lunedì 16 marzo 2015

Non siamo ancora politicamente preparati a costruire grandi opere senza grandi saccheggi.



"Gli indagati per la gigantesca truffa degli Erzelli metteranno mano al portafogli." Cioè patteggeranno. Hanno causato, per la loro ingordigia, tra l'altro prevista da tutti, una lievitazione dei prezzi per la costruzione (non ancora ultimata) della cittadella tecnologica. Il patteggiamento non darà loro la verginità, ma sarà sempre meglio del processo che con la nostra prescrizione rischia, alla fine, di far restituire il ben tolto. Già si intravedono opere degne di lecito arricchimento, quale la funivia che dovrebbe trasportare le persone della val Bisagno a Brignole. Nessuno parla di ridare l'antica capacità all'alveo del nostro torrente togliendo le pietre che ne riducono notevolmente la portata; tale operazione ridurrebbe molto i disastri, in caso di esondazione. Si preferiscono opere faraoniche che costeranno il triplo ma che garantiranno, per la loro salata costruzione, la felicità della solita casta.

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