi giornalmente elargivano. Ora tutti i partiti, che hanno lo spessore per essere in Parlamento si sono “consociati” affinché  rimanga il più possibile immutata la situazione attuale che ha portato vantaggi a tutti gli addetti della politica, dei sindacati a tutte le caste e alle lobby che integrano, se soddisfatte, le ulteriori esigenze politiche.
Rimane disinteressata a questo sistema politico una parte potenziale di elettorato attivo che si aggira intorno al 40%. Questo numero enorme di non votanti, è convinto di non poter incidere sulle sorti del paese votando per gli attuali  partiti consociati perché interessati allo unico andamento possibile: quello attuale.  
A Berlusconi sono occorsi venti anni per comunicare alla “sensazione” che abbia sempre operato con la mentalità di un Califfo avendo la necessità di legislature che si occupassero, a tempo pieno e unicamente, di tutti i suoi problemi, mascherando tale attività da impegno contro la pericolosa, a suo dire, avanzata "delle sinistre".
La lega inizialmente ha meravigliato parecchie persone incidendo positivamente anche sulla loro “sensazione”, però purtroppo è stata annullata dall'imbarazzo avvertito dai suoi sostenitori quando sono comparse inequivocabili e vergognose manfrine poste in essere dalle più alte cariche della stessa.
Il P.D. sicuramente formato da una dirigenza che ha promosso da subito l'avvicinamento alle lobby e la cura di interessi disinvolti, ha avuto, forse, la capacità di rimanere presentabile ma solo grazie ad un vecchio e duro zoccolo, come si dice, talvolta tacitato e talvolta sbandierato (secondo le esigenze del momento). Tale zoccolo non ha impedito il favore di lobby imbarazzanti, come quelle delle slot macchine: finanziamenti audaci, difesa cinica di una fonte di problematiche sociali e di ingiustizia, persino il tentativo di  punire i comuni che in qualunque forma e modo volessero creare difficoltà a quelle società del gioco che ci stanno elargendo un numero sempre in aumento di malati (da curare con soldi pubblici) di ludopatia. Il P.D. ha permesso inoltre alla famiglia Riva di diventare miliardaria con la impunita copertura nell'avvelenamento di Taranto. Diciamo che tutto questo è più che sufficiente per chiudere il cerchio sulla scomparsa delle ideologie dalla politica italiana e per tracciare un bilancio, decisamente negativo; anche se ora qualcosa di mai sentito prima Renzi sta cercando farci pervenire. Vedremo in un prossimo e veloce futuro. 
Il Movimento 5 Stelle, se non si fosse innamorato della propria verginità, quando ha avuto l'opportunità di farlo, poteva incidere positivamente su questo andazzo per dare almeno una vigorosa sterzata. Bastava si accordasse con lo Smacchiatore (e per un breve periodo era possibile) per raggiungere la promulgazione della legge sulla corruzione e la riforma di quella elettorale; e poi magari andare alle elezioni!  Credevo che Grillo sapesse che in politica spesso bisogna sporcarsi le mani con la merda, sperando che con un piccolo aiuto, parte di questa si possa mutare in ottimo letame. Invece hanno preferito trasformare il movimento in una enorme ghiacciaia di voti, sperando di governare da soli, in un incerto futuro. Come se il tempo necessario per raggiungere questo obiettivo non fosse anche a carico di chi ora sta vivendo male,  Grillo forse non lo sa, ma ha fatto un grande regalo insperato ai responsabili della disfatta. Ed ha allontanato la soluzione, se mai ci sarà, dei nostri problemi.

1 commento:

Monica ha detto...

Carissimo, abbiamo votato Grillo proprio perchè "non si sporcasse le mani di merda!". Se no ci avrebbe deluso e avrebbe perso di credibilità...è proprio continuando a pensare così che scivoleremo sempre più nella m....
Monica