mercoledì 29 gennaio 2014

Qualunque cambiamento non può che essere migliore.

Cari politici è arrivato il momento che potete fare solo una cosa, cambiare!
Il dossier dell' economista Perotti fa rivoltare lo stomaco anche ad una buona parte di quei dirigenti di Stato che beneficia di questa demenziale stupida generosità, perché consente al loro esagerato privilegio il più razionale disprezzo mai sentito come in questo periodo di grande difficoltà! Come può una Nazione alla deriva come la nostra sostenere tacitamente questi privilegi e fare tutti finta di niente? L' esempio più palpabile è quello relativo alla Corte Costituzionale, l' istituzione da sempre la più di gran peso la più nobile, la cui appartenenza ha sempre dato lustro e onore ai suoi componenti!  Il presidente percepisce 549.407 euro annui, il collega canadese 234.180 e quello americano, che ha alle spalle la Nazione più ricca al mondo; meno di 1/3 del nostro 173.525 euro. Sempre la nostra Corte Costituzionale è da parecchio tempo che prima di pensionare uno dei suoi membri lo nomina Presidente, il ché implica vantaggi pensionistici da vero sceicco. Tutta la nostra alta e bassa burocrazia oltre ad essere la più pagata al mondo, è anche la più nominata; ne consegue che ha dei grossi problemi di riconoscenza!
Ad inserirsi e a scendere nei diversi gradi della nostra burocrazia italiana, aumentano solo due cose, nei confronti degli altri paesi: la retribuzione e la vergogna di appartenenza al questo Paese anche se solo come normalissimo membro. La produttività della nostra Italia è sotto gli occhi di tutti. Tutti gli attuali gruppi politici sono alla ricerca di "ricchezze" da inserire nel circuito produttivo...ma a qualche mal pensante, visto il risultato della produttività, viene da pensare che queste sostanze servono per mantenere i privilegi della più vergognosa delle burocrazie, e del più corrotto regime politico! Vorrei tanto sapere dal signor Renzi se sente la mancanza di una legge sulla corruzione?
Questa anomalia tutta italiana è verificabile seguendo uno studio pubblicato a puntate sul sito lavoce.info.

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