domenica 9 settembre 2018

Il gioco ci ha rovinato!



Fra le molte cose che non vanno si è anche permesso all'Italia di diventare una delle Nazioni fra le più colpite dalla ludopatia. Perché hanno abbonato 97 miliardi di euro di tasse alle società che producono slot machine, gratta e vinci e ogni forma di gioco a cui i disperati si aggrappano? Perché non hanno cercato di regolare e limitare il giochino di "mafia capitale"?  In questo momento sta ancora perpetrandosi la generazione di una nuova classe di milionari che gestiscono sfortunati emigranti spendendo per loro poco più del 10% di quello che ricevono dallo Stato. E perché questo Stato e le forze dell'ordine, che a volte riescono a colpire la nascostissima mafia, sembrano impotenti a colpire questi principianti allo sbaraglio di trafficanti di miserabili?
​Perché non ci arrabbiamo quando alla fine della pubblicità televisiva di società che sostengono il gioco, ci avvertono, velocemente e in modo meccanico, di stare attenti che il gioco può creare dipendenza? Perché le tasse su chi guadagna sul gioco non devono comprendere anche il costo per curare i ludopatici, che invece sono carico di tutti noi? Questo è solo uno dei tanti argomenti che  trascorse classi dirigenti non hanno trattato ma a volte favorito.  Tutti i Casinò stanno chiudendo, perché ai giocatori lo Stato ha permesso di portare il casinò in ogni tabaccheria e in ogni rivendita di giornali.

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