domenica 30 settembre 2018

La gestione del disastro "Genova".

L'amministratore delegato di Atlantia che controlla le autostrade è inamovibile. Il signor Giovanni Castellucci non si vuole e non si può licenziare, tanto meno diminuire lo stipendio: 400.000 mila euro mensili, circa 5.000.000 di euro l'anno, perché per farlo occorrerebbero 11 milioni di euro per rimuovere una causale che lo impedisce. E chi se non la Gabanelli poteva renderci edotti su questa strana privilegiata situazione? Questa causale, di tipo assicurativo (poco più di due anni di stipendio) è praticamente un' assicurazione; ma chi avrà mai pagato il premio? Dal 2006 ad oggi il signor Giovanni, uomo di fiducia dei Benetton, è anche l'A.D. che gestisce l'azienda e quindi come tale è responsabile del crollo del ponte Morandi. Eppure non intende lasciare quel privilegio che tutti ormai ritengono senza rischi ma con immensi guadagni! Come pure avrebbe dovuto lasciare la dirigenza di autostrade relativamente alla strage del bus di Avellino; secondo il risultato della  perizia effettuata da Felice Giuliani, nominato dal giudice del tribunale, la barriera era deteriorata e per questo non è riuscita a bloccare il pullman sul ponte! Il pullman non ha colpito direttamente la barriera metallica, ma vi si è appoggiato strisciando, per poi cadere nel vuoto per 25 metri con tutti i suoi  25 morti e 10 feriti! Il deterioramento derivava in particolare dai perni corrosi, dal sale usato per il ghiaccio invernale, e quindi dalla mancanza di manutenzione. Una curiosità da vecchio ed un poco indignato cittadino: qual è il limite di questi contratti "ben godi" su strutture in fin dei conti sempre di proprietà dello stato? Esiste una cifra massima ad un patto di sindacato a favore degli A.D. oppure essendo tutto creato da politici senza responsabilità e da imprenditori generosi con gli stessi non ci ha mai pensato nessuno? Questa causale di garanzia ad imprenditori senza responsabilità, ma destinati a diventare ricchissimi, quale impedimento potrebbe rappresentare nella prosecuzione della gestione se la clausola fosse di 50 o 500 miliardi di euro? Quale sarebbe l'istituzione preposta a dire loro: "ma non vi sembra di esagerare"? C'è qualche professore di diritto pubblico o privato, ma ancora di più di diritto comparato, sarebbe interessante sapere come si comportano gli altri Paesi, che potrebbe esprimersi, oppure queste situazioni vengono gestite dal buon senso degli attori senza alcun limite di risorse pubbliche e di inesistenti responsabilità, ma sopratutto nel massimo silenzio! E cioè politici e imprenditori, hanno la certezza che certe clausole usciranno solo in casi altamente devastanti... E non sempre!

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