martedì 23 febbraio 2010

Le colpe dei buoni.

Qualunque atto amministrativo, per dare risultati positivi, deve essere onesto e di buon senso. Facciamo l' esempio dello scandalo della Maddalena.
Chi sarà chiamato a verificare i conti della progettazione,(sperando che per l' esecutivo sia un problema come ha dichiarato) dovrà a tutti dimostrare, dove è finita l' eccedenza della cifra stanziata, ed eventualmente chi la ha gestita.(Raddoppiata, anche quando dopo il cambio di destinazione del sito della manifestazione all' Aquila, i costi relativi alle turneazioni per raggiungere i tempi inderogabili per consegnare l' opera non avevano più ragione di essere.) Naturalmente non potranno essere accettate le motivazioni che sono bastate alla Protezione Civile. Le cifre stanziate, normalmente devono essere bastevoli ad ultimare le opere, perché se effettivamente ne occorrono il doppio chi ha fatto il preventivo ha operato malissimo, e di questo bisogna tenerne conto per il futuro.
In Italia per motivi che tutti sanno e per motivi che tutti accettano, il numero delle opere iniziate e non ultimate sono troppe, anche per un paese come il nostro.
A conforto degli scorretti, si ha la certezza che non esiste la colpa, che certe scorrettezze non inibiscono la partecipozione ad altri appalti sociali, e che il coriculum dell' impresa non intereassa a nessuno, sanno che essere nel giro è l' unica cosa che conta.
La vera paura è che tutto finirà quando non saremo più in grado di andare avanti, e l' Europa ci lascerà nel nostro "regime pollaio" che non avrà nemmeno la dignità della dittatura, perché quella implica un minimo di responsabilità. Allora capiremo che ha più colpaa chi chiude gli occhi quando gli altri rubano che non chi ruba. Grasso Marco

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