domenica 15 giugno 2014

Una corruzione tutta ligure.

 Se chi è chiamato a promulgare leggi necessarie per il vivere normale, non si rende conto che casi come Il Banco di Siena, Banca Carige e le sue assicurazioni, Mose, Expo di Milano sono possibili solo per mancanza di norme che vietano la demente operatività di una classe dirigente ingorda ed impreparata, allora la nostra situazione è molto grave.      Si è scoperto che un giorno il signor Ernesto Cavallini ha comperato per 650mila euro un complesso edilizio di Padova rivendendolo nello stesso giorno (e poi dicono che in banca sono lenti) a Carige Vita ad un prezzo di 8.9 milioni di euro.  Nessuno ha pagato niente di questo aumento di valore di più di 8 milioni di euro.  Nessuno ha telefonato a nessuno per avvertire che non si stava facendo lo scontrino!  E allora dove è il problema? Uno può comperare quello che vuole al prezzo che vuole. Si o no?  E l' altro, l'assicurazione che è piena di soldi, può comperare qualunque cosa  al prezzo che vuole! E così è stato fatto per molti anni, fino a mettere sul lastrico Banca e Assicurazioni.   Poi ci sono 39 milioni di un risarcimento fatto al signor FILADELFO ARCIDIACONO! Ci si è dovuti accontentare della sparizione del signor FILADELFO e dei 39 milioni di euro!  Questi due fatti sono due grandissime feste che i dirigenti della Carige hanno attuato. E che la prescrizione ora si incaricherà di santificare!  Questo è solo possibile in Italia perché il nostro è uno dei pochi paesi moderni al mondo senza una  legge che contrasti  la corruzione; se ci fosse, interverrebbe facendo mettere al   loro posto i soldi sottratti, e i firmatari di questi tempestivi e geniali contratti in galera, magari solo per pochi mesi! Come mai, una siffatta legge non è mai stata  fatta? Ma anzi sono più di venti anni che si sono sempre portate modifiche e riduzioni dei termini di prescrizione ad esclusivo vantaggio dei singoli ma ben accorpati corrotti e corruttori.  
> Questa situazione non è accettabile da nessun Paese normale, a meno che riesca a rimanere indifferente per anni al comportamento di alcune persone che operano distruggendo la dignità dei loro sottoposti e di una intera città, oltre alla rovina di tutti gli azionisti che hanno investito, e dipendenti che hanno accettato azioni in conto liquidazione credendo nella propria banca.  E' chiaro che parte delle colpe sono dovute al ventennio trascorso. Non credo che se fosse esistita ancora la punibilità penale del falso in bilancio si sarebbero potuti firmare simili documenti! L' immobilismo nei confronti della corruzione, la possibilità della prescrizione di operare sempre e comunque, e quindi, all'occorrenza, assicurare al furbacchione la proprietà della refurtiva, genera nel truffatore una spocchia indecifrabile e una sicurezza demenziale e offensiva per l' intera Nazione! Tutto questo, se non visto come il problema più importante della nostra Italia, ci porterà alla rovina. C'è da sperare in un gemellaggio, almeno per questi argomenti, fra i due più importanti partiti nazionali. 
30 maggio 2014.  

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