martedì 9 settembre 2014

L' educazione della "gente" è sempre a carico della stessa.

Scout, un clic e la multa è servita! Un quarto d'ora e 20 potenziali multe. E' chiaro che chi elargisce le multe motiva il suo operato sostenendo di tutelare quanti rischiano di incappare in un incidente dovuto alla sosta selvaggia del trasgressore, oppure chi perde preziosissimi minuti in doppia fila; 41 euro entreranno nelle casse degli educatori, dei quali peraltro credo che nessuno si sia mai permesso di fare una multa per omessa segnalazione con la freccia; eppure tale infrazione spesso è causa di gravissimi incidenti. Inesistenti anche le multe per chi ciatta e si stampa dietro a chi è davanti. Queste sanzioni sì che educherebbero, ma non si è organizzati con il "clic". Poi ci sono i parcheggi, la cui confusa tipologia dei colori, ampiamente evidenziata da un vostro articolo, è pari solo alla sua produttività, tutta a carico della "gente" anche se non si è mai saputo chi sono gli attivissimi fruitori  degli utili che questa infaticabile società elargisce loro! E poi perché 41 euro per sosta selvaggi? Non si potrebbe raggiungere l'obiettivo con 21 euro ad esempio? Certo, se l'obiettivo fosse realmente educativo, e non finalizzato esclusivamente al lucro come invece è. Alla fine per la "gente" oltre alle scarse retribuzioni, e alla mancanza di lavoro, questi aumenti a pioggia (scusate: a "clic"...) sono pur sempre un aumento di tasse o accise o comunque una spesa che si sottrae ai consumi, (bastano due soste che l'unica pensata che Renzi ha concretizzato diventa inutile). Per un paese che è fra i più tartassati al mondo nessuno pensa che prima o poi possa nascere qualche problema? Si è sempre detto che tirando e tirando sempre la stessa corda prima o dopo si spezza e tutti cadono in terra!

Genova fine agosto 2014 

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