E' già la seconda volta che il dottor Mastrapasqua, A.D.
dell' Inps, viene zittito dalla politica. Può essere antipatico
perché brutto e guadagna troppo, ma che di conti ne sappia più di
tutti i ministri questo è certo; e quelle che oggi sono le sue paure
domani saranno le nostre disgrazie. La prima lettera la scrisse la
prima volta che lo obbligarono ad acquisire, non gratis ma con tutto
il loro enorme debito Inpdap e Enpals. Sosteneva che con i debiti
accolti, perché non pagati dallo Stato, dai due istituti no sarebbe
stato in grado di pagare le pensioni fra due anni. In breve dovette
dire che scherzava e che non era vero niente. L' ultima lettera
scritta ieri ai ministri Saccomanni e Giannini invitandoli a
riflettere sulla situazione dell' Inps. Ma i due ministri,
abilitati a vedere la luce in fondo al tunnel, si sono imposti
sostenendo con la forza della politica, che il problema di
Mastrapasqua è tecnico. Perché queste bomba deve scoppiare proprio
ora che ci siamo noi? Per ora il problema è e rimarrà tecnico!
Poi lo risolveranno quelli che verranno dopo.
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